Movimento dei Focolari
Resoconto Tutela 2024: una conversione integrale

Resoconto Tutela 2024: una conversione integrale

Pubblichiamo il resoconto dell’anno 2024 sulle attività del Movimento dei Focolari in materia di Tutela della persona ponendo come incipit le parole che Papa Francesco ha indirizzato alla Pontificia Commissione per la Tutela dei Minori e con le quali, di fatto, ha attualizzato il mandato con cui l’aveva costituita 10 anni fa. Ci sentiamo fortemente chiamati ad adempiere questa “conversione integrale” a cui fa appello il Santo Padre, che non è mai del tutto compiuta, ma ci domanda di interrogarci continuamente, di avere uno sguardo umile, sempre attento, protettivo e accogliente per ogni persona. Ci chiede di proseguire con perseveranza sulla strada della formazione e della vicinanza autentica, coscienti della necessità di cambiamento, perché ogni persona si senta sicura, amata e rispettata nei nostri ambienti e nelle diverse attività.

Sono tre gli elementi che hanno caratterizzato lo scorso anno dal punto di vista della Tutela, nel Movimento dei Focolari: l’ascolto e il coinvolgimento di vittime e testimoni a vario titolo nei processi di riparazione e di formazione dei responsabili;l’ampliamento dei corsi e degli eventi formativi per tutti i partecipanti e ilproseguimento della costruzione del quadro normativo, con l’attualizzazione del Protocollo per i casi di abuso e la redazione delle Linee guida per i servizi di ascolto ed accoglienza.

D’importanza fondamentale è stato l’incontro, nel novembre scorso, dei dirigenti del Movimento nel mondo con alcune persone, vittime di abusi sessuali o di potere da parte di membri del Movimento dei Focolari. Le vittime hanno raccontato le proprie storie di grande sofferenza e le gravi conseguenze sulla loro vita, sulle comunità di cui facevano o fanno tutt’ora parte. Erano presenti anche alcuni membri della famiglia di una delle vittime che hanno offerto la loro testimonianza sulle gravi ricadute che l’abuso ha su tutti i componenti della famiglia. Le parole di un partecipante esprimono bene l’importanza di quel momento: “L’ascolto di queste persone ha segnato un prima e un dopo. Con delicatezza e chiarezza ci hanno detto quanto il Movimento abbia mancato in quello che è il cuore del suo carisma: l’unità, l’amore al prossimo, perché in molti casi non solo siamo stati in qualche modo co-responsabili degli abusi commessi, ma poi abbiamo anche lasciato sole le persone ad affrontare il loro dolore”.

Inoltre, il contributo delle vittime, insieme al coinvolgimento di professionisti in varie discipline, esterni al Movimento, sono stati fondamentali per il lavoro svolto al Centro Internazionale e nei territori per i documenti prodotti e per la formazione alla Tutela delle comunità dei Focolari nel mondo, come pure la progettazione e l’apertura di alcuni spazi di ascolto ed accoglienza.

Leggere il Resoconto 2024

(PDF scaricabile)

È stata inoltre istituita una Commissione di studio sugli abusi di potere e spirituali accaduti all’interno del Movimento. Lo scopo è approfondirne le cause, per poter cambiare prassi dannose e mettere in atto un’adeguata prevenzione. Lo studio, tutt’ora in corso, si avvale anche della consulenza esterna di specialisti in vari ambiti: psicologico, pedagogico e giuridico. Tale analisi è supportata e incoraggiata dal Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita e, nonostante sia nelle sue fasi iniziali, se ne riconosce la grande importanza, poiché è evidente che non bastano la creazione e l’applicazione di norme e protocolli, ma occorre approfondire le dinamiche che hanno condotto alle diverse forme di abuso. 

Infine, si sono attualizzati, implementati e prodotti documenti normativi e linee guida (come illustrato di seguito), frutto anche di una proficua collaborazione con la Pontificia Commissione per la Tutela dei Minori, che ha seguito e promosso i nuovi passi fatti.

