Ott 22, 2010 | Chiesa, Dialogo Interreligioso, Focolari nel Mondo, Spiritualità
Tanti hanno conosciuto la vicenda umana del cardinale vietnamita François-Xavier Nguyên Van Thuân, vissuto in carcere per più di tredici anni. Tanti si sono sentiti incoraggiati dalla sua testimonianza eroica di fede e hanno sperimentato personalmente la carità, forgiata nel crogiuolo della prova, di questa grande personalità contemporanea. A soli 8 anni dalla sua scomparsa, il 22 ottobre si è aperto per lui il Processo di Beatificazione con la ceremonia ufficiale a San Giovanni in Laterano. Nato nel 1928, nel Vietnam, in seno ad una famiglia di antica tradizione cristiana, venne ordinato sacerdote nel 1953, e già nel 1964 divenne rettore del seminario di Hue. Il 13 aprile 1967, Paolo VI lo nominò primo vescovo vietnamita di Nha Trang. Scelse come motto Gaudium et Spes poiché desiderava essere un apostolo di gioia e di pace.Uomo di ricca e profonda spiritualità, trovò grande ispirazione per la sua vita personale e la sua missione pastorale nell’incontro, nel 1974, con Chiara Lubich e la sua spiritualità dell’unità.Nel 1975 venne arrestato dal governo comunista ed imprigionato. Non fu mai processato e condannato. Trascorse in carcere ben oltre tredici anni, di cui nove in isolamento. La sua scelta di Gesù Crocifisso ed Abbandonato, cardine della spiritualità dell’unità, come Colui da amare ed imitare, gli diede la forza per essere un testimone eroico della speranza e della carità, sempre, ed in modo indescrivibile durante i lunghi anni bui di prigionia. Anni dopo, nel luglio 2001 davanti a 1.300 sacerdoti convenuti a Castelgandolfo, affermerà che “l’aver conosciuto Chiara Lubich ed il suo carisma dell’unità, mi ha salvato in quei lunghi anni”. I suoi molti scritti contengono dei veri gioielli di autentica spiritualità evangelica, illustrati dalle innumerevoli sue esperienze che risplendono come via di santità per chiunque incontri questo grande testimone del nostro tempo. Eccone uno:“Una notte, in carcere, dal più profondo del mio cuore, udii una voce che mi chiedeva: ‘Perche mai ti tormenti? Devi saper discernere fra Dio e le opere di Dio. Tutto ciò che hai fatto e che ancora desidereresti di fare: visite pastorali, formazione dei seminaristi, delle suore e dei membri di ordini religiosi, costruire scuole, evangelizzare i non cristiani. Tutto ciò è ottimo lavoro, è lavoro di Dio, ma non è Dio! Se Egli ti chiede di lasciare tutto e di affidare ogni cosa nelle Sue mani, fallo e fidati di Lui. Dio farà infinitamente meglio di te: affiderà il lavoro ad altri più capaci di te. Non hai che da scegliere Dio e non i suoi lavori!’. Fu una luce che mutò totalmente il mio modo di pensare. Allorché i comunisti mi fecero scendere nella stiva di una nave, la Hai-Phong, stipato insieme ad altri 1.500 prigionieri per trasportarci al Nord, mi dissi: ‘Questa è la mia cattedrale, questo è il popolo che Dio mi affida perché io me ne curi, ecco la mia missione: assicurare la presenza di Dio fra questa gente, fra questi miserabili, disperati fratelli miei. E’ la Sua volontà che io sia qui. Accetto la Sua volontà. Da quel momento in poi una nuova pace mi ha riempito il cuore e mai mi ha più abbandonato in tutti quei tredici anni.” Autore di numerosi libri, instancabile predicatore, testimone di una fede eroica e di una sconfinata carità, Van Thuân sarà ricordato anche per il suo grande impegno nel redigere il Compendio della Dottrina Sociale della Chiesa e per gli ultimi anni della sua vita spesi intensamente alla guida del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace. Città Nuova ha pubblicato:
François Xavier Nguyên Van Thuân, Il cammino della speranza. Testimoniare l’appartenenza a Cristo, 2008.
