Movimento dei Focolari
Anno della fede

Inaugurato il IV anno accademico dell’Istituto Universitario Sophia (IUS)

«Speranze e dubbi. Sono questi i sentimenti che abbiamo in cuore quando arriviamo allo IUS”, racconta Gabriel Almeida, rappresentante degli studenti. “Sophia è per noi la risposta a una chiamata personale che Dio rivolge a ciascuno e che s’incontra con la storia di tanti, pronti ad essere sempre meglio una comunità itinerante desiderosa di costruire , non senza fatica, la civiltà dell’amore». Si respira aria di cambiamento, di crescita e di novità all’alba di questo IV° anno accademico dello IUS, alla cui inaugurazione hanno preso parte il 17 ottobre a Loppiano circa un migliaio fra docenti, studenti, amici da tutt’Italia; poi sindaci della Toscana, personalità politiche e religiose, oltre a diversi professori universitari provenienti da vari istituti europei con i quali Sophia sta stabilendo proficue relazioni di studio. «Sophia è una realtà giovane nel suo atto fondativo – ha affermato Mons. Betori, Gran Cancelliere dell’Istituto e arcivescovo di Firenze, nel suo saluto d’apertura, – ma che trova ampio spazio all’interno del mondo accademico, (…) in cui le è stato possibile avanzare una propria nuova proposta nel contesto culturale attuale all’insegna del dialogo e della comunione». «Rivolgo a voi la stessa esortazione del Papa al Seminario di Freiburg: “Noi siamo Chiesa. Siamolo! Siamolo proprio nell’aprirci nell’andare al di là di noi stessi e nell’essere insieme agli altri”». I risultati conseguiti da Sophia in questi primi quattro anni di vita appaiono incoraggianti: sono 83 gli studenti ordinari iscritti fino ad ora al corso di Laurea magistrale, di cui 34 quest’anno. 33 hanno discusso il lavoro di tesi e conseguito il titolo accademico in “Fondamenti e prospettive di una cultura dell’unità”. 15 sono gli iscritti al ciclo di dottorato, mentre 7 provengono da percorsi di laurea magistrale presso altre istituzioni accademiche e stanno acquisendo i crediti necessari per accedere al dottorato. Da notare anche la presenza di 31 studenti non ordinari per i quali sono stati approntati percorsi di studio personalizzati. E sono proprio i risultati accademici a costituire il dato più incoraggiante dello IUS, come sottolinea Maria Voce, vice Gran Cancelliere e presidente dei Focolari: «Ogni volta che firmo un attestato, sento la gioia di dire che un altro è arrivato ad assorbire i principi di questa cultura dell’unità per portarla nel mondo». «Quanto costruito fino adesso ci consente di guardare al futuro di Sophia con ottimismo realistico». E fissa nella vita della Parola evangelica il cardine fondamentale su cui sviluppare anche l’esperienza di Sophia: «Vi invito a lasciarvi pervadere profondamente da essa, cioè dal modo di pensare, di volere, di amare di Gesù». Nell’illustrare le sfide e le prospettive per il futuro di questa comunità accademica, il preside Piero Coda spiega come sia oggi necessaria una riqualificazione del corso di studi, così da rendere i titoli più rispondenti a livello scientifico e maggiormente spendibili sul piano accademico e professionale. “Per questo sono in fase di definizione tre nuovi corsi di laurea specialistica in Studi politici, Economia e management, Ontologia trinitaria”. Uno spazio più ampio all’interno dell’Istituto verrà dato allo studio e alla ricerca delle Scienze Sociali, grazie all’istituzione della cattedra in “Fondamenti di studi sociali” e ad un prossimo congresso in collaborazione con l’Università di Trento. Vera Araujo, sociologa brasiliana, nella prolusione ufficiale, afferma la propria convinzione che «Non c’è mai stato un periodo migliore di questo per essere un sociologo”. “Anche noi vogliamo dire una parola sulla possibilità di trovare nuovi paradigmi e modelli: (…) la persona, la fraternità, la comunione, l’amore-agape, l’unità. Non solo concetti o paradigmi, ma attrezzi da mettere nella cassetta da lavoro degli operatori del sociale». Riflessione che ha il sapore di un incoraggiamento e di un augurio non solo per la nuova sociologia, ma anche – e forse soprattutto – per l’avventura accademica di Sophia, chiamata ad irrorare la società di una cultura nuova. [nggallery id=72] Altre foto: Flickr photostream (altro…)

