25 Ago 2011 | Focolari nel Mondo, Nuove Generazioni
Ideato ed attuato dai Ragazzi per l’unità dei Focolari, in collaborazione con l’AMU (Associazione Azione per un Mondo Unito-ONLUS) e Umanità Nuova, Schoolmates è un progetto nato nel 2002 che ha coinvolto, in questi quasi dieci anni, centinaia di scuole. L’obiettivo è permettere a ragazzi di Paesi diversi di entrare in contatto e conoscersi, come suggerisce il nome, da una parte all’altra del mondo. Chi partecipa contribuisce poi, attraverso numerose attività, ad alimentare un fondo di solidarietà che permette di distribuire, ogni anno, varie borse di studio. Negli ultimi 12 mesi ne sono state assegnate 376 in 25 nazioni.
Il restyling del sito www.school-mates.org punta a migliorare la comunicazione, la partecipazione e l’interazione tra le classi ed i gruppi che aderiscono alle tre fasi del progetto.
Si inizia impegnandosi a vivere la “Regola d’oro” che invita a “fare agli altri quello che vorremmo fosse fatto a noi”, norma presente nei libri sacri di tante religioni.
La seconda fase permette di conoscersi: mettendo in rete via web classi o gruppi di ragazzi di Paesi diversi. Il progetto vuole offrire una possibilità di conoscere altre culture creando un dialogo nel quale le differenze siano fonte di ricchezza le une per le altre. In questa fase troviamo una delle novità del sito: la possibilità di gestire, per chi attuerà tutte e tre le fasi del progetto, un proprio spazio web. In esso i ragazzi potranno presentare la classe o il gruppo, far conoscere il proprio Paese sotto l’aspetto storico, geografico e culturale, e condividere esperienze e testimonianze del loro impegno a vivere la Regola d’oro. Se la classe o il gruppo desiderano mettersi in contatto con altre classi o gruppi, ciò potrà avvenire attraverso un’area riservata.
La terza fase è caratterizzata dal condividere: le classi ed i gruppi che aderiscono al progetto si impegnano infatti a contribuire al fondo di solidarietà per sostenere, ogni anno, alcuni microprogetti di solidarietà. L’obiettivo è permettere, attraverso l’assegnazione di borse di studio, a ragazzi che non avrebbero la possibilità di frequentare la scuola, di completare la formazione scolastica o professionale.
Tra le novità del nuovo sito anche una sezione dedicata ad insegnanti, educatori e tutor, ideata per condividere materiali ed esperienze didattiche realizzate nei vari paesi e nelle scuole di diverso ordine e grado.
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24 Ago 2011 | Cultura, Dialogo Interreligioso, Focolare Worldwide, Focolari nel Mondo, Nuove Generazioni, Senza categoria
“Conocí gente que quiere un Mundo Unido… vení a conocerla vos también”. Con este título se convocaron 180 adolescentes y jóvenes de toda la República Argentina y algunos representantes de Latinoamérica, Europa y Jerusalén. La jornada se desarrolló en el marco de la XV Jornada de la Paz. Esta propuesta nace como un fruto de la misma, siendo organizada en conjunto por Chicos por un mundo unido del Movimiento de los focolares y el Centro Ana Frank de Argentina. El Centro Ana Frank desarrolla actividades de sensibilización, manteniendo vivo el testimonio de Ana Frank, contribuyendo a la construcción de una sociedad más libre y pluralista, donde se garantice la igualdad y el respeto por los derechos humanos, y en el que la discriminación y la intolerancia no sean aceptadas. Esta organización eligió la Mariápolis Lía
para plantar un retoño, del árbol de castaño de la casa original de Ana Frank en Holanda, como reconocimiento a la ciudadela por ser un espacio de encuentro y de formación en una nueva cultura del diálogo. Alegría, confianza, respeto, libertad, sueños de un mundo unido; estas son algunas de las palabras que pueden describir lo vivido. Los chicos decían “No siempre puedo hablar con la libertad y la confianza que pude hacerlo acá”. “Me gustó mucho, porque aunque teníamos opiniones distintas, todos nos respetamos“. “Me sentí escuchada, a veces los adultos no saben escuchar, es muy bueno aprender a dialogar”.
Los adolescentes y jóvenes de ambas instituciones participaron activamente en la construcción de esta jornada: una experiencia real, una maqueta de la riqueza de la multiculturalidad de la Argentina. Con juegos, talleres, paneles de intercambio; se fueron trabajando tres ejes: la integración en la diversidad (cultural, social, política y religiosa), el respeto por el otro (y todo lo que implique) y el abordaje de problemáticas juveniles que hacen a todo tipo de violencia, discriminación y/o exclusión. Estos ejes se trabajaron en actividades como un Juicio a Facebook, una muestra sobre la vida de Ana Frank y diálogos sobre temas relevantes para los chicos de hoy. Todos volvieron a sus casas convencidos de que es posible construir otro tipo de sociedad, basada en valores sustentados en la fraternidad y en la solidaridad.
4 Ago 2011 | Cultura, Focolare Worldwide, Focolari nel Mondo, Nuove Generazioni, Spiritualità
«Eravamo più o meno a metà dello scorso anno scolastico, nel pieno delle attività extra-curriculari che la scuola organizza di pomeriggio, ma, per me che pratico l’atletica, anche nel pieno della preparazione per una stagione di gare che stava per cominciare. Da tempo la professoressa di italiano aveva organizzato un incontro con l’autrice di un libro che avevamo letto. A pochi giorni dall’appuntamento il mio allenatore mi propose delle gare da tenersi proprio nello stesso giorno dell’incontro letterario. Cominciò il dilemma tra le due scelte, tra cosa preferivo fare e cosa era giusto fare. Ho cercato di porre la mia attenzione, oltre che sulle mie sensazioni anche su di loro, di basare il mio comportamento sulle conseguenze che avrebbe avuto su queste due persone.
