Dic 20, 2011 | Focolare Worldwide, Focolari nel Mondo, Nuove Generazioni, Spiritualità
“Ora tocca a noi”. “Sarà una grande festa, un evento storico”. “Un passo importante nella formazione delle nuove generazioni in Africa”. Così i giovani del Movimento dei focolari dell’Africa presentano il “Congresso panafricano Gen”, che si terrà nella cittadella dei Focolari in Kenya, conosciuta come Mariapoli Piero, dal 27 al 31 dicembre 2011. Le radici. “La recente lettera apostolica di Benedetto XVI ‘Porta Fidei’ e il prossimo Sinodo dei vescovi sulla nuova evangelizzazione – dicono i giovani dei Focolari – ci hanno fortemente interpellati. Sentiamo di vitale importanza rispondere alla sfida già rilevata da Giovanni Paolo II nell’Esortazione Apostolica Post-Sinodale ‘Ecclesia in Africa’, cioè la necessità dell’inculturazione e la sua priorità per un reale radicamento del Vangelo in Africa”. È la prima volta che il Movimento Gen promuove nel continente africano un evento di questo tipo, con giovani provenienti da 15 paesi dell’Africa sub-sahariana, fra i più impegnati, appunto i e le gen. Circa 200 giovani dai 19 ai 30 anni, si troveranno in un clima di festa ma anche di riflessione per approfondire l’eredità del Vangelo vissuto, la spiritualità dell’unità che Chiara Lubich ha lasciato ai giovani. “Anche qui da noi – si chiedono i gen africani –, i giovani vengono sempre più e rapidamente assorbiti nella mentalità materialista; è ancora possibile fare delle scelte forti e radicali?” Obiettivo. Il progetto, di cui il Congresso panafricano fa parte, prevede la durata di un anno, e include un processo di formazione sul posto e giornate d’incontro per l’annuncio del Vangelo vissuto, coinvolgendo il maggior numero possibile di giovani. Quindi, un seminario conclusivo nel Centro internazionale dei Focolari, che culminerà con l’udienza con il Santo Padre, la visita ai luoghi dei martiri a Roma e un’immersione del cuore della cristianità. Infine, la valutazione sul posto e congressi locali per arricchire la comunità cristiana del posto dell’esperienza vissuta e la proposta di nuovi progetti. Sfida. Radunare in Kenia 200 giovani di paesi così distanti fra loro potrebbe sembrare un traguardo irraggiungibile. Come James dice: “La maggior parte di noi sono studenti e quelli che lavorano hanno lavori mal retribuiti“. I gen stanno lavorando, quindi, dallo scorso anno, per raccogliere i fondi necessari per i lunghi viaggi, in modo che – attraverso una grande comunione dei beni – ciascuna regione geografica possa essere rappresentata.
A Nairobi, il 28 novembre hanno presentato il Congresso al Nunzio Apostolico, l’arcivescovo Alain Paul Lebeaupin che ha parlato ai gen dell’Esortazione apostolica Africae munus che il Papa ha personalmente consegnato al popolo africano nel suo ultimo viaggio in Benin, dove invita i giovani a non lasciarsi scoraggiare e non rinunciare ai loro ideali. “L’avvenire è nelle mani di chi sa trovare ragioni forti per vivere e sperare (…), è nelle vostre mani”. (Benedetto XVI, n.63 Esortazione apostolica Africae munus) Maria Voce, presidente dei Focolari, ha inviato ai gen dell’Africa un messaggio in cui tra l’altro scrive: “Se mantenete la presenza di Gesù sempre tra voi, in quei giorni, ci sarà un’esplosione di gioia e di vita nuova tra tutti i Gen che parteciperanno. Avanti allora, con coraggio ed entusiasmo! Mettete l’amore alla base di tutto, e ogni piccola cosa durante la giornata acquisirà un significato profondo e diventerà un mattone per la crescita del Movimento Gen in Africa “. [nggallery id=80] (altro…)
Apr 19, 2010 | Chiesa, Cultura, Focolari nel Mondo, Nuove Generazioni, Sociale
Asia. “Siamo andati in un quartiere molto povero”, scrivono da Tagaytay i Giovani per un mondo unito delle Filippine. “E abbiamo camminato per più di un miglio prima di trovare la sorgente d’acqua che fornisce la zona. L’abbiamo pulita, perché era molto sporca e causa di molte malattie. Questo ci ha dato l’occasione di insegnare ai residenti come tenerla pulita e abbiamo stretto amicizia con molti giovani del posto”. A Karachi, in Pakistan, i giovani fanno spesso visita ad un Residence per malati mentali, “molti dei quali – scrivono i giovani pachistani – sono stati abbandonati dalle loro famiglie”. Per alcuni “è stata la prima volta che si trovavano faccia a faccia con questa ‘ferita’ della nostra società. Questo ci ha aperto gli occhi ed i nostri cuori e ci siamo chiesti: “E se ci fossi io qua al posto loro?”