Dic 18, 2006 | Nuove Generazioni
«…Questo mondo ricco si è “accalappiato” il Natale e tutto il suo contorno, e ha sloggiato Gesù! Ama del Natale la poesia, l’ambiente, l’amicizia che suscita, i regali che suggerisce, le luci, le stelle, i canti. Punta sul Natale per il guadagno migliore dell’anno. Ma a Gesù non pensa». Da queste parole di Chiara Lubich, nella meditazione “Hanno sloggiato Gesù”, è nata una singolare iniziativa, promossa dai più piccoli del Movimento dei Focolari: i e le gen 4. Ogni Natale, dal 1996, sfidando il freddo dell’inverno e del consumismo sfrenato, offrono Gesù bambino sulle piazze principali, nei centri commerciali delle grandi città.
Quest’anno per la loro azione “Hanno sloggiato Gesù”, sono andati alla conquista del Central Park di New York, sono a Roma a Piazza del Popolo, nella centralissima Via Po a Torino… Dal Centro Gen 4 mondiale sono partiti più di 8.000 piccoli cestini, destinati a fare da culla al piccolo Gesù che troverà casa dalla Spagna al Giappone, dall’Africa alla Svezia. Ecco alcuni flash da varie parti del mondo: Torino – Portare tanti Gesù bambino Avendo sentito al telegiornale la notizia che alcune catene di supermercati hanno abolito dalle loro vendite i presepi in quanto “poco commerciabili”, Margherita, una bambina di Torino, ha esclamato: «Quest’anno dobbiamo portare tanti, tanti Gesù bambino!». Germania – E ritorna con due buste I e le gen 4 della Germania hanno la loro bancarella in un mercatino di Natale. Un uomo si avvicina, prende in mano una statuetta di Gesù bambino, lo guarda, lo riguarda … ma poi si allontana senza prendere niente. Le gen 4 decidono di regalarglielo. Lo raggiungono in fretta: “Ti vogliamo regalare questo!”. I suoi occhi si illuminano. Racconta che ha perso il lavoro e per questo non ha i soldi per prendere una statuetta, poi li saluta e va a casa. Dopo un po’ ritorna con due buste. Anche lui vuole regalare qualcosa ai gen 4. Nella prima busta trovano una preghiera che ha copiato per loro, e nella seconda, una lettera che dice: “Ciao carissimi bambini! Voglio ringraziarvi per il più grande dono che esiste. Non lo dimenticherò mai. Mi avete fatto una grande sorpresa! Auguro a tutti un buon Natale e bei regali”. Dallas (Texas) – Neanche il tempo di fermarsi
Davanti ad un alto grattacielo pieno di uffici, i e le gen 4 di Dallas sono riusciti per la prima volta ad avere il permesso di offrire Gesù Bambino. Ma non è facile: le persone passano frettolose, mormorando: “No, thank you!” o domandano: “Cosa sono? Biscotti?”. “Come mai tutte queste persone non hanno neanche il tempo di fermarsi per portare Gesù a casa?” si chiedono sgomenti i gen 4. E chiedono a Gesù di aiutarli a far arrivare a tutti il suo amore: non importa se non arrivano i soldi per i poveri, sanno di essere lì per portare Lui nel mondo. Non si danno per vinti: preparano dei cartelloni colorati che mostrano alle persone, offrendo Gesù Bambino come regalo di Natale e cantando canzoni natalizie. Ora le persone si fermano e prendono Gesù Bambino. Una signora che voleva prendere una statuetta si è resa conto di aver dimenticato a casa il portafoglio. Senza indugio, i gen 4 subito glielo regalano, e lei se ne va commossa e felicissima. Anche i gen 4 sono felici: ancora una volta Gesù ha trovato casa. Al momento di contare i soldi, si ricordano di dover dare il 10% alla ditta davanti alla quale hanno offerto Gesù Bambino. Tutti insieme vanno nell’ufficio del direttore che, toccato, dice