Lug 8, 2015 | Famiglie, Focolare Worldwide, Focolari nel Mondo, Sociale, Spiritualità
«Haiti, che è stata una delle più floride colonie francesi, la perla delle Antille, oggi è tra i Paesi più poveri del pianeta, devastata da una grave catastrofe ecologica», afferma Ronald La Rêche, ex deputato, candidato al senato di Mont Organizé. Infatti, sono migliaia le persone che non hanno accesso alle fonti tradizionali per l’energia quali elettricità o gas. Il continuo ricorso alla legna da ardere ha come conseguenza un disboscamento selvaggio che incide negativamente sui cambiamenti climatici, causando la desertificazione e la progressiva diminuzione dell’acqua a disposizione. Inoltre lo scarseggiare della legna secca, costringe la popolazione ad utilizzare legna verde che, una volta bruciata, produce fumi tossici altamente nocivi per la salute in particolare delle donne e dei bambini. Di qui l’idea di sostenere la popolazione di Haiti facendo ricorso alle energie rinnovabili e in particolare all’energia solare. Il progetto “Cucine solari per Mont-Organizé” è ideato e realizzato da AFNonlus – associazione ispirata ai valori dei Focolari – in collaborazione con PACNE (Action Contre la Pauvreté du Nord Est), Ente Nazionale per il Microcredito, Dipartimento di Agraria dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II” e Tesla I.A. srl. e patrocinato dalla SIOI (Società Italiana per l’Organizzazione Internazionale). Intende introdurre le cucine solari nei centri sostenuti da AFN ad Haiti, nel territorio di Mont-Organisé. La cucina solare è dotata di una tecnologia molto semplice, di facile manutenzione e montaggio, è possibile imparare a costruirle in loco favorendone la facile diffusione presso la comunità. È costituita da un dispositivo basato su un sistema a concentrazione solare: attraverso una lente, l’energia solare si tramuta in energia termica che viene immagazzinata in una batteria. Come materiale termoconvettore, sono utilizzati dei “Sali Fusi”, una miscela di Nitrato di Potassio e Nitrato di Sodio, facilmente reperibili e a basso costo. Questa miscela, non infiammabile e non tossica, si comporta come accumulatore e conservatore di energia termica, in grado di mantenere il calore per circa 20 ore, successive all’interruzione dell’irradiamento. La presentazione del progetto si è svolta Sabato 4 luglio, in occasione del convegno “Cucine Solari, una risposta alle problematiche dei Paesi in via di sviluppo”, all’EXPO di Milano 2015 presso la Cascina Triulza, il padiglione della società civile. Tra i relatori, Andrea Turatti (Presidente AFNonlus), l’on. Franco Mirabelli (Membro della Commissione Territorio Ambiente e Beni ambientali del Senato), Ronald Laréche (Candidato al Senato della Repubblica di Haiti), il prof. Paolo Masi (Direttore del Dipartimento di Agraria dell’Università degli Studi di Napoli Federico II), Joachim Joseph (Coordinatore PACNE), Davide Cantini (Responsabile Automazione Industriale TESLA I.A. srl) e Tommaso Martelli (Centro studi e progettazione ENM), con la moderazione di Elisabetta Kustermann. Sono stati illustrati i dettagli del progetto ed è stato esposto al pubblico il prototipo della cucina solare. «Il percorso che ipotizziamo prevede come primo passo la sperimentazione della cucina solare all’interno delle scuole aiutate da AFN a Mont- Organizé, una realtà rurale nell’arrondissement di Ouanaminthe
