Movimento dei Focolari
La crisi di coppia non è sempre irreversibile

La crisi di coppia non è sempre irreversibile

Da queste domande ha preso il via il secondo stage della scuola Loreto di AFN (Associazione “Azione per Famiglie Nuove” onlus) con l’obiettivo di rafforzare l’unità di coppia. Sposate da più o meno tempo, provenienti da varie regioni italiane e anche da altri Paesi europei, le coppie partecipanti sono arrivate senza prospettiva, quasi come all’ultima spiaggia… E a misura che i giorni trascorrevano nel favorevole clima di fraternità della “Scuola Loreto”, presso la cittadella internazionale dei Focolari, le coppie hanno ritrovato la forza di ricominciare. Toccati da sofferenze alle volte molto forti e prolungate dovute a incomprensioni e spaccature gravi, i partecipanti hanno trovato, dicono: “La voglia di ricominciare con una energia e uno spirito nuovo” e “una grande gioia nell’aver riscoperto che l’Amore vince tutto”. L’esperienza dello stage della Scuola Loreto AFN è alla sua seconda edizione. “La base – esordiscono gli organizzatori – è l’atmosfera che si crea con l’amore reciproco che attira la presenza spirituale di Gesù fra i partecipanti, poi viene tutto il resto”. Il programma, infatti, prevede momenti di meditazione e riflessione a partire dalla spiritualità dell’unità di Chiara Lubich, applicata alla vita di famiglia; la proposta di alcuni suggerimenti da mettere in pratica nella comunione nella coppia; oltre al necessario aiuto dei professionisti e alle testimonianze di famiglie che hanno vissuto e superato la crisi. Importante la giornata dedicata al perdono, affrontato nei suoi risvolti psicologici e spirituali; i momenti ricreativi, atelier, cene festose, gite… tutte occasioni per riprovare la gioia di stare insieme in maniera distensiva. L’ultimo giorno, il rinnovo delle promesse matrimoniali. Ecco come si esprimono, prima di partire, alcune coppie: “Ci portiamo a casa molti strumenti per guidare il nostro rapporto di coppia, ma soprattutto la consapevolezza che, nonostante i nostri fallimenti, siamo amati da Dio e possiamo avere la forza di accettare il dolore e credere che si potrà trasformare in Amore tra noi e per gli altri.” “La fiducia che la condivisione profonda, l’aiuto di esperti e la volontà di rimetterci in discussione, possano far ripartire un rapporto che le corse della vita e le difficoltà quotidiane vorrebbero soffocare.” Come lo scorso anno, è previsto un week-end di verifica e valutazione nel prossimo gennaio, per continuare gli approfondimenti e consolidare i risultati.

La crisi di coppia non è sempre irreversibile

“LoppianoLab”, um presente de fraternidade

Para a Toscana, terra rica de vinhos e sabores, Setembro é o tempo da vindima. Recolhem-se os frutos do trabalho de meses, que se insere, por vezes, no trabalho de anos: nos carros bem carregados, mostram-se as uvas de cores e qualidades diversas, que trasbordam de esplendor e dão boa esperança de que dali vai resultar um produto genuíno, capaz permanecer no tempo.

Para entender o que vai acontecer em Loppiano, de 16 a 19 de Setembro de 2010, podemos valer-nos desta imagem e do significado deste “evento”, fundamental no mundo do vinho.

“LoppianoLab” vai ser uma espécie de vindima, mas de um tipo totalmente diferente. A cidadela dos Focolares, situada sobre as colinas de Valdarno, em colaboração com o Pólo Empresarial “Lionello Bonfanti”, o Instituto Universitário “Sophia”, e o grupo editorial “Città Nuova”, vai oferecer aos visitantes quatro dias de debates, mesas redondas, exposições de empresas, onde atualidade e cultura, educação e economia, formarão uma rede para propor novas ideias que estimulem a prática a ser proposta à Itália, na perspectiva da fraternidade universal. Uma espécie de expo cultural, mas também de um laboratório, onde se pode experimentar, em poucos dias, o que significa inserir nos vários âmbitos do saber o Carisma da Unidade, e quais podem ser os efeitos sobre a vida concreta de uma nação.

A primeira edição de “LoppianoLab” apresenta-se assim como uma série de eventos, ligados entre si, para os quais se prevê a participação de cerca de 3000 pessoas provenientes de toda a Itália.

