14 Ott 2010 | Cultura, Focolare Worldwide, Focolari nel Mondo
un ambiente rilassato. L’evento, dall’11 al 12 settembre, ha radunato oltre 150 partecipanti del Paraguay, Argentina e del Paese ospitante. Imprenditori, studenti, lavoratori, economisti interessati ad approfondire le linee portanti del progetto dell’EdC. Dopo l’illustrazione dell’Economia di Comunione, della sua storia quasi ventennale, toccando gli aspetti imprenditoriali, sociali, accademici, i Poli con le aziende e le sfide attuali, è seguita una carrellata di esperienze dei protagonisti con la presentazione di alcune aziende che aderiscono all’EdC. María Elena González del Paraguay, alla guida di “Todo Brillo” (Tutto pulito), esordisce: “Non vi parlerò della nostra azienda, ma di quella di un Altro”, in allusione a quel già noto “Socio nascosto” che accompagna gli imprenditori dell’Economia di Comunione, e cioè l’aiuto di Dio. Con semplicità disarmante racconta delle umili origini della sua azienda di pulizie, della loro fedeltà – anche nei tempi più duri della crisi -, ai valori a cui si rifà l’EdC, di come sono venuti fuori con lo sforzo di tutti. La sua azienda, oggi, fornisce lavoro a 420 impiegati che, per il Paraguay, non è poco. Commoventi le esperienze, alle volte eroiche in un mercato competitivo e talvolta crudele, di due imprese uruguaiane: “Sempre più su”, di produzione di indumenti sportivi, e “Domus Aurea”, impresa edile che raccontano come distribuiscono gli utili in funzione dei bisogni reali dei lavoratori, e di come cercano di vivere la “cultura del dare” pur in mezzo alle ristrettezze. Arriva il turno di 4 aziende argentine: “La Sagrada” (La Sacra), azienda agricola di Buenos Aires che si dedica alla produzione e commercializzazione di prodotti lattei di qualità; dalla città di Mendoza, ai piedi delle Andi, una cooperativa metallurgica e l’azienda di Elettrodomestici Breccia; e, infine, la Dimaco, azienda di cui parlano i 10 impiegati presenti al convegno. In teleconferenza, da Indianapolis (USA), John Mundell, presidente e fondatore di Mundell & Associati, presenta la sua azienda specializzata nella consulenza ambientale. Racconta come cercano di mettere in pratica i punti forti dell’EdC, come fanno la valutazione del impegno degli impiegati in base a questi propositi, del loro rapporto positivo con la concorrenza, la correzione reciproca, vissuta anche con gli impiegati, l’importanza di condividere le esperienze lavorative all’interno dell’azienda come un mezzo per trasmettere i valori dell’EdC e altro. Con grande convinzione, l’imprenditore statunitense afferma: “Le aziende dell’EdC hanno successo, vanno avanti, per i valori che mettono in pratica, e no nonostante quei valori” che richiedono sacrificio, muoversi nella legalità, andare contro corrente prendendo alle volte decisioni anti economiche, pur di restare fedeli ai valori cristiani. A conclusione del Seminario, uno sguardo alle “nuove sfide che si presentano alle aziende di Economia di Comunione, per incoraggiarci a proseguire la strada intrapresa, per non perdere l’appuntamento con la storia”, come dicono. Paraguay, non è poco.
