Apr 19, 2021 | Chiara Lubich
Attingendo ad una frase della Scrittura, Chiara Lubich riflette sul Santo Viaggio della vita invitando a verificare periodicamente davanti a Dio a che punto siamo nel nostro cammino. Il motivo che mi spinge a rivolgermi a voi è il desiderio di esaminare assieme la situazione in ordine alla nostra santificazione. In questi giorni una focolarina mi ha segnalato una bellissima frase dei Salmi, che annuncia una beatitudine che non conoscevo: “Beato l’uomo che pone la sua fiducia in te e decide nel suo cuore il santo viaggio”.* “Il Santo Viaggio”. Di che viaggio parla la Scrittura? Certamente dell’itinerario dell’uomo verso Dio, verso il Cielo. Dunque il viaggio della propria santificazione, che ci apre il Paradiso. E allora? Siamo veramente incamminati, anche in questo momento, nel Santo Viaggio? […] Fermiamoci un po’ e facciamo un breve consuntivo davanti a Dio solo, per la sua sola gloria. Ci sono stati dei risultati? Abbiamo migliorato nel fare, ad esempio, la volontà di Dio? Nell’amore? Nell’amore reciproco? […] Se sì, ringraziamo Dio e avanti! Se no, ringraziamolo d’aver ancora la vita per ricominciare. E avanti! Vogliamo assolutamente gustare insieme la beatitudine del Santo Viaggio!
Chiara Lubich
(in una conferenza telefonica, Rocca di Papa, 3 settembre 1981) Tratto da: Chiara Lubich, Conversazioni in collegamento telefonico, Città Nuova Ed., 2019, pag. 61. * Sal 84, 6. (altro…)
Apr 18, 2021 | Centro internazionale
Un pomeriggio dedicato a Igino Giordani (1894-1980) politico, scrittore, giornalista, co-fondatore del Movimento dei Focolari. Domenica 18 aprile 2021 presso il Centro internazionale dei Focolari a Rocca di Papa (Roma, Italia) si è ricordato Igino Giordani a 41 anni dalla morte. Figura ricca e poliedrica, Giordani è stato politico, membro dell’Assemblea Costituente e poi del Parlamento italiano, giornalista, scrittore, co-fondatore con Chiara Lubich del Movimento dei Focolari. Durante l’evento, trasmesso in live streaming e arricchito da alcune testimonianze, è stata presentata una scultura dedicata a Giordani opera dell’artista Peter Kostner ed il libro biografico a cura di Alberto Lo Presti “Igino Giordani. Un eroe disarmato” (Città Nuova ed.) con la prefazione del Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella. https://www.youtube.com/watch?v=AH3bPOU01DA (altro…)
Apr 14, 2021 | Centro internazionale
Domenica 18 aprile in live streaming attraverso alcune testimonianze sarà ricordato Igino Giordani, politico ispiratore dell’impegno sociale e delle scelte ideali di tanti, scrittore e giornalista, co-fondatore del Movimento dei Focolari. Verrà presentato l’ultimo libro biografico e inaugurata una scultura a lui dedicata. Uomo del dialogo e di profonda fede, sostenitore della fraternità universale, costruttore di pace, politico, giornalista: Igino Giordani (1894-1980) è tutto questo e molto di più. Il 18 aprile 2021 ricorre il 41esimo anniversario della sua dipartita e per questa ricorrenza il Centro Igino Giordani ha organizzato un evento per commemorare la sua figura. Una figura che continua nel tempo a suscitare interesse in persone di diverse età, provenienze geografiche, politiche, culturali e richiama all’impegno per costruire una società migliore. L’evento sarà trasmesso in live streaming ( https://live.focolare.org/ ) dal Centro Internazionale del Movimento dei Focolari (Rocca di Papa, Italia), domenica 18 aprile 2021 alle ore 15.30 (ora italiana) con la possibilità di seguirlo in italiano, inglese, francese, spagnolo e portoghese.
