Il 23 ottobre 1988 veniva conferito a Chiara Lubich il premio “per la grande festa della pace augustana”. 25 anni dopo, il 20 settembre scorso, 250 persone si sono date appuntamento nella sala del prestigioso Centro della Chiesa luterana di Augsburg. Tra i presenti, molte personalità della vita pubblica ed ecclesiastica, amici appartenenti alla rete delle comunità cristiane “Insieme per l’Europa” e membri del Movimento dei Focolari. A fare gli onori di casa la decana evangelica-luterana, Susanne Kasch, che ha salutato calorosamente i partecipanti dichiarandosi “orgogliosa perché siete venuti da noi”. Obiettivo dell’incontro: fare un bilancio su quanto è avvenuto in questi 25 anni. “La visione della fondatrice dei Focolari sulla nostra città è rimasta soltanto una profezia, oppure l’esperienza di questi anni trascorsi evidenzia che, in realtà, sono stati fatti dei passi concreti verso l’unità e la fraternità universale?”. Domanda che è stata al centro dell’evento. Chiara Lubich, nel 1988, aveva evidenziato nel suo discorso l’importanza di Augsburg come città della pace e aveva incoraggiato tutti a sviluppare la così detta “parità augustana” (fra evangelici-luterani e cattolici) verso una meta più alta: “l’unità augustana”.
Dopo una esaustiva relazione dell’impegno concreto dei Focolari nella città di Augsburg, in campo sociale, politico ed ecumenico, il sindaco Dott. Kurt Gribl, ha preso la parola: “Il solo fatto che siate venuti qui per interrogarvi su quanto avete corrisposto alla visione espressa da Chiara Lubich, è un segno che lei è stata un esempio… In realtà Chiara Lubich nel 1988 era solo a metà della sua azione. Basti pensare che nel 1996 ha ricevuto il premio Unesco per la pace, e nel 1998 il premio europeo per i diritti dell’uomo. Augsburg ha saputo riconoscere ed apprezzare il suo talento per la pace”. E si è chiesto: “Siamo riusciti a realizzare, come era il suo desiderio, una vita sociale basata su una vita religiosa e cristiana?”. Il Sindaco, quindi, ha elencato quanto è stato realizzato nella città negli ultimi 25 anni. Fra tante azioni a favore dell’unità spiccava la grande apertura verso i profughi che trovano ad Augsburg una seconda patria. Attualmente vivono nella città persone di 150 diverse provenienze, che vengono sostenute ed aiutate da una rete di specialisti impegnati nel settore dell’immigrazione. Per l’occasione diversi gruppi della città impegnati nel sociale hanno offerto spontaneamente il loro impegno per ospitare e accompagnare i nuovi profughi dalla Siria. Questo gesto di accoglienza ha dato tanta gioia al Sindaco che ha concluso: “La visione di Chiara Lubich, il suo messaggio, è caduto su un terreno fertile… Quindi Augsburg: una città in cammino verso l’unità. Un cammino sempre in divenire, e non smetteremo di camminare in prima fila”.
Offrire accoglienza a chi incontro
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