di non volere niente: vuole dare anche lui il suo contributo perché attraverso i gen 4 i soldi arrivino a chi ne ha bisogno. Trento – Siete invitati tutti a casa mia Silvia e Monica si trovano per fabbricare i Gesù Bambino di gesso: perché non invitare anche i loro amichetti? Silvia prepara dei bigliettini: “Sabato pomeriggio siete invitati tutti a casa mia per fare Gesù Bambino” e il giorno dopo li distribuisce a tutti i suoi compagni di classe. Il sabato sono in dieci all’opera! Prima di cominciare, Silvia e Monica fanno vedere a tutti un video dove i gen 4 spiegano come è nata l’azione “Hanno sloggiato Gesù”. Nessuno vorrebbe più tornare a casa e si lasciano con la promessa di ritrovarsi presto. Pisa – Un atto d’amore lo posso fare anch’io! Un distinto signore, trovandosi davanti Lorenzo che gli offre il piccolo Gesù, ha risposto: «Non mi interessa, io sono ateo» e Lorenzo: «Io sono un gen 4. Cosa vuol dire ateo?». «E cosa vuol dire gen 4?» ribatte il signore. «I gen 4 sono quelli che fanno gli atti d’amore». «Anche se non credo, un atto d’amore lo posso fare anch’io!» conclude il signore, e prende un Gesù bambino lasciando una generosa offerta. (Altri episodi sono raccolti nel libro “Hanno sloggiato Gesù”, Città Nuova 2005) (altro…)
Nov 2, 2006 | Dialogo Interreligioso, Nuove Generazioni
Tramandare alle giovani generazioni lo “Spirito di Assisi”, proposto al mondo da Giovanni Paolo II nella memorabile giornata, che vide riuniti nella città di Francesco i leader di tutte le religioni del mondo, è l’obiettivo del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso, nel 20.mo anniversario della “Giornata di Preghiera per la Pace” del 27 ottobre 1986. L’incontro riunisce giovani di diverse tradizioni religiose con l’intento di far loro riscoprire e mantenere vivo questo spirito, quale motivo di speranza per il futuro. Hanno aderito all’invito un centinaio di giovani di 27 Paesi, tra cristiani – cattolici e di altre Chiese e comunità –, ebrei e seguaci di varie tradizioni religiose: induismo, taoismo, buddismo, giainismo, Islam ed altre. Il programma comprende sessioni plenarie, dibattiti di gruppo o in tavole rotonde, pellegrinaggi a luoghi significativi della spiritualità francescana. Nel Sacro Convento sono stati predisposti luoghi separati per la preghiera e la meditazione dei diversi gruppi religiosi; i giovani cattolici parteciperanno all’Eucaristia domenicale e a vari momenti di preghiera. Il programma – L’incontro entrerà nel vivo il 5 novembre con la sessione inaugurale aperta dal Vescovo di Assisi, Domenico Sorrentino. Poi la riflessione di fondo su “L’impatto di Assisi 1986” e la Liturgia Eucaristica presso il Sacro Convento. Nel pomeriggio sono previste le testimonianze dei gruppi che in questi venti anni hanno particolarmente coltivato e promosso lo “spirito di Assisi”: Comunità di Sant’Egidio, Buddisti Tendai del Giappone, Comunione e Liberazione, Movimento dei Focolari. Nella giornata del 6 novembre, Kathryn Lohre, del Consiglio Ecumenico delle Chiese, si rivolgerà ai giovani sul tema “Sostenere i valori comuni e rispettare le differenze”, mentre martedì 7 il card. Paul Poupard, farà il punto sull’attuale situazione del dialogo interreligioso, accentuando il ruolo dei giovani in un mondo multireligioso e multiculturale. Ai giovani è affidata la stesura di un “Messaggio” di speranza e di incoraggiamento al mondo intero, nel segno della condivisione dello “Spirito di Assisi”. L’incontro si concluderà a Roma, nella mattinata dell’8 novembre, con la partecipazione all’Udienza Generale del Santo Padre. (altro…)
