Nov 15, 2000 | Chiesa, Focolare Worldwide, Focolari nel Mondo
“Perché Francesco d’Assisi affascina ancora e non lascia dormire in pace? Perché invita ciascuno: Tocca a te dare carne al Vangelo oggi, con audacia e senza esitazioni”. Così il Ministro generale dei minori francescani, padre Giacomo Bini, intervenuto ieri nella Basilica di San Francesco ad Assisi. Un ritorno alle radici della spiritualità di Francesco e Chiara d’Assisi, per mantener vivo lo spirito di Assisi. Non solo. Quello di ieri è stato un incontro tra la famiglia francescana e il Movimento dei Focolari dal titolo: “Carismi in dialogo e in comunione nella Chiesa”. Padre Bini ha comunicato con efficacia l’attualità e il fascino della radicalità del Vangelo di Francesco e Chiara che ha ispirato lungo i secoli numerose famiglie religiose di vita contemplativa e attiva, affascinato laici, giovani. Le molte testimonianze che si sono susseguite ne hanno mostrato la grande vitalità a tutt’oggi.
Chiara Lubich ha narrato poi la sua esperienza personale, da cui è sgorgata una nuova spiritualità nella Chiesa, la spiritualità dell’unità. Ha aperto squarci luminosi nel parallelo tra le due spiritualità, passando poi a parlare dei frutti della comunione avviata dalla Pentecoste ’98 tra i nuovi carismi. Ha quindi prospettato un più profondo cammino di comunione anche tra carismi antichi e nuovi, perché “l’aspetto carismatico della Chiesa acquisti nuovo vigore nell’unità piena e cordiale con l’aspetto istituzionale”. “Ne scaturiranno – ha detto – frutti mai visti”.
INTERVISTA della Radio Vaticana al MINISTRO GENERALE P.Giacomo Bini, OFM:
Padre Bini – E’ stato un incontro straordinario di dialogo tra la famiglia francescana e il Movimento dei Focolari, dove, con mia sorpresa, mi sono trovato la basilica pienissima, con la presenza di giovani e meno giovani, e con un’attenzione assolutamente unica. Quindi si è notato veramente che la gente vuole, aspetta da noi qualche cosa di profondo, qualche cosa di vero, di autentico, di vita cristiana vissuta. D. – Quale significato può avere l’approfondimento di questa comunione per la Chiesa del Terzo Millennio? R. – Credo che sia molto importante iniziare questo Terzo Millennio sotto il segno del dialogo dei carismi nella Chiesa, sia quelli che hanno un po’ di storia, sia quelli che nascono oggi, perché noi, famiglia francescana, con la sua storia, possiamo diventare un po’ pesanti, mentre i nuovi carismi di oggi ci richiamano un po’ i segni dei tempi, la capacità di riattualizzarci e di rivivere oggi il nostro carisma con entusiasmo e con generosità. D. – Dal suo intervento e dal discorso di Chiara Lubich, sembrava di cogliere in modo nuovissimo lo zampillare vivo dello Spirito nella Chiesa… R. – Ci siamo trovati subito in sintonia – così mi ha detto anche Chiara – perché sia il carisma dei Focolari, sia il carisma francescano non sono altro che questa trasparenza che ci mette in rapporto diretto con il Vangelo, senza troppi indugi o paure. Oggi abbiamo tanta paura, invece Francesco ci dice anche oggi che è possibile, che il Vangelo non è un libro ma è vita. (altro…)
Feb 21, 2000 | Chiesa, Spiritualità
“Nel corso del vostro incontro un posto privilegiato occupa la riflessione sulla preghiera di Gesù all’ultima cena ‘affinché tutti siano una cosa sola’. Fedeli alla spiritualità dell’unità ed attraverso un costante scambio di esperienze, proseguite nella vostra missione di costruttori di comunione all’interno delle Conferenze episcopali, insieme al presbiterio e nelle comunità diocesane. Mentre auguro ogni buon esito alla vostra riunione, accompagno i miei voti con la preghiera al Signore e a Maria, Madre dell’Unità”. Queste le parole pronunciate dal Santo Padre all’Udienza generale che ha segnato il culmine del 24° Convegno spirituale dei Vescovi amici del Movimento dei Focolari, svoltosi dal 19 al 25 febbraio al Centro Mariapoli di Castelgandolfo Esperienza di comunione “Chiesa nel terzo millennio: segno e strumento di unità” il tema che è stato sviluppato in questo Convegno promosso dal Card. Miloslav Vlk, arcivescovo di Praga attraverso una grande varietà di temi di spiritualità, contributi teologici, esperienze pastorali e personali, dialoghi plenari o in gruppi linguistici, momenti ricreativi e le concelebrazioni eucaristiche che