Movimento dei Focolari
Video Gen 4: “Filippo”

Video Gen 4: “Filippo”

Guarda il video: "Filippo" - durata 02:19

Parole della canzone Un uomo sul carro, dall’Africa viene, lui vuol diventare amico di Dio! Un uomo sul carro, dall’Africa viene, lui vuol diventare amico di Dio! Sul carro lui legge la Bibbia, ma poco conosce di Dio, quand’ecco che incontra Filippo che sta per la via! «Buon giorno! Ti posso aiutare? Lo sai, di Gesù sono amico! Quel libro ti posso spiegare!» «Dai, sali con me!».   Un uomo sul carro, dall’Africa viene, lui vuol diventare amico di Dio! Un uomo sul carro, dall’Africa viene, lui vuol diventare amico di Dio!   La Bibbia ora leggono insieme, Filippo gli spiega ogni cosa, quell’uomo alla fine gli dice: «Battezzami qui! Anch’io di Gesù sarò amico!» «Ed io ti battezzo, straniero, così di Gesù sei amico!» «Anch’io con Gesù!»   Un uomo sul carro nell’Africa torna portando la gioia di amare Gesù! Un uomo sul carro nell’Africa torna portando la gioia di amare Gesù!

India: un Paese continente

India: un Paese continente

India, subcontinente con oltre un miliardo e 170 milioni di abitanti, che potrebbe presto superare la Cina in quanto a popolazione. Un Paese in rapida crescita, fra le maggiori economie mondiali, e al tempo stesso con un alto tasso di analfabetismo, povertà, malnutrizione. Grande la varietà religiosa, con l’80% di maggioranza indù, e un 2,3% di minoranza cristiana. Si capisce perché fra i dialoghi più sviluppati dai Focolari in questa nazione, ci sia proprio quello interreligioso, in particolare col mondo indù. Il Movimento dei focolari è presente in India dal 1980. Oggi ci sono centri dei Focolari a Mumbai, Bangalore, Goa e New Delhi che promuovono varie attività: Mariapoli, incontri mensili per adulti, famiglie, e giovani. In diverse città – Vasai, Pune, Panjim, Margao, Vasco, Trichy – sono attivi gruppi di persone che aderiscono allo spirito dei Focolari. Diversi micro-progetti sociali fioriscono attorno alle comunità del Focolare per l’educazione dei bambini, per la promozione umana delle donne e come sostegno alle famiglie in difficoltà anche con sostegni a distanza: i più noti sono “Ilanthalir” (in lingua Tamil teneri germogli) nel Sud dell’India, e a Mumbai “Udisha”-“Il raggio di sole che annuncia una nuova alba”. Nati per ‘mostrare una risposta concreta alla povertà che ci circonda’ oggi coinvolgono complessivamente circa 2400 bambini e le loro famiglie. Si è particolarmente impegnati a diffondere i valori della fraternità universale nel mondo degli adolescenti coinvolgendo ragazzi di tutte le religioni in manifestazioni varie anche a livello internazionale. Nel 2009 il Supercongresso – appuntamento caratteristico dei Ragazzi per l’Unità – si è tenuto proprio a Coimbatore, portando in India teen-agers di tutto il pianeta. Sono molte anche le micro-realizzazioni raccontate nel recente meeting di Umanità Nuova (Mumbai, settembre 2011). Fra i partecipanti, un medico di Goa, che ha dato vita ad una clinica mobile, la Prabhu Prasad Clinic, mettendo insieme i servizi di diversi medici, con un campo di azione e di cura che va dagli anziani ai bambini. Chiara Lubich ha visitato l’India due volte, sull’onda del dialogo con i fratelli indù, dopo aver conosciuto, attraverso la Conferenza Mondiale delle Religioni per la Pace, il Dott. Aram, fondatore dello Shanti Ashram. Nel 2001 a Coimbatore (Tamil Nadu) riceve il Premio ‘Difensore della Pace’ da parte dello Shanti Ashram e del Movimento Sarvodaya. Vi ritorna poi nel 2003 dove, presso il Somaiya Vidyavihar College di Mumbai, come le viene chiesto, comunica la sua specifica vocazione all’unità e della fraternità universale. Sono seguiti e continuano  tavole rotonde, conferenze, scambi di visite e numerosi simposi – l’ultimo dei quali nel dicembre 2011- : occasioni di dialogo, passi in avanti nella costruzione di rapporti di vera fraternità col mondo indù, come testimonia, ad esempio, la dott.ssa Vijaya Bhatia, insegnante di Yoga, intervenuta al 4° simposio indù-cristianoLeggere, interpretare e vivere le Scritture per realizzare la pace e la fraternità universale”. Un ideale di vita che si concretizza nel quotidiano, come per quella giovane di Mumbai che ha preferito dare a una persona in maggiori necessità i propri soldi raccolti a fatica per pagare un conto medico molto elevato. Grande la sua sorpresa quando la sera stessa riceve una telefonata: era l’amministrazione dell’ospedale che, per un errore di calcolo, doveva a lei 300 rupie! E’ l’esperienza del vivere il Vangelo che si riflette non solo nella sfera personale e privata, ma anche nel sociale. Possono spaventare le statistiche, ma puntando ad essere “il cambiamento che vorresti vedere nel mondo”, come insegnava Gandhi, i  semi di fraternità continuano a crescere. (altro…)