Anno della fede

Sophia: inaugurazione del 4° anno accademico

Flickr photostream


Di nuovo ai blocchi di partenza: lunedì 17 ottobre la comunità accademica dello IUS si ritrova presso l’Auditorium di Loppiano a partire dalle ore 10,30 per l’inaugurazione del quarto anno accademico. La giornata vede presenti, oltre agli studenti, ai docenti e allo staff dell’Istituto, anche gruppi di amici da tutta Italia e oltre, studenti che si avvicinano curiosi alla proposta formativa di Sophia e giovani già laureati nei corsi precedenti, docenti di altre università invitati per l’occasione, personalità della vita economica e politica del territorio, accanto agli abitanti del Centro internazionale di Loppiano che è partecipe del percorso dello IUS fin dal suo avvio. Anche quest’anno presenti alla cerimonia d’inaugurazione la presidente del Movimento dei focolari, dott. Maria Voce e l’arcivescovo di Firenze, mons. Giuseppe Betori, che rappresentano le maggiori autorità accademiche. C’è attesa per la prolusione della sociologa Vera Araújo, in un momento in cui la grave crisi che attraversa l’Europa e l’Occidente, che è anzitutto di matrice culturale, pone in primo piano la questione antropologica. A quattro anni dalla costituzione dello IUS, la domanda è lecita: quale orizzonte si profila oggi? Nonostante sia tuttora aperta la sperimentazione del primo quinquennio, da una primissima valutazione emergono dati incoraggianti. Sono circa 150 gli studenti che, dal 2008 ad oggi, hanno frequentato e seguono i corsi, 30 i laureati, mentre entro l’anno accademico, alla laurea magistrale in Fondamenti e Prospettive di una cultura di unità, già consolidata, si aggiungeranno altri tre percorsi di laurea specialistica in Studi politici, Economia e management, Ontologia trinitaria. “La caratteristica matrice interdisciplinare di Sophia emerge con chiarezza dai singoli curricola, dai temi di ricerca dei dipartimenti e dai seminari, dai lavori delle tesi di laurea e di dottorato; un percorso, quest’ultimo, che si sta stagliando in modo interessante e forse inatteso”, aggiunge il preside Piero Coda, che analizzerà questi dati nella sua relazione annuale. “E sono oltre una dozzina i centri universitari nel mondo (dal Brasile all’Austria, dall’Ungheria al Messico) che hanno avviato rapporti di collaborazione e di reciproco riconoscimento dei percorsi di studi”. Non manca infine la prospettiva degli studenti, di quanti cioè sfidano ogni giorno la novità di vita e di pensiero di Sophia e la arricchiscono della loro adesione attiva.

Anno della fede

Delegati dei Focolari da tutto il mondo, si riparte

Come è consuetudine, l’incontro è iniziato con tre giorni di ritiro spirituale imperniati sulla Parola di Dio – punto della spiritualità di Chiara Lubich che caratterizzerà quest’anno la vita dei membri del Movimento dei focolari – e sulla Nuova Evangelizzazione, in vista anche del Sinodo dei Vescovi che si svolgerà nel 2012 dal 7 al 28 ottobre. I temi sono stati approfonditi alla luce dell’Esortazione Apostolica postsinodale “Verbum Domini” di Benedetto XVI e sulla scia dei “Lineamenta” per il Sinodo del 2012.Sono state presentate anche alcune meditazioni di Chiara Lubich ripercorrendo con lei come ha riscoperto la Parola durante la seconda guerra mondiale e come viene vissuta oggi nel Movimento, con i conseguenti effetti: “cambia la mentalità, fa splendere la vita, rende liberi, dà gioia, suscita vocazioni, crea la comunità”... il tutto corredato da testimonianze sulla vita della Parola in contesti molto diversi e – alle volte – avversi e da momenti di condivisione fra i partecipanti, caratteristica che contraddistingue gli incontri dei Focolari. I lavori sono stati introdotti dall’attuale presidente, Maria Voce, e dal co-presidente Giancarlo Faletti, con un’esposizione sulle loro attività nell’anno passato che ha toccato tre punti:

  • il dialogo, del quale si è costatato uno sviluppo, un’estensione, un cambiamento: ci sono persone non appartenenti alla Chiesa cattolica, non cristiane, e persone di convinzioni non religiose, che fanno parte della stessa “famiglia” dei Focolari.
  • le prospettive e priorità: la priorità delle priorità è la vita, illuminata dalla Parola di Dio.