                                                                                                                              Stefania Tanesini

[1] Messaggio del Santo Padre Francesco all’Assemblea plenaria della Pontificia Commissione per la Tutela dei Minori, 25 marzo 2025

Resoconto abusi 2023: consapevolezza, riparazione, prevenzione

Resoconto abusi 2023: consapevolezza, riparazione, prevenzione

Il Movimento dei Focolari pubblica il resoconto riguardante le attività messe in atto a tutela della persona e i dati relativi ai casi di abuso nel 2023. Intervista a Catherine Belzung,  docente di Neuroscienze e coordinatrice della Cattedra UNESCO sul maltrattamento infantile.

Esce il 1 marzo il secondo resoconto annuale del Movimento dei Focolari sulle attività e i dati relativi ai casi di abuso sessuale su minori, persone in condizione di vulnerabilità, abusi di coscienza, spirituali e di autorità. Abbiamo chiesto una lettura e una valutazione del documento a Catherine Belzung. Professore universitario ordinario di Neuroscienze in Francia, membro senior dell’Institut Universitaire de France (2014) e presidente del centro di ricerca multidisciplinare iBrain, dal 2022 coordina la Cattedra Unesco sul maltrattamento infantile, costituita da un partenariato di Università e istituzioni di 16 Paesi. È anche co- responsabile del Centro Internazionale per il Dialogo con la Cultura Contemporanea del Movimento dei Focolari.

Dal 2023 il Movimento dei Focolari ha fatto la scelta di pubblicare un resoconto annuale in materia di abusi sessuali su minori e anche su abusi di coscienza, spirituali e di autorità. Dal suo punto d’osservazione internazionale, cosa pensa di questa scelta? Quale valutazione dà di questo secondo resoconto?

Credo che questo resoconto rappresenti un vero passo avanti. Infatti, il resoconto del 2022 era stato criticato, soprattutto perché  i luoghi e le date degli abusi sessuali non erano menzionati. Il nuovo resoconto riguarda i casi segnalati negli ultimi 10 anni e aggiunge queste precisazioni. Osserviamo che gli abusi sessuali sono stati perpetrati nei 5 continenti (in una ventina di Paesi), con un picco dei casi negli anni ’90-’99, così come nel decennio precedente e quello successivo. I fatti a volte si ripetono per diversi decenni, suggerendo che si tratta di autori plurirecidivi, il cui susseguirsi di abusi non è stato interrotto. Alcuni fatti sono accaduti e sono stati trattati verso il 2020, il che indica che le vittime hanno potuto segnalare gli abusi quasi in tempo reale e questo è un progresso. Tutti gli abusi sessuali indicati sono stati perpetrati da uomini. È il contrario per gli abusi di autorità, che nel 77% dei casi sono commessi da donne, il che è legato alla maggiore percentuale di donne tra i membri di questo Movimento. Il resoconto contiene anche una sezione dettagliata e chiara sulle misure attuate nel corso dell’anno, in particolare per quanto riguarda la formazione. Resta da capire quali siano le cause profonde di questi abusi: al di là delle misure di prevenzione e delle sanzioni bisognerebbe lavorare ulteriormente per individuare le cause sistemiche che potrebbero spiegare tali cifre, al fine di mettere in atto una strategia che consenta di porvi fine.

In questo secondo resoconto gli autori vengono identificati in base a criteri precisi, stabiliti dalla Information Policy pubblicata recentemente dai Focolari. Cosa pensa di questa scelta?

Si tratta di un conflitto etico. Da un lato, infatti, bisogna fidarsi dell’esperienza delle vittime e prendere sul serio le denunce che fanno e mettere rapidamente in atto misure che consentano di proteggerle. D’altra parte, si tratta di rispettare la presunzione di innocenza nei confronti dei presunti autori, di evitare la diffamazione, quando non sia stata pronunciata alcuna condanna penale definitiva. La questione è complessa e trovare una soluzione soddisfacente richiederà senza dubbio molto ascolto e dialogo.

