Feb 2, 2013 | Cultura, Focolare Worldwide, Focolari nel Mondo, Nuove Generazioni, Sociale, Spiritualità
Una giovane ventenne con un bellissimo sorriso, fresco e modesto, così si presenta Alejandra Giménez, studentessa del secondo anno di medicina ad Asunción, Paraguay, dove vive con i suoi genitori e un fratellino. Alejandra racconta con entusiasmo del suo impegno all’università, sia in campo scientifico, sia nelle associazioni studentesche. Impegni e attività che, naturalmente le portano via del tempo allo studio e per le quali deve sacrificare molte cose che le piacciono. Ma riesce a portare avanti tutti questi impegni e anche a studiare perché riserva sempre un tempo sufficiente per la sua formazione spirituale. È per questo che si raduna periodicamente con le altre giovani dei Focolari da cui si sente appoggiata. Ma lasciamola raccontare. “Sono stata ad un congresso di medicina dove si è parlato della morte celebrale e della donazione degli organi, da lì ho deciso di organizzare una campagna di sensibilizzazione su questo tema. Ho contattato la Società Scientifica degli Studenti di Medicina della mia Università: UNA (Universidad Nacional de Asunción) ed ho iniziato a farne parte come Direttrice del Dipartimento di Educazione Medica. Insieme a tre compagne di corso, Eliana Duarte, Aracy Do Nascimento e Lilian Carreras, abbiamo approfondito l’argomento con una ricerca scientifica sulla conoscenza e diffusione della donazione degli organi tra gli studenti di medicina che è stata, poi, selezionata per rappresentare la mia università ad un’importante giornata di studi a Curitiba in Brasile; e poi, nel settembre 2013, ad un congresso internazionale negli Emirati Arabi Uniti”.
Un’altra sua ricerca riguarda i “falsi risultati dell’alcoltest” sui conducenti d’auto. In questo studio si affrontano le “credenze” che circolano tra i giovani, ad esempio quella che indica che usare colluttorio per le gengive o sciroppo per la tosse rendono positivi al test e quindi alterare i risultati. Gli incidenti stradali sono la prima causa di morte per i giovani del Paraguay, quindi alcol, incidenti e donazione di organi sono temi tra loro strettamente correlati. Alejandra è stata successivamente eletta in altre associazioni scientifiche studentesche ed ha continuato ad organizzare attività di sensibilizzazione, tra cui una per la salute cardiovascolare, una sui tumori al seno ed un’altra sul diabete, inoltre ha in programma altre 24 proposte per questo nuovo anno.Per poter sostenere tutte queste iniziative Alejandra è diventata anche vicedirettrice del comitato de Auspicios del Congreso Científico Nacional de Estudiantes de Medicina, nel 2012, ed ora, è Direttrice del Comitato de Auspicios della prima Conferenza della formazione alla ricerca, per studenti di medicina.
“Certo – ammette -, sono molte le cose che faccio e probabilmente non potrò realizzarle tutte, ma preferisco propormi mete alte. Poi, se non riesco, altri compagni potranno raggiungerle”. Non si pente di aver scelto di spendere per gli altri la sua gioventù e il sorriso ne è la prova! Fonte: Ciudad Nueva Uruguay – Paraguay (Dicembre 2012) Traduzione nostra (altro…)
Feb 1, 2013 | Cultura, Focolare Worldwide, Focolari nel Mondo, Sociale
Il 24 e 25 Febbraio si vota per rinnovare il Parlamento Italiano. I Movimenti Umanità Nuova e Movimento Politico per l’Unità (MPPU), hanno già avviato da tempo una raccolta di firme per riformare la legge elettorale con la campagna “EleggiAmo l’Italia”. Anche in questi giorni di campagna elettorale vogliono essere presenti e attivi, invitando tutti a vivere un PATTO POLITICO. Con esso si intende superare il semplice votare, o la ‘delega in bianco’ affidata agli eletti, per fondare una relazione tra eletto e elettore secondo questi punti programmatici:
- Gli elettori conoscono e condividono i contenuti della proposta programmatica dei candidati/eletti, contribuiscono alla sua elaborazione e realizzazione, al suo aggiornamento durante il mandato.
