Lug 9, 2011 | Cultura, Focolare Worldwide, Focolari nel Mondo, Sociale
Torna l’appuntamento annuale LoppianoLab, laboratorio nazionale e multi-evento dal 15 al 18 settembre prossimi, nella cittadella internazionale di Loppiano (FI). La prima edizione, lo scorso anno, aveva registrato circa 3.000 presenze nell’arco dei 4 giorni. “Sperare con l’Italia. In rete per il Bene comune nel 150° dell’unità” è il titolo che fa da filo conduttore ai tanti appuntamenti in cartellone e che puntano tutti nella stessa direzione: creare sinergie e intessere relazioni tra mondi, discipline, persone. Sì, perché, nonostante le pressanti e quotidiane forze centripete che sfrangiano il tessuto del Paese, c’è voglia d’incontro e confronto in quest’Italia del 2011, in cui la precarietà è spesso il minimo comune denominatore per i cittadini come per la grande azienda. Per non parlare di altre voci latitanti come cultura, comunicazione o formazione, in cui si fatica a trovare una direzione socialmente condivisa. A LoppianoLab, l’offerta è mirata: non c’è la pretesa di trovare tutte le risposte, quanto piuttosto di tracciare un percorso condiviso e offrire uno spazio di dialogo a 360°, in cui l’economia s’intersechi con la cultura, con la formazione, con la comunicazione, per imparare a remare tutti sulla stessa rotta: quella del bene comune del Paese. I promotori dell’evento esprimono bene il panorama eterogeneo che fa da sfondo all’appuntamento: si va dalla cittadella internazionale di Loppiano – 800 abitanti di una sessantina di Paesi –, al Polo Bonfanti delle aziende EdC, all’Istituto Universitario Sophia, al Gruppo editoriale Città Nuova. Anche quest’anno ci sarà la Expo delle aziende, nella doppia veste di spazio espositivo e d’incontro, con mostre e tavole rotonde per aziende alla ricerca di idee e progetti, volti ad un’economia più al servizio dell’uomo. In programma la Convention di Economia di Comunione, a 20 anni dalla nascita, la proposta culturale dell’Istituto Universitario Sophia: “La Trinità, una via della vita? Teologia, filosofia, arte e cinema in dialogo. Il Gruppo editoriale Città Nuova propone una serie di laboratori sui temi della partecipazione e dell’impegno sociale, insieme al convegno “Italia coraggio!” che offre un dialogo tra esperti, giovani “cercatori di futuro” e cittadini impegnati. Tra le novità di questa edizione l’Open City: una serie di percorsi tra Loppiano e il Polo; tra diverse culture, musiche e sapori, nello spirito di fraternità che caratterizza questi luoghi. Si chiude la carrellata di appuntamenti in plenaria, con il convegno che porta il titolo dell’evento, a cura dei quattro promotori. Arrivederci allora a LoppianoLab: contenitore d’idee e di sfide a tutto campo, per un’Italia sempre più “fatta” da tutti. Programma di LoppianoLab 2011 (altro…)
Giu 8, 2011 | Cultura, Focolari nel Mondo
“Le cattedre di Sophia” sono lezioni magistrali di esponenti autorevoli della cultura contemporanea. Dopo Ugo Amaldi, il Card. Marc Ouellet, Stefano Zamagni e Sergio Zavoli è la volta di Martha Nussbaum. Pochi, forse, conoscono il suo nome: ma è stata lei nel 1986 la prima ad introdurre il concetto di “beni relazionali” – ormai entrato stabilmente in economia – e ad influenzare notevolmente, grazie al capability approach (approccio secondo le capacità) elaborato insieme al premio Nobel Amartya Sen, addirittura le Nazioni Unite nell’elaborazione dell’indice di sviluppo umano. E no, non è un’economista, ma una filosofa: su tratta dell’americana Martha Nussbaum, docente di diritto ed etica all’Univesità di Chicago, e conosciuta negli ambienti accademici – e non solo – soprattutto per aver introdotto il tema delle emozioni nella riflessione politica e sociale. E proprio le “emozioni pubbliche” sono state il nucleo delle conferenze che l’hanno portata in Italia. A Loppiano ha prima incontrato gli studenti di Sophia, dando vita un interessante scambio in cui non sono stati soltanto loro a rivolgere domande, ma sono stati interpellati a loro volta dalla Nussbaum. Ne è seguito un confronto non solo sulla convivenza tra culture e religioni diverse, ma anche sui differenti sistemi educativi, particolarmente sentito in virtù della variegata provenienza geografica dei partecipanti. Ma anche il rapporto tra filosofia ed economia ha occupato buona parte del dibattito, a partire dal racconto dell’esperienza diretta della Nussbaum con Sen: tema che ha aperto quello dell’interdisciplinarietà del sapere e della necessità di collaborazione tra gli studiosi dei vari settori.
