Movimento dei Focolari
Innescare il cambiamento: la Settimana Mondo Unito 2024

Innescare il cambiamento: la Settimana Mondo Unito 2024

Dal 1° al 7 maggio torna la Settimana Mondo Unito, un laboratorio ed expo mondiale di iniziative per riportare la pace e la fraternità tra le persone e i popoli. Dal 1° al 7 Maggio 2024 torna la Settimana Mondo Unito (SMU) che quest’anno concentra il suo impegno globale sulla pace cercata e costruita a partire da molteplici fronti: attenzione ai più poveri, agli esclusi, alla cura dell’ambiente, alla formazione delle coscienze, educazione alla pace. Il motto di quest’anno è “Embrace Humanity, Spark Change” cioè “Abbraccia l’umanità, innesca il cambiamento”; punto di partenza e ispirazione per tante iniziative in atto in varie città del mondo.

SMU 2024, Genfest mondiale Si partirà con un evento internazionale di apertura della SMU il 1° maggio a Loppiano (Firenze-Italia) ma fin da subito saranno coinvolte anche altre città del mondo, che continueranno fino al 7 maggio a essere una sorta di “laboratorio” per creare sinergie, condividere idee, buone pratiche e creatività. La SMU 2024 si svolge a due mesi dal Genfest, il Festival mondiale della fraternità promosso dai giovani del Movimento dei Focolari che si terrà in Brasile, ad Aparecida, nel prossimo mese di luglio e presenta l’impegno “locale” di molte comunità dei Focolari che, in rete con Organizzazioni, Movimenti e Istituzioni sono impegnati nei contesti locali a rispondere ai bisogni e alle sfide più necessarie per un dato territorio. Il “cambiamento” che i giovani del Movimento dei Focolari insieme alle loro comunità di appartenenza vogliono promuovere si concentra nelle aree del mondo più devastate da guerra, impatto ambientale, migrazioni forzate.

Chi sono i giovani protagionisti della SMU Sono giovani di tutto il mondo: c’è Giacomo, italiano, partito per il Kenya grazie al progetto di volontariato internazionale MilONGa, dove ha prestato la sua opera presso alcuni orfanotrofi di Nairobi. O Daphne, indiana, che racconta l’avventura di Reach Out, il progetto nato a Goregaon, sobborgo di Mumbai est, da alcuni giovani del luogo, per sostenere circa 70 famiglie in condizioni di povertà. Icaro, Sam e David invece vivono in Brasile, a Fortaleza, dove stanno facendo un’esperienza di volontariato nel “Condominio Spirituale Uirapuru” (CEU) un campus in cui operano 21 associazioni che si prendono cura di bambini bisognosi, persone con HIV e tossicodipendenti.

1 maggio, si apre la SMU Queste, e altre storie saranno presentate durante l’apertura della SMU da Loppiano con un evento internazionale che sarà trasmesso in diretta streaming e con traduzione in 5 lingue (italiano, spagnolo, portoghese, inglese e francese) e che si potrà seguire sul canale Youtube di UWP o collegandosi al sito UWP (unitedworldproject.org). Per l’occasione, la cittadella internazionale dei Focolari ospiterà tre villaggi tematici: pace interiore, pace con l’altro, pace nel mondo. In questi spazi, i partecipanti potranno sperimentarsi in tanti workshop per approfondire il tema della pace (Economia della pace, Non c’è dialogo senza ascolto, I conflitti nelle nostre città, Acqua fonte di pace?, Il progetto Living Peace International, Pace e arte: l’armonia tra popoli diversi, ecc.). Fil rouge che unirà idealmente il loro percorso è la scoperta dell’arte del dialogo. Collegandosi al sito UWP si potranno poi seguire alcuni altri eventi e le storie della SMU, come il Peace Got Talent che si terrà il 4 maggio. Ma anche Run4Unity, la staffetta per la pace e l’unità, promossa da migliaia di teenagers in tutto il mondo (ma corrono anche i grandi!) e che si terrà il 5 maggio: dove possibile, gli eventi sportivi si terranno in luoghi simboli della pace, al confine tra Paesi o comunità in conflitto, o comunque in luoghi che “parlano” di inclusione.