La cattedra UNESCO sull’abuso nei confronti di minori che lei coordina è nata perché lei stessa è venuta in contatto con un caso di abuso su minori di cui conosceva sia una delle vittime, che l’autore. Si tratta di un caso accaduto nella Chiesa cattolica in Francia. La comunità sociale o religiosa viene definita come “vittima secondaria”. Cosa significa? Quali sono le ferite che le persone riportano, come aiutare a rimarginarle a livello sociale e comunitario?

Sì, infatti, questa cattedra è nata in seguito al contatto con una vittima, contatto che mi ha segnata molto profondamente: sono stata toccata nel profondo da questa sofferenza, e da questo è nato il desiderio di agire. Gli abusi colpiscono innanzitutto la vittima, che spesso continua a soffrire di conseguenze psicologiche durature. A volte rivelare dei fatti può aprire una finestra di grande vulnerabilità nella persona, che richiede un accompagnamento specifico. Di riflesso, ciò colpisce le persone vicine alla vittima, come il coniuge, i figli, ma anche i genitori che si sentono responsabili di aver affidato il figlio a un’istituzione che non lo ha protetto. Gli effetti devastanti colpiscono anche tutta la comunità, in quanto i membri spesso non sono a conoscenza che al suo interno si nascondeva un predatore plurirecidivo, con il quale potevano avere un legame di vicinanza, di amicizia. Sorge spontanea la domanda: perché non ho visto nulla? Un altro aspetto riguarda il legame con l’istituzione che può aver protetto l’aggressore, a volte in buona fede, suscitando un senso di tradimento e diffidenza. E infine, la comunità può anche dividersi, a seconda delle analisi divergenti degli uni e degli altri, tra coloro che si rifugiano nella negazione, e coloro che vogliono lottare per evitare che ciò accada di nuovo. Riparare a tutto questo richiede un vasto “arsenale” di misure: è fondamentale farsi carico dell’accompagnamento delle vittime e delle loro famiglie, ma è anche necessario ripristinare la fiducia nell’istituzione che si è rivelata carente, quando essa mostra una sincera volontà di imparare dai suoi errori passati. Per fare questo, contano solo gli atti: l’istituzione deve promuovere la trasparenza comunicando informazioni molto precise, mettere in atto procedure chiare, creare luoghi di ascolto, istituire procedure di riparazione e, per le comunità, spazi di dialogo dove scambiarsi opinioni anche contrapposte.

Il Movimento dei Focolari è un’organizzazione mondiale, i cui appartenenti sono di diverse culture, religioni, sottostanno a vari ordinamenti giuridici e adottano stili di vita diversi. Come è possibile mettere in atto pratiche contro l’abuso in un ambiente caratterizzato da una multiculturalità e diversità così vaste?

Innanzitutto, le conseguenze degli abusi sessuali sui minori esistono in tutte le culture, sono universali. Oltre alle conseguenze psicologiche e sociali, le vittime possono presentare conseguenze biologiche, come un aumento degli ormoni dello stress, un’alterazione dell’espressione di certi geni, nonché nella morfologia e nel funzionamento cerebrale: queste disfunzioni persistono per tutta l’esistenza del sopravvissuto e possono essere trasmesse alla generazione successiva. Quindi non si può dire che ci sono variazioni di tipo culturale per quanto riguarda la gravità delle conseguenze sulle vittime; che ci sono culture in cui le vittime soffrono meno: è devastante sempre e ovunque. È quindi necessario mettere in atto misure di prevenzione, ma anche di riparazione in tutto il mondo. Si può notare che la consapevolezza della gravità di queste situazioni sta crescendo: ad esempio nella Chiesa cattolica sono state istituite commissioni nazionali d’inchiesta in molti Paesi dell’Europa, del Nord America, dell’America Latina ma anche in Australia, India e Sudafrica. Se la sofferenza non cambia, ciò che può variare è la resistenza a denunciare i fatti e la capacità di mettere in atto misure di protezione e riparazione. Ciò può essere correlato al fatto che in alcune culture parlare di sessualità è tabù. Il primo passo è quello di sensibilizzare le popolazioni sulle conseguenze degli abusi: esistono già programmi promossi da diverse associazioni che tengono conto della rappresentazione della sessualità nelle varie culture. Ad esempio, proporre di ascoltare la sofferenza delle vittime che appartengono alla stessa cultura può suscitare empatia e incoraggiare ad agire. La prevenzione può anche essere indirizzata direttamente ai bambini attraverso un’educazione ai loro diritti: anche in questo caso esistono programmi basati, ad esempio, sulle canzoni. Un’altra cosa che varia è la capacità degli Stati e delle istituzioni di adottare misure di protezione e riparazione. Un dialogo rispettoso e non stigmatizzante con i protagonisti è la strada da seguire: ciò permetterà a ciascuno di comprendere la gravità degli abusi, ma anche di trovare le modalità specifiche di ogni cultura per liberare la parola, per concretizzare le riparazioni e formare i membri della comunità.