12 Ott 2010 | Chiesa, Focolare Worldwide, Focolari nel Mondo
L’accesso all’istruzione è oggi una delle grandi sfide dell’Africa Subsahariana. I “Volontari” del Movimento dei Focolari, in collaborazione con l’Associazione Azione per un Mondo Unito Onlus (AMU), promuovono un progetto che punta a creare rapporti di fraternità proprio attraverso un sistema di borse di studio. In occasione dei festeggiamenti per il 50° anniversario della loro nascita in seno ai Focolari, i “Volontari di Dio” avevano lanciato il Progetto “Fraternità con l’Africa” in collaborazione con AMU (ONG che si ispira alla spiritualità del Movimento dei Focolari). “Fraternità con l’Africa”, attraverso l’assegnazione di borse di studio a studenti privi dei mezzi economici necessari, mira a creare le condizioni affinché i professionisti africani possano esprimere al meglio le proprie potenzialità senza dover emigrare e possano mettere al servizio della propria gente le risorse e le capacità scientifiche e intellettuali acquisite. Il progetto si sviluppa grazie ad azioni di sensibilizzazione e raccolta fondi in tutto il mondo e si realizza attraverso esperienze di servizio concreto al proprio popolo da parte di chi usufruisce delle borse di studio, creando legami di fraternità che salvaguardano la comunità del posto: i giovani infatti si impegnano a lavorare nel proprio paese per almeno cinque anni dopo la conclusione degli studi, e a svolgere gratuitamente un servizio sociale sul posto durante gli studi. Ad oggi sono 107 in totale le borse di studio assegnate a giovani dei paesi dell’Africa Subsahariana, la maggior parte dei quali studia discipline scientifiche, quali economia o medicina. “Ho nuovamente fiducia in me stesso e nel futuro”- racconta un giovane studente di Nairobi- “Ringrazio Dio per “Fraternità con l’Africa”, per il sostegno a me e ad altri giovani, che ci aiuta a capire che anche noi dovremo prenderci cura degli altri quando avremo terminato gli studi”. Sulle pagine di “AMU Notizie”, che potete scaricare qui, c’è un ricco dossier interamente dedicato al progetto, alle sue finalità, con le indicazioni per poter contribuire, anche attraverso iniziative di sensibilizzazione e di informazione. (altro…)
11 Ott 2010 | Focolari nel Mondo, Senza categoria
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The yearly meeting of delegates from the Focolare around the world began in Rome following the beatification of Chiara Luce Badano, the first Focolare member to reach the altars on 25th September 2010. There couldn’t have been a better way for the Focolare delegates to begin their three-day retreat at the opening of the meeting. They came from 78 nations representing the 182 nations where the Focolare can be found. In all, 345 people took part in the gathering. Maria Voce, president of the Movement, welcomed everyone saying: “Let us take time out with Jesus, together, so that we may take a new step toward holiness.” Her opening remarks were a reflection on the Will of God, the second point of the spirituality of unity, which will be considered and lived more deeply by the entire Movement during the coming year. The two main guidelines that have been given to the Movement for the coming year are: the growth in holiness, which was underscored by Benedict XVI in a greeting to the members of the Movement when he received Maria Voce in audience; and Unity, in order to “contribute to the realization of Jesus’ prayer to the Father: ‘that all be one’ (cf Jn 17:21), which points to universal fraternity.” Amid the various formal presentations, interspersed with many moments of joyful communion in small discussion groups, there was the presentation given by the philosopher and theologian, Jesus Moran who emphasized “that the human person by his very structure is made to say yes to God, a yes that makes him a total person.” The Brazilian sociologist, Vera Araujo discussed the social implications of the same theme. Araujo discussed “places where the will of God is manifested: in daily and professional life and in the signs of the times” among others. She highlighted the importance of enlivening with evangelical love every institution, “for through it, it is possible to expand a network of relationships that are truly human.” The meeting will be underway until 17 October 2010 with a rich and diverse program, with more reflection on the topic of formation, and with updating about the life of the Movement in the world. A special look will be given to the Asian continent, following the recent visit of Maria Voce and Giancarlo Faletti to Korea, Japan, Philippines, Thailand, and Pakistan. (http://www.focolareasiatour.it/)
Photos (Thomas Klann): – The Delegates at the International Centre of the Movement, Rocca di Papa – Professor Jesús Morán – Vera Araujo, sociologist – Maria Voce during a break
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7 Ott 2010 | Focolari nel Mondo, Senza categoria
O acesso à instrução é um dos grandes desafios de hoje para a África Subsaariana. Os Voluntários do Movimento dos Focolares, em colaboração com a Associação Ações por um Mundo Unido (AMU), promovem um projeto que não apenas oferece bolsas de estudo, mas mira na criação de relacionamentos de fraternidade.
Apesar dos estereótipos, África e pesquisa científica não são incompatíveis. É o que demonstram os resultados do Projeto “Fraternidade com a África”, lançado pelos “Voluntários de Deus” em 2006, por ocasião das comemorações dos 50 anos de seu nascimento, como parte do Movimento dos Focolares. Um novo projeto, em colaboração com a AMU (ONG que também encontra inspiração na espiritualidade do Movimento dos Focolares).
Concedendo bolsas de estudo a estudantes sem condições financeiras, “Fraternidade com a África” busca criar condições para que os recursos e as capacidades científicas e intelectuais africanas possam exprimir da melhor forma as próprias potencialidades, sem a necessidade de emigrar.
O projeto parte de ações de sensibilização e coleta de fundos no mundo inteiro e chega a gestos e experiências de serviço concreto ao próprio povo, por parte de quem se beneficia das bolsas de estudo, criando liames de fraternidade que conservam a identidade da comunidade local. Os jovens, de fato, se comprometem a trabalhar pelo menos cinco anos no próprio país, depois da conclusão dos estudos.
