Movimento dei Focolari

Vangelo Vissuto: “Il mio Signore sei tu, solo in te è il mio bene” (Sal 16[15], 2)

Giu 17, 2022

Mettere Dio al centro e esser certi di non vacillare. Vivere nella pienezza quanto espresso in questo salmo è la consolazione più grande che si possa ricevere: sentirsi guidati e sapere, nel profondo del cuore, che solo Lui fa bene tutte le cose.

Mettere Dio al centro e esser certi di non vacillare. Vivere nella pienezza quanto espresso in questo salmo è la consolazione più grande che si possa ricevere: sentirsi guidati e sapere, nel profondo del cuore, che solo Lui fa bene tutte le cose. Semi di Pace Nel nostro condominio crescevano i malumori legati all’amministrazione, alle riparazioni, ai rumori. Un giorno riflettevo sulle parole di un sacerdote: la pace, diceva, comincia dentro di noi, nella coscienza dov’è il seme della verità che è Dio; seme che germoglia con la carità messa in pratica nelle tante situazioni della vita. Parlandone in famiglia, abbiamo escogitato di fare ogni giorno qualche piccola miglioria nel palazzo, senza però che se ne vedesse l’autore. Ad esempio, eliminare le foglie gialle delle piante all’ingresso e rifornirle d’acqua, pulire vetri e cornici dei quadri nell’atrio, forse mai spolverati da quando erano stati messi. Certo, erano compiti di chi veniva pagato per le pulizie, ma alla prima riunione di condominio, l’amministratore ha fatto notare che da un po’ di tempo tutti sentivano l’ambiente più accogliente; stavano anche nascendo idee su come tinteggiare la scala. Quando l’ho riferito ai figli, erano entusiasti. Un contributo a migliorare il mondo può iniziare perfino dal proprio condominio. (C. – Croazia) Il fagotto Fin dagli inizi del nostro matrimonio, ogni cosa è stata sempre messa in comune. Un giorno mia moglie ed io ci siamo seduti attorno a un tavolino per impostare l’economia familiare. Al di là delle cifre aride, ogni uscita e ogni entrata segnavano una crescita nella qualità del rapporto fra noi. Abbiamo coinvolto anche i nostri figli. Da allora è diventato normale che il paio di scarpe poco usato mi venisse indicato come necessario a qualcuno o che tra le uscite indispensabili ci fosse una somma da mettere a disposizione del prossimo in difficoltà. Un ulteriore passo è stato il cosiddetto “fagotto”: l’attenzione a dar via ciò che non era strettamente necessario. Soltanto dopo ci siamo accorti dell’importanza di questo atto. Abbiamo avvertito di essere entrati in rapporto con quanti potevano avere bisogno di tutto. Anche una matita, un libro, una coperta diventavano segno di attenzione verso il prossimo. Questo modo di fare ha rinnovato la nostra vita. (L.R. – Olanda) Fidarsi Avevo perso il lavoro, ma ero fiduciosa che la Provvidenza di Dio me ne avrebbe fatto trovare un altro: non avevo forse sperimentato più volte il “date e vi sarà dato” (Lc 6,38) come risposta al mio cercare di mettere in pratica l’amore evangelico? Quel giorno stesso, in parrocchia dovevo raccontare la mia esperienza cristiana. Dopo aver accennato anche che ero in cerca di un lavoro, una ragazza presente a quell’incontro mi ha segnalato che nell’azienda paterna stavano cercando appunto un impiegato. È così che, fidandomi, ho trovato lavoro. (F.I. – Italia)

A cura di Maria Grazia Berretta

(tratto da Il Vangelo del Giorno, Città Nuova, anno VIII, n.2, maggio-giugno 2022)

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