Dic 3, 2012 | Chiesa, Cultura, Focolari nel Mondo
Oggi, 3 dicembre, è stato presentato in Vaticano @Pontifex, l’account ufficiale di Benedetto XVI sul sito microblogging che conta con più di 500 milioni di utenti. Se c’è qualcosa che caratterizza lo stile letterario del Papa è proprio la capacità di sintesi, di esprimere in poche parole contenuti profondi, essenziali. E allora perché non utilizzare Twitter creato proprio per esprimere un pensiero di senso compiuto rispettando il limite di 140 caratteri? Sintomatico quanto lo stesso Pontefice scrive nel suo messaggio per la prossima Giornata mondiale delle Comunicazioni Sociali: “Nella essenzialità di brevi messaggi, spesso non più lunghi di un versetto biblico, si possono esprimere pensieri profondi se ciascuno non trascura di coltivare la propria interiorità”. Ecco un nuovo senso da dare alle migliaia di tweet inviati ormai a valanga nella rete. «I suoi micromessaggi saranno “perle di saggezza” – ha spiegato il presidente del Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali, mons. C. Maria Celli – che riprenderanno il cuore delle sue catechesi». Benedetto XVI twitterà per la prima volta in diretta durante l’udienza generale di mercoledì 12 dicembre, festa della Madonna di Guadalupe. Il responsabile delle comunicazioni vaticane ha anticipato che è in dirittura di arrivo una app per smartphone dedicata al Papa, “The Pope”, che dovrebbe essere disponibile gratuitamente sull’Apple Store entro fine anno; mentre è già in preparazione anche una versione per Android. «La presenza del Papa su Twitter è un’espressione concreta della sua convinzione che la Chiesa deve essere presente nel mondo digitale», sottolinea una nota del Vaticano. (altro…)
Dic 3, 2012 | Cultura
Queste pagine danno voce a loro, a cosa pensano della libertà e delle regole, dei genitori e degli adulti, dei modelli e dei valori, del corpo e delle emozioni, ma soprattutto a cosa pensano dell’adolescenza, di se stessi, del presente e del futuro. Anche le domande se le sono fatte loro, gli adolescenti. Un gruppetto di ragazzi ha stilato un questionario e lo ha sottoposto ai coetanei.400 intutto, quelli che hanno risposto. E se provassimo, si chiede l’autore del volume, Paolo Crepaz, ad ascoltare e prendere sul serio quanto ci stanno comunicando? Leggere le risposte allarga il cuore e la mente. Molte mettono anche di buon umore! Fonte: Città Nuova (altro…)
Nov 30, 2012 | Cultura, Focolare Worldwide, Focolari nel Mondo
Per una settimana hanno imparato passi di hip-hop, si sono cimentati nella recitazione e nel canto e hanno appreso i segreti del mestiere del tecnico delle luci e del suono. Il tutto senza l’ausilio della comunicazione verbale. Solo linguaggio dei segni, le vibrazioni del suono e un profondo e diretto rapporto con chi ha gestito questi singolari workshop sul musical Streetlight. Protagonisti, a Düsseldorf dal 5 al 12 novembre, di quest’esperienza unica sia da un punto di vista artistico- musicale che umano, il Gen Rosso e 155 ragazzi della scuola LVR-Gerricus-Schule e della Hauptschule Montessori, molti dei quali ipoudenti e alcuni dei quali con difficoltà di apprendimento e problemi comportamentali.
Quello che si è creato è stato a detta dei protagonisti un “luogo di scambio reciproco” nuovo ed inaspettato. Da un lato la possibilità per apprendere l’arte dell’ascolto imparando a ‘percorrere un tratto della strada della vita’ accanto i giovani ipoudenti di varie estrazioni sociali e di fede. Dall’altro la possibilità di rivestire il musical di nuove formule di espressioni artistiche, come ad esempio piccoli spettacoli di luci, recitazione e il canto con il linguaggio dei segni. Al termine della settimana, molte sono state le manifestazioni di riconoscenza sia per il lavoro svolto sia per l’indispensabile supplemento d’amore che ognuno ci ha messo.