Ott 18, 2006 | Nuove Generazioni
Settimana Mondo Unito 2006 – Numerose le attività in cantiere. Solo qualche esempio: in primo piano l’impegno per la ricostruzione nel sud del Libano; ad Augsburg, in Germania, un’originale iniziativa per favorire
l’integrazione e l’accoglienza degli stranieri: verrà allestita, al centro della città, una lunga tavolata, con lo slogan “tutti a un solo tavolo”. Tra le iniziative sportive, a Perugia, il tradizionale “Pallavolando”; un torneo a Rieti, dal titolo “SportiAMO”, con raccolta di materiale scolastico per una scuola della Croazia; un “Happy Day” a Viterbo, giornata di sport, musica, teatro rivolta ai ragazzi, per un progetto di aiuto in favore dell’Argentina. E ancora iniziative sociali, marce per la pace, dialogo tra universitari, veglie di preghiera…. A conclusione, collegamento telefonico two-ways fra 100 città dei 5 continenti, sabato 21 ottobre, ore 12 e domenica 22 ottobre, ore 18. Focus sul dialogo interreligioso: carrellata di esperienze di giovani cristiani, musulmani, indù e buddisti, da Spagna, Nigeria, India, Tailandia, sud del Libano, Mindanao (Filippine), Belgio, Tangeri, Chicago, Sarajevo. La risonanza da parte delle istituzioni pubbliche è cresciuta di anno in anno. Ne sono prova piazze e strade dedicate al “Mondo Unito”, collegamenti telefonici trasmessi nei municipi delle città, Patrocini di Comuni e di Stati. Infatti nella SMU si trovano due elementi essenziali per attirare l’attenzione: una grande idea, il mondo unito, la fraternità universale; un luogo dove concretizzarla, la città. Come nasce l’idea: è a conclusione del Genfest 1995 a Roma che viene lanciata “Una proposta, a tutti noi, ai giovani del mondo intero, alle istituzioni nazionali e internazionali, pubbliche e private, a tutti. Anzi un appuntamento: alla Settimana Mondo Unito. Lo scopo? Evidenziare e valorizzare le iniziative che promuovono l’unità… ad ogni livello”. Per saperne di più: www.mondounito.net
Lug 16, 2006 | Nuove Generazioni
Il nostro agire quotidiano può influenzare gli equilibri internazionali?
Inquinamento, povertà, malattie, solidarietà internazionale, disuguaglianze, sono tutti fenomeni globali che hanno radici nei comportamenti locali di ogni singolo cittadino.
La parola-chiave è “cittadinanza attiva”, o “cittadinanza globale” e un tentativo di risposta sulle relazioni che legano il cittadino alle dinamiche globali verrà dalla “Scuola di cittadinanza globale” in programma a Pianezza (To) dal 23 al 30 luglio prossimi, rivolta a giovani fra i 18 e i 30 anni provenienti da tutta Italia.
Obiettivo: approfondire il proprio ruolo di cittadini attivi, attraverso seminari, approfondimenti teorici, ma anche sperimentazione su campo con momenti di laboratorio e visite a realtà esistenti – ad un parco ambientale, una fattoria bioecologica, un emporio equosolidale. Fra gli approfondimenti: fraternità e sobrietà: scelta e stile di vita; consumo responsabile; sostenibilità ambientale: impronta ecologica; energie pulite e risorse naturali; informazione critica; cooperazione internazionale.
Metodo: la Scuola si svolgerà in maniera autogestita; i partcipanti saranno costruttori attivi partecipando concretamente alle scelte dei prodotti da acquistare, alla loro preparazione, alla pulizia, all’elaborazione dell’informazione per tutti. La sera, cineforum, pub, festa multiculturale.
