Diventare cittadini del mondo
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Nella cattedrale di Vienna, Stephansdom, lo scorso 9 novembre, centinaia di persone si sono radunate per pregare per la pace insieme al card. Christoph Schönborn con un gruppo ecumenico di autorità ecclesiastiche. Nel cuore della capitale austriaca erano arrivati alla vigilia del loro Congresso annuale, appartenenti alla rete ecumenica Insieme per l’Europa, provenienti da numerosi Paesi del Continente, dal Portogallo alla Russia, dall’Inghilterra alla Grecia. Il loro intento: unità e riconciliazione tra le diverse confessioni e culture, nonché la solidarietà e l’integrazione in Europa. Leggi l’articolo integrale Comunicato stampa (altro…)
Nell’ambito della 39esima Conferenza Generale dell’UNESCO, che a cadenza biennale riunisce i 195 Paesi membri dell’Organizzazione, il 4 novembre scorso, a Parigi, la dott.ssa Chantal Grevin, rappresentante di New Humanity, ha presentato alcune buone pratiche sul contrasto all’estremismo violento. Nel suo intervento la dott.ssa Grevin ha evidenziato l’impegno dei Giovani per un Mondo Unito (sezione giovanile di New Humanity) e in particolare l’evento “Settimana mondo unito” che ogni anno vede i giovani di New Humanity raccogliere e mettere in mostra le diverse azioni mirate alla promozione della fraternità universale, di cui sono promotori in ogni parte del mondo. Da alcuni anni, tali azioni sono raccolte in uno specifico Atlante, già presentato presso varie commissioni nazionali dell’UNESCO. Al termine, la responsabile di New Humanity si è fatta portavoce di numerose ONG internazionali, dell’Ufficio Cattolico Internazionale per l’infanzia e dell’Ufficio internazionale cattolico per l’educazione che chiedono alle Nazioni Unite di riconoscere la “Settimana Mondo Unito” e altre iniziative similari, volte alla promozione dell’art. 1 della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, come patrimonio condiviso per la costruzione di una cittadinanza globale. Leggi il testo integrale Vedi il video (in francese) (altro…)
«Il mistero della Provvidenza materiale nella vita cristiana è sempre stato tra i più insondabili, perché rientra nella manifestazione propria di Dio come ci è stata rivelata da Gesù: la Paternità. Tutti siamo afflitti dalle preoccupazioni materiali: i padri e le madri di famiglia che debbono tirar avanti il mese per arrivare alla fine, i dirigenti di organizzazioni civili o religiose, per contenere le spese nell’ambito dei preventivi. E ogni giorno si scatenano sconvolgimenti e mutamenti di popoli e di nazioni per trovare nuovi assetti economici. In genere, nel piano delle cose economiche, quello che si tiene presente è la fredda legge della competizione. L’economia è come la fisica, abbiamo sentito dire tante volte, è come la matematica: ha i suoi cicli e ricorsi necessari e determinati, ha le sue previsioni e i suoi ineluttabili dissesti e le sue crisi. Poco si può cambiare, viene insegnato in tanti libri di economia. Mai, in un libro, troviamo invece la vera legge che regola gli eventi economici sulla terra, quella legge che Gesù ha proclamato: “Cercate prima il regno di Dio e la sua giustizia e il resto vi verrà dato in sovrappiù (Mt 6,33) e “Non c’è nessuno che abbia lasciato casa o fratelli o sorelle o madre o padre o figli o campi a causa mia e del Vangelo, che non riceva già al presente cento volte tanto”. (Mc 19,29-30). In questa legge scopriamo il mistero del congiungimento del divino e dell’umano. Le leggi economiche hanno certamente il loro valore, ma se non si tiene conto che esiste la Divina Provvidenza che regola anche i fatti economici, non si riuscirà mai a capire il perché di tanti grandiosi avvenimenti. Oltre la terra esiste il Cielo, e il Cielo ha promesso di intervenire ad aiutare i piccoli uomini della terra, se essi cercheranno di guardare ad esso. Non è questa una favola: è l’esperienza quotidiana di tanti padri di famiglia cristiani, è l’esperienza della Chiesa, dei fondatori degli Ordini e degli apostoli della carità materiale. Iddio interviene nei fatti umani ogni qualvolta l’uomo desidera che egli intervenga, adeguando a ciò la sua vita. È un’esperienza che tutti i cristiani possono fare». Pasquale Foresi – Parole di Vita – Città Nuova, Roma, 1963 – pp.91-92 (altro…)
