In quest’anno dedicato al Giubileo della speranza i e le Gen4 di Roma – i bambini del Movimento dei Focolari – hanno iniziato un percorso a tappe per approfondire la storia della cristianità e capire come vivere il Giubileo nella loro città che accoglie milioni di pellegrini provenienti da tutto il mondo. Le tappe riguardano le basiliche vaticane a Roma: San Pietro, San Giovanni in Laterano, San Paolo fuori le Mura, Santa Maria Maggiore. Come guida hanno chiesto aiuto a Padre Fabio Ciardi, OMI, professore di teologia spirituale e autore di numerosi libri e pubblicazioni.
Prima tappa: basilica di San Pietro
Ad ottobre 2024, a due mesi dall’inizio del Giubileo, 33 bambini con altrettanti adulti, prima di entrare in basilica di san Pietro hanno potuto conoscere una realtà del tutto particolare, situata a fianco della residenza dove alloggia Papa Francesco. È il Dispensario di Santa Marta, un luogo dove il Vangelo si fa carne ogni giorno e si manifesta attraverso l’aiuto a centinaia di mamme e bambini. Un’occasione per spiegare ai Gen4 come si può vivere concretamente il Giubileo aiutando il prossimo.
“È un vero e proprio consultorio familiare, che ha iniziato quest’opera di attenzione ai bambini poveri e alle loro famiglie nel 1922 – spiega Padre Fabio -. Oggi sono oltre 400 i piccoli che, con le loro mamme, sono assistiti gratuitamente da una sessantina di medici volontari. Sono per la maggior parte persone senza permesso di soggiorno, senza assistenza sanitaria”. Visite ginecologiche e pediatriche, ma anche visite odontoiatriche per i senzatetto.
Padre Fabio quindi lega il suo racconto con la storia di San Pietro attraverso alcuni disegni. I bambini in solenne silenzio ascoltano la sua voce attraverso le cuffiette: “Gesù incontra Simone il pescatore e lo invita a seguirlo. ‘Vieni con me, gli dice, ti farò pescatore di uomini’. E gli dà un nome nuovo, lo chiama Pietro, che vuol dire pietra, perché vuole costruire su di lui la sua Chiesa”. E via via che il racconto continua, ci si sposta in basilica per pregare sulla tomba di San Pietro. “Pietro venne a Roma. Quando Nerone incendiò la città diede la colpa ai cristiani e Pietro fu ucciso nel circo dell’imperatore Caligola che Nerone aveva rinnovato…e finalmente la tomba di san Pietro nella sua basilica”. C’è aria di forte raccoglimento fra i Gen4, nonostante la grande affluenza di turisti in questo sabato pomeriggio romano. Andando verso la Porta Santa si cammina alla scoperta di alcune opere d’arte. “Questa Madonna era molto cara a Chiara Lubich – racconta Padre Fabio nella navata di destra -: ogni volta che veniva in basilica si fermava qui per pregare Maria”.
La tappa a San Giovanni in Laterano
Arriva così la seconda tappa nel mese di gennaio 2025. Stavolta il gruppo è più corposo: 140 persone fra cui 60 bambini, sempre sotto la guida esperta di Padre Fabio, si sono ritrovati per scoprire la basilica di San Giovanni in Laterano, ricca di sorprese e tesori legati alla storia della cristianità. Attenti e incuriositi, con le cuffiette alle orecchie, per poco più di due ore i Gen4 sono rimasti ad ascoltare l’intenso racconto di Padre Fabio.
Gen4 a San Giovanni in Laterano Gen4 a San Giovanni in LateranoGen4 a San Giovanni in Laterano
“È stato bello raccontare la storia dell’obelisco, è stato bello spiegare il significato del chiostro – scrive Padre Fabio sul suo blog -, è stato bello raccontare le storie di san Giovanni Battista e di san Giovanni evangelista e di lasciare che i bambini andassero a scoprire le loro statue nella basilica. È stato bello mostrare l’antica cattedra del Papa e quella attuale, sulla quale si siede per prendere possesso del suo ufficio. È stato bello indicare le reliquie della tavola sulla quale Gesù ha celebrato l’ultima cena e quella sulla quale Pietro celebrava qua a Roma. È stato bello attraversare insieme la Porta santa…È bello stare con i bambini e raccontare cose belle…”
Ormai i bambini hanno costruito un rapporto speciale con Padre Fabio. Camminano in basilica al suo fianco, gli stringono la mano, gli fanno domande per conoscere qualcosa in più. “Ma com’è il Paradiso?” chiede una Gen4. “Immagina una giornata di scuola impegnativa. Quando finisce, torni a casa e la trovi bella, accogliente, calorosa, con i tuoi genitori, i nonni, gli amici che ti regalano gioia e attenzioni. Ti senti felice in quel momento, giusto? E così è il Paradiso: un luogo dove si sta bene, dove ci si sente a casa!” Termina anche questa tappa. Si torna a casa felici e consapevoli che il Giubileo deve essere per noi un momento in cui dare speranza e felicità ai più disagiati, ai nostri poveri, a chi soffre.