Sia all’interno del Movimento dei Focolari ma anche in altri contesti c’è chi esprime la convinzione che sia arrivato il momento di andare avanti; che non occorra, cioè, continuare a parlare solo di abusi, ma concentrarsi sulla “mission” del Movimento e su quanto di bello e positivo genera nel mondo l’attuazione di questo carisma. Qual è la sua opinione in merito?

Qual è la “mission” dei Focolari? Non è forse avanzare verso la fraternità universale, verso una cultura che metta al primo posto la sofferenza dei più deboli, una cultura del dialogo, dell’apertura, dell’umiltà? Mi sembra che la lotta contro gli abusi di ogni tipo sia proprio un modo per attuare questo desiderio di porre al primo posto chi ne soffre. Aiutare a risanare le ferite delle vittime è proprio un modo per avanzare verso la fraternità universale. Ciò implica anche accompagnare gli autori di abusi, al fine di evitare la recidiva. Riconoscere i propri errori, la propria vulnerabilità, per costruire soluzioni, tenendo conto delle opinioni degli esperti del settore è proprio un modo per costruire una cultura del dialogo. Lottare con determinazione contro gli abusi, accompagnare le vittime sono proprio al centro di questa “mission”. Non c’è quindi da scegliere tra la lotta contro gli abusi e la “mission”, perché questa lotta è un elemento centrale della “mission”. Si tratta di una priorità dolorosa ma necessaria nel contesto odierno.

A cura di Stefania Tanesini

Resoconto 2023: “La tutela della persona nel Movimento dei Focolari” (Scaricare PDF) (altro…)