concludevano ogni giornata. I 106 Vescovi, provenienti da oltre trenta paesi di ogni parte del mondo, hanno respirato insieme un’aria festosa e distesa di profonda comunione che in ultima analisi è stata esperienza del Cristo vivente. Per il futuro della Chiesa Il tema dell’unità è stato introdotto da un intervento di Natalia Dallapiccola, una delle prime compagne che con Chiara Lubich ha iniziato il Focolare. “Secondo la nostra esperienza – ha detto – il cammino verso l’unità passa per un amore reciproco vissuto con radicalità evangelica, fino a posporre il proprio io per l’altro, affinché Gesù stesso possa vivere in mezzo a ‘due o più che sono riuniti nel suo nome’, nel suo amore, come da Lui promesso”. Successivamente, due meditazioni teologiche proposte da Piero Coda e P. Jésus Castellano hanno delineato il volto della Chiesa del III millennio come “icona della Trinità” ed hanno evidenziato lo stile pastorale che ne deriva. Uno degli argomenti trattati è stato l’ecumenismo, considerato parte dei compiti imprescindibili di ogni Vescovo. Si sono evocati passi recenti come la Dichiarazione cattolico-luterana sulla dottrina della giustificazione ad Augsburg e la celebrazione ecumenica per l’apertura della Porta Santa a San Paolo fuori le mura. E si è parlato di spiritualità ecumenica. Toccante, per i Vescovi, la testimonianza di una laica e un sacerdote, entrambi focolarini anglicani, che hanno riferito dei riflessi della spiritualità dell’unità nella loro vita e nella loro Chiesa. Ma anche altri dialoghi, proposti dal Concilio Vaticano II, sono stati approfonditi da riflessioni ed esperienze di grande attualità. Nella scia del Giubileo Chiara Lubich, nel suo intervento, ha schiuso prospettive forti e luminose su salute e malattia, anzianità, morte, risurrezione, come esperienze fondamentali dell’esistenza cristiana, tematiche di particolare rilevanza in questo Anno giubilare che ha per centro il mistero dell’incarnazione. “Nella vita si possono fare tante cose, dire tante parole – ha affermato – ma la voce del dolore, magari sorda e sconosciuta agli altri, del dolore offerto per amore è la parola più forte, quella che ferisce il Cielo”. Nella prospettiva cristiana, infatti, la malattia non è semplice disfacimento, ma gradino verso la Vita, prova in vista della Prova finale. E “non è per fare pensieri neri, ma d’oro, che pensiamo alla morte”, perché la morte non è che l’incontro con il Signore. Un arcivescovo indiano, che partecipava per la prima volta al Convegno, riassumeva così la sua impressione: “Sono convinto che una spiritualità dell’unità, vissuta da tutto il Popolo di Dio, è il futuro della Chiesa.” (altro…)
Gen 27, 2000 | Chiesa
Ho appreso con gioia che il prossimo 22 gennaio, in occasione del Suo 80° genetliaco, l’Amministrazione Comunale di Roma intende conferirle solennemente la cittadinanza onoraria. In tale felice ricorrenza, desidero farle giungere anch’io fervidi auguri di ogni bene, mentre mi unisco al Suo rendimento di grazie a Dio per l’inestimabile dono della vita. Dopo averla chiamata con il Battesimo a diventare sua figlia amata, Egli ha voluto unirla più intimamente a Cristo povero, casto e obbediente mediante la totale consacrazione al suo amore, per essere con cuore indiviso messaggera di unità e di misericordia tra tanti fratelli e sorelle, in ogni angolo del mondo. Sulle orme di Gesù, crocifisso e abbandonato, Ella ha dato vita al Movimento dei Focolari, per aiutare uomini e donne del nostro tempo a sperimentare la tenerezza e la fedeltà di Dio, vivendo tra loro la grazia della comunione fraterna, così da essere annunciatori gioiosi e credibili del Vangelo. Mentre affido alla protezione di Maria, Madre dell’unità, la Sua persona ed il bene compiuto in questi lunghi anni, invoco su di Lei la forza e la luce dello Spirito Santo perché possa continuare ad essere testimone coraggiosa di fede e di carità non soltanto tra i Membri dei Focolari, ma anche tra tutti coloro che incontra sul Suo cammino. Nel rinnovare cordiali voti di giorni, sereni e illuminati dalla grazia divina, Le imparto di cuore, in segno di costante affetto, una speciale Benedizione Apostolica, volentieri. estendendola a quanti Le sono cari. Joannes Paulus II (altro…)
Giu 10, 1999 | Chiesa