nel dipartimento Nord-Est di Haiti», spiega Andrea Turatti, presidente di AFNonlus. «I passi seguenti saranno quelli di formare gli insegnanti che a loro volta formeranno le famiglie, per coinvolgere la popolazione con programmi di microcredito ad hoc». «L’idea più intelligente che sta dietro questo progetto è legata al fatto che questi sali utilizzati per accumulare energia la rilasciano nel tempo, quindi la sorgente di energia non dura solo il quarto d’ora serve che per riscaldare un determinato prodotto», sostiene il professor Paolo Masi, Direttore Dipartimento Agraria Università degli Studi di Napoli, «il progetto offre delle opportunità per risolvere una serie dei problemi e con alcune semplici tecnologie creare attività intorno alla produzione e conservazione degli alimenti». Sulla stessa linea anche l’ex ministro degli Esteri Franco Frattini, presidente della SIOI (Società Italiana per l’Organizzazione Internazionale) e sponsor del progetto “Cucine solari per Mont-Organisé”. «La SIOI ha appoggiato con interesse il progetto ritenendolo un’iniziativa utile a sviluppare le condizioni socioeconomiche di Haiti. Un modello che dopo un’attenta sperimentazione potrà essere applicabile anche ad altri Paesi in via di sviluppo offrendo opportunità di inclusione sociale delle fasce svantaggiate attraverso occasioni di lavoro in loco. Ritengo il progetto interessante anche nell’ottica della cooperazione internazionale, ambito del quale si occupa la SIOI». “Il progetto è un incentivo allo sviluppo e alla crescita del Paese ospitante da un punto di vista dell’incremento del welfare e della sicurezza alimentare”. Sostiene L’on. Mario Baccini, ex ministro e attuale presidente dell’Ente Nazionale per il Microcredito. “In prospettiva lo strumento microfinanziario può essere un volano da utilizzare per lo sviluppo delle attività di impresa per una vera e propria ripresa della crescita economica di Haiti e eventualmente di altre zone con criticità simili.” Attenzione alle tecnologie verdi e alla sostenibilità globale del progetto, sono tra gli elementi di innovazione rilevati da Luigino Bruni, professore ordinario di Scienze economiche all’Università di Roma LUMSA, e coordinatore dell’Economia di Comunione. A questi si aggiungono «la valorizzazione delle risorse locali (e tra queste il sole), dei materiali del posto, e il coinvolgimento della popolazione». «Qui si gioca il successo vero del progetto – afferma l’economista – che funzionerà nella misura in cui verrà sentito come una vera opportunità da parte della popolazione locale». «Il progetto “Cucine solari” – scrive infine Maria Voce, presidente del Movimento dei Focolari – «è in piena sintonia con l’insegnamento di papa Francesco che ha posto l’attenzione sulla questione ambientale mettendo al centro dell’enciclica “Laudato sì” il concetto di ecologia integrale, cioè la relazione tra la natura e le persone che la abitano». «Il progetto, avendo alla base l’attenzione all’ambiente e allo sviluppo sostenibile che nasca dall’interno delle comunità beneficiarie, può offrire risposte valide alle problematiche urgenti dei Paesi in via di sviluppo. Infatti il progetto cerca una risoluzione a emergenze ambientali, alimentari, sanitarie e di approvvigionamento energetico, guardando ai bisogni essenziali delle persone più deboli. Utilizzando in modo nuovo l’energia solare, oltre ad essere rispettoso della cultura locale, offre opportunità di sviluppo e di inclusione sociale delle categorie più svantaggiate, come i bambini, che nelle scuole dove opera il Movimento ricevono formazione e sostegno». (altro…)
Lug 6, 2015 | Focolare Worldwide, Focolari nel Mondo

Programma
Metodologia didattica: approccio interattivo, con possibilità di dialogo, condivisione e rielaborazione insieme ai docenti/esperti presenti, attraverso seminari, workshop, dibattiti. Le tematiche: proposte, analizzate e studiate nei 6 mesi precedenti da una commissione preparatoria internazionale formata da alcuni degli studenti partecipanti e coadiuvata dagli esperti.
- la relazionalità nelle attività sanitarie
- l’etica nella pratica clinica quotidiana, a partire da alcuni documenti di istituzioni mediche internazionali, fino ad arrivare ad esperienze cliniche su aspetti come le cure alla fine della vita.