Il percorso continua ma le belle occasioni si rinnovano con le altre generazioni
In attesa di proseguire questo percorso con i Gen4, anche i Gen3 (40 ragazzi adolescenti), i Gen2 (30 giovani) e un gruppo di adulti, affascinati dall’esperienza positiva che i bambini stavano vivendo con Padre Fabio, hanno voluto fare lo stesso percorso, sempre guidati da lui.
“Prima i bambini, poi i ragazzi, poi i giovani e gli adulti. San Giovanni in Laterano, San Pietro, San Paolo, e Santa Maria Maggiore. Così vivo e faccio vivere il Giubileo” scrive Padre Fabio sul suo blog. “Racconto di storia, di arte, di spiritualità, perché è tutto intrecciato, umano e divino, passato e presente. Sono monumenti vivi, che parlano ancora dopo centinaia di anni e continuano a narrare cose sempre belle”.
Gen 2 a San Paolo Fuori le MuraGen 2 a San Paolo Fuori le MuraGen 2 a San Paolo Fuori le Mura
Ed i giovani hanno così ringraziato Padre Fabio “per aver preparato i nostri cuori a un’esperienza così bella, ci hai aiutato a percorrere insieme questa tappa dell’anno santo, con profondità e ironia. Ci è piaciuta molto l’atmosfera che sei riuscito a creare, suscitando in noi la voglia di visitare insieme altri luoghi romani importanti per i primi cristiani e il desiderio di approfondire il significato di essere pellegrini in cammino verso la meta del Paradiso”.
In questo mese di febbraio celebriamo l’XI edizione della Giornata mondiale di preghiera e riflessione contro la tratta di persone che ogni anno cade l’8 febbraio in occasione della festa di Santa Giuseppina Bakhita, la Suora sudanese che da bambina fece la drammatica esperienza di essere vittima della tratta.
Quest’anno l’evento si ispira all’invito di Papa Francesco ad essere pellegrini di pace e apostoli di speranza e si inserisce nel quadro degli eventi legati al Giubileo 2025. Il tema scelto è: Ambasciatori di speranza: insieme contro la tratta di persone.
Celebrata in tutto il mondo, la Giornata mondiale di preghiera e riflessione contro la tratta di persone è stata introdotta da Papa Francesco nel 2015. Il coordinamento, affidato a Talitha Kum, si avvale di una rete di organizzazioni – fra cui il Movimento dei Focolari – con l’obiettivo di pregare insieme, riflettere collettivamente sulle realtà della tratta di persone e sostenere le vittime, i sopravvissuti e le popolazioni vulnerabili. In particolare, con questa iniziativa si vuole promuovere e aiutare donne, bambini, migranti, rifugiati e giovani.
Quest’anno nella settimana dal 4 al 10 febbraio si susseguono vari eventi volti a sensibilizzare l’argomento. Oltre 100 rappresentanti delle diverse organizzazioni partner – giovani provenienti da tutto il mondo, sostenitori e attivisti, sopravvissuti, profughi, migranti e personaggi pubblici dell’industria artistica/cinematografica – si riuniscono a Roma per promuovere un appello di speranza, pace, amore e unità della Chiesa cattolica con l’intento di guarire le ferite del mondo. Fra i vari appuntamenti, il 6 febbraio alle ore 16-19 (ora italiana) il Gen Verde parteciperà all’evento “Invocare la speranza e promuovere eventi di guarigione” presso la Pontificia Università della Santa Croce.
Ma l’evento centrale sarà il pellegrinaggio online previsto per il 7 febbraio dalle ore 11.30 alle 16.30 (ora italiana): una maratona di preghiera e riflessione attraverso tutti i continenti e disponibile in cinque lingue.