Riguardo all’esperienza di Sophia nello specifico, la Nussbaum ha osservato come questa fornisca «un tipo di formazione interdisciplinare che è cruciale nella formazione di “cittadini del mondo”: se ci si limita ad un solo campo del sapere, non si è sufficientemente equipaggiati in questo senso». E agli studenti ha rivolto l’invito a «cercare di capire come mettere insieme l’approccio critico e quello emozionale», elementi essenziali, nel suo pensiero, per costruire una società che sappia rispettare tutti gli aspetti della vita umana. La conferenza aperta al pubblico, dal titolo Public emotions and the decent society, è stata poi una sorta di viaggio attraverso il tempo e lo spazio – dall’Europa dopo la Rivoluzione francese e dal pensiero di Comte e Mill, fino all’India di Tagore e Gandhi – per esaminare come l’idea di una società costruita attorno ad una “religione civile” sostenuta – appunto – dalle emozioni abbia fatto strada, e si sia concretizzata in modo particolare nell’esperienza del Subcontinente. Emozioni intese soprattutto nel senso di “empatia” per l’altro, di capacità di percepire un “bene comune” da perseguire che abbraccia l’intera società, che lo Stato stesso è chiamato a promuovere partendo dall’educazione dei ragazzi. Fonte: Città Nuova online (altro…)
Ott 21, 2010 | Cultura
A Loppiano lo scorso 18 ottobre si è inaugurato l’anno accademico 2010-2011 dell’Istituto Universitario Sophia (IUS), l’originale istituzione accademica ispirata alla spiritualità di Chiara Lubich che coniuga formazione e ricerca, con un percorso di vita coerente con l’ideale dell’unità nella diversità. La cerimonia ha visto la partecipazione di numerose personalità del mondo culturale, politico ed ecclesiale italiano. Mons. Betori, Gran Cancelliere dello IUS, nel suo intervento afferma che: “oggi più che mai è necessario ricercare con passione la verità, la quale, per essere accolta e comunicata non necessita solo di onestà intellettuale, bensì esige un coinvolgimento di tutta quanta la persona.” Le parole del preside Piero Coda sottolineano come a Loppiano le intenzioni sono seguite dai fatti, i 54 studenti che frequentano la Laurea Magistrale e i 7 iscritti al ciclo dottorale, provengono da ben 26 paesi diversi. Confermando l’apertura interculturale e interreligiosa, oltre che interdisciplinare, da quest’anno tra gli studenti ci saranno anche una studentessa della Chiesa Ortodossa Bulgara e un’altra di religione buddista.
