Feb 10, 2024 | Ecologia, Sociale
“Join the Dots Together”, Unire i Punti Insieme. Questo il titolo dell’iniziativa che ha coinvolto quaranta organizzazioni e la comunità dei Focolari per la lotta alla crisi climatica. Fare qualcosa insieme per la giustizia climatica e lavorare in modo collaborativo per avere un impatto maggiore su questo grave e urgente problema. Questi gli obiettivi dell’evento tenutosi nel mese di gennaio 2024 a Belfast in Irlanda del Nord, organizzato dalla comunità del Movimento dei Focolari insieme al Centro dei Gesuiti di Belfast, la Cappellania dell’Università dell’Ulster, la Pastorale Giovanile Redentorista e la Diocesi di Down e Connor. L’iniziativa ha visto la presenza di sessanta persone in rappresentanza di quaranta organizzazioni. Si è svolta presso l’università di Ulster ed era intitolata “Join the Dots Together”, ovvero “Unire i Puntini Insieme”, incontrarsi per lavorare fianco al fianco sull’emergenza climatica. La dott.ssa Lorna Gold, presidente del “Movimento Laudato Sì” globale, – nato dopo l’omonima enciclica di Papa Francesco sulla cura della Casa Comune – nel suo discorso ha affrontato questioni spinose tra cui il lento progresso dell’eliminazione dei fossili combustibili e allo stesso tempo ha instillato un senso di gioiosa speranza in tutti i presenti. Riflettendo sul documento della COP28 (28ª conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici) ha sottolineato come sia stato importante aver confermato che le cause primarie del cambiamento climatico siano i combustibili fossili. “Il genio è uscito dalla bottiglia ora e non si può tornare indietro” ha affermato. Ha quindi parlato dell’importanza del Trattato di non proliferazione dei combustibili fossili. L’uso del termine “non proliferazione”, di solito legato alle armi di distruzione di massa, è infatti legato ai rischi che il mondo deve affrontare dal continuo uso di combustibili fossili. Inoltre Lorna Gold ha voluto evidenziare l’importanza dei gruppi religiosi come principali parti interessate nel pianeta con miliardi di dollari investiti nei mercati globali, e proprietari del 12% della terra del mondo. “Le persone di fede – ha ribadito – sono in una posizione chiave per cambiare la narrazione e riscrivere il futuro”.
Non a caso Lorna Gold è stata appena nominata CEO di FaithInvest, un’organizzazione che si concentra sulla mobilitazione di tutte le fedi per mettere al lavoro le proprie risorse, in particolare i propri investimenti finanziari, per contribuire a spostare l’economia verso una maggiore sostenibilità. L’evento è stato una testimonianza forte per la società civile e i gruppi religiosi nell’Irlanda del Nord, con la presenza di persone del forum interreligioso, della comunità baha’i, della fondazione Gaelic Athletic Association, dell’Unione delle Madri e di Trocaire (la Caritas in Irlanda), nonché di diversi gruppi non religiosi come Keep Northern Ireland Beautiful. “È molto insolito trovare un tale conglomerato di gruppi uniti per una causa comune – ha affermato Lorna Gold – ma forse è esattamente la questione climatica su cui siamo tutti d’accordo”. Alcune testimonianze dei partecipanti. Georgia Allen e Glen MacAuley, giovani di Fridays for Future NI ogni venerdì del 2023 hanno scioperato davanti al municipio di Belfast e sentivano l’importanza di partecipare all’incontro. “È stato positivo e interessante, con un oratore stimolante – ha affermato Allen -. Era un invito all’azione, a fare qualcosa di concreto insieme”. Al termine hanno voluto scattare una foto con Lorna Gold come simbolo di partecipazione allo sciopero climatico con lei! John Barry, professore di Economia e Politica Verde alla Queen’s University, ha dichiarato: “In questo momento di emergenza climatica ed ecologica dobbiamo tutti unirci riconoscendo che è più tardi e peggio di quanto la gente pensi, ma non senza speranza. Le comunità di fede hanno un ruolo importante da svolgere, quindi è stato bello vedere un tale raduno interconfessionale di persone di fede disposte a rimboccarsi le maniche e iniziare a riparare il nostro mondo distrutto”.
