Nov 28, 2010 | Chiesa, Cultura
Umbria, Veneto e Sicilia sono le regioni che ospitano i progetti premiati dalla seconda edizione del premio Chiara Lubich per la Fraternità. Sguardo che si è allargato al mondo con il premio internazionale alla città di Catamarca, e alla lotta alla criminalità con la menzione speciale per il comune di Pollica. La consegna dei premi a tre territori italiani si è svolta alla presenza di autorità civili e religiose, numerosi sindaci e cittadinanza. Premiati il comune di Massa Martana, unitamente ai comuni di Deruta, Montefalco e Spoleto, per il progetto Città in rete in terra d’Umbria; il comune di Marsala, per un progetto di sviluppo di reti tra i cittadini, e al terzo posto il progetto di tre comuni del Berice vicentino, Castegnero, Longare e Nanto, con una nuova associazione che sviluppa forme di intervento per emergenze ambientali e di povertà. Incisivo l’intervento di Daniela Ropelato, docente di Scienze sociali dell’Istituto Sophia e rappresentante dell’Mppu internazionale, su “Partecipazione, città, fraternità”. Temi di grande attualità e di difficile attuazione. Traccia con passione alcuni spunti: ascolto delle istanze dei giovani; equilibrio tra diritti individuali e bene comune; gestione partecipata del territorio; responsabilità dei politici e dei cittadini.
Nell’edizione precedente era stata premiata la città ospitante, Ascoli, per il coinvolgente progetto “Amo la mia città”. Ed è proprio la sala consiliare medievale del palazzo del Comune ad accogliere la seconda assemblea annuale dell’associazione Città per la Fraternità, promotrice dell’iniziativa. L’associazione, ideata nel 2008, raduna una settantina di comuni di Italia che si ispirano alla categoria della fraternità nell’agire politico. Le novità di quest’anno: la consegna di un premio speciale al Comune di Pollica, in rispettoso omaggio ad Angelo Vassallo, il suo “sindaco martire, che ha dato la vita per la sua gente”; e un premio internazionale alla città di Catamarca (Argentina), per il suo impegno nel campo dell’educazione delle fasce più emarginate della società, attraverso i progetti di sostegno scolastico sparsi nel suo territorio. L’assemblea dell’Associazione Città per la Fraternità, inoltre, ha promosso l’idea di “regionalizzare” la loro azione, con incontri periodici delle città aderenti di una stessa regione, con l’obiettivo di coordinare e così rendere più efficace il loro agire sul territorio. Da Ascoli a Catamarca, o dagli Appennini alle Ande, dato che la città del travertino si trova circondata dalle montagne appenniniche e Catamarca sorge ai piedi delle Ande del nordovest argentino. Tutte città legate da un filo ideale, quello dei valori di fraternità proposti da Chiara Chiara Lubich per l’agire in politica, “l’amore degli amori”, come le piaceva definirla. Il premio internazionale è stato un chiaro segnale di apertura verso il mondo, con la convinzione dei Comuni associati, che – dopo aver agito con efficacia nella risposta ai bisogni del comune territorio – “una città non basta”, riprendendo ancora l’idealità di Chiara Lubich aperta alla fraternità universale.
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Nov 24, 2010 | Chiesa, Cultura, Focolare Worldwide, Focolari nel Mondo
I fatti sono noti. La Corea del nord ha cannoneggiato inspiegabilmente nei giorni scorsi l’isola di Yeonpyeong, vicino alla frontiera marittima con la Corea del sud, provocando 4 morti fra militari e civili, e Seoul ha risposto a sua volta sparando colpi di artiglieria verso il nord. “La vita, nelle strade, sembra scorrere normalmente ma in realtà il Paese è allertato” – scrive Marco Fatuzzo, presidente del Mppu, che proprio in questi giorni di tensione si trova in Corea del Sud per una serie di incontri ed eventi pubblici. I dipendenti statali sono precettati nei loro uffici, i partiti politici hanno convocato in modo permanente i loro “comitati di sicurezza”, e si è svolta una seduta straordinaria del Parlamento, nel corso della quale è stato emanato un documento di forte condanna dell’atto di aggressione subìto.