Poiché nell’incontro con l’autrice non ero coinvolta attivamente in nessun ruolo oltre a quello di uditrice, decisi di andare alle gare. Fu, però, nel comunicare alla professoressa la mia futura assenza che la mia scelta di “cercare di amare” si sarebbe ripresentata più fortemente. Temevo, infatti, che potesse dispiacersi poiché teneva molto all’appuntamento, quindi, anche su suggerimento di alcune amiche, mi si presentò la proposta di inventare una scusa, una visita medica o un qualunque altro malore, per congedarmi dall’evento evitando rischi. Ma, forse grazie al modo in cui avevo impostato la vicenda sin dall’inizio, oltre a sentire chiaramente che quella scelta sarebbe stata sbagliata, ritrovai il coraggio per affrontare questa, seppur piccola, sfida. Con grande sorpresa mia e dell’intera classe, la professoressa non ebbe alcuna reazione negativa, anzi, mi raccontò del suo passato sportivo incoraggiandomi per la competizione. Le gare che seguirono furono le più belle che abbia mai fatto, per la gioia sperimentata e perché quella vicenda mi ha dimostrato quanto è importante che ogni piccola scelta sia nell’amore, scelta che Dio raccoglie e moltiplica nella felicità che ci dona. Una piccola attenzione a rispettare il prossimo e una piccola bugia non detta per far trionfare la sincerità, la lealtà – e di seguito anche la libertà – mi fecero sentire, in quel giorno, una vera gen3!» Chi sono i gen3 per Elena? «Ragazzi che cercano di vivere il Vangelo e portare l’unità con le loro azioni. La vita gen3 è vita quotidiana, normale, ma di una quotidianità che fissa ogni attimo nell’eternità, di una normalità in cui ogni gesto è reso eccezionale perché rivolto a Dio e teso alla conquista del Paradiso». (altro…)
1 Feb 2011 | Focolari nel Mondo, Nuove Generazioni
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9 Nov 2010 | Focolari nel Mondo, Nuove Generazioni
Lo scorso sabato 4 novembre si è svolto, con più di 800 persone, il funerale di Christopher, gen3 di diciassette anni e uno degli animatori del “Club del Dare”, un progetto educativo portato avanti dai Ragazzi per l’Unità in varie scuole del Panama. Christopher è stato vittima di una rapina lo scorso 31 ottobre: stava tornando a casa quando un ladro lo ha pugnalato al petto per rubargli il telefonino. Poco prima di morire è riuscito a parlare con sua mamma e, pur rendendosi conto di essere prossimo alla sua partenza per il cielo, ha cercato di tranquillizzarla e le ha sorriso. La sua vita, anche se breve, lo aveva preparato a questo momento. Sempre disponibile quando c’era da aiutare qualcuno, il suo sorriso era una sua caratteristica immancabile. La mamma racconta che lei era non praticante, e che è stato Christopher a donarle la fede ed a inserirla nella vita della parrocchia; inoltre, lui era un punto di riferimento e di appoggio per entrambi i genitori, anche dopo che si sono separati. Nel 2005 viene in contatto con il “Club del Dare” e subito inizia a farne parte, diventando ben presto uno dei più impegnati nel portarne avanti le varie iniziative per diffondere la cultura del dare ed aiutare i più poveri. Dopo un anno di prova riceve in una cerimonia ufficiale la tessera di membro del Club. Per lui è una grande gioia, rivestita però della serietà e consapevolezza di aver fatto una scelta di vita. S’impegna a vivere il Vangelo insieme ai gen3 della sua città. Il suo funerale, nonostante il grande dolore, si è svolto in un clima di festa, tantissimi i giovani, che avevano preparato canzoni, video e striscioni, inoltre tutti i presenti – membri del movimento dei focolari, salesiani, parrocchiani, compagni di scuola e amici – erano coscienti che Christopher stava continuando a sorridere dal cielo e stava passando loro la fiaccola dell’amore radicale a Dio e a i prossimi. Si potrebbero scrivere tantissimi episodi raccontando la vita sempre in donazione di Christopher, tanto che anche la stampa nazionale ha voluto sottolineare questa sua caratteristica scrivendo che lui aveva il “dono di essere persona”. I suoi compagni hanno organizzato una manifestazione in favore della non violenza; di lui ha parlato in un’intervista alla tv anche la ministro della Pubblica Istruzione, Lucy Molinar, che ha presentato Christopher come un modello per i ragazzi di oggi. Anche altri giornali hanno parlato di lui e due reti televisive si sono recate alla sua scuola durante la manifestazione. La presidente dei Focolari, Maria Voce, ha scritto alla mamma di Christopher per assicurarle a nome di tutti le preghiere e la vicinanza. Inoltre, ricordando che da poco è stata dichiarata beata un’altra giovane del movimento, Chiara Luce Badano, suggerisce come “con questi avvenimenti, sembra che il Signore voglia mettere in evidenza esempi di giovani che hanno fatto una scelta radicale di Lui, nel mondo di oggi così travagliato”. Christopher lascia dietro di sé una scia di amore concreto e tanti ragazzi e giovani impegnati a seguire il suo esempio. (altro…)