Edwin Graham del Forum interreligioso ha commentato: “Unire i punti… Insieme – un’iniziativa straordinaria che ha riunito molte persone provenienti da una moltitudine di organizzazioni e gruppi che hanno a cuore l’ambiente. La diversità dei presenti è stata impressionante, dai leader di alto livello nelle comunità di fede alle piccole organizzazioni composte da attivisti dedicati”. E ancora, Nicolas Hanrahan di Trocaire: “È stato bello vedere così tante persone che hanno fatto un ottimo lavoro per prendersi cura della nostra casa comune. (…) Non vedo l’ora che arrivi il prossimo”! Gli fa eco Suor Nuala della parrocchia di St. John: “Oggi è stato al di là di tutte le nostre aspettative, tutti non solo lo hanno apprezzato, ma lo hanno trovato estremamente utile”. Infine Finbarr Keavney del gruppo Newcastle Laudato Sì: “Che mattinata emozionante e piena di speranza. È così bello incontrare molte persone adorabili di fedi diverse, tutte legate insieme da un desiderio di giustizia climatica”. Lorna Gold infine ha ricordato che unire i punti e formulare piani per lavorare in modo collaborativo sulla giustizia climatica, è la chiave: “Possiamo piantare i semi di un nuovo futuro, ma l’unico modo per farlo è insieme”.
Lorenzo Russo
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Gen 25, 2024 | Cultura, Ecologia, Ecumenismo
Da Città del Messico il racconto di un appuntamento tra cristiani di varie Chiese al quale ha partecipato anche la comunità locale dei Focolari “Il silenzio è essenziale nel cammino di unità dei cristiani. É fondamentale infatti per la preghiera, da cui l’ecumenismo comincia e senza la quale è sterile”[1] si esprimeva così Papa Francesco il 30 settembre 2023 quando, in piazza San Pietro, era attorniato dai fratelli cristiani di varie confessioni, giunti per la veglia ecumenica che ha preceduto il Sinodo. Ed è questo lo spirito che anima anche la Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani dal 18 al 25 gennaio 2024, celebrata in tutto il mondo, invocando unità tra tutte le Chiese e comunità ecclesiali. Ma l’unità non va cercata solo questa settimana: è un impegno da vivere tutto l’anno.
Lo sanno bene gli amici della comunità del Movimento dei Focolari di Città del Messico che, alcuni mesi fa, hanno organizzato una giornata di dialogo tra cristiani di varie Chiese legata alla giornata mondiale di preghiera per la Cura del Creato in collaborazione con la Commissione di Ecologia Integrale dell’Arcidiocesi di Città del Messico. Dopo un primo momento di preghiera nella bella cappella del Seminario Minore dell’Arcidiocesi, i partecipanti hanno fatto una passeggiata ecologica guidata da alcune donne di diverse comunità indigene. Queste comunità hanno infatti una profonda relazione con il Creato, che manifestano con simboli, canti e preghiere nelle loro lingue. In particolare, è venuto in evidenza come l’acqua sia un elemento essenziale per la vita di tutti gli esseri viventi senza distinzione. E il simbolo dell’acqua che scorre – immagine ecologica, vivificante e sinodale – è stato ripreso quando, assetati dopo la camminata, i leader delle Chiese presenti – vescovi anglicani del Messico e sacerdoti della Chiesa ortodossa d’America – hanno preso brocche di terracotta per servire da bere a ciascuno dei presenti, anche in piccole tazze di terracotta.
L’agape fraterna finale è stata un momento di scambio e di vicinanza, di condivisione di sogni e possibili progetti futuri. Fra i presenti anche il Primate anglicano del Messico, il Vescovo cattolico di Città del Messico, una diaconessa anglicana, alcuni membri della Chiesa ortodossa antiochena, i sacerdoti cattolici degli uffici diocesani per l’Ecumenismo, della Pastorale Giovanile e della Cura del Creato un gruppo della Comunità di Sant’Egidio, alcuni membri della Commissione per lo Sviluppo Integrale della Conferenza dei Vescovi Cattolici del Messico, dell’Istituto Messicano di Dottrina Sociale, della Pastorale degli Indigeni. È stato un momento di grande unità in cui ognuno ha potuto constatare che vale la pena non lesinare sforzi per contribuire a generare un dialogo della vita in Messico e ovunque.