Di recente il Dicastero per la Dottrina della fede ha pubblicato la Dichiarazione“Dignitas Infinita” che fa riferimento alle gravi violazioni della dignità umana, come la tratta di persone descritta come “un’attività ignobile, una vergogna per le nostre società che si dicono civilizzate”. Allo stesso modo, sottolinea l’importanza di contrastare fenomeni quali “commercio di organi e tessuti umani, sfruttamento sessuale di bambini e bambine, lavoro schiavizzato, compresa la prostituzione, traffico di droghe e di armi, terrorismo e crimine internazionale organizzato”. Inoltre, menziona le ripercussioni di questo crimine contro l’umanità. “La tratta deturpa l’umanità della vittima, offendendo la sua libertà e dignità”.
Attualmente si stima che 50 milioni di persone siano colpite dal fenomeno della schiavitù moderna a livello globale. Coloro che ne soffrono maggiormente le conseguenze sono le donne e i bambini. L’anno giubilare e la tematica della speranza, evidenzia l’importanza di promuovere questo valore anche attraverso azioni concrete come la lotta globale contro l’orribile realtà della tratta di persone. Siamo quindi chiamati all’azione, ad essere ambasciatori di speranza, poiché la dignità e la fraternità umana che tutti sosteniamo sono in grave pericolo.
La città di Goma, capoluogo della regione del Nord Kivu (Repubblica Democratica del Congo), è stata attaccata ed è adesso controllata dal gruppo ribelle armato M23. I conflitti tra le forze governative congolesi e la milizia M23 si sono intensificati dopo l’uccisione del generale Peter Cirimwami, governatore della provincia del Nord Kivu il 25 gennaio 2025.
Il Movimento dei Focolari è presente a Goma dal 1982 con una comunità molto attiva per gli aiuti alle persone in necessità, e con numerose iniziative al servizio dei poveri e dei rifugiati. Nel 2019 si è aperto un focolare femminile. Da 2020 si è costruito, con aiuti di diversi enti e persone di buona volontà, un Centro sociale per assicurare aiuti di prima necessità e accoglienza. Allo stesso tempo si sono avviati percorsi di formazione e di orientamento al lavoro per offrire dignità e mezzi di sussistenza ai rifugiati, con particolare attenzione alle donne sole con bambini. Tante persone sono state così aiutate e, tra queste, ci sono anche quelle che sono arrivate recentemente in un campo per rifugiati nei pressi del “Centre Louis Quintard / Focolari”. Dal 2023, grazie al supporto dell’AMU, si è avviato un progetto di sostegno al microcredito e, da quando si sono intensificati gli scontri, nello scorso febbraio, AMU ha anche supportato la comunità del Movimento del luogo a fare interventi d’emergenza sul posto, in particolare fornendo acqua potabile e kit d’igiene alle tante persone sfollate che si trovano nei campi profughi della città.
La tensione nella regione è molto alta e cresce l’apprensione su quanto potrà succedere nei prossimi giorni con la possibilità di un’escalation del conflitto. Questo potrebbe avere conseguenze drammatiche su una città ed una popolazione che già vivono situazioni difficili a causa di conflitti che durano da oltre trent’anni.
Per questo invitiamo tutti anche a rafforzare la preghiera unendosi al “Time out”, un minuto di silenzio e preghiera per la pace che proponiamo ogni giorno alle ore 12 locali, oltre a sostenere ogni azione di pace e incoraggiare azioni diplomatiche che cerchino la fine di tutti i conflitti ancora in atto nel mondo.
O anche attraverso bonifico sui seguenti conti correnti:
Azione per un Mondo Unito ETS (AMU) IBAN: IT 58 S 05018 03200 000011204344 presso Banca Popolare Etica Codice SWIFT/BIC: ETICIT22XXX
Azione per Famiglie Nuove ONLUS (AFN) IBAN: IT 92 J 05018 03200 000016978561 presso Banca Popolare Etica Codice SWIFT/BIC: ETICIT22XXX
Causale: Emergenza Goma
Per tali donazioni sono previsti benefici fiscali in molti Paesi dell’Unione Europea e in altri Paesi del mondo, secondo le diverse normative locali.I contribuenti italiani potranno ottenere deduzioni e detrazioni dal reddito, secondo la normativa prevista per le Onlus
“Partiamo dagli ultimi, da coloro che vengono scartati e abbandonati dalla società”. Nasce così il Centro anziani Hogar “Chiara Lubich” nell’amazzonia peruviana. Un luogo nel quale, grazie alla generosità di una famiglia insieme alla comunità dei Focolari, si accolgono anziani abbandonati, che hanno bisogno di aiuto, di essere curati, di un pasto caldo o semplicemente del calore di una famiglia.