Numerosi accordi con altri atenei, in Italia e all’estero, sono stati siglati lo scorso anno. Inoltre, hanno terminato la loro formazione i primi studenti con il titolo di Laurea Magistrale in “Fondamenti e prospettive di una cultura dell’unità” nei due rispettivi indirizzi: filosofico-teologico e politico-economico. La presidente del Movimento dei Focolari, Maria Voce , nel felicitarsi con i neolaureati, evidenziava
come loro si fossero “impegnati, personalmente e insieme, a penetrare i fondamenti e a delineare le prospettive di una cultura dell’unità declinata nella molteplicità dei saperi”. Con le sue parole metteva in risalto un’altra caratteristica dello IUS: tutti, docenti, studenti e l’intero personale, in un intenso clima di dialogo, concorrono al progetto formativo di Sophia, pur nel rispetto delle rispettive competenze e responsabilità. Nel corso dell’inaugurazione è stata presentata la fondazione “Per Sophia” nata con lo scopo di sostenere la crescita e lo sviluppo dell’istituto, questo avverrà anche con la concessione di premi, borse di studio e di finanziamenti per i progetti culturali e didattici. L’Istituto Universitario Sophia sta poi progettando di ampliare la propria offerta formativa includendo percorsi nell’ambito della pedagogia e della musicologia. Infine, un’ulteriore sfida riguarda l’attività editoriale dello IUS, da quest’anno alla collana “Universitas” e alla rivista “Sophia” si accompagnano le collane “Per-corsi” e “Biblioteca di Sophia”, quest’ultima dedicata alla pubblicazione dei classici della cultura dell’unità. (altro…)
Nov 23, 2008 | Cultura
“Sophia”, che è un’istituzione di alta cultura, nasce da un paradosso: il “mettere i libri in soffitta” di Chiara Lubich… Maria Emmaus Voce: Chiara aveva un grande desiderio di conoscere la verità e sperava di conoscerla attraverso lo studio della filosofia. A un certo momento ha sentito dentro di sé che Gesù le chiedeva di non cercare la verità nei libri, ma di seguire Lui che era la Verità incarnata. Per questo ha scelto di mettere i suoi libri in soffitta, di rinunziare al sogno dello studio per seguirlo. Ha sentito anche che Gesù le diceva: “Sarò io il tuo maestro”, le prometteva di rivelarle la Sua verità, il Suo sapere. E’ quanto si è realizzato col dono di un carisma, il carisma dell’unità. Proprio dalla profonda convinzione che il carisma dell’unità ha in sé la capacità di generare una dottrina tale da illuminare i vari ambiti del sapere, nasce oggi un istituto universitario. “Sophia” – è stato detto – vuole essere un laboratorio di formazione e ricerca in cui si riconnettono i legami profondi tra vita e pensiero, tra studio ed esperienza. Cosa significa questo concretamente? Maria Emmaus Voce: Il tentativo di vivere l’unità tra questi aspetti significa che coloro che si iscrivono a questo istituto universitario vengono già con una pre-condizione, quella di essere disposti ad amare gli altri, essere aperti a tutte le persone, a prescindere dalla cultura, dalla religione, dal mondo e dalla razza alla quale appartengano. Gli studenti di “Sophia” accettano di fare e fanno un’esperienza di vita nella quale scoprono che non solo come persone possono essere aperte le une alle altre, ma che anche le proprie culture possono essere aperte le une alle altre. Scoprono, inoltre, che ogni disciplina è legata profondamente alle altre discipline e il fondamento di tutto il sapere è la Sapienza, cioè la visione di Dio sugli uomini e sulla realtà umana. Quali sono le aspettative, del Movimento e sue personali, nei confronti del percorso intrapreso con “Sophia”? Maria Emmaus Voce: Ci auguriamo di formare degli uomini e delle donne che sappiano coniugare la dottrina con la vita e siano quindi capaci di portare un contributo d’unità – di essere uomini e donne costruttori di unità –, laddove la società li condurrà, attraverso i propri cammini professionali e le attività sociali. Noi ci aspettiamo veramente che queste persone, inserite come catalizzatori in qualsiasi gruppo sociale, possano piano piano costituire un punto di attrazione, un fulcro attorno al quale si costruiscano cellule d’unità che si allarghino sempre di più nella società fino a quando “tutti saranno uno”, fino a quando la famiglia umana sarà ricomposta in unità. Questa è la preghiera di Gesù al Padre, è il sogno di Chiara, il nostro e, quindi, anche il mio personale. di Chiara Santomiero – 20 novembre 2008 (altro…)
Gen 18, 2008 | Cultura, Focolare Worldwide, Focolari nel Mondo, Nuove Generazioni, Spiritualità
L’Istituto Universitario “Sophia”, nato da un’intuizione di Chiara Lubich, fondatrice e presidente del Movimento dei Focolari (Opera di Maria), e promosso da lei e da un gruppo internazionale di docenti, è stato ufficialmente eretto dalla Santa Sede con decreto del 7 dicembre 2007.
