Movimento dei Focolari
Dalla Sardegna, un invito all’unità e al perdono

Dalla Sardegna, un invito all’unità e al perdono

Il Vescovo Mons. Meloni con Silvana Veronesi e membri della comunità locale.

Martedì 21 settembre,  nel contesto del Congresso Eucaristico diocesano di Nuoro, si è realizzata la giornata dedicata ai movimenti e gruppi ecclesiali preparata dalla consulta diocesana. Presenti più di 500 persone, appartenenti a 40 aggregazioni laicali, nella Cattedrale dedicata a Nostra Signora della Neve. Alla preghiera ed introduzione fatta dal Vescovo Mons. Meloni, è seguito  l’intervento di Silvana Veronesi, che ha così esordito:  “Su invito espressomi dal vostro amato Vescovo di parlare su: “l’Eucarestia fonte di unità nella missione”, offro – per quanto può essere utile – una mia testimonianza, su come il carisma dell’unità  si è manifestato a noi prime focolarine e su come possiamo viverlo nella  nostra  realtà ecclesiale oggi”. “Amare e amarci, perché l’Eucaristia che riceviamo abbia il suo pieno effetto, e attiri la grazia dell’unità con la presenza di Gesù Risorto fra noi”, il nucleo centrale del suo messaggio. Questa testimonianza e forte invito a vivere l’unità, accolto calorosamente dai presenti è stato sottolineato in modo particolare dai responsabili dei movimenti  nei successivi interventi, confermando l’impegno di un cammino comunitario. Al suo arrivo,  Silvana Veronesi aveva incontrato prima di tutto  la comunità dei focolari presente sul posto. E’ stata accolta, domenica 19 settembre con tanta gioia, calore e commozione.  Per due ore di conoscenza e comunione, Silvana ha fatto dono del suo rapporto personale con Chiara Lubich ed ha risposto alle loro domande. “Un pomeriggio di luce e di gioia – come hanno scritto in seguito nel loro messaggio – la tua venuta  ci ha lasciato  nell’anima una sola cosa:  Dio ci ama immensamente. E con la sua grazia vogliamo rispondere con rinnovata generosità”. E’ stata presentata anche l’originale iniziativa “L’ora della pace”, a proposito del perdono. Presa coscienza della difficoltà per la gente di concedere il perdono, nasce un’idea. Così raccontano: “Dieci anni fa quando è stato ucciso un sacerdote, abbiamo capito che non bastava più piangere, condannare, pregare, dovevamo fare qualche cosa in più. E’ nata così l’Ora della pace. Tutta la comunità alle ore 20.00 prega per chiedere al Signore la pace per la nostra terra… s’impegna secondo l’insegnamento di San Paolo: “Non tramonti il sole sulla vostra ira”. Se per qualche motivo spezziamo l’unità con qualcuno facciamo pace in giornata, prima delle ore 20, prima cioè dell’Ora della pace. Con il permesso del vescovo parliamo di questa iniziativa a tutti. Dai sacerdoti ai bambini. Con il programma televisivo A sua Immagine, venuto a Orani per intervistarci, ne abbiamo parlato a tutta l’Italia. S’iniziano a perdonare anche le cose più gravi. Quest’anno grazie ad alcune insegnanti che lavorano ad un progetto di pace nella scuola, l’Ora della pace è arrivata all’ONU”. (altro…)

Dalla Sardegna, un invito all’unità e al perdono

Silvana Veronesi in Sardegna

Silvana Veronesi è stata invitata a dare la sua testimonianza durante il congresso