Giordani è stato giornalista e scrittore, ma ha avuto un ruolo molto importante nella politica italiana del secondo dopoguerra. Ha dato infatti un valido contributo nel porre le basi per la nascente Repubblica Italiana in un periodo non facile per questo Paese, cioè a ridosso delle guerre mondiali ed è stato anche membro dell’Assemblea Costituente. Un testimone della politica vissuta come servizio alla pace e per una società più giusta. E in quest’ottica ci saranno alcune testimonianze di chi ha tradotto la sapienza di Giordani in disegni di legge o iniziative politiche a favore del dialogo e per il bene comune, o ancora chi ha capito quali scelte è giusto fare per contrastare politiche che minacciano la pace fra i popoli. Durante l’evento sarà presentata l’ultima biografia a cura di Alberto Lo Presti (ed. Città Nuova Italia), dal titolo “Igino Giordani. Un eroe disarmato”, con la prefazione del Presidente della Repubblica italiana Sergio Mattarella. Una biografia che aiuta a riscoprire il senso di un autentico impegno politico e sociale. Appassionante come un romanzo. “La sua fede prorompente, – scrive Mattarella parlando di Giordani – la sua coerenza evangelica, il fervore con cui si batteva per l’equità sociale, la libertà, la pace hanno scosso tante coscienze e promosso azione e pensiero, sia nei tempi bui del fascismo che negli anni della ricostruzione democratica”. “Si fece costruttore di pace nel dialogo tra persone, tra confessioni religiose, tra popoli e Stati. – continua Mattarella – Pensava l’Europa come continente di pace, dopo essere stata teatro di guerre sconvolgenti. Voleva che il suo Paese fosse un ponte. E lui stesso cercava di farsi ponte per avvicinare, connettere, ricomporre”. Sarà anche inaugurata una scultura a lui dedicata, opera dell’artista Peter Kostner. L’opera, che sarà collocata nel giardino del Centro Internazionale dei Focolari, raffigura Giordani seduto su una panchina. Negli ultimi anni della sua vita, infatti, egli era solito sedersi spesso proprio su una panchina di quel parco. Durante gli incontri internazionali che si svolgevano al Centro, molti, giovani e adulti, si avvicinavano per salutarlo e parlare con lui. E la panchina diveniva luogo di incontro e dialogo. Nel corso dell’evento alcune testimonianze ricorderanno quei colloqui nei quali Giordani ascoltava con umiltà e pazienza non risparmiando consigli attinti dalla sua feconda esperienza di vita e arricchiti dal carisma dell’unità.
Lorenzo Russo
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Apr 12, 2021 | Chiara Lubich
Quando i nostri sforzi sono amati per amore di Gesù crocifisso nel momento presente e subito dopo si vive ciò che Dio vuole da noi nel momento seguente, si può sperimentare la pienezza della vita del Risorto in noi. […] l’esperienza del Risorto, con l’irradiazione dei doni del suo Spirito (luce, pace, amore, consolazione, ardore, vita, ecc.), è possibile non solo dove si realizza l’unità di due o più persone unite nel nome di Gesù, ma è un’esperienza che possono fare anche singole persone da sole. Il modo? il prezzo? Abbracciare nell’attimo presente Gesù Abbandonato. Approfondendo, alla luce di questa straordinaria esperienza, la Sacra Scrittura e l’insegnamento della Chiesa, abbiamo visto che essa corrisponde a verità. Ma quale Gesù Abbandonato – come noi diciamo – occorre abbracciare nell’attimo presente? Quello richiesto dalla vita cristiana che, per poter seguire Gesù, domanda la rinuncia a sé stessi e il prendere la propria croce. Occorre dunque dir di sì ed abbracciare con slancio ogni dolore che si presenta (la propria croce), ma anche ogni sforzo che costa il rinnegare sé stessi, la lotta al proprio egoismo, ai desideri della carne – come si dice – (eccessi nel mangiare, impurità, litigi, gelosie e così via), per lasciar trionfare nel cuore l’amore. Ecco: quando questi sforzi sono amati per amore di Gesù crocifisso nel momento presente e subito dopo si vive ciò che Dio vuole da noi nel momento seguente, si può sperimentare la pienezza della vita del Risorto in noi, anche da soli. In ciascuno di noi si fa strada la sua luce, ci invade la sua pace, s’accende l’amore con la consolazione, la serenità, il paradiso. Tutto cambia, insomma; la nostra anima si veste a nuovo. […] È quello che vogliamo fare in questi […] giorni: amare Gesù Abbandonato sempre, subito, con gioia, non solo nei dolori quotidiani, ma anche nello sforzo per vincere il nostro io. Quando il nostro Foco*, poco tempo dopo aver abbracciato il nostro Ideale, scriveva in una poesia: «Mi son messo a morire e quel che accade non mi importa più, mi sono messo a gioire nel cuore desolato di Gesù», intendeva proprio questo: morire a sé stessi per gioire con Gesù: morire con Lui Abbandonato per vivere con Lui Risorto. E allora anche noi ricordiamo questo verso: «Mi son messo a morire» e accettiamo la morte del nostro io dieci, cento volte al giorno, per donare a chi ci incontra la gioia d’imbattersi nel Risorto.