. Africa. A Luanda, in Angola, i giovani hanno scelto di “donare un po’ d’amore” ad alcuni bambini che prima vivevano per strada e ora sono stati accolti in un centro. Una realtà che svela presto storie di abusi e vessazioni. “Molti di loro – raccontano i giovani di Luanda – hanno problemi familiari gravi ed alcuni erano addirittura stati accusati di stregoneria e cacciati di casa, altri avevano subito abusi. Abbiamo iniziato immediatamente ad amarli concretamente: pulendo, lavando…. Abbiamo parlato loro della Regola d’Oro e li abbiamo invitati a metterla in pratica insieme a noi”. Sempre in Africa, a Yaoundé (Cameroon) i giovani hanno visitato nel primo giorno della settimana mondo Unito la Sezione Giovanile del Carcere della città, dove si trovano 250 ragazzi tra i 10 ed i 17 anni. Ci siamo presentati e abbiamo raccontato loro in cosa crediamo, poi abbiamo condiviso con loro quanto avevamo portato: patatine, panini, popcorn”. Nord Brasile. Le piogge torrenziali hanno fatto straripare i nostri fiumi, inondando le aree circostanti e causando perdite umane e materiali. I giovani si danno da fare. “In molte città – scrivono dal Brasile – abbiamo organizzato raccolte di cose di prima necessità, vestiti e medicine per portarle a chi era rimasto senza niente. Centinaia di giovani hanno collaborato con grande entusiasmo per mettere su una rete di solidarietà”. A Manaus, regione Amazzonica del Brasile, i giovani hanno organizzato un evento con 700 giovani all’interno della struttura “Fattorie della speranza” (per giovani che stanno lottando contro la tossicodipendenza). “E’ stato un momento molto speciale ed una occasione per mostrare a questi giovani che un mondo migliore esiste e che loro possono esserne parte”. A cura dei Giovani per un Mondo Unito (altro…)
Mag 18, 2009 | Cultura, Focolari nel Mondo, Nuove Generazioni
Il mio Paese è da poco uscito da una guerra che è durata molti anni. Ora la situazione politica è stabile, c’è un grande sviluppo, e la vita è tornata alla normalità. Ma non per tutti. Da qualche tempo alcuni ragazzi, rimasti senza famiglia, si radunavano vicino alla chiesa per chiedere l’elemosina. Ormai era un punto di ritrovo, dormivano e vivevano li. Col tempo si sono create situazioni sempre più difficili, furti, litigi fra loro, giro di droga, ed era diventato pericoloso girare la sera. Il sacerdote aveva parlato con loro per cercare una soluzione, ma alcuni erano molto ribelli e rifiutavano qualunque rapporto. Con altri giovani ci siamo chiesti cosa potevamo fare: abbiamo deciso di provare a conoscerli. Ci siamo presentati, e ogni volta che andavamo a messa ci fermavamo a salutarli. Pian piano si è creato un rapporto con alcuni di loro ed è venuta l’idea di fare qualcosa insieme. Abbiamo così organizzato una partita di calcio. Abbiamo cercato il campo e siamo riusciti ad avere in regalo bellissime divise per tutte e due le squadre. Nel giorno stabilito siamo andati sul campo, portando una merenda con bibite, sandwich, torte e panini. E’ stato un momento molto forte, l’amicizia è cresciuta tantissimo. La festa più grande è stata la loro vittoria! Da allora abbiamo cominciato ad invitarli ai nostri incontri. La loro risposta ha superato ogni aspettativa. Il rapporto che è nato ha riacceso in loro una nuova speranza, il desiderio di parlare con il sacerdote per trovare un lavoro (e tanti lo hanno trovato) e reinserirsi nella vita normale. Ci siamo accorti che la cosa più importante non è dare soldi, ma più attenzione. Dovevamo dare il nostro tempo, il nostro affetto, l’amicizia e i frutti di questo amore sono stati molto più grandi. (T. P. – Angola) (altro…)
Mar 8, 2009 | Chiesa, Focolare Worldwide, Focolari nel Mondo
«Africa, intona il tamtam per Papa Benedetto! »
Con questo tono esuberante e festoso il Cisa (Catholic information service for Africa) aveva annunciato il viaggio del Santo Padre in Camerun e in Angola. Questo primo storico viaggio del pontefice nel continente nero, dove il numero dei cattolici è in rapida crescita, è fonte di tante aspettative di pace, riconciliazione e giustizia, come sostiene il tema stesso del prossimo sinodo: «La Chiesa in Africa a servizio della riconciliazione, della giustizia e della pace. “Voi siete il sale della terra. Voi siete la luce del mondo” (Mt 5, 13.14)».
Quale Africa?
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