- I candidati/eletti si presentano agli elettori con una chiara esposizione dei punti programmatici per i quali si mettono al servizio del Paese, sono disponibili a discuterli, ad approfondirli.
- I candidati /eletti e gli elettori assumono l’impegno di verificarne l’attuazione durante il mandato, in un dialogo fecondo e proficuo che renda l’elettore capace di sostanziare di contenuti e di proposte il suo rapporto con il rappresentante eletto durante i cinque anni del suo mandato.
Per approfondire i contenuti, conoscere e diffondere il Patto Politico Elezioni 2013 Leggi anche: Elezioni 2013: occasione per un patto tra eletti ed elettori (altro…)
Feb 1, 2013 | Cultura, Focolare Worldwide, Focolari nel Mondo
Nuove prospettive per il pensiero giuridico e piste concrete di applicazione già sperimentate: è quanto ha offerto la tre giorni, conclusa alla Mariapoli Ginetta (Vargem Grande, nei pressi di San Paolo), che dal 25 al 27 gennaio ha radunato 180 avvocati, giudici, pubblici ministeri giudici, pubblici ministeri, difensori pubblici, ufficiali giudiziari, operatori della pubblica amministrazione e docenti, provenienti da tutto il Brasile. Le numerose esperienze raccontate avvalorano e confermano gli effetti della fraternità ed il suo potenziale: il progetto “di adozione del cittadino detenuto”, realizzato in Pernambuco nell’ambito del diritto penale, col quale professori e studenti sostengono e accompagnano i detenuti in difficoltà economica; il progetto per l’applicazione di misure penali alternative per i reati ambientali in Amazzonia, attraverso lavori in favore dell’ambiente, che ha come effetto una mancanza di recidiva; o ancora il lavoro del nucleo di ricerca di Diritto e Fraternità del Centro di scienze giuridiche dell’Università Federale di Santa Catarina per la formazione degli operatori del diritto; la promozione della soluzione pacifica dei conflitti attraverso il dialogo e la conciliazione. Sono stati affrontati anche il tema della mediazione famigliare, e della tutela delle parti più deboli attraverso l’interpretazione della legge.
Nei lavori del Congresso hanno trovato uno spazio i numerosi studenti, che hanno potuto esprimere preoccupazioni, domande e scoperte, raccontare esperienze e, soprattutto, fare presenti le loro aspettative per una formazione umana e giuridica che abbia orizzonti di fraternità. In apertura, un messaggio di Maria Voce, presidente del Movimento dei Focolari, avvocato e tra i primi sostenitori di Comunione e Diritto, espressione del dialogo dei Focolari con la cultura giuridica. In esso Maria Voce, dopo aver ricordato come «nell’amore verso l’altro si rispetta ogni legge, la si interpreta e la si applica secondo giustizia», propone – dopo decenni in cui si è sottolineata la tutela dei diritti individuali, «via all’uguaglianza» – una rivalutazione dei doveri, «senza il rispetto dei quali vengono meno i corretti rapporti. I doveri ci richiamano alla responsabilità verso l’altro come singoli e come comunità, contribuendo così a mantenere e a consolidare i legami nella società». In questa fase di cambiamento e crisi, la fraternità, assunta a categoria giuridica, si è mostrata attraverso i lavori del convegno, come una lente che fa vedere e attuare “il nuovo”. “Fraternità” significa “inversione di tendenza”: ricorda alla giustizia il volto di ciascuno, fa uscire da un diritto soggettivo individuale e lo apre alla visione dell’umanità come un “noi”. Fa del Diritto non una mera produzione di norme, ma uno strumento per sanare relazioni spezzate. Una proposta «di grande interesse, di enorme importanza sociale, cruciale per la società, per la cultura e la civiltà» come ha detto il Card. Odilo Schrerer, arcivescovo di San Paolo intervenuto il 26 pomeriggio. «È stato individuato un filone d’oro – ha ancora detto il cardinale – occorre continuare a scavare per offrire questo oro a tutti».