Lorenzo Russo
[1] Papa Francesco, Veglia ecumenica per la pace, Piazza San Pietro, 30 settembre 2023. https://www.vatican.va/content/francesco/it/homilies/2023/documents/20230930-vegliaecumenica.html (altro…)
Dic 29, 2023 | Ecologia
Concretizzare le Encicliche sulla cura della casa comune di Papa Francesco Laudato si’ e Laudate Deum con gesti concreti. A Formia, in Italia, l’idea di sviluppare forme rinnovabili di energia incentivando una maggiore efficienza energetica. “In alcuni luoghi, si stanno sviluppando cooperative per lo sfruttamento delle energie rinnovabili che consentono l’autosufficienza locale e persino la vendita della produzione in eccesso. Questo semplice esempio indica che, mentre l’ordine mondiale esistente si mostra impotente ad assumere responsabilità, l’istanza locale può fare la differenza”. Queste sono le parole di Papa Francesco nell’enciclica Laudato si’ sulla cura della casa comune, pubblicata nel 2015. Dopo la pubblicazione di questa lettera e alla luce della nuova esortazione apostolica Laudate Deum del 4 ottobre scorso, tante comunità nel mondo si sono sentite spronate per far qualcosa di concreto per la cura dell’ambiente, modificare i propri stili di vita e quindi fare qualcosa contro i cambiamenti climatici. A Formia, in Italia, la comunità dei Focolari ha pensato di intervenire efficacemente nella cura delle persone e dell’ambiente sentendo questa responsabilità. All’inizio del 2023 dopo un breve iter organizzativo è nata una Comunità Energetica Rinnovabile intorno ad una Parrocchia del proprio Comune. Un’aggregazione di più soggetti con lo scopo di produrre, auto-consumare, vendere e condividere energia elettrica. E tutto è nato dal desiderio di concretizzare quanto proposto da Papa Francesco nella Laudato si’. Sempre il Papa, riferendosi alle comunità locali, afferma che proprio lì “possono nascere una maggiore responsabilità, un forte senso comunitario, una speciale capacità di cura e una creatività più generosa, un profondo amore per la propria terra, come pure il pensare a quello che si lascia ai figli e ai nipoti”. Ecco quindi l’idea di sviluppare forme rinnovabili e poco inquinanti di energia incentivando una maggiore efficienza energetica. Non solo. Se da un lato c’è il desiderio di dare più attenzione a risolvere la crisi ambientale, dall’altro si cerca di intervenire anche sulle difficoltà che qualche cittadino ha nel pagare le bollette energetiche. Tuttavia la comunità energetica coinvolge una varietà di soggetti: dalla Parrocchia alle famiglie, dalle istituzioni scolastiche alle attività commerciali. Mettere insieme soggetti diversi crea probabilmente varie incomprensioni o visioni diverse. Per questo si è cercato fin dall’inizio di coinvolgere tutti e spiegare gli obiettivi del progetto affinché si diventasse consapevoli del percorso che si doveva affrontare. Così si sono succeduti diversi incontri per comprendere le motivazioni, superare i dubbi le difficoltà. La comunità locale quindi ha partecipato ad un bando pubblico per ricevere dei fondi. I sussidi erano pensati proprio per Comunità Energetiche Rinnovabili. I contributi che hanno ricevuto hanno permesso loro di partire con il progetto.
Lorenzo Russo
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Nov 8, 2023 | Ecologia, Nuove Generazioni
In dialogo per il bene del pianeta: è questo lo slancio che ha animato il Green Care Programme, evento organizzato su iniziativa di Multipolar Dialogue che si è svolto in Belgio dal 25 al 29 ottobre 2023 L’ecologia, un tema di crescente interesse globale, ha attirato sempre più l’interesse di molti. Papa Francesco sottolinea l’urgente necessità di affrontare le questioni ambientali attraverso la sua enciclica “Laudato Si’”. Nonostante questi appelli, la cruda realtà rimane: ci sono stati pochissimi miglioramenti tangibili. Cosa manca ai nostri sforzi collettivi e cosa possiamo fare di più per proteggere il nostro pianeta? Per cercare risposte a queste domande e trovare modi per agire collettivamente, un gruppo eterogeneo di 50 persone provenienti da oltre 13 Paesi diversi si è riunito al Centrum Eenheid, a Rotselaar, in Belgio, dal 25 al 29 ottobre 2023 per un evento “trasformativo” di quattro giorni. La loro missione: impegnarsi nel dialogo, acquisire conoscenze e scambiare esperienze per migliorare la cura del nostro pianeta.