Nuoro, città centro-settentrionale della Sardegna, si estende su un altopiano ai piedi del Monte Ortobene. Nel Nuorese è ancora presente una diffusa religiosità, che si innesta nella cultura di un popolo dal carattere forte, tenace e radicale. E’ molto viva la devozione alla S. ma Vergine Maria, venerata in numerosi santuari sparsi in tutto il territorio come Nostra Signora della Neve. Una terra “benedetta da Dio”, secondo un’espressione di Chiara Lubich in una sua lettera, del 4 maggio 1949, indirizzata ai primi sardi che hanno accolto la spiritualità dell’unità. Una terra, che porta con sé delle ferite storiche e sociali ancora aperte. In questo contesto la Diocesi di Nuoro si prepara al suo ormai prossimo importante appuntamento: il Congresso Eucaristico diocesano, dal 18 al 26 settembre, indetto dal Mons. Pietro Meloni, Vescovo di Nuoro. “Eucaristia Pane di Vita”, “fonte di condivisione e comunione”, “di spiritualità e servizio”, “Eucaristia e solidarietà”, “Eucaristia, Famiglia e Lavoro”, alcuni dei grandi titoli che guideranno le tematiche di ogni giorno. Martedì 21 sarà dedicato all’Eucaristia come “fonte di unità nella missione”. Per l’occasione Mons. Meloni ha invitato Silvana Veronesi, una delle prime compagne di Chiara Lubich, che offrirà la sua testimonianza, frutto del carisma dell’unità. Il suo intervento sarà il momento centrale di un programma preparato dalla consulta diocesana delle aggregazioni laicali, e sarà rivolto soprattutto agli appartenenti ai numerosi movimenti e associazioni (più di una quarantina), presenti in diocesi. Chiara, nella sua lettera sopracitata, scriveva tra l’altro: “…voi, sardi, darete al mondo un esempio d’amore fraterno, di sostegno vicendevole, di comunità cristiana come nessuno l’ha dato mai”. Che non sia questo evento nuorese un’occasione per dimostrarlo? (altro…)

Dalla Sardegna, un invito all’unità e al perdono

Faro, un nome profetico

Un nome profetico: Faro. Faro di luce per tutti coloro che la visiteranno, luogo di incontro e formazione per persone di varie nazioni, Chiese, religioni e uomini di buona volontà. In questi decenni si è manifestata davvero tale, arrivando ad accogliere – ad oggi – oltre 4.000 visitatori ogni anno, e mettendosi al servizio di corsi di formazione internazionali, campi di lavoro, incontri culturali, e di carattere ecumenico e interreligioso. E’ in  circostanze ostili a qualsiasi tipo di raggruppamento di persone che la spiritualità dell’unità si affaccia in Croazia all’inizio degli anni ’60, e nonostante questo, lo stile di vita basato sul Vangelo, promosso dai Focolari, è andato dilagando nelle varie parti del Paese. Una ex-residenza vescovile non in uso, alcune case e 22 ettari di terra a Križevci, a 60 km da Zagabria, sono state messe a disposizione al Movimento negli anni ’80, proprio quando si stava cercando un posto stabile per gli incontri. “Potrebbe essere un punto di incontro per i paesi socialisti!“ ha esclamato Chiara Lubich. Dieci anni dopo, la profezia si è realizzata, col contributo di tanti che si sono rimboccati le maniche per trasformare i vecchi edifici (le stalle, le officine, la residenza e le curie in stato precario) nell’attuale “Centro Mariapoli“, che adesso offre gli ambienti idonei per corsi di formazione. Negli anni della guerra ’91-’95 tanti che dalla Serbia, Bosnia, Croazia sono passati hanno potuto ritrovare la forza di perdonare e di ricominciare. Alcune famiglie si sono stabilite qui. E per educare alla fraternità le nuove generazioni è cominciata la scuola materna „Raggio di sole“. Dopo il lancio dell’Economia di Comunione in Brasile, anche nella cittadella Faro nascono le prime aziendine per dare un lavoro ai nuovi arrivati. Un momento storico è stata la visita di Chiara nell’aprile ’99 che ha dato una nuova luce a tutte le realtà esistenti lasciando un’impronta indelebile in tutti gli abitanti, nella stessa città di Križevci e oltre. E’ in questo contesto che si svolgerà dal 6 al 10 agosto prossimi la visita della Presidente dei Focolari Maria Voce, e del Copresidente Giancarlo Faletti. Una visita informale, il cui “pretesto“ è l’appuntamento in agenda con la segreteria internazionale dei religiosi – una delle 22 diramazioni del Movimento dei Focolari – previsto per il 7 agosto, ma che comprenderà anche momenti di dialogo con i focolarini e gli altri abitanti della cittadella. Attualmente nella cittadella – oltre i centri dei Focolari e le famiglie che vi abitano stabilmente – sono presenti alcune attività produttive dell’EdC: un’impresa agricola con il prugneto (15ettari), il punto-vendita all’ingrosso di fiori “Plantart“, l’autofficina “Bestim“, oltre alla ditta “Stellae Fari“ che comprende un calzeificio, un parrucchiere, la vendita di prodotti di una ditta EdC italiana. Nella scuola materna „Raggio di sole“ lavorano 19 operatori per  110 bambini che, nell’ambito della pedagogia di comunione, crescono nella cultura della solidarietà e reciprocità. La sua irradiazione penetra nella Croazia e oltre con frutti spesso inaspettati. E’ un prezioso laboratorio che offre spunti per l’elaborazione delle linee della pedagogia di comunione, anche alle Università di Zagabria e di Skopje. Si muovono alcuni passi anche nel settore dello Sport. La collaborazione con le strutture locali ha avuto una progressiva apertura, fino al riconoscimento pubblico che recentemente la città di Križevci ha dato al Movimento dei Focolari. (altro…)