Chiara Lubich
(in una conferenza telefonica, Rocca di Papa, 3 novembre 1983) Tratto da: Chiara Lubich, Conversazioni in collegamento telefonico, Città Nuova Ed., 2019, pag. 135. * Nome confidenziale dato da Chiara Lubich a Igino Giordani (altro…)
Apr 10, 2021 | Centro internazionale
Dopo l’Assemblea Generale dei Focolari, si sono svolte le Assemblee di alcune diramazioni: quelle dei e delle focolarine, quella dei sacerdoti diocesani che appartengono al Movimento e quelle dei e delle Volontarie di Dio. Tema comune era l’orientamento al dialogo su tutti i livelli. Dal 24 gennaio al 7 febbraio 2021 si è svolta l’Assemblea generale del Movimento dei Focolari. Sono state rinnovate le cariche della Presidente, del Copresidente, degli organi direttivi e sono state definite le linee d’orientamento e d’azione per i prossimi sei anni. Successivamente si sono svolte – tutte in modalità online – le Assemblee dei focolarini e delle focolarine, dei sacerdoti focolarini e dei e delle Volontarie di Dio. Focolarini e focolarine. L’Assemblea dei focolarini dal 9 al 13 febbraio era composta da 121 membri sparsi nei 5 continenti fra cui un focolarino anglicano da Londra, uno copto-ortodosso dal Cairo e uno musulmano dall’Algeria. Nella sua relazione dell’ultimo sessennio, il Centro Internazionale dei Focolarini ha condiviso con tanta franchezza sfide, aspetti dolorosi e anche sviluppi molto promettenti riguardo la vita dei Focolarini nel mondo. Il documento finale caratterizza il focolarino come uomo di Dio in continuo ascolto al grido dell’umanità di oggi. Come responsabile è stato riconfermato il brasiliano Flavio Roveré. In contemporanea si sono ritrovate 136 focolarine. Dalla domanda della loro responsabile uscente, Agnes van Zeeland, se non sia arrivato il momento di “uscire” di più verso il mondo e le sue piaghe, è scaturito un appassionante dialogo. La nuova responsabile, Noreen Lockhart (Gran Bretagna), è stata descritta dal copresidente Jesús Morán come “persona che ha il dialogo nel sangue, abituata a risolvere conflitti”. Sacerdoti focolarini. Dal 1° al 5 marzo si è svolta l’Assemblea dei sacerdoti focolarini con 74 partecipanti, tra cui alcuni invitati, come ad esempio un ministro della Chiesa luterana-svedese. Ripercorrendo le parole chiave dell’Assemblea Generale 2014, “Uscire – Insieme – Opportunamente preparati”, il responsabile don Antonio Bacelar ha presentato nella sua relazione i passi fatti, i processi avviati, le prospettive da sviluppare, come ad esempio l’esigenza di agire sempre più in rete con tutte le vocazioni del Popolo di Dio. Nel documento finale, che vuole essere “una mappa di navigazione”, emerge prioritario il dialogo fondato sull’ascolto dello Spirito Santo. Come responsabile centrale dei sacerdoti focolarini è stato rieletto per un secondo mandato don Antonio Bacelar (Portogallo). Volontari e volontarie di Dio. Dal 17 al 21 marzo si sono svolte le due Assemblee dei e delle Volontarie di Dio – presenti online complessivamente 356 partecipanti. Le parole “coraggio e avanti” rivolte dalla nuova Presidente dei Focolari, Margaret Karram, alle due Assemblee, mettono in luce la particolare vocazione dei e delle Volontarie nell’affrontare le sfide future dell’umanità per cambiare il mondo secondo “la legge” dell’amore evangelico. Punto di partenza per i due documenti finali è stato l’invito di Papa Francesco, rivolto all’Assemblea Generale, ad “essere espressione viva del carisma di fondazione e a rimanere fedeli alla fonte originaria sforzandosi di ripensarla ed esprimerla in dialogo con le nuove situazioni sociali e culturali”. Come nuovi responsabili sono stati eletti Juan Ignacio Larrañaga, volontario della Spagna, e l’italiana Fanny Bava.
