Nella festa di Tutti i Santi, Chiara Lubich ci invita a cercare la santità insieme per testimoniare l’amore reciproco anche oltre il limite della nostra vita terrena.

Si è capito che noi siamo chiamati ad amare i fratelli, ma che essi si possono amare poco o molto. Ama poco colui che si limita a farlo durante la sua vita terrena; ama molto, invece, chi trova il modo di amarli anche dopo, negli anni e nei secoli perché, vivendo in lui Cristo, rimane qui in terra come modello che molti possono imitare.

Così hanno fatto i santi. Si medita sulla loro vita, sui loro scritti e sulle loro opere, anche dopo secoli e secoli dalla loro “partenza”.

Sul loro esempio, anche noi possiamo far questo: farci santi per amore dei nostri contemporanei e di quelli che verranno, per dar loro luce e sprone nella via della vita per lungo tempo, e infondere nei loro cuori la fiamma dell’amore.

Farci santi non quindi e non certo per la nostra soddisfazione, ma – oltre che per la gloria di Dio – per i nostri fratelli.

Chiara Lubich

(Chiara Lubich, in Conversazioni in collegamento telefonico, a cura di Michel Vandeleene, Opere di Chiara Lubich, Città Nuova, 2019, pag. 430-431)

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