Si ritorna ai propri paesi di origine con la missione di moltiplicare l’esperienza vissuta, gli impegni presi lo dimostrano: sono previsti prossimi congressi nelle Università di Santa Catarina e di Marilia (SP), nel Tribunale di Brasilia e di Sergipe, nelle città di Curitiba, Belo Horizonte, Manaus, e anche la formazione di gruppi per incontri periodici per approfondire i temi e scambi su studi e prassi. Per saperne di più: www.comunionediritto.org (altro…)
Gen 31, 2013 | Centro internazionale, Chiesa, Focolare Worldwide, Focolari nel Mondo
Sono il 26 per cento della popolazione, i cattolici in Australia. Compongono comunque la Chiesa più diffusa del mondo cristiano, che raggruppa più o meno la metà della presenza umana nel Paese più multiculturale del mondo. La conferenza episcopale è composta da 42 vescovi, guidata oggi dall’arcivescovo di Melbourne, Denis James Hart.
È indiscutibile come la Chiesa australiana stia attraversando un momento di grandi sfide: la crescente secolarizzazione («un vero challenge per la coscienza civile e religiosa del Paese», come dice il Vescovo Peter Elliott, ausiliare di Melbourne); il fenomeno migratorio che porta fedeli di altre religioni anche in Australia («la nostra Chiesa è più di ogni altra in cammino, perché è composta in massima parte da immigrati», dice il responsabile della pastorale per i migranti, padre Maurizio Pettena); le accuse rivolte alla Chiesa cattolica sugli abusi sessuali verso i minori («che ha tolto molta credibilità alla parola dei nostri pastori», come conferma Bob Dixon, responsabile del centro studi per la pastorale della Conferenza dei vescovi australiani); per l’insegnamento dell’etica sessuale che in particolare i giovani in gran parte non condividono («anche se c’è una forte sensibilità, anche nei non cattolici, per il pensiero cristiano sul corpo», spiega Matthew MacDonald, executive officer per l’ufficio dell’arcidiocesi di Melbourne per vita, matrimonio e famiglia)… In uno dei luoghi-simbolo della Chiesa locale, il Thomas Carr Center, accanto alla cattedrale neogotica di Melbourne, sono stati invitati alcuni vescovi amici del Movimento. Movimento assai apprezzato dai vescovi per la sua “marianità”, come mi spiega il vescovo di Sale, mons. Christofer Prowse, grazie alla conoscenza avuta nelle diocesi, ma anche nell’attuale meeting annuale dei vescovi australiani coi Movimenti ecclesiali. Mons. Prowse è colui che ha organizzato l’incontro. Racconta della sua conoscenza dei Focolari, ancora era seminarista, quando aveva apprezzato lo Spirito Santo che operava in Chiara Lubich: scherzosamente, ma non troppo, sostiene di essere stato colpito anche dalla «bellezza immacolata dei suoi capelli». Il fatto è che «qualcuno mi metteva la “Parola di Vita” sotto la porta… Poi ho conosciuto il Movimento e ho potuto apprezzarlo, anche per il carattere conciliare della sua presenza ecclesiale. I Focolari, senza mai imporre le loro intuizioni, mettono in atto una grande accoglienza, nel dialogo e dell’amicizia che conquistano i cuori». E conclude: «Ho fatto una straordinaria esperienza alla Mariapoli di Phillip Island, che mi ha molto aiutato e rafforzato nella fede. Lo Spirito Santo lavora dolcemente ma fermamente nel Movimento». In tutto sono presenti una dozzina di vescovi e sacerdoti, più alcune autorità del mondo cattolico, diversamente impegnati nelle diocesi, tra cui il vescovo anglicano Phillip Huggins, che dal 1990 conosce i Focolari, coi quali ha collaborato fattivamente per la Wcrp. L’arcivescovo di Bangkok, moderatore dei vescovi amici del Movimento, mons. Francesco Kriengsak, ha inviato un suo messaggio, sottolineando come «il carisma dell’unità sia un grande aiuto nel portare avanti la nuova evangelizzazione».