Lorenzo Russo
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Apr 8, 2021 | Vite vissute
Arthur George Baum è partito per il Paradiso il 4 febbraio 2021 all’età di 92 anni, ad Ausburg in Germania. Era nato il 18 maggio del 1928 a Hinckley, una città della contea del Leicestershire, nel cuore dell’Inghilterra. Celibe, Volontario di Dio e componente del Centro Internazionale dei Volontari dei Focolari, ha lavorato molti anni alla Radio Vaticana, lasciando un bel ricordo di sé. Nell’ultimo mese della sua vita terrena, si trovava in una residenza sanitaria in quanto operato al femore, fratturato a seguito ad una caduta. Fu uno dei primi Volontari di Dio e compose il primo nucleo al Centro internazionale dei Volontari. La sua particolarità era l’humour di tipo, ovviamente, inglese, ma era anche molto ordinato, potremmo dire alla tedesca e preciso come uno svizzero ma soprattutto riusciva a superare gli ostacoli con il genio italiano. A proposito dell’humour, Hèctor Lorenzo (Volontario di Dio e amico di Arthur) racconta che, anche in situazioni fisiche tragiche, una sera dopo le 23,00, riceve una telefonata: “Sono Arthur, ho una emorragia nella gamba”. Con la moglie e il figlio, Hèctor si precipita nell’appartamento di Arthur e dopo una prima assistenza, chiamano subito l’ambulanza. Sceso in strada sul lettino e prima di montare sul mezzo, Arthur si scopre la bocca dalle coperte che lo riparavano dal freddo, e confida ad Hèctor: “Sai, mi manca una cosa”. Hèctor gli domanda cosa? E lui: “il mio cappello!”. Da circa dieci anni si era trasferito felicemente in Germania. Chi conosce Arthur sa che lui amava i venti forti dell’Irlanda e del nord dell’Inghilterra, si emozionava davanti un fiore, cantava le canzoni del Tirolo e alcuni temi di Elvis Presley, gioiva del silenzio delle chiese gotiche o del canto gregoriano, apprezzava il vino caldo di inverno e produceva una piccola quantità di bevanda ‘idromele’ che non poteva non condividere con i suoi amici. Condivideva anche il gulasch caldo e parte della cucina orientale. Era molto esigente nel costruire una forte unità nel nucleo dei Volontari: cominciava sempre per primo a voler bene tutti per generare l’Amore reciproco, trovando sempre un dialogo intimo di misericordia. Hèctor racconta: “Essendo stato compagno di nucleo al Centro dei Volontari e abitando con la mia famiglia accanto all’appartamento di Arthur, siamo stati arricchiti dalla sua singolare personalità e testimonianza evangelica. Nostro figlio Julián, dice: “Arthur è il suo nome, ma lo si potrebbe chiamare Umiltà, Generosità, Accoglienza”. Arthur è stato un uomo distinto, di parole essenziali, d’intima religiosità. Sapeva passare da riflessioni serie alla sana ironia per distinguere attitudini costruttive da quelle inutili o nocive. Il suo sorriso eloquente esprimerà comunque e sempre gratitudine.