… Il Convegno di Speyer – hanno sottolineato i promotori – è frutto della comunione che sta nascendo tra i movimenti. “Troviamo – ha osservato Chiara Lubich, presidente del Movimento dei Focolari – un’attesa incredibile per questa comunione, grande entusiasmo”. Chiara ha ricordato gli effetti suscitati dall’incontro di Pentecoste a Roma: “Ogni indifferenza reciproca era sparita, ogni prevenzione svanita, ogni resistenza sciolta”. Simili iniziative si sono ripetute quest’anno nelle varie chiese locali, alla presenza del vescovo. “Il nostro cuore – ha detto Chiara – si è allargato maggiormente su tutta la Chiesa, alla quale è stato donato ogni carisma. Con gioia si è vista nelle giornate l’occasione di svelare ciò che la Chiesa particolare ha nel suo seno: queste nuove forze, non sempre conosciute, perché ne goda e prenda nuovo coraggio”. da SIR 44 – 9.VI.1999 – pag.16 (altro…)
Giu 9, 1999 | Chiesa
Osservatore Romano – 9 giugno 1999
I Movimenti e le nuove Comunità ecclesiali si impegnino “per una testimonianza comune “
«I doni del Signore si tramutino in impegno per tetimomonianza comune». E’ l’esortazione rivolta da Giovanni Paolo II nel Messaggio inviato ai partecipanti al Convegno internazionale dei Movimenti e delle nuove Comunità ecclesiali promosso a Speyer (Germania), ad un anno dallo storico incontro svoltosi in Vaticano alla Vigilia di Pentecoste 1998. Ecco il testo del Messaggio del Papa: «Carissimi Fratelli e Sorelle! I. L’amore di Dio Padre, la grazia del Signore nostro Gesù Cristo e la comunione dello Spirito Santo siano con tutti voi! Con queste parole saluto tutti voi, che partecipate al Convegno internazionale dei movimenti e delle nuove comunità ecclesiali, che si sta svolgendo a Speyer. Un saluto particolare rivolgo a S.E. Mons. Anton Schlembach, che vi ha generosamente accolti nella sua diocesi, a Sua Eminenza il Cardinale Miloslav Vlk, ed agli altri Vescovi e sacerdoti, amici dei movimenti, che vi accompagnano in questi giorni. Un caro pensiero va ai promotori del Convegno: Chiara Lubich, Andrea Riccardi e Salvatore Martìnez. Avete voluto ritrovarvi insieme, rappresentanti di vari movimenti e nuove comunità, un anno dopo l’incontro organizzato dal Pontificio Consiglio per i Laici in Piazza San Pietro, alla vigilia di Pentecoste del 1998. Quell’evento è stato un dono grande per tutta la Chiesa. In un clima di fervente preghiera, abbiamo potuto sperimenta- re la presenza dello Spirito Santo. Una presenza resa tangibile dalla “testimonianza comune”, che i movimenti hanno saputo dare di intesa profonda e di unità nel rispetto della diversità di ciascuno. E stata una significativa epifania della Chiesa, ricca dei carismi e dei doni che lo Spirito non cessa di elargirle. 2. Ogni dono del Signore, voi lo sapete bene, interpella la nostra responsabilità e non può non tramutarsi in impegno per un compito da osservare fedelmente. E proprio questa, del resto, la motivazione fondamentale del Convegno di Speyer. Ascoltando ciò che lo Spirito dice alle Chiese (cfr Ap 2.7) alla vigilia del Grande Giubileo della Redenzione, voi volete assumervi direttamente ed insieme con gli altri movimenti la responsabilità del dono ricevuto quel 30 maggio 1998. Il seme, sparso in abbondanza, non può andare perduto, ma deve produrre frutto all’interno delle vostre comunità, nelle parrocchie e nelle diocesi. E bello e dà gioia vedere come i movimenti e le nuove comunità sentano l’esigenza di convergere nella comunione ecclesiale, e si sforzino con gesti concreti di comunicarsi i doni ricevuti, di sostenersi nelle difficoltà e di cooperare per affrontare insieme le sfide della nuova evangelizzazione. Sono, questi, segni eloquenti di quella maturità ecclesiale che auspico caratterizzi sempre più ogni componente ed articolazione della comunità ecclesiale. 