La Scuola di cittadinanza globale, organizzata dall’Amu (Associazione Onlus Azione per un Mondo Unito) e dai Giovani per un Mondo Unito del Piemonte, è inserita nel progetto “ABC… l’alfabeto della solidarietà, per educare alla pace e allo sviluppo nella nuova Europa unita”, un percorso triennale finalizzato a rafforzare la capacità di giovani, amministratori locali e associazioni di operare insieme sul fronte della solidarietà.
Ambiti esplorati: scelte responsabili di consumo, stili di vita, fonti energetiche, lettura critica dell’informazione, cooperazione internazionale, comportamenti sostenibili, a partire dalla prospettiva, quella della fraternità universale, che ci spinge a fare agli altri ciò che vorrremmo fosse fatto a noi.
Scarica l’invito e il programma:
http://www.cooperiamo.it/contents/attivita/Invito_Scuola_Cittadinanza_Globale.pdf
Segreteria organizzativa:
tel. + 39-347-6679469
email: info@cooperiamo.it
Associazione Azione per un Mondo Unito Onlus:
tel. + 39-0694792170
email: eas.amu@focolare.org
Giovani per un Mondo Unito – Piemonte:
Tel. + 39-328-1110055
Mag 1, 2006 | Nuove Generazioni
Il grande meeting dei giovani di Loppiano quest’anno guarda alla città come luogo di fraternità, per costruirla e sperimentarla al di là di ogni divisione. Anche l’appuntamento alla cittadella Arco Iris in Portogallo punta alla costruzione di un mondo unito, in questo tempo caratterizzato da paura dell’altro e da conflitti. Loppiano (Italia) – La città come luogo e laboratorio di fraternità a 360°. È questo il focus del 1° maggio 2006 a Loppiano, annuale appuntamento per migliaia di giovani italiani ed europei, giunto ormai alla sua 36esima edizione.
In programma – Momento centrale del programma sarà il messaggio di Chiara Lubich dal titolo “Una città non basta”. Numerosi i testimoni dalle zone calde del pianeta o teatro delle cosiddette “guerre dimenticate”: giovani provenienti da Colombia, Iraq, Burundi, Bielorussia e Corea, chiamati a raccontare le loro storie e a portare testimonianze di pace, solidarietà e ricomposizione sociale. Uno spazio speciale sarà dedicato all’Economia di Comunione ed in particolare al dialogo con imprenditori italiani che trasferiranno parte delle loro attività presso il nuovo Polo imprenditoriale, che verrà inaugurato nell’ottobre prossimo e raccoglierà una trentina di aziende aderenti al progetto. Il meeting “raddoppia” – Quest’anno il meeting di Loppiano si articolerà in 2 giornate. Già dalle 15.00 del 30 aprile saranno attivi 7 workshop d’approfondimento: dall’economia di comunione al dialogo interreligioso e culturale, all’ecologia, allo sport, alla musica, all’architettura, alla comunicazione: sono queste le “aree d’interesse” proposte alla riflessione ma anche all’azione dei giovani che interverranno. Con la presenza di esperti, spazi di dialogo e contributi video. Arco Iris (Portogallo): ‘Link para a unidade’ è il titolo scelto dai giovani portoghesi. E’ il link che può costruire una comunicazione nuova attraverso le nuove tecnologie, che i giovani per un mondo unito del Portogallo propongono ai loro coetanei dell’intera penisola iberica. Una comunicazione improntata al dialogo per costruire un mondo di pace. E’ prevista la partecipazione di circa 1500 giovani, numero in costante aumento rispetto alla prima edizione del 2002. info: www.focolares.org.pt La cittadella di Loppiano – È la prima delle 33 cittadelle dei Focolari che sorgono nei 5 continenti. Situata sui colli toscani nei pressi di Firenze, nel comune di Incisa in Val d’Arno, con scuole, aziende, centri artistici, conta oggi circa 900 