Nuova Evangelizzazione. Nel 2002 Chiara Lubich ne aveva parlato a un gruppo di Vescovi, partendo dalle parole di Papa Giovanni Paolo II, in cui egli menziona i Movimenti come strumenti particolari per la sua attuazione. L’evangelizzazione si dice “nuova” perché deve essere tale nel suo ardore, nei suoi metodi e nelle sue espressioni. Il primo annuncio che va dato è: Dio ti ama. Questa nuova evangelizzazione deve arrivare a formare comunità cristiane mature. Prendendo tutto il Vangelo, la parola che va sottolineata è quella dell’amore. Ma ciò significa anche incarnare il comandamento nuovo di Gesù “in maniera sempre più autentica e radicale”. Il mondo è presente. A turno ciascuna zona geografica ha raccontato la situazione in cui si trovano a vivere i membri dei Focolari nelle diverse regioni del mondo. Particolare attenzione è stata data al Medio Oriente attraverso il racconto dell’esperienza di dialogo vissuta con tutti i focolarini di quei paesi, nata proprio dall’esigenza di trovare insieme una linea per affrontare le nuove sfide di quella terra tanto travagliata, nella quale il dialogo tra le diverse culture, a volte, sembra ostacolato da muri insormontabili. Vincenzo Buonomo, docente di Diritto Internazionale, ha poi svolto un approfondimento sulla situazione del Medio Oriente e lo sviluppo del mondo arabo. E poi il continente Africano. I focolarini che vivono lì, hanno presentato la storia religiosa e socio-culturale del continente, descrivendo anche le tappe della diffusione della spiritualità dell’unità nell’Africa Subsahariana. Giovani e adulti. Caratteristica di questo raduno è stata anche la presenza dei giovani che in più momenti hanno arricchito il programma dei delegati dei Focolari: nel pomeriggio dedicato al Genfest (Budapest, 31 agosto – 2 settembre 2012); per la presentazione di un progetto di formazione per i giovani a partire da YouCat, e con la proiezione del documentario “Insieme possiamo. Sulle tracce di Carlo e Alberto” sulla vita di due gen per i quali è avviato il processo di beatificazione, insieme. Alla vigilia delle conclusioni, sabato 8 ottobre Maria Voce si è collegata in streaming internet con migliaia di persone per un saluto e un augurio. Maria Voce ha espresso ai membri dei Focolari collegati da tutto il mondo un sogno: “Se ognuno di noi a cominciare da questo momento, si mette a vivere la Parola di Dio con quella intensità con cui la vivevano le prime focolarine con Chiara, si può pensare veramente a tante luci che si accendono e che come raggi luminosi segnano le vie del mondo”. Ed ha aggiunto: “Gesù che ha detto: ‘Io sono la luce del mondo’, ha anche detto: ‘Voi siete la luce del mondo’. Quindi identificandoci perfettamente, totalmente a lui. Come non aspettarci di tutto e di più? Come non pensare che queste luci hanno la possibilità di illuminare tutti gli angoli di questa cantina buia che è il mondo?” L’augurio è quello di “un anno splendido e tutto luminoso”, eco al ‘testamento’ spirituale di Chiara Lubich “lascia a chi ti segue solo il Vangelo”.   (altro…)

Messaggio di Maria Voce al Loppiano Lab 2011

Rocca di Papa, 15 settembre 2011

  Stimati signore e signori, cari amici, all’apertura di LoppianoLab 2011, desidero rivolgere a loro, convenuti a questa secondo appuntamento, il mio più cordiale saluto. I giorni che si presentano saranno intensi e ricchi di interessanti iniziative,  che vedranno tutti protagonisti nel costruire questo laboratorio. Nel clima di fraternità che si genera dall’ascolto reciproco, dallo scambio sincero di idee e propositi, sostenuti da una grande passione per la realtà civile del nostro Paese, potrà farsi presente il “Protagonista invisibile”: Dio fattosi uomo in Gesù. E’ Lui che apre nuovi orizzonti, che illumina e guida il nostro agire verso la realizzazione di un mondo più unito. E’ dunque questo il mio auspicio e la mia speranza: che Gesu in mezzo ispiri le proposte giuste per il bene dell’Italia. Sono con loro! Con tanti auguri di buon lavoro, Maria Voce


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