Movimento dei Focolari

La fraternità per umanizzare la giustizia

Nov 25, 2005

Dal 1° Convegno Internazionale sul Diritto promosso da “Comunione e Diritto” dei Focolari

La fraternità può diventare nuova linfa per rivitalizzare le relazioni e umanizzare la giustizia e apre interessanti prospettive a livello culturale. E’ questo il dato più significativo emerso dalle 3 intense giornate di confronto svolte dal 18 al 20 novembre 2005, tra circa 700 operatori del campo: magistrati, docenti universitari, avvocati e studenti convenuti a Castelgandolfo da oltre 35 Paesi di 4 continenti per interrogarsi sul tema: “Relazionalità nel diritto. Quale spazio per la fraternità?” per iniziativa del gruppo internazionale “Comunione e Diritto” del Movimento dei Focolari.

L’impatto della fraternità nei diversi ambiti del diritto appare evidente innanzitutto dalle molte esperienze attuate sui fronti e nei Paesi più diversi: in Perù nel dirimere gravi conflitti tra i campesinos e le compagnie minerarie che pretendevano di sfruttare le terre da loro da sempre abitate, così in Europa, con magistrati e avvocati impegnati in prima linea a salvaguardare i valori della fraternità nel diritto di famiglia; in Sud America, nel campo del diritto minorile, o, in USA ed Austria, seguendo nuovi percorsi per la reintegrazione dei condannati nella comunità; o ancora nel lavoro per trasformare il diritto internazionale in diritto dei popoli e non solo degli Stati. Così, dal vissuto può prendere il via la ricerca culturale. Il Convegno è stato aperto da un messaggio di Chiara Lubich, fondatrice dei Focolari. C’è, nelle sue parole, una chiave che può illuminare il compito degli operatori del diritto, proprio nella direzione della fraternità? Risponde, in un’intervista alla Radio Vaticana, il prof. Fausto Goria, Docente di Diritto romano all’Università di Torino: Certamente Chiara ha detto una cosa importantissima: che nel piano di Dio – come lei che è carismatica, lo vede – il rapporto tra le persone è quello di essere un dono reciproco, ed è in questo rapporto di donazione reciproca che ognuno si realizza come persona. E questo vale anche per i gruppi, per gli Stati. Il fatto di tradurre in esperienza e poi in norma giuridica questo principio, credo che richiederà un certo numero di anni – ma potrà fornire una interessante e utile prospettiva di sviluppo.  

0 commenti

Invia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Iscriviti alla Newsletter

Pensiero del giorno

Articoli Correlati

50 anni del Movimento diocesano: una scia di luce

50 anni del Movimento diocesano: una scia di luce

Vari gli eventi in occasione del cinquantesimo della nascita di questa realtà del Movimento dei Focolari che contribuisce ad incarnare l’ideale dell’unità attraverso le articolazioni della Chiesa locale.

Chiara Lubich: “L’avete fatto a me”

Chiara Lubich: “L’avete fatto a me”

Con questa riflessione, ispirata dal Vangelo di Matteo, Chiara Lubich, nel 1995 si rivolge ai partecipanti al Congresso del Movimento dei religiosi, delineando la prospettiva che ci fa prossimi all’altro, ci avvicina a chi è nel bisogno rompendo ogni distanza, mettendo al centro l’amore.

Ricordando i 60 anni dalla revoca delle scomuniche tra Roma e Costantinopoli.

Ricordando i 60 anni dalla revoca delle scomuniche tra Roma e Costantinopoli.

Un seminario internazionale nella cittadella di Loppiano promosso dalla Cattedra ecumenica patriarca Athenagoras – Chiara Lubich, dell’Istituto Universitario Sophia, si è aperto con i messaggi di papa Leone XIV, del patriarca Bartolomeo di Costantinopoli e di Margaret Karram, vice gran cancelliere dell’Istituto e Presidente dei Focolari.