Verso una cultura della tutela integrale della persona

Verso una cultura della tutela integrale della persona

Il Movimento dei Focolari pubblica il primo resoconto sui casi di abuso su minori e adulti vulnerabili; su abusi spirituali e di autorità avvenuti al suo interno, con riferimento alle misure di riparazione, alle nuove procedure d’indagine e alle attività di formazione alla tutela della persona.Vi scriviamo per dare un resoconto pubblico sui dati relativi alle segnalazioni e sulle misure che abbiamo intrapreso come Movimento dei Focolari, a causa della piaga degli abusi sessuali su minori e persone vulnerabili e abusi di coscienza, spirituali, di autorità su adulti, che ha colpito anche noi”. In una lettera aperta la Presidente dei Focolari Margaret Karram e il Copresidente Jésus Morán presentano il primo resoconto sulla gestione dei casi di abuso accaduti all’interno del Movimento. Il documento, che avrà cadenza annuale, viene pubblicato il 31 marzo 2023, ad un anno dall’indagine di GCPS Consulting sui gravi casi di abuso sessuale ad opera di un ex focolarino francese, J.M.M. Il Movimento ha lavorato per compiere i passi necessari per garantire la prevenzione e la salvaguardia integrale della persona in tutti gli ambiti e ambienti in cui si svolgono le sue attività. Pertanto, il documento che oggi si pubblica – spiegano la Presidente e il Copresidente dei Focolari – è un primo resoconto sulle misure di prevenzione, indagine, trasparenza, formazione e cambiamento, intraprese dal Movimento, per contrastare questo crimine. La Presidente e il Copresidente chiedono innanzi tutto a ciascuna vittima e sopravvissuto sinceramente perdono a nome del Movimento dei Focolari. Ed esprimono alle vittime e ai sopravvissuti, una profonda gratitudine, come anche alle famiglie e alle comunità coinvolte non solo in Francia, ma in tutti i Paesi dove sono emersi casi di abuso, perché è grazie alla loro collaborazione e soprattutto al coraggio nell’affrontare e portare alla luce questi crimini, che il Movimento oggi sta portando avanti con maggiore consapevolezza nuovi impegni e procedure riguardo la tutela delle persone. Il resoconto si compone di diverse parti e presenta i dati relativi agli abusi pervenuti alla Commissione per il Benessere e la Tutela della Persona (CO.BE.TU.) dal 2014, anno della sua costituzione e dunque della raccolta sistematica delle segnalazioni, fino a dicembre 2022.  Vengono inoltre presentati i dati relativi ai “corsi base sulla tutela” realizzati nei diversi Paesi in cui il Movimento dei Focolari opera. Un’altra sezione è dedicata alle misure prioritarie messe in atto o in fase d’implementazione, in risposta alle raccomandazioni dell’indagine indipendente di GCPS Consulting; i corsi e gli strumenti formativi alla tutela della persona, disponibili per tutti i membri del Movimento, in particolare per i formatori e gli accompagnatori dei minori. Sono già stati avviati eventi formativi per i responsabili del Movimento a vari livelli: dalla leadership centrale ai responsabili territoriali nelle diverse aree geografiche. Novità: la Commissione Indipendente Centrale e le procedure di segnalazione, denuncia e indagine A partire dal 1° maggio 2023 entrerà in carica la Commissione Indipendente Centrale e terminerà il compito di CO.BE.TU. Il nuovo organismo si occuperà esclusivamente della gestione delle segnalazioni, mentre la formazione verrà coordinata a livello centrale e locale da un altro team di esperti e consulenti. Il resoconto inoltre presenta il “Protocollo per la gestione dei casi di abuso nel Movimento dei Focolari”, le “Competenze della Commissione Indipendente Centrale” e le “Linee di sostegno e riparazione finanziaria in caso di abusi sessuali su minori/adulti vulnerabili”.

Stefania Tanesini

Scaricare il PDF del Resoconto sulla gestione dei casi di abuso accaduti all’interno del Movimento dei Focolari (altro…)

Il Movimento dei Focolari rende note le misure sulla tutela dei minori e delle persone vulnerabili in risposta all’indagine indipendente di GCPS Consulting

Prende il via un deciso percorso di ampliamento e rafforzamento delle misure di prevenzione, formazione, risarcimento e valutazione delle responsabilità, per garantire giustizia a tutte le vittime e implementare in ogni ambiente del Movimento una cultura del primato della carità, della dignità della persona, della sicurezza e della trasparenza. “Quella che presentiamo oggi è una prima risposta alle raccomandazioni indicate dal rapporto di GCPS Consulting sui casi di abuso su minori ad opera di un ex membro dei Focolari in Francia. Siamo coscienti che queste prime misure non sono esaustive, ma fanno parte di un deciso processo di riorientamento della vita e delle attività del Movimento dove il minore e la persona, in tutta la sua complessità, è al centro di ogni cura, protezione, processo di riparazione e rinascita”. Con queste parole Margaret Karram, Presidente dei Focolari, presenta il percorso che il Movimento intraprende ora, grazie anche alle raccomandazioni di GCPS Consulting. Sono misure che vanno ad aggiungersi alle Linee Guida per la Tutela dei Minori e delle Persone Vulnerabili (in vigore nel Movimento dei Focolari dal 2014 e attualmente in fase di revisione, in base agli standard internazionali) e ai corsi di formazione sui temi della tutela, per i membri del Movimento. “Come prima cosa e più importante – spiega la Presidente – voglio rivolgermi a tutte le vittime di abusi sessuali, in particolare in Francia: desidero ringraziarvi a titolo personale e a nome del Movimento, perché il coraggio delle vostre testimonianze, del vostro dolore comunicato, sono per noi il punto di partenza imprescindibile di questo cammino di purificazione e vorrei anche ringraziare la comunità francese del Movimento per il suo coraggio nell’affrontare una tale sofferenza. La Commissione disciplinare centrale della quale annunciamo ora l’istituzione avrà il compito di valutare le responsabilità dei dirigenti del Movimento coinvolti in casi di abuso, allo scopo di fare chiarezza e rendere giustizia alle vittime. A fondamento di questo cammino di rinnovamento poniamo prima di tutto il Vangelo che vogliamo rimettere al centro della nostra azione – conclude Margaret Karram –, inoltre, le gravi sfide che l’umanità vive oggi domandano un’attualizzazione della spiritualità dell’unità perché possa essere strumento di fraternità e pace”. Le misure esposte di seguito verranno implementate su un breve, medio e lungo termine e sono ritenute le più urgenti e necessarie per innestare saldamente il Movimento su un cammino di riparazione e ripartenza positiva.