In un mondo segnato da guerre, crisi e polarizzazione, il dialogo e la cooperazione rimangono le uniche vie per la pace. Con questa convinzione, l’ONG New Humanity ha aderito al Forum Globale dell’Alleanza delle Civiltà delle Nazioni Unite (UNAOC) che ha convocato il suo Gruppo di Amici a Cascais, in Portogallo, dal 25 al 27 novembre. Con il tema “Uniti nella pace: ripristinare la fiducia, rimodellare il futuro – Riflettere su due decenni di dialogo per l’umanità”, l’evento ha riunito diverse parti interessate, tra cui leader religiosi, accademici, giovani, media e rappresentanti della società civile. Tra i partecipanti di alto profilo c’erano António Guterres, Segretario Generale delle Nazioni Unite, Marcelo Rebelo de Sousa, Presidente del Portogallo, il Re Felipe di Spagna, diversi ministri degli Esteri in carica e precedenti primi ministri dei paesi europei.
L’ONG New Humanity del Movimento dei Focolari e membro del Consiglio Consultivo Multireligioso dell’UNAOC ha sottolineato l’impegno dell’organizzazione per promuovere una società giusta e unita, dove le fedi sono spazi di incontro e collaborazione. Radicata in decenni di iniziative popolari, New Humanity collega l’azione locale con la diplomazia internazionale per affrontare le sfide globali e promuovere la pace. Questa partecipazione ha sottolineato l’importanza degli sforzi multilaterali per ripristinare la fiducia e rimodellare un futuro di armonia e collaborazione tra le istituzioni internazionali, le organizzazioni religiose e il settore privato.
Il nostro impegno
Durante il Global Forum, Ana Clara Giovani e André Correia, rappresentanti dei giovani del Movimento dei Focolari, insieme a Maddalena Maltese, principale rappresentante dell’ONG New Humanity a New York, hanno presentato il documento “Insieme per prendersi cura – Per la nostra famiglia umana e la nostra casa comune”. Questo documento rappresenta un impegno da parte dei Giovani per un Mondo Unito (Y4UW) nei confronti del Patto per il Futuro, approvato dalle Nazioni Unite lo scorso settembre.
Al Genfest 2024, un raduno di 4.000 giovani provenienti da tutto il mondo tenutosi in Brasile, sono stati lanciati otto hub di innovazione per promuovere l’unità della famiglia umana e prendersi cura della nostra casa comune. Le otto Comunità Mondo Unito hanno consolidato e sviluppato proposte e progetti ispirati alla spiritualità dell’unità del Movimento dei Focolari, in linea con i principi della Dichiarazione delle Nazioni Unite sui Diritti Umani e del Patto per il Futuro dell’ONU. Queste iniziative si concentrano su aree quali lo sviluppo sostenibile, l’azione per il clima, la promozione della pace e dei diritti umani, il dialogo interculturale, la coesione sociale e l’empowerment dei giovani.
Questi progetti e proposte costituiscono il nucleo del documento presentato a Cascais. Si apre con una lettera al Segretario Generale delle Nazioni Unite António Guterres, riconoscendo i suoi instancabili sforzi per sostenere la pace e lo sviluppo sostenibile. Tra le proposte chiave vi sono l’istituzione di un Forum giovanile di alto livello per integrare le prospettive dei giovani nel processo decisionale globale e i preparativi per l’80° anniversario delle Nazioni Unite e la COP 30, che mostrano soluzioni guidate dai giovani per la sostenibilità urbana e la salute climatica.
Presentato a Miguel Ángel Moratinos, Alto Rappresentante dell’UNAOC, e a Felipe Paullier, Alto Rappresentante per gli Affari della Gioventù, il documento ha ricevuto una risposta entusiasta. Entrambi i leader hanno riconosciuto i contributi di lunga data di New Humanity e hanno espresso interesse ad analizzare ulteriormente le proposte. Questo impegno ha sottolineato il ruolo centrale dei giovani nella definizione delle politiche per un futuro giusto e sostenibile, rafforzando il legame tra le azioni di base e la diplomazia internazionale.
