Le Chiese egiziane celebrano in questi giorni – e non dal 18 al 25 gennaio come in molti Paesi – la loro Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani. Fadiah e Philippe, del Movimento dei Focolari in Egitto, raccontano della loro partecipazione alle varie iniziative delle Chiese locali e di come al centro delle loro preghiere ci sia l’invocazione della protezione e dell’aiuto del Signore su tutta la nazione egiziana, in questa delicata fase. «Ecumenismo recettivo»: rovesciare il pensiero che spesso si nasconde nel modo in cui i membri di Chiese diverse si accostano gli uni agli altri. A spiegarlo è il reverendo dott. Callan Slipper, del Centro studi internazionale del Movimento dei Focolari nel corso di un incontro ecumenico a Welwyn Garden City (Londra) lo scorso 4 febbraio. Slipper, che è anche Delegato regionale per le Chiese nella contea di Hertfordshire, nel suo discorso [Chiara Lubich e l’ecumenismo recettivo: come la spiritualità facilita l’unità fra i cristiani] ha spiegato come «invece di pensare che tutto andrebbe meglio se gli altri fossero un po’ più simili a noi (e quindi abbiamo da insegnare), possiamo andare verso gli altri per imparare». Accostando gli altri con questo atteggiamento, continua, «scopriamo che non abbiamo necessità di nascondere niente, ma possiamo riconoscere le nostre debolezze e il bisogno di essere guariti. Questo apre una relazione nuova, e ci porta ad una conversione nuova e più profonda a Cristo, in cui scopriamo più pienamente la nostra vera identità ecclesiale». Ad ascoltarlo un pubblico qualificato: 14 vescovi cattolici, anglicani, luterani e della chiesa Copto ortodossa, provenienti da diverse parti dell’Inghilterra insieme al Segretario Generale di Churches Together in England, l’organo ecumenico nazionale delle chiese in Inghilterra. E’ stato un “assaggio” di una nuova metodologia ecumenica e un modo per condividere le esperienze nelle rispettive Chiese. Negli stessi giorni, dalla Germania, nel Centro ecumenico di Ottmaring, si ricorda l’importanza dell’autentica vita cristiana per contrastare i fenomeni violenti e liberticidi cui si è assistito di recente, a partire dagli attentati di Parigi. Gérard Testard, francese, membro del comitato direttivo della rete di “Insieme per l’Europa” e fondatore dell’iniziativa interreligiosa “Efesia”, è l’ospite d’onore: «L’incontro di Gesù con la donna samaritana al pozzo di Giacobbe – afferma ricordando la frase scelta per la Settimana di Preghiera “Dammi da bere” (Gv 4,7) – ci indica la via per questa situazione: Gesù abbatte le barriere, fatte dagli uomini e si manifesta salvatore del mondo. Gli avvenimenti di questi giorni ci obbligano come cristiani a lavorare per l’unità, mentre la missione per l’unità oltrepassa il mondo cristiano, per far fronte ai pericoli del terrorismo, alla violenza e al fanatismo inaccettabili». E Testard presenta l’esperienza positiva di dialogo che gode della promozione del Consiglio dei Musulmani della Francia e della Conferenza Episcopale Francese, “Efesia”, nata nel 2007 in Libano. Cristiani e Musulmani si incontrano regolarmente il 25 marzo, festa dell’Annunciazione, poiché Maria è venerata anche molto dai musulmani. Dopo quattro anni le autorità libanesi hanno dichiarato il 25 marzo festa nazionale islamo-cristiana dell’Annunciazione. È la prima festa comune nella storia del Paese».
Andare oltre ai nostri schemi
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