Fino all’ultimo si pensava di essere costretti ad annullare gli eventi pubblici programmati a Seoul dal Mppu coreano. Ma la situazione si è evoluta positivamente e tutto si è potuto svolgere regolarmente. Si è iniziato il 24 novembre, con il Centro nazionale Mppu, di cui fanno parte anche alcuni parlamentari, 3 dei quali presenti. “È stato un evento importante – racconta Fatuzzo – durato circa tre ore e con un dialogo partecipato ed intenso. Come si può intuire dai fatti recenti il discorso era incentrato sulla fiducia.” È possibile vivere concretamente la fraternità fra Sud e Nord Corea? Come declinare la fraternità nelle categorie del dialogo, della riconciliazione, del perdono, del superamento dei conflitti storici e attuali? In tutti la fiducia che questa sia l’unica strada percorribile, speranza sorretta dalla consapevolezza che tutto il Mppu nel mondo sta vivendo al loro fianco questi momenti di dolorosa sospensione. C’è stato pure un momento di festa per l’ammissione di un nuovo giovane membro nel Centro del Mppu: Emilia Heo che ha studiato relazioni internazionali a Ginevra ed attualmente lavora in Giappone.
Il 25 novembre è stata poi la volta di altri due incontri nella sede del Parlamento coreano. Il primo, con il Political Forum for Unity, un gruppo di ricerca parlamentare, costituito da circa 30 deputati sia della maggioranza che dell’opposizione, e di diversi orientamenti religiosi e culturali – cristiani di varie denominazioni, buddisti, won-buddisti, confuciani, taoisti – o senza alcun riferimento religioso. E, a seguire, un seminario pubblico su “La politica che piace al popolo”, presenti 150 persone, fra le quali una ventina di deputati dei tre principali partiti: Il Grande Partito Nazionale,al governo, il Partito Democratico Unito e il Partito Progressista della Libertà, all’opposizione. Significativa anche una nutrita presenza di giovani e una folta rappresentanza dei media. Sia le due relazioni introduttive che la tavola rotonda, sostenuta da 3 deputati, due docenti universitari e da una giovane studentessa, come pure il successivo dibattito, hanno mostrato una visione della politica capace di aprire i cuori alla speranza, pur nell’attuale contesto di sospensione e di crisi. Prevista per il sabato 27 la cerimonia conclusiva del primo corso della Scuola di formazione politica alla quale hanno partecipato 26 giovani. L’evento si svolgerà sempre in una sala del Parlamento, con la lezione di chiusura e la consegna degli attestati. (altro…)
Nov 18, 2010 | Cultura, Famiglie, Focolari nel Mondo
Nuova visibilità alla famiglia, protagonista della missione evangelizzatrice. Dal 25 al 27 novembre prossimi sarà questo il focus dei duecento partecipanti al congresso “La famiglia cristiana, soggetto di evangelizzazione” rivolto a famiglie di tutto il mondo impegnate nella formazione cristiana di altre famiglie. Numerose le testimonianze, realizzate ad ogni latitudine. Fra queste, tre storie di Famiglie Nuove: dall’Argentina Alicia e Alfredo Mucchiut con un’esperienza nel sociale, dall’Angola Miriam e Roberto Pina sull’evangelizzazione, e ancora dall’Italia Lucia e Paolo Crepaz sull’educazione dei figli. Spiritualità e vita quotidiana, tema della prima sessione di esperienze, che guardano alle problematiche del rapporto con i figli, l’apertura alla trasmissione della vita, il mondo del lavoro, della scuola, il tempo libero e la testimonianza evangelica della famiglia.
L’impegno delle famiglie nell’evangelizzazione è invece al centro del secondo giorno di lavori: ci sono quelle che si occupano dell’educazione cristiana dei bambini e ragazzi, altre impegnate nella preparazione del matrimonio o nell’accompagnamento di coppie in difficoltà, e operano a livello di parrocchia, di diocesi e di associazione. Solidarietà e impegno civile sono l’argomento conclusivo del congresso, con esperienze di volontariato e di impegno in società. I fatti di vita eloquenti presentati insieme a momenti di riflessione e di dialogo, vogliono offrire un servizio alla comunione ecclesiale e all’evangelizzazione familiare, suscitando creatività e responsabilità. Essi manifestano, sottolinea il cardinal Antonelli, presidente del Pontificio Consiglio per la Famiglia, che “è nella relazione vitale con Cristo che la famiglia ricava speranza, carità, gioia, coraggio, capacità di discernimento e lo spirito di solidarietà per un fecondo servizio nella società.” Il congresso nasce nell’ambito del progetto per dare impulso alla soggettività ecclesiale e sociale della famiglia, avviatosi a seguito del VI Incontro Mondiale delle Famiglie a Città del Messico del gennaio 2009. Programma del congresso internazionale:
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Nov 14, 2010 | Chiesa, Cultura, Focolari nel Mondo, Spiritualità
Marcin Zygmunt viene dalla Polonia, è un matematico specializzato in teoria dei giochi, e insegna all’Università di Cracovia: “Noi matematici siamo abituati a ragionare solo nel nostro settore. Qui viene in rilievo l’interdisciplinarietà”. Maria Do Socorro Malatesta, docente di psicologia e sociologia, ha appena ricevuto un premio dall’Università di Cabo Frio (Rio de Janeiro), per una ricerca condotta su un’area povera della regione, per studiare i fattori socio-antropologici che incidono sull’uso di psico-farmaci. Padre Gennaro Cicchese, 7 mesi all’anno in Italia, 5 in Senegal, da oltre 5 anni fa spola fra i due continenti e insegna antropologia filosofica a Roma e a Dakar. Yukiko Yamada, 31 anni, giapponese, vive in Spagna e si occupa di cooperazione internazionale. Sono alcuni dei volti e delle voci dei trecento partecipanti provenienti da ben 26 Paesi (compresa Africa, Medio Oriente, Australia) che, rappresentanti di discipline diverse, si sono radunati dal 10 al 14 novembre a Castelgandolfo, attorno al centro studi interdisciplinare dei Focolari, fondato da Chiara Lubich nel 1990 e che porta il nome di Scuola Abbà.