A fine ottobre il Movimento dei Focolari ha promosso una giornata di presentazione della spiritualità dell’unità e delle iniziative della comunità in Grecia, con testimonianze di famiglie, giovani e di un sacerdote della diocesi di Atene. «I testimoni rendono credibile la nostra fede» ha commentato l’arcivescovo di Atene, mons. Sebastianos Rossolatos, presente alla giornata. «Lo Spirito Santo nei secoli ha mandato i carismi a rinnovare la Chiesa. Tra questi, anche quello dei Focolari». Sul bollettino nazionale quotidiano della Chiesa cattolica è apparso un articolo, a firma del fotografo del quotidiano, presente per la prima volta a un appuntamento dei Focolari: «Una giornata di questioni sociali per il domani della nostra vita. Una giornata di applicazione della Regola d’oro del cristianesimo, per tutti l’avvio di una migliore forma di vita». (altro…)
Un magnifico giardino con tanti fiori di vari colori. Appaiono così le numerose coltivazioni che dall’Ecuador esportano in tutto il mondo le loro pregiate varietà floreali. Un’immagine che Sr. Vanessa, Missionaria Francescana della gioventù, ha utilizzato per introdurre il ritiro spirituale svoltosi il 22 ottobre a Quito nella sede della CER (Conferenza Ecuadoriana Religiose). Sr. Vanessa ha da poco concluso un anno di permanenza a Casa Emmaus di Loppiano – centro di spiritualità per religiose che vogliono approfondire il carisma dei Focolari – e non ha trovato esempio migliore per descrivere la Chiesa e i suoi vari carismi alle 27 consacrate e un religioso di 11 Congregazioni differenti che avevano risposto all’invito della CER. Attraverso una dinamica di gruppo, la giovane religiosa ha chiesto a ciascun partecipante di appendere al Crocifisso dell’aula la Parola su cui è basato il carisma del proprio fondatore, rendendo così visibile l’idea che ogni carisma suscitato dallo Spirito è un nuovo “Cristo dispiegato nei secoli”. E per restare nella metafora, a ciascun partecipante è stato consegnato un fiore, ognuno diverso dagli altri, come differenti sono i carismi: varie bellezze che nella comunione e nel comune servizio alla Chiesa, si ritrovano potenziate e attualizzate.
Nel programma, oltre ai temi che hanno approfondito il valore della comunione fra i carismi antichi e nuovi della Chiesa e le modalità concrete per favorirla o suscitarla, è stato dato ampio spazio alle testimonianze. La CER, infatti, aveva indetto questo ritiro dal titolo “Comunione tra carismi, testimonianza di speranza”, per la felice concomitanza della visita in Ecuador della madre generale delle Piccola Ancelle del S. Cuore, sr. Imelda Rizzato, la cui conoscenza della spiritualità dei Focolari risale ai tempi del suo noviziato. Ha così potuto raccontare come l’impatto con questo spirito, oltre a rafforzarne la scelta vocazionale, le abbia trasmesso una speciale propensione interiore a tessere rapporti di comunione con quanti incontra, incarnando il carisma del fondatore, il beato Carlo Liviero, a detta dei suoi superiori, in modo autentico. Nel tempo la congregazione le ha affidato vari incarichi, fino a chiederle di esserne attualmente la guida maggiore. Una responsabilità che cerca di svolgere nella condivisione con le sue consorelle e nell’apertura e comunione con le altre realtà ecclesiali e religiose, nell’ottica di quella “Chiesa in uscita” che il Papa si aspetta.
Sr. Imelda e le altre religiose che hanno preso la parola, hanno così potuto testimoniare come il carisma dell’unità non sia assolutamente in contrasto con i singoli carismi, anzi, ma un valido aiuto per attuare quanto la Chiesa si aspetta da ciascun carisma, singolarmente e nella comunione fra di loro. La notizia del ritiro era giunta anche al Nunzio apostolico, mons. Andrés Carrascosa, il quale, non solo ha favorito la partecipazione delle suore della Nunziatura, ma vi ha mandato il Segretario che ha celebrato la Messa e che, fermatosi per tutto l’incontro, ha dichiarato che “era un vero privilegio esserci”. Il giorno dopo alcune delle religiose presenti hanno voluto fare visita al focolare, per mettere le basi ad un nuovo cammino di unità fra carismi in Ecuador, per aprire nuovi orizzonti e dare speranza alla Chiesa e al mondo. (altro…)