  • Le vittime al centro: la richiesta di perdono personale della Presidente

Le persone che hanno subito abusi occupano in questo processo un posto centrale e prioritario. Pertanto, l’ascolto, la richiesta di perdono, l’offerta di aiuto e il percorso riparativo sono il punto di partenza. Margaret Karram si è messa in contatto personalmente con le vittime in Francia con cui è stato possibile farlo e nel rispetto della privacy. Il suo desiderio è di raggiungerle tutte, sempre nel rispetto della loro volontà di mantenere l’anonimato.  

  • Una rete per l’accoglienza e l’ascolto delle vittime

Verranno rafforzate (dove sono già presenti e operative) o istituite ex novo le Commissioni locali per il benessere e la tutela dei minori e delle persone vulnerabili con la presenza di professionisti negli ambiti del sostegno psicologico, legale, pedagogico e formativo. Tali commissioni sono indipendenti dagli organi di governo del Movimento dei Focolari e hanno il compito di accogliere denunce, testimonianze e di avviare i procedimenti d’indagine. Le commissioni locali potranno offrire un ulteriore servizio: un punto d’ascolto e di prima accoglienza per chiunque desideri condividere la propria esperienza di abuso, violenza, disagio o vissuto traumatico di vario tipo, avvalendosi anche – se richiesto – di una consulenza per un percorso successivo. A questo riguardo in alcuni Paesi, come in Francia, in Germania e in altre nazioni, sono già attivi punti d’ascolto.

  • Elaborazione di un protocollo per il risarcimento di vittime di abusi commessi in seno al Movimento dei Focolari

È in fase di elaborazione un protocollo del Movimento dei Focolari per il risarcimento delle vittime.

  • Istituzione di una Commissione disciplinare

Verrà istituita una Commissione disciplinare centrale, composta in maggioranza da professionisti esterni, in ambito legale e psicologico al fine di valutare la responsabilità dei dirigenti del Movimento dei Focolari nella gestione degli abusi sessuali, spirituali e di autorità. Essa opererà in base ad un Codice disciplinare che sarà elaborato in accordo con la Commissione stessa e stabilirà i principi etici e le sanzioni.

  • Pubblicazione di un rapporto annuale a livello mondiale

Verrà pubblicato, a cadenza annuale, un rapporto sul lavoro effettuato dalla Commissione Centrale per il Benessere e la Tutela dei Minori e delle Persone Vulnerabili (CO.BE.TU), relativamente ai casi di abuso e alle misure di prevenzione e tutela dei minori.

  • La tutela è responsabilità di tutti i membri del Movimento

Per rafforzare tale riconoscimento, il Movimento ritiene obbligatorio per ogni membro, inclusi i minori stessi e quanti desiderano farne parte, la frequenza di un corso base sulla tutela dei minori e delle persone vulnerabili, organizzato dalle Commissioni locali per il benessere e la tutela dei minori e le persone vulnerabili.