In un clima molto familiare, semplice come gli australiani sanno creare, il vescovo Prowse presenta Maria Voce con molto calore, in particolare per l’incontro avuto con lei all’ultimo sinodo di vescovi. La presidente che presenta quindi il pensiero del Movimento sulla nuova evangelizzazione a partire dalla recente esperienza come uditrice al Sinodo. Manifesta l’impegno a portare fuori dal Vaticano l’esperienza di Chiesa che è stata fatta al sinodo e che i documenti non possono certo raccontare pienamente. Un’esperienza in primo luogo di conversione: «La Chiesa ne è uscita più povera di gloria e di onori, dopo un periodo di umiliazioni, ma più ricca di Dio e quindi più potente. Il sinodo ha messo in luce in particolare le parole evangeliche che riguardano l’amore». E, a proposito del desiderio dei padri sinodali di portare il Vangelo fuori dalle chiese, ha detto: «Mi sembra che sia realizzato in tante parti del mondo anche dalle comunità del Movimento, soprattutto per la presenza di Gesù in mezzo ai suoi». Nel corso del dialogo, Mons. Elliott dice come la spiritualità dell’unità lo abbia molto aiutato, soprattutto all’inizio del suo ministero, e invita Maria Voce a parlare di Gesù abbandonato e di Gesù in mezzo. «Se non si sceglie Gesù abbandonato non si può avere Gesù in mezzo. Ma quando Gesù si rende presente, la gioia arriva e prende dimora tra i suoi amici», precisa la presidente. Un’altra domanda verte sull’esperienza della presidente ad Istanbul, «dove ho sperimentato l’accoglienza reciproca possibile coi musulmani». Poi si parla anche della diffusione attuale del Movimento, delle sue nuove frontiere dopo la morte della fondatrice. Infine, il copresidente Giancarlo Faletti, da parte sua, porta una riflessione sulla proposta che il Movimento offre ai sacerdoti e ai vescovi. di Michele Zanzucchi, inviato (altro…)
Gen 30, 2013 | Centro internazionale, Chiesa, Focolare Worldwide, Focolari nel Mondo
Terra di nuova evangelizzazione, l’Australia? Non pochi lo credono, per diversi motivi: l’eccezionale multiculturalità del Paese, che continua con gli ultimi flussi d’immigrazione provenienti in particolare dai Paesi asiatici; la crisi della Chiesa cattolica, dovuta in primis ai recenti scandali sugli abusi sessuali sui minori; la straordinaria forza di persuasione del consumismo; la presenza di tanti giovani provenienti dal mondo intero, non solo figli delle famiglie locali; i numerosissimi matrimoni misti; la sfida ecumenica e quella interreligiosa… E si potrebbe continuare, senza lasciare perciò alcun dubbio sulla necessità, anche in queste terre, di un’evangelizzazione che sia al contempo e prima di tutto rievangelizzazione della propria vita cristiana. In occasione della visita in Oceania della presidente dei Focolari, Maria Voce, e del copresidente, Giancarlo Faletti, la comunità locale ha voluto interrogarsi pubblicamente sulle nuove frontiere dell’evangelizzazione in Australia, dando il proprio contributo. Innanzitutto offrendo “buone pratiche”: piccole-grandi testimonianze di vita ecclesiale, di lavoro negli uffici pubblici, di licenziamento, di impegno negli ospedali, di rifiuto del clientelismo, di insegnamento pur in condizioni sfavorevoli, nella vita di coppia e di famiglia… Semplice Vangelo vissuto, in una società dal carattere competitivo assai spinto, in cui spesso l’individualismo vince sull’altruismo e l’interesse corporativo sul bene comune.
Alla presenza di docenti e giornalisti, esponenti religiosi e professionisti, Maria Voce è intervenuta sottolineando i capisaldi dell’evangelizzazione “alla focolarina”: vivere il Vangelo, rievangelizzarsi costantemente, comunicarsi reciprocamente quanto tale vita evangelica provoca nella propria vita, trovare momenti più lunghi in cui sperimentare assieme la potenza dell’amore di Dio. Così facendo si riesce alla fine ad incidere anche in profondità in ambienti che a priori possono sembrare poco permeabili al Vangelo, dai parlamenti alle fabbriche, dai campi sportivi ai patronati. Un’evangelizzazione che esce dalle chiese, quindi. Un esempio convincente è stato quello proposto da Giancarlo Faletti sul caso di Roma, dove per iniziativa di Chiara Lubich, già nel 2000, dopo aver ricevuto la cittadinanza onoraria, venne avviata un’azione – denominata RomaAmor –, per una rivitalizzazione della vita urbana.