Destinatari: studenti e giovani di età compresa tra i 20 e i 35 anni delle diverse professioni dell’area biomedica (medici, infermieri, fisioterapisti, terapisti occupazionali, ecc.), provenienti da vari Paesi. Numero massimo previsto: 50 partecipanti Lingue: Portoghese, inglese, italiano, spagnolo. Obiettivi: offrire ai professionisti sanitari gli skills necessari per prendersi cura della persona e non solo della patologia, e per ovviare alla frammentazione della cura, garantendo una presa in carico unitaria del paziente. Al termine del programma verrà rilasciato l’attestato di partecipazione. Sede: Cidadela Arco-íris, Rua Senhora da Graça, 60 2580-042 Abrigada Tel. +351 263 799 995 + 351 263 790 131 Fax: + 351 263 799 091 Orari: Il programma inizierà il mattino del 3 settembre alle ore 9.00 e si concluderà il 6 settembre alle ore 13. Costo: La quota, comprensiva di vitto e alloggio per i giorni della Summer School (a partire dalla cena del 2 Settembre fino al pranzo del 6 Settembre), del trasporto dall’aeroporto di Lisbona alla sede della Summer School per l’andata e il ritorno, dell’escursione turistica a Lisbona, è di 180 €. Iscrizioni: Compilare e inviare la scheda di iscrizione (www.mdc-net.org) all’indirizzo mdc@flars.net. L’iscrizione verrà accettata dopo la recezione del pagamento a mezzo bonifico bancario a: ASSOCIAZIONE MEDICINA DIALOGO COMUNIONE (M.D.C.) IBAN: IT68L0335901600100000113321 BIC: BCITITMX Per ulteriori informazioni rivolgersi a: mdc@flars.net ——————————————————————— Associazione Medicina Dialogo Comunione Via IV Novembre 7, 00046 GROTTAFERRATA (RM) Fax 06-94549841 Email: mdc@flars.net Website: www.mdc-net.org (altro…)
Lug 6, 2015 | Focolare Worldwide, Focolari nel Mondo, Nuove Generazioni, Spiritualità
Era nell’aria. Troppe volte João aveva sentito i suoi genitori litigare e il fatto che con sua madre e i suoi fratelli abbiano dovuto lasciare casa perché il padre aveva una figlia con un’altra donna, non lo ha sorpreso più di tanto. Allora aveva 16 anni, frequentava la parrocchia, aveva amici. Interiormente però si sentiva deluso e insoddisfatto, con una forte esigenza di libertà, di essere sé stesso. Un’inquietudine che lo ha portato persino ad interrompere gli studi. Per poi riprenderli anni dopo, quando cioè ha trovato la vera ragione per cui vivere.
«A vent’anni – racconta João – con il gruppo giovani della mia parrocchia partecipo ad un’attività dei Focolari. In quei giorni mi rendo conto che il Vangelo non è tanto da commentare o riflettere, quanto da mettere subito in pratica. Mi colpiscono particolarmente quei brani su come comportarci con il prossimo: il samaritano, la regola d’oro. Ero andato per pura curiosità, invece è stato l’evento che mi cambia la vita.
A Sao José do Rio Preto (Stato di Sao Paulo), la mia città, c’è tanta gente che vive per strada. Una sera, tornando a casa con la mia bicicletta, incrocio un uomo che cammina scalzo. I suoi piedi sono sporchi e feriti. A quella vista non riesco più a pedalare. «Quell’uomo è il mio prossimo, devo tornare da lui». E prima di raggiungerlo mi tolgo le scarpe per dargliele. Lui mi guarda sorpreso. Vedo che indossa la maglietta della mia squadra di calcio e per toglierlo d’imbarazzo gli dico: «Sei allora Santista? Anch’io lo sono! Come ti chiami?». Prende le scarpe e diventiamo amici.