  • Corsi di formazione per dirigenti

Sono in fase di definizione corsi di formazione obbligatori per preparare i dirigenti – a qualsiasi livello siano chiamati ad operare – a mettere in atto forme di corresponsabilità, maggiore trasparenza nei processi decisionali, alternanza delle cariche, accompagnamento delle persone, alla luce della distinzione tra ambito di governo e ambito di coscienza.

  • Percorsi di condivisione e formazione per comunità del Movimento dei Focolari

Le comunità dei Focolari, nelle loro diverse forme devono favorire il necessario processo di discernimento, dialogo aperto e comprensione delle corrette dinamiche relazionali. In seguito alla pubblicazione dell’indagine indipendente di GCPS Consulting tanti gruppi e comunità del Movimento hanno già dato vita a momenti di condivisione e dialogo sulle tematiche degli abusi. Il Movimento incoraggia tali percorsi con il supporto di esperti e professionisti, dove necessario o richiesto, tenendo conto delle diverse sensibilità culturali.

Stefania Tanesini 

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Il Movimento dei Focolari pubblica i risultati di un’inchiesta indipendente sui casi di abuso di un ex membro consacrato in Francia

Margaret Karram:Mi impegno a nome del Movimento dei Focolari a rispondere con azioni, misure di ascolto, accoglienza e prevenzione, alle raccomandazioni finali formulate dall’indagine indipendente.”

Il Movimento dei Focolari rende noto il risultato dell’inchiesta condotta da un organismo esterno e indipendente sui casi di abusi sessuali che hanno coinvolto JMM, ex membro consacrato del Movimento dei Focolari in Francia.

L’indagine è stata affidata il 23 dicembre 2020 dai Focolari alla società britannica GCPS Consulting, un organismo indipendente la cui missione è da sempre quella di aiutare le istituzioni a migliorare i loro sistemi di prevenzione e segnalazione degli abusi. Per garantire l’integrità, la qualità e l’affidabilità del processo di indagine e dei suoi risultati, il Movimento dei Focolari ha anche nominato Alain Christnacht, già alto funzionario francese, come supervisore indipendente, senza alcun legame con il Movimento.

Su richiesta delle vittime, il Movimento dei Focolari ha affidato l’indagine a una Commissione indipendente con lo stesso spirito della Conferenza Episcopale Francese che nel febbraio del 2019 aveva incaricato la CIASE di svolgere un’inchiesta su tutta la Chiesa cattolica francese con il solo obiettivo di porre le vittime al centro delle priorità e del lavoro d’inchiesta.

L’organismo indipendente ha ricevuto delle testimonianze che coprono il periodo 1958-2020 e che mostrano in maniera chiara che JMM si è reso responsabile di abusi a diversi livelli su almeno 26 vittime.

GCPS Consulting riassume così il lavoro svolto per l’indagine:

L’ascolto delle vittime è stato uno dei compiti principali nonché una parte impegnativa del processo, per le vittime e per il team dell’Inchiesta, ma è l’elemento più importante.

Il rapporto descrive gli eventi nel corso di cinque decenni in cui JMM ha abusato o tentato di abusare sessualmente delle sue vittime, principalmente ragazzi adolescenti, descrivendo il suo modus operandi e anche il contesto in cui gli abusi hanno avuto luogo. L’inchiesta ha ascoltato altre vittime di abuso, alcuni sessuali e altre forme di abuso, da un numero significativo di vittime e testimoni.

Il fatto che l’abuso sia stato esteso e non sia stato affrontato, anche quando è stato segnalato ai responsabili e ai posti di responsabilità, è anche argomento del rapporto. All’Inchiesta è stato chiesto di esaminare il grado di conoscenza di questi eventi da parte delle persone responsabili all’epoca e successivamente, e di valutare come sono stati affrontati. Il rapporto descrive in dettaglio come le segnalazioni non hanno avuto una risposta adeguata, le vittime non sono state ascoltate, non sono state trattate in modo appropriato e come sono state perse le opportunità di rispondere all’abuso di JMM e di prevenire gli incidenti successivi.