Stefania Tanesini

20240429 Comunicato Stampa SMU-IT

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Fazenda da Esperança: Amare è una scelta

La “Fazenda da Esperança” è una delle 47 realtà coinvolte nella prima fase del prossimo Genfest, nella quale i giovani saranno invitati ad impegnarsi concretamente in alcune organizzazioni sociali che già operano sui vari territori. La Fazenda è una comunità terapeutica, nata nel 1983, che aiuta persone che vogliono liberarsi dalle dipendenze. https://youtu.be/ON6wk9N1r4w (altro…)

AsOne: “Ci vuole coraggio”

Una canzone che nasce dall’esperienza concreta di alcuni giovani del Movimento dei Focolari che, mettendo insieme i propri talenti, sono stati capaci di trasformare in musica e parole il loro desiderio di mettersi in gioco per cambiare le cose. https://youtu.be/_n3HdyD308s (altro…)

Verso il Genfest: un cammino di sinodalità

Verso il Genfest: un cammino di sinodalità

Il 18 gennaio 2024 alcuni giovani di vari Paesi, del Centro Internazionale del Movimento dei Focolari, accompagnati dai loro responsabili, hanno fatto visita all’Ufficio Giovani del Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita, per presentare il prossimo Genfest.

Un incontro di grande arricchimento quello che il 18 gennaio ha visto partecipi alcuni giovani di varie nazionalità del Centro Internazionale del Movimento dei Focolari presso l’Ufficio Giovani del Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita. Ad accoglierli padre João Chagas, responsabile dell’Ufficio, Gleison De Paula Souza, segretario del Dicastero, e tutto il team. Obiettivo di questo incontro presentare il prossimo Genfest, l’evento mondiale promosso dai giovani del Movimento dei Focolari, che si terrà nel luglio 2024 in Brasile e coinvolgerà, nella prima fase, anche altri Paesi dell’America Latina. “Durante questo incontro abbiamo avuto l’opportunità di condividere le nostre esperienze personali più importanti in vista del Genfest 2024 – ci racconta Mariane (Brasile). Inoltre – continua – ho percepito che ci trovavamo in un ambiente accogliente che rifletteva la diversità e l’interculturalità che caratterizzano anche noi del Centro internazionale dei Focolari”. “Era la prima volta che partecipavo ad un incontro in Vaticano” dice Sole, in rappresentanza di tutti i giovani dell’Asia. “Prima pensavo che la Chiesa fosse seria e autorevole. Mi ha colpito invece questo desiderio di ascoltare le voci dei giovani”. I ragazzi, dopo le presentazioni e i primi momenti di scambio, hanno avuto modo di confrontarsi su vari temi insieme ai presenti. “I membri dell’Ufficio, insieme a P. Chagas, ci hanno parlato del lavoro svolto in occasione della Giornata Mondiale della Gioventù (GMG) tenutasi nel 2023 a Lisbona (Portogallo) – racconta Maria José (Venezuela) – e ci hanno invitato a raccontare come è stata questa esperienza per quelli di noi che sono riusciti a partecipare. Infine, abbiamo raccontato del nostro lavoro per il Genfest nelle sue diverse fasi. Quello che mi ha colpito di più è stato sentire l’atmosfera di famiglia. Hanno manifestato la loro grande fiducia nel progetto che stiamo portando avanti. Siamo consapevoli che ci sono delle sfide, ma anche questa è una ricchezza che ci invita ad andare avanti”. “Juntos para cuidar” (Insieme per prendersi cura) è il tema scelto per il prossimo Genfest, e proprio il concetto di “insieme”, di “sinodalità”, è divenuto spunto di grande riflessione durante questo incontro. “Nel corso di questo dialogo – racconta David (Venezuela) – il segretario Gleison De Paula Souza ha menzionato il Vangelo di Marco (cfr. Mc 10,46-52), in cui si parla del cieco Bartimeo. Ha utilizzato questo passo biblico per parlare della sinodalità, dell’andare verso coloro che sono rifiutati per accoglierli e farli sentire amati. Avevo la sensazione che Dio mi stesse dicendo: ‘Questo è il cammino che dobbiamo seguire. Inoltre, penso che, ogni giorno, possiamo incontrare persone ispirate dallo Spirito Santo e, come Chiesa, dobbiamo essere aperti ad ascoltare tutto ciò che viene anche da fuori. Questa è per me la sinodalità”. Per la sua esperienza, invece, Masha (Russia) che appartiene alla Chiesa ortodossa russa, la sinodalità è camminare insieme nella diversità senza paura: “E’ andare incontro all’altro, trovare un linguaggio comune, quello che viene direttamente dal cuore di ogni persona; è andare incontro a un fratello o una sorella di una diversa confessione, un non credente, ma senza sforzi. Solo con il desiderio di testimoniare e andare. Non ci sarà futuro se non facciamo questo cammino insieme”. A conclusione di questo momento, padre João Chagas, responsabile dell’Ufficio ha espresso la sua gioia per questo momento di scambio così partecipato e vivo, un momento che lo ha personalmente arricchito. Condividiamo nel seguente video alcune impressioni in merito e il suo augurio per il prossimo Genfest.

Maria Grazia Berretta

Vedere il video (attivare i sottotitoli in italiano) https://youtu.be/ul4JF7f8Zg8 (altro…)