Obiettivo di questo centro studi è approfondire, a livello scientifico, le intuizioni originarie del carisma dell’unità, legate all’esperienza mistica vissuta da Chiara Lubich nell’estate del 1949. Con una metodologia propria: l’“immersione” completa nel pensiero l’uno dell’altro, per arrivare a penetrare le ragioni e i patrimoni culturali di ognuno e così “pensare” illuminati dalla presenza di Gesù in mezzo a coloro che sono uniti nel suo nome (Mt 18, 20). È dunque a partire da questo “metodo” che si fonda l’originale esperienza culturale dei 300 convenuti dal background assai diverso, essendo cristiani di diverse Chiese e di 22 aree disciplinari: letteratura e arti figurative, architettura e diritto, medicina e politica, psicologia e scienze della comunicazione, economia, pedagogia e scienze della natura, senza nominare tutte le discipline legate all’area filosofica e teologica, e ai dialoghi ecumenico e interreligioso. Il programma ha visto un susseguirsi delle “lezioni” tenute dalla stessa Chiara Lubich ai membri della Scuola Abbà negli anni dal 2002 al 2004, centrate in particolare sull’aspetto antropologico, alternate con panel in cui vari studiosi hanno presentato approfondimenti legati alle rispettive discipline. Dalla filosofa Anna Pelli, con “Spunti di riflessione sul nucleo ontologico della persona”, al teologo irlandese Brendan Leahy sull’”Antropologia ecclesiale nel pensiero di Chiara Lubich nel 1949”, al massmediologo Michele Zanzucchi sul tema “La persona comunica col silenzio e con la parola”, o ancora Simonetta Magari che ha indagato su “La persona come relazione in prospettiva psicologica”. Altre originali riflessioni hanno toccato l’aspetto linguistico, con Maria Caterina Atzori “Dal linguaggio all’antropologia di Chiara Lubich”, quello economico, con Luigino Bruni e i suoi “Spunti su idea di soggetto agente di relazione in economia”, e quello artistico con la compositrice Thérèse Henderson: “La creatività della persona, eco della creatività di Dio”. Giusto per citarne alcune. Ai panel si sono intervallati momenti di riflessione di gruppo, sia interdisciplinari che per aree tematiche.
Da Maria Voce, presidente dei Focolari, e per anni membro della Scuola Abbà per la disciplina del diritto – Maria Voce è avvocato – l’invito ai 300 studiosi a lavorare per estrarre delle linee dottrinali che emergono da questo carisma, “senza la pretesa di finire, ma di cominciare, coscienti di avere tra le mani un dono per il bene dell’umanità”. “Un impegno serio di lavoro” i cui risultati si vedranno perché frutto anche della vita vissuta in tutto il Movimento dei Focolari. Un legame tra vita e pensiero dal quale non si può prescindere. Una proposta accessibile davvero da tutte le culture? Philippe Hu, cinese di Hong Kong, docente di linguistica generale alla Fu-Jen University di Taiwan, negli ultimi mesi si è dedicato alla traduzione di alcuni testi di Chiara Lubich del 1949. “È accessibile, ma ci vuole un metodo. Il metodo è quello praticato in questa comunità di studiosi. Così il miracolo di capirsi arriva. Questo i cinesi lo capiscono e lo apprezzano”. La composizione internazionale e multiculturale della platea lo conferma. (altro…)
Nov 8, 2010 | Cultura, Focolari nel Mondo, Spiritualità
E’ stato inaugurato, sabato 6 novembre, il Polo imprenditoriale di Economia di Comunione (EdC) portoghese, presso la cittadella dei focolari nella località di Abrigada – Alenquer.