Infine, il rapporto descrive in dettaglio come il Movimento dei Focolari ha sviluppato misure di protezione più recentemente e fa una serie di raccomandazioni volte a rafforzare l’ambiente di salvaguardia, comprese quelle relative a cambiamenti fondamentali a livello culturale e di leadership”. Dopo aver esaminato il rapporto Margaret Karram, Presidente del Movimento dei Focolari, ha dichiarato: “Non ci sono parole adeguate ad esprimere lo shock e il dolore che provo per il male che è stato fatto ai danni di bambini e ragazzi da parte di JMM e – devo dirlo con grandissima sofferenza – non solo da lui, come emerge dai risultati dell’indagine”. Nel rivolgersi alle vittime ha aggiunto: “In questo momento ogni mio pensiero ed espressione va a voi che avete subito un crimine gravissimo che in molti casi ha rovinato la vostra vita”.

A TUTTE E TUTTI VOI, A CIASCUNA E CIASCUNO PERSONALMENTE, INSIEME AL COPRESIDENTE JESÚS MORÁN, E A NOME DEL MOVIMENTO DEI FOCOLARI, CHIEDO UMILMENTE PERDONO

Dobbiamo riconoscere che nonostante il bene che il Movimento ha operato nel corso della sua storia, in questo ambito abbiamo fallito nella vigilanza, nell’ascolto e nell’accoglienza del grido d’aiuto di molti: questo non può più accadere ed è in totale contraddizione con i valori che il Movimento dei Focolari con la sua spiritualità cristiana è chiamato a vivere. Mi impegno a nome del Movimento dei Focolari a rispondere con azioni, misure di ascolto, accoglienza e prevenzione, alle raccomandazioni finali formulate dall’indagine indipendente”.

Il Movimento dei Focolari è più che mai determinato a far sì che le sue comunità nel mondo siano luoghi di sicurezza e di arricchimento reciproco. Come sottolinea l’indagine di GCPS, nel 2011 il Movimento ha iniziato una valutazione approfondita delle misure per prevenire gli abusi e proteggere le persone. Misure che sono state riviste nel 2014 e nel 2020 e che saranno ulteriormente aggiornate dopo lo studio approfondito dei risultati di questa indagine.

Il Movimento dei Focolari ha informato la Conferenza Episcopale Francese e il Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita della pubblicazione del rapporto.

La preoccupazione principale del Movimento è di contribuire il più possibile al processo di ricostruzione delle vittime, incluso un risarcimento finanziario se necessario e richiesto. 

Per questo, su raccomandazione della Chiesa in Francia, il Movimento dei Focolari ha chiesto alla “Commission indépendante de reconnaissance et de réparation” (CRR), organo multidisciplinare composto da esperti della società civile e istituito dalla CORREF (Conférence des Religieux et Religieuses de France) di accompagnare le vittime che lo desiderano nel loro percorso di riparazione. Sin da ora, le vittime possono contattare questo organismo.

Mail: victimes@crr.contact Tel : 09 73 88 25 71 Sito Internet: https://www.reconnaissancereparation.org  

Per mantenere fede all’impegno assunto verso le vittime di JMM, il Movimento aveva attivato da qualche mese una procedura di sostegno psicologico coordinata dal Dott. Alexis Vancappel. Questa procedura verrà mantenuta per le vittime che già si sono avvalse di tale servizio.

Il Movimento dei Focolari informa che nelle prossime settimane renderà note le azioni e le misure che intende mettere in atto per rispondere alle raccomandazioni espresse nel rapporto.

I risultati delle indagini sono pubblicati per intero e accessibili a tutti sulle pagine web di GCPS Consulting e su quella francese e internazionale del Movimento dei Focolari. Al momento l’inchiesta è disponibile nelle lingue: inglese, francese e italiano, in seguito verranno aggiunte le lingue tedesco, spagnolo e portoghese.

Stefania Tanesini

Inchiesta indipendente (testo completo) Sintesi inchiesta GCPS Consulting Relazione Supervisore Alain Christnacht Lettera della Presidente e del Copresidente ai membri del Movimento dei Focolari in Francia (altro…)