Movimento dei Focolari

Parola di vita – Aprile 2017

E’ l’invito rivolto allo sconosciuto, incontrato lungo la via da Gerusalemme al villaggio di Emmaus, dai due compagni di viaggio che “conversavano e discutevano” tra loro di quanto accaduto nei giorni precedenti in città. Egli sembrava essere l’unico a non saperne nulla e per questo i due, accogliendo la sua compagnia, gli raccontano di “un profeta potente in parole ed opere davanti a Dio e agli uomini”, nel quale avevano riposto la loro fiducia. Era stato consegnato dai capi dei loro sacerdoti e dalle autorità giudaiche ai Romani, poi condannato a morte e crocifisso1 . Una immane tragedia, di cui non riuscivano a comprendere il senso. Lungo il cammino, lo sconosciuto, partendo dalla Scrittura, aiuta i due a cogliere il significato di quegli avvenimenti e riaccende nel loro cuore la speranza. Giunti ad Emmaus, lo trattengono a cena: “Resta con noi, perché si fa sera”; mentre sono a mensa insieme, lo sconosciuto benedice il pane e lo condivide con loro. Un gesto che permette di riconoscerlo: il Crocifisso era morto ed ora è risorto! E subito i due cambiano programma: tornano a Gerusalemme a cercare gli altri discepoli e dare loro la grande notizia. Anche noi possiamo essere delusi, indignati, scoraggiati per un tragico senso di impotenza di fronte a ingiustizie che colpiscono persone innocenti e inermi. Anche nella nostra vita non mancano il dolore, l’incertezza, l’oscurità…E quanto vorremmo trasformarli in pace, speranza, luce, per noi e per gli altri. Vogliamo incontrare Qualcuno che ci capisca fino in fondo e ci illumini il cammino della vita? Gesù, l’Uomo-Dio, per essere sicuro di raggiungere ognuno di noi nel profondo della propria situazione, ha accettato liberamente di sperimentare come noi il tunnel del dolore. Il dolore fisico, ma anche quello interiore: dal tradimento da parte dei suoi amici fino alla sensazione di essere abbandonato2 da quel Dio che aveva sempre chiamato Padre. Per la sua fiducia incrollabile nell’amore di Dio, ha superato quell’immenso dolore riaffidandosi a Lui3 e da Lui ha ricevuto nuova vita. Su questo stesso cammino ha portato anche noi uomini e vuole accompagnarci: “… Egli è presente in tutto ciò che ha sapore di dolore… Proviamo a riconoscere Gesù in tutte le angustie, le strettoie della vita, in tutte le oscurità, le tragedie personali e altrui, le sofferenze dell’umanità che ci circonda. Sono lui, perché egli le ha fatte sue … basterà fare qualcosa di concreto per alleviare le “sue” sofferenze nei poveri … per trovare una nuova pienezza di vita”.4 Racconta una bambina di sette anni: “Ho sofferto tanto quando il mio papà è stato messo in prigione. Ho amato Gesù in lui. Così non ho pianto davanti a lui quando siamo andati a fargli visita”. Così una giovane sposa: “Ho accompagnato mio marito Roberto negli ultimi mesi della sua vita, dopo una diagnosi senza speranza. Non mi sono allontanata da lui un attimo. Vedevo lui e vedevo Gesù… Roberto era in croce, davvero in croce.” Il loro amore reciproco è diventato luce per i loro amici, coinvolti in una gara di solidarietà che non si è più interrotta, ma si è estesa a tanti altri, dando vita all’associazione di promozione sociale “Abbraccio Planetario”. “L’esperienza vissuta con Roberto – dice un suo amico – ci ha trascinati a seguirlo in un vero e proprio cammino verso Dio. Spesso ci domandiamo quale significato abbiano la sofferenza, la malattia, la morte. Credo che tutti coloro che hanno avuto il regalo di percorrere questo pezzo di strada al fianco di Roberto abbiano ora ben chiara quale sia la risposta”. In questo mese tutti i cristiani celebreranno il mistero della morte e risurrezione di Gesù. E’ un’occasione per riaccendere la nostra fede nell’amore di Dio che ci permette di trasformare il dolore in amore; ogni distacco, separazione, fallimento, e la stessa morte, possono diventare anche per noi sorgente di luce e pace. Sicuri della vicinanza di Dio a ciascuno di noi, in qualsiasi situazione, ripetiamo con fiducia la preghiera dei discepoli di Emmaus: “Resta con noi, perché si fa sera”. Letizia Magri 1 Cf. Lc 24,19ss. 2 Cf. Mt 27,46; Mc 15,34. 3 Cf. Lc 23,46. 4 Cf. Chiara Lubich, Parola di vita/aprile – La porta, CN, 43, [1999], 6, p. 47. (altro…)

“SCARTATI”

“SCARTATI”

Scartati Scartati, emarginati, senza via di uscita: in loro sta la scintilla ispiratrice del progetto audiovisivo CSC media del Movimento dei Focolari, un video di 20 minuti che racconta 3 storie vere, anonime. I protagonisti al culmine del dolore si imbattono nella figura di Gesù che sulla croce grida l’abbandono e fanno l’esperienza di passare dalla morte alla vita, dal dolore all’Amore, come espresso da alcuni brani di Chiara Lubich che intercalano le storie. Un progetto a cui hanno dato vita una coralità di contributi. Interpreti. Alessio De Caprio (Italia), Rafael Reyes Loyo (Messico) e Sarah Finch (Gran Bretagna). Musiche di Sandro Crippa. Opere della Bottega di Ciro (Roberto Cipollone, Italia). Trailer, backstage e info su www.focolare.org/scartati Il video è disponibile in tre lingue: italiano, spagnolo e inglese.   (altro…)

Brasile. IV Congresso Internazionale HEALTH DIALOGUE CULTURE

La rete internazionale HDC – – Health Dialogue Culture (prima denominata MDC – Medicina Dialogo Comunione) promuove un Congresso a San Paolo, Brasile dal 7 al – 10 Settembre 2017 dal titolo: PROMUOVERE LA SALUTE GLOBALE. STRATEGIE E AZIONI A LIVELLO INDIVIDUALE E COLLETTIVO. Il recente dibattito sui sistemi sanitari ha consolidato il principio che la biochimica e la genetica non siano sufficienti per una comprensione approfondita della salute e della malattia, e che si debba tener conto del contesto personale e socioculturale per realizzare un vero processo di presa in carico e cura. Altrettanto forte è l’’evidenza che la salute contribuisce notevolmente alla crescita economica e al benessere sociale e che l’individuazione e promozione dei determinanti di salute della popolazione dovrebbero essere considerati obiettivi strategici dello sviluppo.Per i sistemi sanitari è sempre più prioritario includere nei propri paradagmi nuovi elementi, basati sulla centralità del paziente, considerato nella sua globalità e complessità, e delle sue esperienze. Le relazioni tra i professionisti della sanità e tra questi e i fruitori dei servizi sanitari assumono con chiarezza il ruolo di elementi-chiave di ogni sistema sanitario. Anche la dimensione spirituale non può essere ignorata e può avere una influenza sostanziale su qualità di vita, soddisfazione e risultati di salute personale.Il Congresso intende focalizzarsi su questi aspetti cercando di approfondirli, anche attraverso la condivisione di esperienze e buone pratiche, contribuendo al dibattito sulla nuova metodologia per raggiungere equità ed accessibilità dei servizi sanitari, a livello locale e globale. (altro…)