Nov 8, 2016 | Focolari nel Mondo
Coinvolti nel loro lavoro dal fenomeno migratorio, attivi nel dibattito di opinioni, a confronto con lotte ideologiche, un gruppo di giornalisti ed esperti di comunicazione di diverse regioni dell’Europa (Italia, Ungheria, Germania, Slovenia, Austria…) sta cercando di aprire una via originale di interpretazione e di narrazione per i giornalisti, e non solo. Per far ciò si incontra in simposi professionali promossi da NetOne (rete internazionale di professionisti della comunicazione diffusa nei cinque continenti, che opera a servizio del dialogo e della pace tra i popoli), in alcuni punti caldi quali Budapest (Ungheria), Atene (Grecia), Man (Costa d’Avorio), Varsavia (Polonia). L’obiettivo di questi incontri è di mettere in rapporto di collaborazione fattiva giornalisti, altri operatori dei media, esperti di comunicazione, politici ed amministratori e rappresentanti di ONG, accademici ed operatori sociali, per capire meglio i contorni del macro-fenomeno, interpretarne i diversi elementi e offrire strumenti narrativi e comunicativi adeguati. Questi simposi avvengono “sul terreno”, parlando con esperti del posto, incontrando i rifugiati, dando la parola a chi si occupa di essi. Si cerca cioè di entrare nelle “prospettive dell’altro” in modo rigoroso, cercando di comprendere il suo punto di vista e di capire insieme quali soluzioni funzionano nei diversi casi. L’esperienza fatta finora ha portato alla crescita di uno stile di ascolto e di interesse reciproco (tra giornalisti, tra giornalisti ed esperti e tra giornalisti e migranti); stile che permette di capire gli sfondi storici, culturali e politici soggiacenti alle migrazioni. Tali simposi professionali si sono svolti sinora in alcuni luoghi caldi della crisi migratoria: Budapest (Ungheria), Atene (Grecia), Man (Costa d’Avorio), Varsavia (Polonia). I prossimi in programma saranno a Beirut (Libano), dal 24 al 27 novembre e Bruxelles (Belgio) dal 26 al 28 gennaio, Chiaramonte Gulfi e Pozzallo (Italia) 4-5 novembre 2016. Il prossimo sarà a Beirut-Ain Aar (Libano) dal 24 al 27 Novembre. Programma (pdf) Progetto Giornalismo e Migrazioni (altro…)
Nov 8, 2016 | Chiesa, Ecumenismo, Focolare Worldwide, Focolari nel Mondo, Senza categoria, Spiritualità

Foto: Ursel Haaf
A 500 anni dalla Riforma di Lutero, nella cittadella ecumenica di Ottmaring (Augsburg), si è tenuto il 35° incontro internazionale di 25 vescovi di varie chiese che si ispirano alla spiritualità del Movimento dei Focolari. La riflessione sui punti della spiritualità del Carisma dell’unità, la preghiera comune e la celebrazione delle varie liturgie hanno posto le basi per incontri e dialoghi profondi che hanno lasciato un’impressione indelebile nei partecipanti. Il tema del raduno, “Gesù crocifisso ed abbandonato-fondamento di una spiritualità di comunione”, ha guidato l’intero convegno che i vescovi hanno voluto concludere insieme alla comunità del Carmelo, che si trova accanto al Campo di concentramento di Dachau, per un confronto con una delle tappe più dolorose della storia dell’umanità. Si è aperta una prospettiva che ha dato speranza: «Per me andare a Dachau è stato visitare un santuario di Gesù Abbandonato. Ho incontrato Dio lì, Dio nel suo abbandono», ha descritto la sua esperienza Jesús Morán, copresidente del Movimento dei Focolari. E il vescovo maronita Simon Atallah del Libano ha aggiunto: «Accanto ad un luogo di dolore e di odio abbiamo trovato un luogo di amore». Uno dei momenti culmine dell’incontro è stata la liturgia ecumenica nella chiesa evangelica di Sant’Anna ad Augsburg, presente il vescovo emerito Christian Krause, uno dei principali firmatari della “Dichiarazione congiunta sulla dottrina della giustificazione”, avvenuta il 31 ottobre 1999 nello stesso luogo. Il gruppo dei vescovi ha colto questa occasione per formulare un messaggio per la celebrazione dell’apertura dei 500 anni della Riforma, che si è tenuta nella città svedese di Lund. Hanno anche inviato una loro delegazione. Il sindaco della città della “pace augustana”, Kurt Gribl, ricevendo i vescovi ha sottolineato come «il Movimento dei Focolari e, in particolare, il gruppo di vescovi, rappresentino confessioni che non negano le differenze». E vedendo uno stretto legame tra la città di Augsburg e l’impegno della comunità ecumenica dei vescovi, ha aggiunto: «Voi ci dimostrate, col vostro esempio, che è possibile una convivenza pacifica e spirituale e questo ci incoraggia ad andare avanti nella collaborazione, in quanto città della pace». Per sigillare questa profonda amicizia ed il legame spirituale, il gruppo si è raccolto, poi, nella chiesa evangelica di Sant’Ulrich. È ormai tradizione in questi incontri ecumenici che i vescovi partecipanti formulino una solenne promessa, quella di sostenersi a vicenda nella preghiera e nella vita, condividendo preoccupazioni e dolori, gioie e conquiste dei fratelli. «Che la croce dell’uno diventi la croce dell’altro e l’anelito dell’uno l’anelito dell’altro», come recita il testo del “Patto dell’amore scambievole” che tutti hanno sottoscritto. Il prossimo raduno ecumenico dei vescovi, promosso dal Movimento del Focolari, avverrà nel 2017 in Polonia. (altro…)