Dall’impegno di una piccola comunità nel territorio della Murcia (Spagna) sono nate molte attività per aprire spazi di dialogo e solidarietà: incontri tra cittadini e politici, eventi culturali, attività per emergenze sociali ed umanitarie.
Il primo passo è stato trovare la strada per attuare forme di partecipazione alla vita della città più aperte ed inclusive. Per questo, in collaborazione con altri gruppi, hanno dato vita all’associazione culturale “ACLF Aljucer”. “La prima esperienza che abbiamo fatto come associazione – raccontano – è stata quella di riunire i vari Sindaci che hanno amministrato la città nel periodo democratico spagnolo. Non è stato facile fare gli inviti, ma alla fine tutti hanno accettato di partecipare. Hanno avuto l’opportunità di presentarsi, ricordare i tempi in cui hanno svolto i loro incarichi e, in alcuni casi, di riconciliarsi. Alla fine, ringraziandoci, ci hanno incoraggiato a continuare su questa linea”.
Un altro campo di attività dell’Associazione è quello culturale: concerti, presentazioni di libri e mostre. E poi “Aljucereños”, un evento nel quale personaggi della cultura, della musica, della pittura, della letteratura, della politica, dell’economia e della medicina, raccontano le loro esperienze di vita e le motivazioni delle loro scelte. Con altre associazioni promuovono un incontro mensile e organizzano una Fiera annuale delle Associazioni.
Ma l’Associazione collabora anche a iniziative promosse da altri enti a sostegno di emergenze umanitarie (Filippine, Madagascar, Croazia) e si è impegnata per i rifugiati a causa della guerra in Siria. L’ultima attività è stata una raccolta fondi per il Libano, dopo le esplosioni a Beirut dell’agosto 2020.
E anche quando le emergenze sono arrivate vicino a casa non si sono tirati indietro. “L’anno scorso – spiegano – la nostra priorità è stata la raccolta di acqua e cibo per le persone colpite dalle inondazioni della nostra regione. Abbiamo anche organizzato attività di volontariato e raccolte di materiale scolastico per una scuola del nostro territorio con un’alta percentuale di popolazione a rischio di esclusione sociale. Nell’ultimo anno abbiamo sostenuto tre famiglie vittime della pandemia, con la fornitura di cibo, medicine e aiuti economici. Diffondiamo tutte queste attività attraverso il sito web e il profilo facebook dell’Associazione, mezzi che ci aiutano a promuovere una cultura solidale su larga scala”.
Anna Lisa Innocenti
Bella la esperienza di Murcia. Bella perche involucra anche a altre asozacioni. Al popolo… Grazie
Iniziative da proporre anche nel NS comune in Italia.