Organizzato da Multipolar Dialogue, iniziativa che riunisce cittadini dell’Europa dell’Est e dell’Ovest in una metodologia basata sulla pratica di un “patto d’amore”, sul quale si può costruire uno spazio di fiducia, l’evento ha offerto un ricco mix di conferenze, interventi, dialoghi e buone pratiche, creando uno spazio dinamico per la condivisione di esperienze e conoscenze. I partecipanti si sono impegnati in dialoghi stimolanti su una serie di argomenti, come lo sviluppo sostenibile, la biodiversità, l’ecologia integrale e la riduzione del rumore. Oltre a questi dialoghi, i partecipanti hanno avuto l’opportunità di condividere le loro esperienze, come iniziative quali orti scolastici e comunitari, “Greening Africa Together“, “Grüne Dach Impulse” e sono stati coinvolti nei workshop. Inoltre, l’evento è stato impreziosito dalla presenza di stimati esperti che hanno arricchito i dialoghi e fornito ai partecipanti una comprensione completa delle sfide e delle soluzioni. Il Dr. Helmut Maurer, un’autorità in materia ambientale, ha condiviso prospettive preziose durante un’intervista incentrata sull’attuazione del Green Deal, facendo luce sui passi pratici necessari per affrontare le questioni ambientali. Lorna Gold, presidente del Movimento Laudato Si’ e CEO di FaithInvest, ha portato il suo bagaglio di esperienza all’evento, ispirando i partecipanti con la sua saggezza e visione. Un’iniziativa multiprogetto Questo evento non è stato solo un incontro a sé stante, ma una componente cruciale della più ampia iniziativa “Project DialogUE“. L’obiettivo generale di questa iniziativa è quello di coinvolgere attivamente i cittadini, dando loro una piattaforma per esprimere le proprie preoccupazioni e idee. Nell’ambito di questa missione, l’evento aveva uno scopo ben preciso: facilitare dialoghi significativi e formulare proposte da presentare all’Unione Europea. Nel perseguire questo obiettivo, i partecipanti hanno avuto l’opportunità unica di visitare le istituzioni dell’UE, approfondendo i processi e le vie attraverso le quali le loro proposte e richieste potrebbero essere incanalate. Il “Progetto DialogUE” si allinea all’impegno del movimento dei Focolari di ascoltare il grido della terra e rispondere ai suoi bisogni. Questo impegno è racchiuso nell’EcoPlan – la dichiarazione del Movimento dei Focolari per l’ecologia integrale – che è stato presentato durante l’evento, delineando un percorso verso un futuro più sostenibile e consapevole dell’ecologia integrale. Connettersi per il cambiamento
Oltre alle preziose conoscenze acquisite e alle esperienze condivise, questi quattro giorni hanno lasciato un profondo impatto sui partecipanti. Si sono sentiti più che semplici partecipanti; sono diventati parte di una comunità globale con una preoccupazione comune per il benessere del nostro pianeta. Il senso di connessione, il dialogo e lo scopo collettivo erano palpabili, poiché individui provenienti da contesti e Paesi diversi si riunivano per rispondere al grido della Terra. Come ha detto Anna Waibel, una delle forze trainanti del progetto Orti scolastici in Austria, “Per me è stato davvero fantastico vedere che la mia scuola non è l’unico posto che cerca di cambiare qualcosa, ma che anche altri vogliono farlo. Ho notato che nulla funziona senza la comunità e senza agire insieme”. Anny Hesius, coordinatrice del Dialogo Multipolare dal Belgio, ha riassunto in modo appropriato il sentimento collettivo, dicendo: “La proposta era di aprirci l’un l’altro per ascoltare e scambiare conoscenze e questo ci ha reso più consapevoli, più forti, più corresponsabili e più decisi. Siamo diventati una vera famiglia. Protagonisti della pace e della giustizia, dell’amore verso gli abitanti della terra e della nostra casa comune”. In questi quattro giorni, i partecipanti non solo hanno ampliato le loro conoscenze in materia di ecologica, ma hanno anche trovato un senso di determinazione e di comunità, partendo con una rinnovata volontà a collaborare e a realizzare un cambiamento significativo su scala globale.
Ana Clara Giovani
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Ott 18, 2023 | Chiesa, Ecologia
Otto anni dopo l’Enciclica “Laudato Si”, il pontefice rivolge, con l’Esortazione Apostolica “Laudate Deum“, un appello a tutti gli uomini di buona volontà perché si reagisca in modo adeguato alla crisi climatica.