Come motto e consegna della settimana il titolo di una delle canzoni dello spettacolo Streetlight “I’ll be there” (“Anch’io ci sto”.), quella che uno personaggi dello spettacolo canta per raccontare il suo voler vivere per lo stesso ideale di pace e fraternità. “Sono orgogliosa dei miei studenti – ha detto a conclusione la direttrice della scuola LVR-Gerricus-Schule –, perché rappresentare un musical nonostante i problemi di udito è una sfida, ma è stato possibile grazie a Caritas Verband Colonia, all’associazione Starkmacher, e al Gen Rosso”. (altro…)
Nov 30, 2012 | Cultura
Da giovedì 29 novembre è online il nuovo sito di Sportmeet – www.sportmeet.org. È una rete internazionale di sportivi ed operatori del mondo dello sport, fondata nel 2002, con l’obiettivo di promuovere una nuova cultura dello sport. Veste grafica rinnovata, nuovi contenuti ed interazione con i più importanti canali social media (Facebook e Youtube), Sportmeet.org si prepara ad accogliere tutti i contributi volti a promuovere i veri valori dello sport. Una sezione è dedicata alle notizie, un’altra ai progetti, fra cui i progetti sportivi sociali in varie aree geografiche, un’altra ai testimoni, in cui i professionisti raccontano… (altro…)
Nov 29, 2012 | Cultura
È il dott. Paolo Frizzi, laureato in Storia all’Università di Padova, il primo candidato ad aver portato a termine il Dottorato di ricerca presso l’Istituto Universitario Sophia (IUS) di Loppiano in “Fondamenti e prospettive di una cultura dell’unità”. Cristianesimo e religioni nel ‘900 – un argomento impegnativo -: L’intuizione e la vicenda di Chiara Lubich. Storia, Teologia, Società“. Il dottorato indaga infatti sull’esperienza interreligiosa della fondatrice dei Focolari, offrendo una prima lettura di quanto accaduto grazie al suo carisma di comunione. La giovane istituzione accademica del Movimento dei Focolari ha offerto una novità non solo nell’argomento, ma anche nella natura del lavoro che, fedele allo spirito dello IUS, si è presentato con un approccio interdisciplinare, coniugando teologia, storia e dialogo fra le religioni. Sono queste le tre chiavi di lettura, che il dottorando – trentino come Chiara Lubich – ha usato per leggere un secolo di storia ed accadimenti socio-politici, di riflessione filosofico-teologica, rintracciando al loro interno i rapporti che Chiara, e con lei i Focolari, hanno stabilito nei vari continenti con persone di diverse fedi. «Una tesi – ha affermato mons. Piero Coda, presidente dello IUS e moderatore principale – che nella prassi, nella metodologia e nel risultato onora lo spirito interdisciplinare di Sophia e che dice che tale metodologia di ricerca e di lavoro funziona». Al teologo ha fatto eco lo storico, il prof. Paolo Siniscalco, già ordinario di Storia del Cristianesimo presso l’Università La Sapienza di Roma, secondo moderatore del lavoro di ricerca. Dal lavoro di Paolo Frizzi, spiega, emergono coordinate fondanti del pensiero del ‘900 europeo, all’interno delle quali la Lubich si inserisce quasi ignara, ma grazie, probabilmente, all’intuizione regalatale da un carisma che le permette di cogliere il battito del cuore dell’umanità del suo tempo. Ma la natura del percorso attraversato da Chiara nell’arco del ‘900 richiedeva anche un’analisi sociologica, che la tesi presenta – lo ha sottolineato il prof. Benni Callebaut, terzo moderatore – permettendo di entrare nella fitta nebbia dei processi messi in moto dai rapporti fra le diverse religioni negli ultimi decenni. Si tratta, come è spesso affermato da più parti, di un nuovo spirito religioso che porta dimensioni sconosciute all’Occidente degli ultimi secoli e che permette di vedere