Lorenzo Russo
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Apr 7, 2021 | Centro internazionale
Come annunciato nel comunicato del 23 dicembre scorso, il Movimento dei Focolari ha affidato alla Società GCPS Consulting di condurre l’inchiesta relativa ai casi di abuso a carico di J.M.M., ex membro dei Focolari in Francia. Nonostante J.M.M. sia stato perseguito in relazione a una vittima, si capisce che un gran numero di altre vittime potrebbero voler parlare delle loro esperienze all’interno del Movimento dei Focolari. GCPS Consulting è un organismo indipendente e specializzato nell’aiutare le organizzazioni a garantire la sicurezza dei bambini, dei gruppi vulnerabili o “a rischio” e a migliorare i loro sistemi di prevenzione e segnalazione degli abusi. Conduce anche indagini indipendenti e revisioni di casi per conto di organizzazioni. L’inchiesta è iniziata a gennaio del 2021 e terminerà a fine anno, quando i risultati del rapporto verranno resi pubblici. L’ascolto e la raccolta delle testimonianze delle vittime sono già stati avviati. Per conoscere in dettaglio i termini dell’indagine, GCPS Consulting ha reso pubblica la relativa sezione del contratto, pubblicata su una pagina web dedicata all’indagine. Come si legge sul documento, sono quattro gli elementi principali dell’indagine: – indagare sugli abusi sessuali commessi da J.M.M., riesaminando i dettagli e valutandone il contesto; – stabilire il grado di conoscenza di tali eventi da parte dei responsabili dei Focolari dell’epoca e/o successivi; – fornire raccomandazioni sulle attuali disposizioni messe in atto dai Focolari in Francia e altrove in materia di tutela dei minori; – redigere un rapporto pubblico che illustri i risultati dell’indagine e le raccomandazioni emerse. Per garantire che il processo d’indagine sia il più possibile incentrato sulle vittime, GCPS Consulting ha condiviso e valutato con alcune di loro anche il processo proposto dell’inchiesta per accertarsi che soddisfi le loro aspettative. Ha inoltre messo a disposizione una sezione Contatti sulla pagina Web dedicata all’indagine e ad accogliere testimonianze, richieste o suggerimenti sia da parte delle vittime stesse che da chiunque desideri mettersi in contatto con l’inchiesta indipendente. Il Movimento dei Focolari incoraggia chiunque abbia informazioni relative a J.M.M o altri casi di abuso a prendere contatto con l’Inchiesta attraverso questa pagina web. È possibile contattare in assoluta riservatezza il team GCPS che segue tale inchiesta per telefono, e-mail o utilizzando il modulo di contatto disponibile nel sito. Per garantire la più piena indipendenza dell’indagine il Movimento dei Focolari ha accolto l’invito della GCPS Consulting di mantenere un “silenzio stampa” sulle questioni legate al caso di J.M.M. fino alla pubblicazione del report finale. Pertanto da questo momento in poi la decisione di rilasciare dichiarazioni o rispondere alle richieste dei media relative a “questo caso di abuso” sarà unicamente a discrezione di GCPS Consulting.