Presenti 250 persone, tra cui il sindaco di Alenquer, alcuni deputati, imprenditori ed economisti.
Il prof. Luigino Bruni, economista, e l’imprenditore Alberto Ferrucci, della Commissione Centrale dell’EdC, nel loro intervento, hanno risaltato l’importanza di un Polo dell’EdC in una cittadella del Movimento dei Focolari (attualmente sono 35 nei 5 continenti), come testimonianza di una cultura economica nuova, capace di fare crollare i muri del capitalismo e dell’individualismo dei nostri giorni.
La prof.ssa Manuela Silva, economista, ha sottolineato l’importanza vitale di questa realtà, evidenziando la visione profetica di Chiara Lubich, fondatrice dei Focolari, sulla Economia di comunione. “Quando viene messa in atto – ha aggiunto – è destinata ad essere luce che arriva lontano, come un faro nel buio della società di oggi”. Quindi ha sfidato tutti a rimanere fedeli alla prima intuizione di Chiara sull’EdC.
Alcuni imprenditori che aderiscono al progetto hanno raccontato la storia della costruzione di questo Polo, iniziata nel 2004, coinvolgendo il lavoro di tanti ed fino alla realizzazione di questo sogno. Sono stati gesti di generosità, piccoli e grandi, sofferenze, perdite materiali e spirituali, autentici “mattoni” di questa “cattedrale”, come qualcuno ha definito il nuovo Polo, destinato a testimoniare Dio nel mondo dell’economia.
Nel Polo “Giosi Guella” sono attualmente istallate 3 aziende, e tante altre che hanno aderito allo stesso progetto sono sparse in tutto il Paese e collegate al Polo. Sono piccole e medie aziende for profit che, con gli ideali dell’Economia di Comunione, lavorano per il bene comune.
A conclusione del programma si è stabilito un collegamento internet con il Polo Lionello Bonfanti, a Loppiano (Italia), dando una dimensione allargata a questo avvenimento. Fra l’altro è stata ricordata una frase di Chiara riguardante il Polo italiano: “Una luce in mezzo alle tenebre, per quanto sia piccola, si vede da lontano”. Un incoraggiamento per rispondere alla sfida.
Il sindaco di Alenquer, Jorge Riso, ha ufficialmente proceduto all’inaugurazione. Nel suo breve intervento ha ringraziato il Movimento e la cittadella Arco-Iris per il loro contributo positivo al territorio, non solo attraverso il Centro di Fisioterapia, ma anche per i rapporti con la popolazione. “Questo Polo – ha detto – è un privilegio per il comune di Alenquer. E’ un progetto che va aldilà dei limiti del nostro territorio”.
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Nov 4, 2010 | Cultura
Il dossier ripercorre le tappe del cammino storico, la vita dei focolarini oggi, l’impegno nel sociale, la fede nel quotidiano. “Dando voce ai semplici militanti così come alle guide del movimento, a partire da Maria Voce” – così si legge in apertura dell’approfondimento a cura di Vittoria Prisciandaro. La rivista, fondata nel 1979 e con una tiratura di 37mila copie, nel numero di novembre esce con un allegato – il primo di una collana di cinque audiolibri – dedicato per l’occasione a Chiara Lubich. Si tratta dell’antologia “Tutto vince l’Amore”, che raccoglie alcuni pensieri di Chiara, recitati da attori italiani. Focolari. Ideale di fraternità – Nelle 32 pagine dedicate ai Focolari – oltre ai luoghi, alle tappe storiche, ai “fatterelli” del Vangelo nel quotidiano – si alternano domande al co-presidente e alla presidente. “Che posto hanno nel movimento preti, parrocchie e vescovi”? la sintesi delle domande poste a Giancarlo Faletti; movimenti ecclesiali, federalismo, educazione, inculturazione, riforma della giustizia, dialogo interreligioso e società multietinica, sono invece alcuni dei temi affrontati nell’intervista a Maria Voce, “Emmaus, la teologa-avvocato nel ruolo che fu di Chiara”. Il mensile Jesus è disponibile in edicola, mentre sul sito sarà on line un’intervista audio a Maria Voce, sintesi di quanto scritto sul giornale, e parte del dossier. Sulle pagine di focolare.org invece – pensando soprattutto a quanti non leggono in italiano – troverete a puntate alcuni dei contenuti (altro…)