Sede – L’Istituto avrà sede a Loppiano – cittadella del Movimento, nei pressi di Incisa in Valdarno (Firenze). A partire dall’anno 2008/2009 offrirà una Laurea magistrale (Master’s) in “Fondamenti e prospettive di una cultura dell’unità”, della durata di due anni. In questa fase iniziale sono previsti 50 studenti circa ogni anno. Verrà avviato in seguito il corrispondente dottorato. Che cosa offre – Nel primo anno del Master’s verranno offerti corsi comuni in quattro aree fondamentali: teologia, filosofia, scienze del vivere sociale e razionalità logico-scientifica. Nel secondo anno lo studente potrà scegliere fra insegnamenti specifici nell’indirizzo filosofico-teologico e in quello politico-economico.
Caratteristiche – Si tratta di un laboratorio accademico di formazione, studio e ricerca a forte impianto relazionale alla luce del Vangelo, un’innovativa occasione di crescita umana e culturale, che coniuga studio ed esperienza all’interno di una comunità di vita e pensiero, nella quale la relazione tra le persone è alla base della relazione tra le discipline. Lo studio, la ricerca e le lezioni puntano a instaurare un dialogo costante tra i docenti, e tra gli studenti e i docenti. Ne derivano l’insegnamento a più voci da parte dei docenti e il personale e attivo contributo degli studenti alla comune ricerca. Le lezioni teoriche saranno integrate con esercitazioni, visite guidate, incontri con testimoni privilegiati, periodi di tirocinio o stages in vari ambiti, in particolare nei luoghi di impegno professionale, culturale e sociale che sono espressione di una “cultura dell’unità”, quali, ad esempio, le aziende dell’“Economia di Comunione”. Sono previsti anche incontri con realtà civili ed ecclesiali, con comunità delle diverse tradizioni cristiane, con esponenti delle varie religioni e con rappresentanti delle multiformi espressioni della cultura contemporanea. Obiettivo – Il corso di studi intende conferire una solida competenza culturale, a carattere umanistico e antropologico, valorizzando le conoscenze universitarie precedentemente acquisite nelle diverse discipline e promuovendo la loro integrazione con nuove e specifiche competenze di carattere interdisciplinare, interculturale, relazionale. L’obiettivo dell’Istituto è formare leaders e accademici preparati ad affrontare la complessità del mondo odierno, con un bagaglio di capacità intellettuali e competenze interdisciplinari, interculturali, e relazionali. Corpo docente – Preside dell’Istituto è Piero Coda, attualmente professore ordinario di Teologia sistematica presso la Pontificia Università Lateranense di Roma e presidente dell’Associazione Teologica Italiana; tra i professori residenti che svolgeranno attività di insegnamento e di ricerca nelle discipline fondamentali: Antonio Maria Baggio, Professore associato di Etica sociale presso la Pontificia Università Gregoriana di Roma; Luigino Bruni, Professore associato di Economia Politica all’Università di Milano-Bicocca; Judith Povilus, già Docente di Matematica nella De Paul University di Chicago e coordinatrice del gruppo internazionale di ricerca Mathzero nel campo della logica formale; Sergio Rondinara, Docente di Filosofia della scienza all’Università Pontificia Salesiana di Roma e di Etica ambientale alla Pontificia Università Gregoriana; Gerard Rossé, Professore di Esegesi del Nuovo Testamento presso l’Istituto Mystici Corporis di Loppiano e all’Ecole de la foi di Friburgo (CH). Decreto pontificio – Il decreto di erezione è firmato dal Card. Zenon Grocholewski, Prefetto della Congregazione per l’Educazione Cattolica che, nella lettera a Chiara Lubich che lo accompagna, sottolinea la novità dell’Istituto “che sgorga dalle radici della spiritualità dell’unità e dalle ricche esperienze del Movimento” ed estende i suoi auguri per “questo importante progetto, ben radicato nella tradizione accademica ma nel contempo coraggioso e prospettico”. Anche il Cardinale Segretario di Stato Tarcisio Bertone si è pronunciato su questo nuovo Istituto accademico, in occasione di un incontro con i sacerdoti diocesani focolarini (Centro Mariapoli di Castelgandolfo, 15.1.2008), definendolo “un dono per la Chiesa e per la società del nostro tempo”. Ne ha evidenziato gli “obiettivi di comunione”, in particolare il carattere marcatamente interdisciplinare, il riflesso sulla “formazione dei leaders”, e le prospettive di incidenza nei più diversi campi: “politico economico, scientifico e filosofico”. (altro…)