all’interno di un panorama nebuloso. All’interno di questi processi di trasformazione, la figura di Chiara Lubich emerge proprio come quella di un profeta che sa coniugare pensiero, spiritualità e dialogo. È una proposta tutta da scoprire che il lavoro di Frizzi lascia aperto ad ulteriori approfondimenti specifici. Lo IUS è, quindi, arrivato al suo primo dottore in “Fondamenti e prospettive di una cultura dell’unità”. Una tappa importante. Un giorno, lo scorso 7 novembre, che allo IUS verrà ricordato perché rappresenta un passo avanti nella scommessa accademica ed intellettuale voluta da Chiara Lubich prima di lasciare questa terra. Fonte: Roberto Catalano su Città Nuova online Chiara Lubich maestra di unità (altro…)
Nov 26, 2012 | Cultura
«L’idea è nata dall’esigenza di tanti lettori che da tempo ci chiedevano un agile strumento quotidiano basato sulle letture del giorno, in particolare sul testo evangelico quale stimolo a informare di esso il proprio vissuto. È una nostra caratteristica, infatti, da più di 50 anni, di ascoltare quanto propone “la base”». Qual è la differenza con tanti altri ottimi strumenti di questo tipo già presenti sul mercato religioso? «Oltre ai testi delle letture, a una meditazione spirituale e a qualche nota esegetica, abbiamo voluto affiancare ai santi del mese, dei personaggi di alto profilo morale, anche di altre fedi. Inoltre, diamo la parola a tanti cristiani che ci raccontano le loro esperienze di vita. Tutto ciò secondo la linea editoriale della nostra rivista che vuole favorire la mondializzazione del bene e concorrere all’unità del genere umano». Il Vangelo del giorno x vivere: è forte come affermazione. È davvero così? «Come giornalisti andiamo raccogliendo un po’ ovunque una crescente sete di verità, autenticità e spiritualità, anche in persone apparentemente indifferenti alla dimensione religiosa. La persona di Gesù, uomo Dio, è attualissima e le sue parole continuano a nutrire in modo misterioso e reale tante persone. Il nostro corpo ha bisogno di pane ma Gesù ci ricorda che non di solo pane vivrà l’uomo ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio. La parola di Gesù per eccellenza è stata la sua vita donata per amore. Un esempio per ciascuno di noi, impegnati non solo nell’ascolto della Parola ma nel metterla in pratica perché produca quanto afferma. Tra l’altro la coincidenza con l’Anno della fede in risposta all’appello del papa per una nuova evangelizzazione, mette proprio l’accento su una riflessione di fondo: come possiamo evangelizzare gli altri se non evangelizziamo prima noi stessi?». Che cosa manca in questa pubblicazione? «Almeno un elemento, forse per qualcuno importante: il testo del salmo quotidiano di cui troverete solo il versetto e il numero a cui si riferisce. Abbiamo pensato che questo limite, impostoci dalla foliazione, poteva essere uno stimolo ad aprire la Bibbia e leggerlo direttamente». Come fare per averlo? «In tre modi: per abbonamento come supplemento congiunto alla rivista Città Nuova – sicuramente la soluzione più conveniente per i nostri fedeli abbonati che così lo riceveranno puntualmente a casa loro –, in libreria, oppure rivolgendosi ai nostri agenti di Città Nuova sul territorio». Si può contribuire alla crescita de “Il Vangelo del giorno” anche inviando proprie esperienze sul Vangelo vissuto? «Assolutamente sì. Da sempre i nostri lettori sono partner privilegiati delle nostre avventure editoriali. Mai come questa volta il contributo della vita di ciascuno può dare visibilità a quella foresta silenziosa che cresce e che solleva il mondo». Per maggiori informazioni http://www.cittanuova.it/cn_abbonamenti Marta Chierico (altro…)