Ancora troppo poco è cambiato nei fatti. Il mondo «si sta sgretolando e forse si sta avvicinando a un punto di rottura» [2]. È della settimana scorsa la notizia dell’osservatorio climatico dell’Unione Europea (Copernicus) secondo cui “settembre è stato il mese più caldo di sempre” (dal 1850 in poi). L’aumento della temperatura è certo uno dei sintomi più vistosi del cambiamento climatico in atto. A luglio scorso la più autorevole rivista mondiale del settore “Nature” ha dimostrato che le ondate di calore dell’estate 2022 hanno causato quasi 63mila morti in Europa. Certo non dobbiamo cadere in considerazioni catastrofistiche perché i margini di cambiamento di rotta sono ancora possibili, ma bisogna rifiutare categoricamente ogni negazionismo, irrazionale e non scientifico. Dopo aver risposto con piglio deciso a tutte le più comuni obiezioni contro la crisi climatica in atto, il pontefice sottolinea “Mi sento costretto a fare queste precisazioni, che possono sembrare ovvie, a causa di certe opinioni denigratorie e irragionevoli che trovo anche all’interno della Chiesa cattolica” [14]. Prende le distanze dall’incolpare i poveri. “Come possiamo dimenticare che l’Africa, dove vive più della metà delle persone più povere del mondo, è responsabile solo di una piccola frazione delle emissioni accumulate nel corso della storia?” [9]. Bergoglio rivolge a ciascuno di noi una chiamata “ad accompagnare questo percorso di riconciliazione con il mondo che ci ospita e ad impreziosirlo con il proprio contributo” [69]. Purtroppo, alcuni effetti della crisi climatica sono già irreversibili: delle specie hanno “smesso di esserci compagne di viaggio e sono diventate nostre vittime” [15]. Eppure, non possiamo non “riconoscere […] che la vita umana è incomprensibile e insostenibile senza altre creature” [67]. Tutto ciò non può lasciarci ancora indifferenti. Per consentire il cambiamento bisogna modificare sia il modo in cui “guardiamo” gli altri e la natura, sia il modo in cui esercitiamo il potere per raggiungere uno scopo. Anche i piccoli passi individuali sono importanti: potrebbero non portare a un successo immediato e quantificabile ma possono fungere da battistrada per un cambiamento culturale e “mettere in moto grandi processi di trasformazione che lavorino dal profondo della società” [71]. Il prendersi cura di ogni dimensione del nostro pianeta è una sfida collettiva che richiede una risposta collettiva. In questi anni tanti sono stati gli sforzi globali ma con risultati spesso deludenti: promesse non mantenute ed obiettivi rimandati. Ma “se abbiamo fiducia nella capacità degli esseri umani di trascendere i loro piccoli interessi e pensare in grande[…], non possiamo smettere di sognare che la COP28 porti ad un’accelerazione decisiva della transizione energetica, con impegni effettivi e monitorabili” [54]. Anche noi non possiamo rinunciare a questo “sogno”. È una scommessa: conquistare tutte le persone di buona volontà a lavorare per un mondo in cui valga la pena vivere.
Stefania Papa
https://www.youtube.com/watch?v=IwFQytq1Ly0&t=27s (altro…)
Ago 31, 2023 | Ecologia, Ecumenismo
Il Tempo del Creato è un tempo durante il quale i cristiani nel mondo si uniscono in preghiera e in azione per prendersi cura della casa comune. Un tempo di grazia che le Chiese cristiane indicano a tutti per rinnovare il rapporto con il Creatore e con il creato, attraverso la meditazione, la conversione e l’impegno comunitario. Questo periodo, che si apre il 1 settembre di ogni anno con una celebrazione ecumenica in occasione della Giornata mondiale di preghiera per la cura del creato, termina il 4 ottobre, festa di San Francesco d’Assisi, patrono dell’ecologia amato da molte confessioni cristiane. Il tema scelto per questo 2023 è “Che la giustizia e la pace scorrano” e prende ispirazione dalle parole del profeta Amos, “Piuttosto come le acque scorra il diritto e la giustizia come un torrente perenne.” (Amos 5: 24). La speranza, dunque, è che come un “fiume possente” questi due elementi, giustizia e pace, possano invadere di benessere e bellezza il nostro pianeta. Una sfida certamente che ci mobilita, alla quale ciascuno, come parte del popolo di Dio, è chiamato a rispondere impegnandosi in prima linea e nel suo piccolo, per creare ponti di dialogo, per la giustizia climatica ed ecologica, mettendosi in ascolto delle comunità più colpite dalla perdita della biodiversità. Tante le attività e le iniziative avviate in tutto in mondo in preparazione della giornata di apertura, come quella promossa dal Movimento Laudato Sì, che invita a pregare per la giustizia climatica e condividere questa preghiera con tutti i negoziatori e i leader politici della COP28 (https://laudatosimovement.org/it/prega-con-noi-per-la-giustizia-climatica/ ). Per partecipare all’ Incontro di Preghiera Ecumenica del 1 settembre sarà possibile registrarsi e accedere tramite il seguente link: https://us06web.zoom.us/webinar/register/WN_s6x-_ULjRZWRyzUYGNAhAg#/registration. Per maggiori informazioni visitare il sito https://seasonofcreation.org/it/ https://youtu.be/k5s4vLjFqhc?si=OkbUO-c8R-OFI_lx (altro…)