Non ha nascosto, Maria Voce, la paura che ha colto il movimento nel momento della morte della sua fondatrice. Ma i frutti dell’evangelizzazione, che non è altro quindi che Vangelo vissuto, hanno ben presto scacciato la paura, mostrando come lo spirito focolarino abbia ancora molto da dare alle società di oggi. Come ha potuto notare al recente sinodo sulla nuova evangelizzazione, in cui partecipava come uditrice, in cui numerosi vescovi le comunicavano loro stessi i frutti evangelici portati dal movimento. Tra i presenti, il prof. James Bowler, geologo, noto in Australia e nel mondo per aver scoperto i resti del più vecchio uomo e della più vecchia donna del continente, noti comeMungo lady e Mungo man. Sorpreso dall’ampia partecipazione, commenta: «Momento di grande spiritualità e di apertura. Il riconoscimento dell’altro è la giusta via per una vita sociale giusta e coerente». Mentre la professoressa Anne Hunt, decano della facoltà di teologia dell’Università cattolica di Melbourne, ha sottolineato «l’importanza per la nuova evangelizzazione della presenza di nuovi movimenti, che possono aprire orizzonti originali per la fede e per la Chiesa cattolica in campi altrimenti disertati, in particolare nelle professioni e nei media». Di Michele Zanzucchi Fonte: Città Nuova (altro…)
Gen 29, 2013 | Centro internazionale, Focolare Worldwide, Focolari nel Mondo, Nuove Generazioni, Senza categoria
Se c’è una caratteristica indiscutibile dei giovani australiani, questa è la spontaneità. Quella stessa che porta i rappresentanti delle nuove generazioni presenti al meeting dei Focolari di Melbourne, in occasione della visita di Maria Voce e Giancarlo Faletti, ad accogliere i due ospiti in un cerchio danzante ai ritmi della loro musica. Due sedie poste sulla moquette, al centro di un’immaginaria circonferenza, e basta, voglia di muoversi e, soprattutto di comunicare. In T-shirt o in canottiera (nonostante il freddo “estivo”), neri o coloratissimi, con i tagli più originali, piercing, tatuaggi e piedi nudi. E poi il racconto delle loro vicende, belle e meno belle, la ricerca della felicità e di una vita vivibile, tra amicizie che deludono e altre che riempiono il cuore. E allo stesso modo si rivolgono agli ospiti con le loro domande sincere e impegnative: sul significato del dolore, sulla necessità di non perdere il contatto con coloro che cercano di vivere nello stesso spirito, sulla diversità di vedute con gli adulti. Una domanda sembra trasparire al di sotto di tutte le domande: come riuscire ad ascoltare la voce di Gesù? Spiega Maria Voce: «Non so quello che Gesù vi dice, ma vi posso assicurare che ascoltare la sua voce è la cosa più intelligente che potete fare». Applausi. «Gesù – continua – vuole grandi cose per noi. Nella creazione, Dio ha detto una Parola e ha creato te. Potrebbe farlo anche ora, ma ha voluto scendere con suo Figlio sulla Terra perché tutti collaborino con Lui. Ed è così che
Gesù parla con ognuno. Ma la sua voce è sottile e tanti rumori la coprono, ci distruggono e ci lasciano inerti». Ed ecco la via giusta: «Se noi amiamo, ecco che l’amore diventa l’altoparlante di questa voce. Quanto più amiamo, tanto più chiaramente sentiamo la sua voce. Magari sembrerà una voce che chiede cose troppo grandi, ma dobbiamo avere il coraggio, e lui stesso ci aiuterà a compiere quanto ci chiede. E alla fine la nostra vita sarà meravigliosa». Ad un ragazzo che le chiede ancora cosa pensi quando incontra dei giovani in giro per il mondo, risponde che si sente realmente confortata, perché «dovunque ci sono giovani che vivono lo stesso ideale di Chiara Lubich, anche se non hanno ancora manifestato appieno le loro potenzialità, hanno comunque quella forza, quella speranza e quella vita che prima o poi scoppierà». E conclude: «Perciò, felice Australia, felice Nuova Zelanda, felici isole del Pacifico! E come far scoppiare queste potenzialità? By loving, amando farete cose grandi. E noi vi verremo dietro!». di Michele Zanzucchi, inviato (altro…)