Udisha, una nuova alba

Udisha, una nuova alba

Mumbai è il centro economico dell’India ed una delle più grandi e popolose città del Paese. Ma gran parte dei suo venti milioni di abitanti vive per strada o negli slums, le baraccopoli che costellano il panorama urbano. In alcuni di essi, situati a quaranta minuti di treno dal centro città nell’area nord ovest, abitano in condizioni di estrema povertà circa quattrocentomila persone. Proprio qui nel 1997 dal desiderio di aiutare alcune famiglie dello slum è nato un progetto sociale in collaborazione con il “Sostegno a distanza” di Azione per Famiglie Nuove (AFN). Nel 2001, durante la sua prima visita in India, Chiara Lubich incoraggiò a proseguire e sviluppare questa attività come “risposta concreta alla povertà che ci circonda”. Da allora il progetto è cresciuto: oggi i bambini ed i ragazzi che vi partecipano sono 115, dai 4 ai 22 anni. Le attività mirano a sostenere la formazione scolastica, curare la nutrizione e la salute, migliorare la qualità della vita dei ragazzi e delle famiglie. Nel 2004 il progetto ha preso il nome di “Udisha” che significa “Il raggio di sole che annuncia una nuova alba”. Oggi Udisha partecipa anche al progetto Schoolmates, ideato per promuovere una rete tra classi e gruppi di ragazzi di vari Paesi e sostenere micro-progetti di solidarietà.   Il team che coordina il progetto è formato da alcuni focolarini affiancati da insegnanti e collaboratori. Tra loro una psicologa e un medico che mette dispo sizione il suo ospedale pediatrico lavorando anche gratuitamente. Il Cardinale ed i vescovi della città più volte hanno espresso appre zzamento per la testimonianza data da Udisha dove si concretizza la linea di azione in favore dei poveri emersa nel sinodo diocesano. Anche a livello parrocchiale si è creata una intensa collaborazione con le diverse associazioni presenti. Grazie ad alcuni gen 2 Udisha è riconosciuta dall’università come centro nel quale poter svolgere le ore di “servizio sociale” richieste dal programma scolastico. Principali attività:   

  •  Formazione scolastica. In India le scuole hanno 70 – 80 alunni per classe. Questo rende difficile seguire i ragazzi individualmente e tu tti, per superare gli esami, sono costretti a frequentare costose ripetizioni private. I ragazzi più poveri, non potendo permetters i queste spese, sono costretti ad abbandonare gli studi. Per questo ad Udisha si  offrono gratuitamente ripetizioni delle diverse materie. Inoltre si provvede a coprire le spese per le tasse scolastiche, l’acquisto di materiale didattico e divise per i ragazzi. Periodicamente si organizzano attività extra/scolastiche a scopo culturale e ricreativo.
  • Formazione interculturale. A Udisha convivono diverse religioni, ci sono cristiani, indù e musulmani. Tra gli obiettivi del progetto: contribuire ad una costruttiva integrazione culturale, religiosa e linguistica fra ragazzi, ma anche fra generazioni diverse. Per questo si promuovono scambi di esperienze e attività, collaborando in particolare con lo Shanti Ashram di Coimbatore.
  • Assistenza medica. Molti ragazzi sono vittime di malnutrizione. Sono anche soggetti a rischio per epidemie stagionali legate a piogge o alluvioni. Per questo durante l’anno si effettuano visite mediche collettive coinvolgendo medici della zona e collaborando con altre organizzazioni. Si provvede anche ad integrare la dieta domestica con proteine e vitamine mediante la distribuzione di cibo adeguato e medicinali ricostituenti. Da qualche tempo è iniziata un’attività di counseling per ragazzi e genitori.
  • Formazione per i genitori. Incontri di approfondimento e confronto su tematiche familiari sono organizzati periodicamente per i genitori. Sono occasioni per un arricchente scambio di esperienze, consigli e punti di vista.
  • Microcredito. Da un anno è iniziata a Udisha una piccola esperienza di microcredito che coinvolge sessanta mamme dei ragazzi. Raccolte in tre gruppi attraverso incontri mensili sono state formate sul microcredito in un clima di fiducia reciproca indispensabile per il buon funzionamento dell’attività. Da quest’anno inizierà l’erogazione dei prestiti.

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