François Xavier Nguyên Van Thuân, Testimoni della speranza. esercizi spirituali tenuti alla presenza di Giovanni Paolo II, 2008
Lucia Velardi (ed.), Spera in Dio! 100 pagine di F. X. Nguyên Van Thuân, 2008
Per la cerimonia dell’apertura della fase diocesana del Processo di Beatificazione erano presenti membri della famiglia e amici da tutto il mondo. (altro…)
Ott 19, 2010 | Centro internazionale, Chiesa, Focolari nel Mondo
Rivedere la diretta da Assisi, sabato, 23 ottobre, con l’intervento di Maria Voce, Presidente del Movimento dei focolari: “Il Carisma dell’Unità di Chiara Lubich al servizio della comunione fra carismi antiche e nuovi: Assisi 2000 e prospettive”
I Movimenti ecclesiali e le Famiglie Religiose si incontrano ad Assisi
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Auguro alla Famiglia francescana di realizzare l’Ideale di S. Francesco e di S. Chiara, cioè l’Unità (sorretta dalla povertà), fra loro, con tutte le famiglie religiose del mondo, vecchie e nuove, nella profonda unità con la Chiesa istituzionale per far felice Gesù, essendo altre Maria!», così Chiara Lubich si esprimeva nell’album del visitatore del sacro convento il 26 ottobre 2000 al termine dell’incontro fra la grande Famiglia francescana e il Movimento dei Focolari avvenuto nella basilica di San Francesco in Assisi. Un evento che fu fortemente voluto dalle famiglie e dagli ordini religiosi dopo l’esperienza della Pentecoste del 1998, quando – convocati da Giovanni Paolo II – i movimenti e le nuove comunità si trovarono in piazza San Pietro per condividere, per la prima volta tutti insieme, un momento di forte comunione. Il prossimo 23 ottobre 2010, sempre nelle basiliche di S. Francesco e S. Chiara, un nuovo appuntamento, dal titolo Carismi in comunione. I movimenti ecclesiali e le famiglie religiose si incontrano, che si prefigge di vivere un’ulteriore esperienza di comunione tra i Carismi, condividendo e approfondendo il cammino intrapreso negli ultimi anni. Nulla a che fare con una commemorazione, quest’appuntamento che questa volta vede coinvolti altri movimenti, aggregazioni ecclesiali, altri ordini e istituti religiosi, è piuttosto una nuova opportunità di mostrare la bellezza del profilo carismatico «coessenziale al profilo istituzionale della Chiesa» secondo un’espressione di Giovanni Paolo II. Promotori dell’evento sono la diocesi di Assisi, le Famiglie francescane dell’Umbria, l’USMI e la CISM dell’Umbria e il Movimento dei Focolari. Carismi in comunione, è allora l’occasione per mostrare al mondo, che anche oggi la Chiesa è, come disse Chiara Lubich: «sempre più una, più attraente, più calda, più familiare, più dinamica, più mariana, più carismatica». Un albero in fiore – come rappresentato dal logo – che sempre può arricchirsi di una varietà maggiore di fiori, espressione di carismi suscitati anch’essi dallo Spirito lungo i secoli.