O “Belo País” prepara-se para festejar os 150 anos da sua unificação, e o encontro em Loppiano torna-se assim uma ocasião a não perder para reencontrar as razões de base da convivência civil, numa óptica de reciprocidade entre as várias áreas geográficas da Península.
“Qual país, qual unidade?”, é este o título do convênio previsto no contexto da manifestação, no sábado 18 de Setembro. Ali, serão aprofundados novos percursos de desenvolvimento econômico, social e cultural para a Itália, capazes de estimular a confiança no futuro do país.
Na manhã do mesmo dia, o grupo editorial “Città Nuova” vai oferecer aos leitores, aos colaboradores da revista e aos visitantes, um foro cultural, no qual estão previstos espaços de aprofundamento com consulta de textos, revistas e sítios da internet.
 
As experiências em curso e as perspectivas futuras da Economia de Comunhão serão, por sua vez, o terreno de jogo para a “Convention EdC” para a Itália, que nos dias 18 e 19 de Setembro animará os locais do Pólo “Lionello Bonfanti”. 

Casetta “Primi tempi”

Una semina cominciata quattro anni prima. Un quartiere, a Santiago, vecchio e povero. Un paio di scarpe numero 42. Inizia così la nostra avventura immersi in questo pezzo di mondo emarginato della nostra capitale. Il primo giorno, appena arrivati, bussa alla nostra porta “don Juan”, uomo anziano, povero e cieco. Forte è la sensazione che sia Gesù arrivato a darci il benvenuto per questa nuova esperienza. Pian piano “don Juan” è divenuto uno di famiglia: ogni giorno ci fa visita per condividere una tazza di tè e per  raccontarci le sue belle storie. Il venerdì è invece il giorno in cui apriamo le porte a tutti, specialmente agli amici più bisognosi che cerchiamo di accogliere con tutto l’amore possibile, cercando soprattutto di donare i frutti della presenza spirituale di Gesù che custodiamo tra noi, con l’amore reciproco. Nella vicina piazza Yungay, dove ogni anno organizziamo il pranzo di Natale aiutati da tutta la comunità, un giorno un amico senza tetto ci chiede un paio di scarpe numero 42. È inevitabile pensare all’esperienza vissuta da Chiara Lubich  anni prima: proprio come aveva fatto lei chiediamo aiuto a Gesù ed ecco arrivare, il giorno dopo, uno di noi – che non sapeva di questa richiesta – giusto con un paio di scarpe numero 42! Ci viene spontaneo raccontare questo fatterello a Chiara Lubich, allora ricoverata presso l’Ospedale Gemelli di Roma. Che sorpresa ricevere, dopo pochi giorni, la sua risposta, nonostante la gravità della sua salute. Ci dava il nome che le avevamo chiesto per la nostra piccola casa, scelto proprio alla luce delle esperienze vissute fino a quel momento: casetta “Primi Tempi”, in allusione al primo focolare. La sua lettera è stata il sigillo di una nuova tappa per la nostra vita di impegno evangelico in Cile. Sono ormai passati 4 anni. Oggi la “casetta” è abitata stabilmente da tre gen, mentre altri ci vivono per due settimane, a turno. Ci siamo trasferiti definitivamente proprio nei giorni successivi al terremoto del 27 febbraio scorso. Così abbiamo potuto metterci subito a disposizione dei nostri vicini di casa che avevano avuto le loro case danneggiate dal sisma. Le visite ai nostri amici nel bisogno non sono rimaste come semplici gesti d’amicizia, ma con la nostra presenza sul posto c’è un luogo stabile dove possiamo donarci in prima persona, senza ricevere magari delle gratificazioni materiali, ma dove impariamo ad amare in modo soprannaturale. Non è mai mancato l’aiuto di Dio – attraverso tante persone – in beni materiali da distribuire, ed è cresciuto il rapporto di famiglia con tutti. Un venerdì al mese altri giovani aderiscono al nostro progetto di creare uno spazio di fraternità. Essi provengono da diversi punti di Santiago e nella nostra casa, per il clima di fraternità che c’è, riescono a superare le distanze sociali che ancora feriscono la nostra società. E’ con questo amore reciproco costruito prima tra noi che andiamo incontro ai nostri amici bisognosi. (A cura di Edoardo Zenone – Tratto dal giornale “Gen” – luglio-settembre 2010) (altro…)

La crisi di coppia non è sempre irreversibile

Creating a just and equitable global economy

 

 

Maria Voce, President of the Focolare Movement, spoke today at the Initiatives of Change conference centre in Caux, above Montreux. She spoke on ‘Economy of Communion: an instrument at the service of humanity on the way towards a united world’ at the conference entitled "Trust and Integrity in the Global Economy: Exploring ways to help create a just and equitable global economy". 

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Podcast  – the English translation of Maria Voce's Italian speech

Podcast – Mohan Bhagwandas giving a short 4 minute summary of Maria Voce's speech in English
Date: Saturday, 14 August, 2010 

 

Lavinia Sommaruga Bodeo and Maria Voce