Una speranza per l’Europa del futuro

Un anno intenso vissuto nel cuore dell’Europa e oltre, portando la proposta della “pedagogia della comunione” alla conoscenza di professori universitari, educatori, insegnanti, giovani e adulti interessati alle tematiche educative. Un 2009 ricco di incontri, seminari, convegni. Si sono svolti a Catania, Benevento, Milano, Varese, Tortona, Vienna, Barcellona, Londra, Cordoba, Buenos Aires. E ancora in Slovenia, Macedonia, Croazia. E’ quanto si rileva da un resoconto redatto dalla commissione centrale di “EdU – EducazioneUnità” in cui si fa il punto delle iniziative promosse negli ultimi mesi.

La pedagogia che si è sviluppata a partire dal carisma dell’unità, è stata presentata oltre che nella sua elaborazione teoretica, anche con il supporto delle esperienze educative in atto promosse dal Movimento dei Focolari.

Note sono ad esempio le esperienze degli asili Raggio di Sole” (in Croazia), “Fantasy” (in Serbia) e “Perle” (in Macedonia), dove attraverso l’utilizzo di un materiale didattico molto semplice, povero e naturale, il bambino è incoraggiato insieme ai suoi coetanei a sviluppare la fantasia, e così la sua capacità di collaborazione e di integrazione. Un metodo che dà speranza ad un popolo martoriato da anni di guerra e ferito proprio nella sua capacità a relazionarsi con l’altro.

Il 15 maggio, Michele De Beni, membro della commissione di “EdU”, ha partecipato ad un Seminario di  Studio promosso dalla Facoltà Pedagogica di Skopje in Macedonia al quale hanno partecipato 120 persone tra cui professori musulmani e cristiani provenienti da varie facoltà di Paesi diversi. Nella scuola “Raggio di Sole” è stata presentata la “pedagogia di comunione” ad una troupe della TV nazionale croata che ha realizzato un servizio di 7 minuti. Mentre, sempre nell’asilo croato, 40 studenti, con alcuni professori ed assistenti della Facoltà di Filosofia di Zagabria hanno fatto una visita di studio e di aggiornamento. Giuseppe Milan, membro della Commissione EdU nonché direttore del Dipartimento di scienze dell’educazione dell’Università di Padova , è stato invitato in maggio a partecipare alla “Settimana per l’Europa” promossa dal Comune di Skofja Loka, in Slovenia,  dove ha presentato la “pedagogia di comunione”al mondo accademico, alle autorità civili e religiose della città. In quella occasione, si è proposto anche di formalizzare una collaborazione tra le Università di Padova e Ljubljana.

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