abitanti di 70 nazioni. Sono studenti e docenti, professionisti, artigiani, agricoltori, artisti, famiglie, religiosi e sacerdoti. Presenti anche cristiani di diverse chiese e seguaci di altre religioni. Per la sua caratteristica di internazionalità è un luogo privilegiato per il dialogo fra popoli e culture. La cittadella Arco-Iris – Situata ad Abrigada, a 45 km da Lisbona, è nata nel 1997. La sua costruzione si sta realizzando, progressivamente, grazie al contributo generoso di molti. Fin dall’inizio ha potuto contare sull’appoggio e l’incentivo da parte delle autorità civili e religiose, essendo stata considerata dalla “Câmara Municipal” di Alenquer, un progetto di “interesse pubblico”. Oltre ad essere uno spazio privilegiato per il dialogo con persone di altre convinzioni e culture, è anche un punto di incontro per i giovani. Comune è l’impegno a mettere in pratica l’unica legge della cittadella, l’amore evangelico per mostrare che una convivenza pacifica e fraterna tra persone delle più diverse età e condizioni sociali è possibile. info: www.focolares.org.pt (altro…)
Apr 24, 2006 | Nuove Generazioni
Panama – I Clubs del dare: viaggio a Cebaco Molteplici sono le attività che i Ragazzi per l’Unità portano avanti per sostenere i loro progetti. Una di queste, che, come le Fiere Primavera in Italia, ha assunto un carattere di continuità, si svolge in Panama, dove da anni ormai, esistono i “Clubs del dare”, di cui si può essere soci solo se si vive la cultura del dare, cominciando a donare un oggetto al quale si tiene molto. Nel 2005 il Ministero dell’Istruzione Panamense, venuto a conoscenza dell’iniziativa, l’ha inserita nel programma scolastico come attività da svolgere nelle ore obbligatorie di servizio sociale. Scrivono i Ragazzi per l’Unità del Panama: “Non dobbiamo più conquistarci il permesso dei presidi per presentarci nelle varie scuole: basta far riferimento alla circolare del Ministro! La cosa più bella è che anche tutti i professori partecipano”. Da vari anni, una delegazione di ragazzi accompagnati da genitori e insegnanti, si reca con una imbarcazione nell’isola di Cebaco – 8 ore di viaggio – per portare alle famiglie bisognose i generi alimentari raccolti durante l’anno. L’intera popolazione li accoglie con grandissima gioia, offrendo loro quanto hanno di meglio. “E’ bellissimo il rapporto costruito con loro in questi otto anni – sono ancora i ragazzi a parlare – e tutti abbiamo sperimentato che andando lì per dare si riceve molto: siamo tornati, infatti, felicissimi”. Jorge, uno di loro, ha detto: “Tante volte desideriamo cose di cui non abbiamo realmente bisogno. Adesso che ho conosciuto la gente di Cebaco, non posso fermarmi, dobbiamo fare molto di più! Sono felice di non dover aspettare di essere grande per poter dare!”. In Germania – guadagnati 1443 euro Siamo a Mannheim. Gli studenti dell’ottava classe devono realizzare un progetto per le materie di economia e legge. Idea: perché non lanciare la proposta di trovare un lavoro per alcune mattine, così da guadagnare i soldi per il progetto School-mates? Piace a tutti, ma c’è una prima difficoltà: trovare un posto di lavoro. Uno dei ragazzi, che è riuscito a farsi assumere dopo trenta tentativi, afferma: “Adesso so quanto è difficile cercare un lavoro”. Panettieri, elettricisti, parrucchieri, commessi in negozi alimentari, giardinaggio, impiegati nella società dei mezzi pubblici, in un’officina, nei ristoranti: alla fine tutta la classe ha il suo lavoretto. Il risultato: 1443 euro guadagnati da tutti e dati con gioia perché altri ragazzi possano andare a scuola. (altro…)