Sono alla stazione, di ritorno da un incontro tenutosi in un’altra città. A quell’ora – le due di notte – i trasporti pubblici non funzionano, così mi incammino a piedi verso casa, attraversando il centro. Guardando in giro vedo tante persone che, approfittando della chiusura notturna dei negozi, dormono davanti alle vetrine. Non ho paura, questa è la mia città. Ad un certo punto però mi si avvicina un uomo grande e grosso che mi chiede del denaro. Devo confessare che un po’ di paura comincio ad averla. Chi mi garantisce che non sia violento? Ma penso: «Anche lui è mio fratello, questo il Vangelo insegna». Con calma gli dico che non posso dargli nulla perché neppure io ho soldi. Comincia a raccontarmi la sua storia, poi mi fa infilare i suoi auricolari. Stava ascoltando la predica di un pastore protestante. Ascolto per un po’ anche io la trasmissione, così posso dirgli che quella persona sta dicendo cose belle e che è bene ogni tanto sentire buoni messaggi. Lui mi chiede: «Chi sei?».Non sapendo cosa rispondere gli chiedo il perché della domanda. Ed egli: «Perché nessuno ci tratta bene così». La cosa va avanti per 30/40 minuti. Penso al tragitto che ancora devo fare per arrivare a casa, al fatto che all’indomani mi dovrò alzare alle 6 per andare al lavoro. Ma sento che devo restare ancora un po’ per accogliere quel fratello che ha grande bisogno di ascolto, di compagnia. Alla fine, dopo avermi chiesto l’indirizzo per venire a fare una grigliata a casa mia, ci salutiamo, con la sensazione di aver trovato un fratello. Un giorno di pioggia, tornando a casa in moto, vedo un uomo che, fradicio, tenta di rialzarsi da una pozzanghera senza riuscirci. Lo riconosco: è un nostro vicino di casa che è sempre ubriaco. Nel bar accanto ci sono diversi uomini che si limitano a guardare la scena senza fare nulla. Cercando di non arrabbiarmi, mi fermo, lascio lì la moto e lo accompagno a casa, raccontando alla moglie cosa era successo. Infine torno sui miei passi per riprendere la moto. Strada facendo, in fondo al cuore riecheggia una frase: «L’hai fatto a me». Non sono più arrabbiato. Mi basta per sentirmi felice e per non inveire contro quegli uomini che stupiti continuano a guardarmi». (altro…)
Lug 6, 2015 | Chiesa, Focolare Worldwide, Focolari nel Mondo
«Voglio essere testimone della gioia del Vangelo e portarvi la tenerezza e la carezza di Dio, nostro Padre, specialmente ai suoi figli più bisognosi, agli anziani, ai malati, ai detenuti, ai poveri, a quanti sono vittime di questa cultura dello scarto». Papa Francesco si rivolge col cuore nel video messaggio ai “cari fratelli e sorelle di Ecuador, Bolivia e Paraguay” alla vigilia del viaggio che dal 5 al 13 luglio lo porta nelle tre nazioni sudamericane, nella preghiera che «l’annuncio del Vangelo giunga alle periferie più lontane e continui a far sì che i valori del Regno di Dio siano fermento della terra anche ai nostri giorni». https://www.youtube.com/watch?v=A5QEBJ8-IJw «Già dalla preparazione abbiamo intuito che questa visita sarebbe stata una grazia provvidenziale per il popolo di Dio in questa terra», scrivono Bernadita e Fabián, responsabili del Movimento dei Focolari in Ecuador. Inés Lovato è nella commissione organizzatrice. Pensa con gratitudine al cammino intrapreso nei soli due mesi di preparazione: «è stata una nuova scoperta conoscere membri di altri Movimenti e comunità ecclesiali, una ricchezza impressionante. Tutti ci sentiamo veri fratelli». In questo periodo hanno cercato di «testimoniare questo amore come preparazione per la grazia che sicuramente riceveremo». Tanti altri sono impegnati come volontari, migliaia in tutto il Paese: «Gioia, umiltà e amore, sono le tre consegne che la Chiesa ci ha dato per il volontariato», spiega Adriana Guallasamín, giovane volontaria, coordinatrice nel settore della formazione. Una missione di «annuncio, porta a porta, a contatto con tante persone lontane dalla Chiesa, ma che piano piano hanno aderito all’invito di aiutare nella logistica». «Sono grata a Dio – conclude – per questa opportunità unica di servizio alla Chiesa». Ad attendere la fitta agenda del papa, nella prima tappa in Ecuador (http://papafranciscoenecuador.com/) ci sono le due messe oceaniche a Guayaquil