Movimento dei Focolari

Le persone e il pianeta prima di tutto

Lug 9, 2015

Dal 1° al 3 luglio il convegno “Le persone e il pianeta al primo posto: l’imperativo di cambiare rotta”, in Vaticano, organizzato dalla rete di ong cattoliche CIDSE e dal Pontificio Consiglio Giustizia e Pace.

Mary Robinson, Lorna Gold

Mary Robinson, Lorna Gold

180 persone di oltre 40 nazioni: attivisti, ONG, movimenti sociali, scienziati, congregazioni religiose, attivisti dal mondo cattolico e non solo, insieme per cercare come rispondere concretamente all’Enciclica di papa Francesco Laudato Si’. Lorna Gold e John Mundell, rispettivamente da Irlanda e Stati Uniti, professionisti nel settore ambientale, hanno partecipato come rappresentanti del Movimento dei Focolari ed Eco-One. Lorna Gold lavora da più di 13 anni nell’area dell’ambiente a Trocaire – Agenzia di sviluppo estero della Chiesa cattolica in Irlanda – e John Mundell è il presidente di una ditta di consulenza ambientale a Indianapolis, la Mundell & Associates, Inc., che aderisce all’Economia di Comunione. «La cosa più importante di questa conferenza sono le diverse persone, organizzazioni, enti che si sono messi insieme per dare una risposta immediata all’Enciclica del Papa – afferma Lorna Gold. Siamo venuti qui da tutto il mondo e in rappresentanza della società civile. Ci sono attivisti come Naomi Klein – riconosciuta scrittrice a livello mondiale sui temi di ecologia ed economia nell’era della globalizzazione -, ci sono persone dei movimenti ecologici, come il capo di Greenpeace – Kumi Naidoo -, c’è tutta la rete del CIDSE – ONG cattoliche che lavorano per la giustizia sociale e globale». I 3 giorni di convegno hanno fatto sentire un movimento in atto, per aiutare a concretizzare gli ideali dell’Enciclica Laudato Si’. Tra le esperienze presentate, anche quella del Dado della Pace ™ ideato da Eco-One, la rete di professionisti nel campo dell’ambiente che si ispirano alla spiritualità dell’unità. Foto_CuboLa difficoltà e complessità del problema dell’ambiente era nella coscienza di tutti: un problema non solo della scienza e della terra, ma anche dell’economia e della politica. Spesso le scelte in questi ambiti vanno proprio contro la natura e generano più povertà ma, secondo Naomi Klein, molto si può ancora fare: «Possiamo prevenire moltissima sofferenza. Non possiamo giustificare il fare niente, perché è difficile».«Abbiamo bisogno di cose difficili ma possibili; invece che facili ma riprovevoli», ha affermato. «Dobbiamo smettere di fare del difficile un limite per il possibile, e lasciare che il possibile diventi realtà». E l’inversione di rotta è possibile se c’è la forza per affrontare il problema. La presenza di persone impegnate su fronti così diversi ha dato speranza e fatto sperimentare ciò che papa Francesco afferma nell’Enciclica: il tutto è più della somma delle parti. E un’altra novità nel convegno, come ha sottolineato John Mundell, è stato «Il ruolo protagonistico delle donne nel discutere e parlare dei cambiamenti climatici. Abbiamo sentito in questo congresso quasi come una visione futura della Chiesa: aperta al dialogo con il mondo, nella quale si cercano rapporti con tutte le persone di buona volontà, per portare avanti un mondo più unito e più in contatto con il pianeta». La Laudato Si’ ci chiama a ripensare il nostro stile di vita: «L’Enciclica del Papa non è soltanto per il mondo cattolico», sostiene con forza Naomi Klein. «Anche io, come femminista, ebrea secolare, posso dire che ho sentito che l’Enciclica parla anche a me». https://vimeo.com/133043698

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