comunicato stampa
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Ott 12, 2010 | Chiesa, Focolare Worldwide, Focolari nel Mondo
L’accesso all’istruzione è oggi una delle grandi sfide dell’Africa Subsahariana. I “Volontari” del Movimento dei Focolari, in collaborazione con l’Associazione Azione per un Mondo Unito Onlus (AMU), promuovono un progetto che punta a creare rapporti di fraternità proprio attraverso un sistema di borse di studio. In occasione dei festeggiamenti per il 50° anniversario della loro nascita in seno ai Focolari, i “Volontari di Dio” avevano lanciato il Progetto “Fraternità con l’Africa” in collaborazione con AMU (ONG che si ispira alla spiritualità del Movimento dei Focolari). “Fraternità con l’Africa”, attraverso l’assegnazione di borse di studio a studenti privi dei mezzi economici necessari, mira a creare le condizioni affinché i professionisti africani possano esprimere al meglio le proprie potenzialità senza dover emigrare e possano mettere al servizio della propria gente le risorse e le capacità scientifiche e intellettuali acquisite. Il progetto si sviluppa grazie ad azioni di sensibilizzazione e raccolta fondi in tutto il mondo e si realizza attraverso esperienze di servizio concreto al proprio popolo da parte di chi usufruisce delle borse di studio, creando legami di fraternità che salvaguardano la comunità del posto: i giovani infatti si impegnano a lavorare nel proprio paese per almeno cinque anni dopo la conclusione degli studi, e a svolgere gratuitamente un servizio sociale sul posto durante gli studi. Ad oggi sono 107 in totale le borse di studio assegnate a giovani dei paesi dell’Africa Subsahariana, la maggior parte dei quali studia discipline scientifiche, quali economia o medicina. “Ho nuovamente fiducia in me stesso e nel futuro”- racconta un giovane studente di Nairobi- “Ringrazio Dio per “Fraternità con l’Africa”, per il sostegno a me e ad altri giovani, che ci aiuta a capire che anche noi dovremo prenderci cura degli altri quando avremo terminato gli studi”. Sulle pagine di “AMU Notizie”, che potete scaricare qui, c’è un ricco dossier interamente dedicato al progetto, alle sue finalità, con le indicazioni per poter contribuire, anche attraverso iniziative di sensibilizzazione e di informazione. (altro…)
Ott 6, 2010 | Chiesa, Cultura, Famiglie, Focolari nel Mondo, Spiritualità
Era lo scorso 12 gennaio, quando un violentissimo terremoto ha sconvolto Haiti, provocando quasi mezzo milione di morti. Sulle pagine di “Amu Notizie” che potete scaricare interamente qui, si tengono accesi i riflettori là dove si sono spenti, e si descrive come prosegue l’opera di ricostruzione in questo che è forse il paese più povero dell’emisfero nord. L’impegno di Amu, così come quello delle altre ONG, è prezioso perché interviene non più nel momento dell’emergenza, ma successivamente, quando l’attenzione dell’opinione pubblica si affievolisce, rischiando di vanificare i successi iniziali. Attraverso la locale associazione Action contre la Pauvreté du Nord Est (PACNE), Amu, insieme al Movimento Famiglie Nuove e Giovani per un Mondo Unito, sostiene il progetto per la costruzione di un centro di accoglienza per gli sfollati. I lavori sono ormai in stato avanzato e si sta procedendo all’installazione dei servizi, come quello dell’acqua corrente. La selezione dei beneficiari del progetto è a cura di un comitato che include i responsabili di PACNE e i rappresentanti della locale comunità, quali il sindaco e il parroco. La priorità verrà data alle persone più bisognose tra quelle che, avendo perso tutto, sono fuggite a Mont Organisé, la località dove si trova oggi il cantiere Quando le stesse persone potranno far rientro in città o in abitazioni più definitive, la struttura potrà essere usata anche per ospitare anziani, infermi, o comunque persone sole. Il tutto verrà gestito nella massima trasparenza attraverso una commissione appositamente eletta. Certo, i bisogni e le difficoltà di Haiti sono enormi e ci vorranno anni per far sì che le infrastrutture e il sistema economico diano una risposta completa ai bisogni della gente. Proprio per questo, Amu continuerà a valutare nuove proposte di progetti, di cui non mancheremo di darvi notizia. Leggi anche:
Emergenza Haiti
Haiti dopo il terremoto
Terremoto Haiti, l’impegno dei Focolari
“Con tutto il cuore vi diciamo”. Scambio di lettere tra i terremotati aquilani e la comunità di Haiti (altro…)
Ott 6, 2010 | Chiara Lubich, Chiesa
“Santo Padre, è un’immensa gioia per noi e un dono speciale del Suo amore di padre che La possiamo incontrare, a 25 anni da quando, nel febbraio del 1977, si tenne il primo Convegno di Vescovi amici del Movimento dei Focolari. In quell’anno i Vescovi, riuniti da Mons. Klaus Hemmerle, allora Vescovo di Aquisgrana, erano 12. Oggi sono varie centinaia a ritrovarsi nelle diverse parti del mondo per approfondire la spiritualità di comunione che è fiorita nel Movimento dei Focolari. E Lei, Santità, come fece anche il venerato Papa Paolo VI, ha sempre incoraggiato questo cammino, lo ha orientato con le Sue parole ed ha provveduto perché i Vescovi amici del Movimento dei Focolari fossero innestati nell’Opera di Maria, come una delle sue diramazioni. Per tutto ciò, Santo Padre, La ringraziamo dal più profondo del cuore! Alla luce dell’indimenticabile Messaggio che Lei ci ha rivolto l’anno scorso, nel Convegno attuale abbiamo fissato il nostro sguardo interiore sull’abbandono di Gesù in croce, “mistero di dolore e di amore, da cui nasce e si rinnova costantemente la Chiesa-comunione come icona vivente della Santissima Trinità” (cf. Messaggio 14.2.2001). Attingendo ai ricchi tesori contenuti nella spiritualità dell’unità, ci siamo immersi in questo mistero come via sicura all’unione con Dio e come sorgente di comunione che spalanca i nostri cuori all’intera umanità. Assieme a Chiara Lubich, in apertura del nostro Convegno, abbiamo chiamato alla nostra mente le luminose indicazioni che Lei, Santità, sin dal 1983 ha dato per la grande impresa della “nuova evangelizzazione”; indicazioni che abbiamo trovato ricchissime e che vorremmo attuare nelle nostre Chiese locali con ardore e decisione, consci che non si tratta qui di un’attività soltanto umana, ma di un’opera da svolgere nello Spirito Santo, forti della presenza di Cristo fra noi (cf. Mt 18, 20; 28, 20). Vorremmo portarLe tutta la gioia di questi giorni suscitata dall’unione fraterna e dalle testimonianze di vita, fra cui quella sull’Operazione “Roma-Amor” portata avanti dai Focolari per rinvigorire la presenza cristiana nella città eterna. Esse ci hanno convinti che dalla spiritualità di comunione vissuta può nascere e dilagare nel mondo una vera e propria cultura dell’unità, capace di irrorare dello Spirito di Cristo i vari ambiti della convivenza umana. E’ con questi sentimenti, Santo Padre, che siamo qui ad esprimerLe il nostro affetto e la nostra gratitudine per l’odierno incontro, e che ora ascoltiamo con cuore aperto la Sua preziosa parola.” (altro…)
Set 29, 2010 | Chiesa, Famiglie
I genitori di Chiara Badano sono andati dal Papa a ringraziarlo per la beatificazione della figlia, avvenuta sabato a Roma. Ma è stato il Papa, al termine dell’udienza, a ringraziare loro per aver reso possibile la testimonianza di Chiara. “Stiamo contemplando e toccando con mano le meraviglie dell’amore di Dio – dicono Maria Teresa e Ruggero Badano – sorpresi che abbia scelto due povere persone come noi per partecipare alla contagiosa esperienza cristiana della nostra unica figlia”. Il 16 ottobre festeggeranno cinquant’anni di matrimonio. “Chiara – ricordano – l’abbiamo attesa a lungo quando non riuscivamo ad avere figli; con lei abbiamo sofferto per la malattia e la sua morte, ma ora siamo più che mai con lei nella gioia per la beatificazione”. Al Papa la famiglia Badano ha donato un biglietto autografo in cui Chiara si affida alla Madonna per avere “la forza necessaria a non mollare mai”. All’udienza erano presenti il vescovo emerito di Acqui, la postulazione e Maria Voce, presidente del movimento dei Focolari, con seicento giovani venuti da 42 Paesi per la beatificazione. Fonte: L’Osservatore Romano, 30 Settembre 2010 (altro…)