e Quito, un incontro con il mondo dell’educazione, con i rappresentanti della società civile, una visita alla casa di riposo delle Suore di Madre Teresa, un incontro con sacerdoti, religiosi, religiose e seminaristi e con i Vescovi del Paese. Oltre al saluto al Presidente Correa e alle visite alla cattedrale di Quito e alla chiesa della Compagnia. In Bolivia (http://www.franciscoenbolivia.org/) col motto di “rinnovamento e riconciliazione” lo aspetta invece – tra gli altri appuntamenti – il 2° Incontro Mondiale dei Movimenti Popolari e la visita ai detenuti del Centro di Rieducazione di Palmasola. In Paraguay (https://franciscoenparaguay.org/) la visita ad un ospedale pediatrico e alla popolazione di un barrio della capitale, Asunción. E conclude con un incontro con i giovani sul lungofiume Costanera, “messaggero di gioia e di pace”, o per dirla in guaranì, lingua ufficiale del Paraguay insieme allo spagnolo, a sottolineare la varietà e preziosità culturale: Oguerúva vy’a ha py’aguapy. (altro…)
Lug 4, 2015 | Chiesa, Focolare Worldwide, Focolari nel Mondo
La “minga” è un’attività comunitaria che fa parte integrante della cultura andina. Consiste nel lavorare insieme, amici e vicini, per uno scopo solidale. La proposta quindi del sindaco di Quito, Mauricio Rodas, rivolta ai cittadini della capitale ecuadoriana, di fare una minga per abbellire la città in vista dell’arrivo del Santo Padre, ha incontrato un’immediata adesione. Così sabato 27 giugno, mentre gli operatori comunali pulivano il centro storico della città, dichiarata dall’Unesco già nel 1978 patrimonio culturale dell’umanità, i cittadini dipingevano le case, mettevano fiori sui balconi, abbellivano i marciapiedi. Anche questo è un modo per dire al Papa che gli ecuadoriani lo aspettano con gioia. Intanto sono migliaia, giovani e meno giovani, le persone coinvolte nell’organizzazione dei vari eventi. Scrive Catalina Hinojosa, giovane quiteña del Movimento dei Focolari: «Da quasi due mesi siamo impegnati nella commissione preapratoria. Apparteniamo a vari movimenti e a diverse parrocchie e all’inizio non era affatto facile lavorare insieme. Le difficoltà che abbiamo dovuto affrontare erano quelle tipiche di tutte le persone che si trovano ad interagire: la diversità di idee, il sentire che le proprie proposte non vengono prese in considerazione, l’aspettarsi dagli altri un certo tipo di impegno, ecc. Insomma, correvamo il rischio di trasformare le nostre riunioni in quelle tipiche dei condomini. Invece siamo riusciti a far salire il termometro dell’amore, anche spinti dal desiderio che il Santo Padre trovi già qui, fra noi, quella gioia che lui si è impegnato a portarci: “Voglio essere testimone della gioia del Vangelo e portarvi la tenerezza e la carezza di Dio” ci ha detto nel suo videomessaggio. Ci ha anche chiesto di pregare per lui, cosa che facciamo sempre, all’inizio e alla fine di ogni riunione. Ora possiamo dire che abbiamo fatto l’esperienza di costruire una vera famiglia, una grande famiglia. Siamo veramente pronti a vivere e ad offrire ogni cosa l’uno per l’altro. “La speranza non delude” ha detto il Papa nel suo videomessaggio. E noi l’abbiamo sperimentato».
Lug 2, 2015 | Focolare Worldwide, Focolari nel Mondo
Anche quest’anno i Ragazzi per l’Unità del Movimento dei Focolari, in tutta Italia e all’estero, danno spazio alla fantasia per appuntamenti rivolti ai loro coetanei, e vivere alcuni giorni all’insegna della Regola d’Oro: Fai agli altri ciò che vorresti fosse fatto a te. Natura, azioni sociali, approfondimenti tematici e tanti giochi sono le caratteristiche comuni. Di seguito le date e i luoghi di questi appuntamenti.
- 2-5 luglio Arcinazzo (FR) – Stop’n Go
- 2-5 luglio Palermo – Tabor Beach
- 13-22 luglio Arco Iris, Lisbona – Cantiere organizzato dai Ragazzi per l’Unità della Lombardia
- 17-21 luglio Vitorchiano (VT) – Stop’n Go Lazio in Progress
- 19-24 luglio Brendola (VI) – Coloriamo la città
- 22-26 luglio Alatri (FR) – Stop’n Go
- 9-14 agosto Csobánka,Ungheria – Teens for Unity táborba! -Teens for Unity camp!
Per info sui campi contattare le regioni di riferimento su: https://www.focolare.org/focolare-worldwide/europa/italia/ www.run4unity.net https://vimeo.com/29361955