Stefania Tanesini
Per i Media: contatti GCPS Consulting per il presente caso:
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Apr 6, 2021 | Collegamento
Dopo l’udienza dell’Assemblea Generale dei Focolari con Papa Francesco, quali prospettive per il Movimento dei Focolari? In questo collegamento CH facciamo il punto con Margaret Karram, presidente dei Focolari e Jesús Morán, co-presidente. https://vimeo.com/529384895 A questo link la lettura di P. Patrick Gilger del discorso di Papa Francesco ai membri dell’Assemblea Generale dei Focolari. P. Patrick Gilger è un gesuita, dottorando presso la New School for Social Research di New York. Attualmente sta studiando vari Movimenti ecclesiali. (altro…)
Apr 5, 2021 | Chiara Lubich
Amare Gesù nel suo abbandono in croce significa amarlo nei dolori e nelle rinunce che comporta l’attenzione al prossimo. È questa una vera via alla perfezione nella vita cristiana come ci comunica Chiara Lubich attraverso la sua esperienza. […] Per incoraggiarci sempre più nella via della nostra santificazione collettiva […] penso vi faccia piacere conoscere una mia recentissima esperienza spirituale. Come forse sapete, sto dedicando alcuni giorni del mese […] all’approfondimento di [un] cardine della nostra spiritualità: […] Gesù Abbandonato, chiave dell’unità. Questo tema mi ha così profondamente toccato, m’è parso talmente interessante e attraente, da sentirmi spinta a viverlo subito, nell’attimo presente, dimenticando quasi l’impegno della tensione alla santità. Mi sono messa, insomma, ad amare Gesù Abbandonato abbracciandolo sotto i suoi più vari aspetti. Ma proprio in questi giorni, durante la meditazione mattutina, ecco tornarmi sott’occhio quelle che per san Giovanni della Croce sono “le dodici stelle” della perfezione, Cioè: amor di Dio, amor del prossimo, castità, povertà, obbedienza, pace, silenzio, umiltà, mortificazione, penitenza, coro, orazione. Le conoscevo bene, anzi, a forza di meditarle, le sapevo anche a memoria. Ma in questi giorni non ci pensavo affatto, presa com’ero dall’amare solo Gesù Abbandonato. Ed ecco la sorpresa, gioiosa sorpresa, come una luminosa riscoperta: rileggendole, durante la meditazione, mi sono accorta che, amando Gesù Abbandonato, le avevo fatte splendere tutte e dodici un pochino di più nella mia anima. Avevo amato Dio un po’ di più, perché avevo amato Gesù Abbandonato che è Dio. Avevo amato il prossimo di più, perché per amore di Lui m’ero sforzata di “farmi uno” con tutti. Avevo migliorato la castità, perché l’amore a Gesù Abbandonato porta a mortificarsi. Così la povertà, perché per Lui avevo cercato di spegnere ogni attaccamento. L’obbedienza, perché per Lui mi sono sforzata di far tacere il mio io per ascoltare [la voce di Dio che parla nell’interiorità]. Amando nei dolori Gesù Abbandonato avevo potuto mantenere la pace. Amandolo ho osservato meglio il silenzio, mortificando inutili parole. L’umiltà ne ha guadagnato con la morte dell’io che l’amore a Lui provoca. Così la mortificazione e la penitenza. Ho curato meglio il “coro”, che per noi significa la preghiera insieme al focolare4, e così è stata più piena l’orazione personale. Tutto meglio, dunque, per il solo amore a Gesù Abbandonato. Lo sapevo che Egli è – come diciamo – un monumento di santità. Ma non avevo ancora sperimentato, con tanta evidenza, che viverlo significa veramente tendere con frutto alla santità. […] Non posso augurarvi di meglio che fare anche voi questa esperienza. Provate! Amatelo nei dolori, nelle rinunce, nel morire per farvi uno con ogni prossimo. […] Che Gesù Abbandonato diventi tutto per noi! E la nostra santità collettiva sarà assicurata.
Chiara Lubich
(in una conferenza telefonica, Rocca di Papa, 16 giugno 1982) Tratto da: “Gesù Abbandonato e le dodici stelle della perfezione”, in: Chiara Lubich, Conversazioni in collegamento telefonico, Città Nuova Ed., 2019, pag. 85. (altro…)
Apr 1, 2021 | Centro internazionale
Nonostante sia ancora in corso l’emergenza Coronavirus la Pasqua è l’occasione per passare dalla morte alla vita, dal buio alla luce attraverso l’amore al fratello. La forza della solidarietà e della fratellanza universale ci aiutano a tenere accesa la speranza per un mondo più unito. Gli auguri di Pasqua della Presidente dei Focolari, Margaret Karram e di tanti in tutto il mondo. Guarda il video con i sottotitoli in italiano, inglese, spagnolo, francese e portoghese. https://youtu.be/2BVukpY5b5s (altro…)