3. Lungo questi anni ho avuto modo di constatare quanto importanti siano i frutti di conversione, di rinascita spirituale e di santità che i movimenti recano alla vita delle Chiese locali. Grazie al dinamismo di queste nuove aggregazioni ecclesiali, tanti cristiani hanno riscoperto la vocazione radicata nel Battesimo e si sono dedicati con straordinaria generosità alla missione evangelizzatrice della Chiesa. Per non pochi è stata l’occasione di riscoprire il valore della preghiera, mentre la Parola di Dio è diventata il loro pane quotidiano e l’Eucaristia il centro della loro esistenza. Nell’Enciclica Redemptoris missio ricordavo, come novità emersa in non poche Chiese nei tempi recenti, il grande sviluppo dei “movimenti ecclesiali”, dotati di dinamismo missionario: “Quando si inseriscono con umiltà nella vita delle Chiese locali e sono accolti cordialmente da Vescovi e sacerdoti nelle strutture diocesane e parrocchiali – scrivevo – i movimenti rappresentano un vero dono di Dio per la nuova evangelizzazione e per l’attività missionaria propria- mente detta. Raccomando, quindi, di diffonderli e di avvalersene per ridare vigore, soprattutto tra ì giovani, alla vita cristiana e all’evangelizzazione, in una visione pluralistica dei modi di associarsi e di esprimersi” (n. 72). Auguro di cuore che il Convegno di Speyer sia per ciascun di voi e per tutti i vostri movimenti un’occasione di crescita nell’amore di Cristo e della sua Chiesa, secondo l’insegnamento dell’apostolo Paolo, che esorta ad aspirare “ai carismi più grandi” (1 Cor 12, 31). Affido i lavori del vostro incontro a Maria, Madre della Chiesa, e vi accompagno con le mie preghiere, mentre a ciascuno di voi ed alle vostre famiglie imparto una speciale Benedizione». Giovanni Paolo II Dal Vaticano, 3 Giugno 1999. (altro…)
Giu 7, 1999 | Chiesa
Il 7 e 8 giugno 1999 si sono incontrati a Speyer in Germania fondatori e responsabili di oltre 40 Movimenti e nuove comunità da 16 Paesi d’Europa dell’Est e dell’Ovest tra cui Comunione e Liberazione, Cursillos, Comunità dell’Arche, Schoenstatt, Movimento dei Focolari, Comunità di Sant’ Egidio, Rinnovamento nello Spirito. “E’ stata un’esperienza straordinaria di comunione ecclesiale. Veramente dopo il 30 maggio dell’anno scorso è stata una ulteriore spinta da parte dello Spirito Santo per intensificare il nostro cammino insieme e soprattutto il nostro sforzo di essere veramente al servizio dell’evangelizzazione del mondo, alle soglie del Terzo Millennio”. S.E. Mons. Stanislao Rylko, segretario del Pontificio Consiglio per i Laici Questa è una delle iniziative a cui ha fatto riferimento il Papa a Pentecoste ’99, ricordando il grande incontro in piazza S. Pietro alla vigilia di Pentecoste ’98. “E’ stato un incontro che ha prodotto frutti preziosi. Si sono moltiplicate, infatti, le iniziative miranti ad alimentare nei movimenti e nelle comunità il senso di comunione, allo scopo di far crescere la collaborazione fra loro e anche in seno alle Chiese locali e alle parrocchie”. E ancora ringraziava “il Signore per questa promettente primavera della Chiesa, ricca di speranza“. Dalla grande manifestazione dello scorso anno in piazza S. Pietro, infatti, si è intessuta una rete di rapporti tra i fondatori e responsabili di alcuni dei più grandi Movimenti ecclesiali. In apertura è stato letto il messaggio del Papa da S.E. mons. Stanislao Rylko, Segretario del Pontificio Consiglio per i Laici. Durante il convegno si è intensificata la conoscenza reciproca e sono stati trattati alcuni temi, come: i movimenti nella storia della Chiesa e la nuova Pentecoste nella Chiesa. E’ stata approfondita la nuova pagina aperta dal Papa sulla coessenzialità di carismi e istituzione. Si è parlato delle iniziative di comunione e collaborazione e dei frutti che ne sono scaturiti. Presente anche il Card. Miloslav Vlk, presidente del Consiglio delle Conferenze episcopali Europee. Co-promotori sono stati il Movimento dei Focolari, la Comunità di Sant’ Egidio, il Rinnovamento nello Spirito.
RASSEGNA STAMPA
OSSERVATORE ROMANO: Messaggio del S.Padre
SIR: Incontro internazionale di 41 Movimenti a Speyer
SIR: Diversi ma uniti
RADIO VATICANA: Comunione e nuovo impegno – Interviste al Vescovo Stanislao Rylko e Chiara Lubich
INTERVENTI
Perché ci siamo radunati qui: la comunione tra i Movimenti – dagli interventi di Chiara Lubich
I Movimenti nella storia della Chiesa – Andrea Riccardi
Lo Spirito Santo e la nuova Pentecoste nella Chiesa – Oreste Pesare
I carismi e la coessenzialità – prof. Piero Coda
I Movimenti e le nuove frontiere – Mons. Vincenzo Paglia
I Movimenti nella Chiesa – P. J. Castellano Cervera
Il post-Pentecoste ’98: le Giornate comuni – d. Silvano Cola
Per la moratoria della pena di morte – Mathias Leinweber
Movimenti ecclesiali insieme: in Portogallo vince la vita – Antonio Borges (altro…)