Per ampliare la portata e l’efficacia di questo lavoro, gli Ambasciatori del Mondo Unito, una rete giovanile, svolgeranno un ruolo fondamentale nel collegare le iniziative popolari alle istituzioni internazionali come le Nazioni Unite, assicurando che le azioni locali abbiano risonanza a livello globale.
New Humanity continua il suo impegno nel collegare le iniziative di base con le organizzazioni importanti, portando avanti la sua missione di promuovere la fraternità, il dialogo e lo sviluppo sostenibile. I rapporti nati durante il Forum Globale dell’UNAOC saranno fondamentali per rafforzare l’impatto dei nostri progetti e amplificare le voci dei giovani di tutto il mondo.
Ana Clara Giovani e Maddalena Maltese
Per scaricare il documento, in inglese, fare click sull’immagine
Stamattina, mentre facevo la spesa al supermercato, sono passata vicino ad un grande carrello dove una commessa accumulava cartoni ed ho notato due di essi erano a terra.
Nel timore di esserne stata io, inavvertitamente, a farli cadere, ho chiesto scusa, poi ho raccolto i cartoni e li ho sistemati sul carrello.
La commessa mi ha ringraziato dicendo di non preoccuparmi. Poi, facendo un commento ad alta voce ha aggiunto: «È rara la gentilezza!». Un’altra persona che si trovava a passare lì vicino ha confermato: «È proprio vero!». Al che la commessa le ha raccontato, a mo’ di spiegazione, cosa era successo.
Quanto a me, ero contenta, anche perché questo piccolo episodio mi ha fatto tornare in mente una frase sentita tempo fa e che mi aveva colpita: invitava a “seminare la gentilezza”. Mi è sembrata una “carezza” di Dio.
G.S. – Italia (*)
Sanare rapporti
Ho un fratello, cristiano cattolico, che ha sposato una donna tedesca della Chiesa evangelica. Quando si sono stabiliti in Italia, il rapporto tra mia madre e mia cognata non è stato facile, anche se lei non si era opposta a che i figli venissero educati nella Chiesa cattolica. Quanto a me, cercavo di farmi “mediatrice” tra lei e mamma. Anche mia cognata soffriva per questa incomprensione, sanata tuttavia poco prima che nostra madre morisse. Da tempo, condivido quotidianamente con lei, tramite whatsapp, il “Pensiero del giorno” che ci aiuta a vivere quotidianamente l’amore evangelico. Un giorno invitava ad “essere misericordiosi”, con questa breve frase di commento: “La misericordia è un amore che sa accogliere ogni prossimo, specie il più povero e bisognoso. Un amore che non misura, abbondante, universale, concreto”. Immediata è stata la sua risposta: “Se ti ho fatto star male in qualche circostanza negli anni passati, perdonami”. Stupita, le ho risposto a mia volta: “Anch’io ti chiedo scusa”. E lei: “Non ricordo nessun episodio per il quale dovrei scusarti…”.
C. – Italia (*)
Chiamati e testimoni
Una persona molto cara mi ha chiesto di scrivere qualcosa sulla mia esperienza di insegnante per una sua conoscente di un altro Paese che stava facendo un progetto sull’educazione ai valori.
Ho capito che era un’opportunità per trasformare in testimonianza e “annuncio” quella che, in qualche modo, è stata, nel corso della mia vita, la mia risposta personale alla “chiamata” a vivere secondo gli insegnamenti del Vangelo come insegnante e come madre.
La stesura ha richiesto molte ore di scrittura, cancellazione, correzione, riscrittura, ricordando aspetti che avrei potuto aggiungere, eliminandone altri che mi sembravano irrilevanti e, soprattutto, filtrando ogni parola con amore. Ho cercato di mettermi al posto della persona per cui stavo scrivendo, perché, anche se non la conoscevo, potevo amare Gesù in lei.
L’ho inviato alla mia amica, con la consapevolezza che forse non era proprio quello di cui aveva bisogno, ma pronta a cambiare tutto.
Con mia grande sorpresa, lei mi ha risposto: “Ho già inviato la tua lettera ed è piaciuta molto”. Senza dubbio non era lo scritto in sé che piaceva, ma l’opera che Dio ha fatto in me e che, condivisa, poteva essere una piccola luce per gli altri.
E, naturalmente, le altre cose che dovevo fare in quei giorni sono state facilmente risolte, poiché ci sono stati dei cambiamenti di programma che mi hanno lasciato il tempo libero per farle.