Até hoje foram entregues 101 bolsas de estudos a jovens dos países da África subsaariana, e a maior parte deles optou por disciplinas científicas, como economia ou medicina. “Reconquistei confiança em mim mesmo e no futuro” – conta um jovem estudante de Nairobi – “Agradeço a Deus pelo projeto “Fraternidade com a África, pelo apoio dado a mim e a outros jovens, que nos ajuda e entender que nós também devemos cuidar dos outros, quando tivermos terminados os estudos”.
6 Ott 2010 | Chiesa, Cultura, Famiglie, Focolari nel Mondo, Spiritualità
Era lo scorso 12 gennaio, quando un violentissimo terremoto ha sconvolto Haiti, provocando quasi mezzo milione di morti. Sulle pagine di “Amu Notizie” che potete scaricare interamente qui, si tengono accesi i riflettori là dove si sono spenti, e si descrive come prosegue l’opera di ricostruzione in questo che è forse il paese più povero dell’emisfero nord. L’impegno di Amu, così come quello delle altre ONG, è prezioso perché interviene non più nel momento dell’emergenza, ma successivamente, quando l’attenzione dell’opinione pubblica si affievolisce, rischiando di vanificare i successi iniziali. Attraverso la locale associazione Action contre la Pauvreté du Nord Est (PACNE), Amu, insieme al Movimento Famiglie Nuove e Giovani per un Mondo Unito, sostiene il progetto per la costruzione di un centro di accoglienza per gli sfollati. I lavori sono ormai in stato avanzato e si sta procedendo all’installazione dei servizi, come quello dell’acqua corrente. La selezione dei beneficiari del progetto è a cura di un comitato che include i responsabili di PACNE e i rappresentanti della locale comunità, quali il sindaco e il parroco. La priorità verrà data alle persone più bisognose tra quelle che, avendo perso tutto, sono fuggite a Mont Organisé, la località dove si trova oggi il cantiere Quando le stesse persone potranno far rientro in città o in abitazioni più definitive, la struttura potrà essere usata anche per ospitare anziani, infermi, o comunque persone sole. Il tutto verrà gestito nella massima trasparenza attraverso una commissione appositamente eletta. Certo, i bisogni e le difficoltà di Haiti sono enormi e ci vorranno anni per far sì che le infrastrutture e il sistema economico diano una risposta completa ai bisogni della gente. Proprio per questo, Amu continuerà a valutare nuove proposte di progetti, di cui non mancheremo di darvi notizia. Leggi anche:
Emergenza Haiti
Haiti dopo il terremoto
Terremoto Haiti, l’impegno dei Focolari
“Con tutto il cuore vi diciamo”. Scambio di lettere tra i terremotati aquilani e la comunità di Haiti (altro…)
6 Ott 2010 | Focolari nel Mondo, Senza categoria
«Faço votos que a Família franciscana realize o ideal de São Francisco e de Santa Clara, isto é, a unidade (sustentada pela pobreza) entre eles, com todas as famílias religiosas do mundo, antigas e novas, em profunda unidade com a Igreja institucional, para dar alegria a Jesus, sendo “outra Maria”!». Assim Chiara Lubich escreveu no álbum dos visitantes do Sagrado Convento, no dia 26 de outubro de 2000, na conclusão do encontro entre a grande Família franciscana e o Movimento dos Focolares, na Basílica de São Francisco, em Assis. Um encontro muito desejado pelas famílias e ordens religiosas depois da experiência da Pentecoste de 1998, quando os movimentos e as novas comunidades encontraram-se na Praça de São Pedro, convocados por João Paulo II, num momento de forte comunhão, todos juntos, pela primeira vez.
No próximo dia 31 de outubro de 2010, sempre nas basílicas de São Francisco e Santa Clara, se realizará outro evento, com o título “Carismas em comunhão. Os movimentos eclesiais e as famílias religiosas se encontram”, que prefigura-se como uma ulterior experiência de comunhão entre os carismas, partilhando e aprofundando o caminho iniciado nos últimos anos. Este momento, que desta vez terá a participação de outros movimentos, associações eclesiais, ordens e institutos religiosos, não se trata, no entanto, de uma comemoração, mas é, principalmente, uma nova oportunidade de mostrar a beleza do perfil carismático «co-essencial ao perfil institucional da Igreja», segundo uma expressão de João Paulo II.
Promovem o evento a diocese de Assis, as Famílias franciscanas da Úmbria, a USMI e a CISM da Úmbria e o Movimento dos Focolares. “Carismas em comunhão” é uma ocasião para mostrar ao mundo que a Igreja é, ainda hoje, como afirmou Chiara Lubich, «cada vez mais una, mais atraente, mais calorosa, mais familiar, mais dinâmica, mais mariana, mais carismática». Uma árvore em flor – como representa o logo – que pode sempre ser enriquecida por uma maior variedade de flores, expressão dos carismas que durante os séculos foram suscitados pelo Espírito Santo.