12 Mag 2009 | Focolari nel Mondo, Senza categoria
Editoriali
Italia, Malta e quella barca di Flavia Cerino Terremoto, tra gli sfollati di Gino Mecca Benedetto XVI in Terra Santa di Roberto Catalano
Primo piano
Televisione Grande fratello e dintorni di Aurelio Molè Nel giro di pochi giorni si sono conclusi popolari programmi quali il “reality”, “X Factor”. Proviamo a tracciare un primo bilancio.
Uomini e vicende
Prospettive La corsa dell’economia di Alberto Ferrucci Tassare le operazioni speculative, ristabilire regole e verifiche, tenere sotto controllo l’inflazione per salvaguardare i ceti medio-bassi. Da Assisi …a Roma Francesco, 800 anni dopo di Aurora Nicosia Per la prima volta insieme da tutto il mondo le famiglie francescane. Sulla tomba del santo la riscoperta della forza travolgente del Vangelo. Personaggi Valentino nella maturità di Paolo Lòriga Alla caccia del nono mondiale per festeggiare i 30 anni. Ma con un desiderio: mettere su famiglia e avere figli. Vita matrimoniale I silenzi di lui, le parole di lei A cura di Giulio Meazzini Dallo scontro al ricominciare insieme, all’impegno per gli altri. Una famiglia italo-argentina racconta la sua storia, simile a quella di tante altre coppie. Istituto universitario Sophia Profili di vita di Gianni Abba Nuove generazioni: due studenti (dirigenti di domani?) con esigenze forti, che non si adeguano passivamente alla cultura imposta. Mese di maggio La Protagonista dell’Opera di Oreste Paliotti A colloquio con uno tra i maggiori esperti di apparizioni mariane, padre Angelo Maria Tentori.
Dal vivo
Sul cammino dell’unità Non potevamo immaginare… di Mariele e Pino Quartana Storia di una famiglia – quella dei Crepaz – aperta sul mondo. Un libro ne racconta la vicenda. Impariamo dai bambini Ma tu ci vedi! di Raffaele Alterio Un prete napoletano non vedente e i suoi piccoli amici. Percorsi Comprata per sempre di Tanino Minuta «Calcolai se c’era tempo di correre a procurarmi la carne. Diana non doveva scoprire la “trappola”». Metamorfosi di una collega difficile.
Cultura
Dibattiti Laicità alla francese di Catherine Belzung Coesistenza pacifica tra credenti e no, con sporadici sussulti di scontro accentuati dai media. Il contributo dei gruppi di dialogo. Studi e ricerche Trent’anni di Nuova Umanità di Giulio Meazzini La rivista, aperta a tutte le discipline, esprime la cultura del Movimento dei focolari nella sua unità. Intervista al direttore.
Natura Cantico o meccanismo? di Giovanni Casoli Dalla contemplazione di san Francesco alla nausea di Sartre: la parabola dell’uomo, incapace di gratitudine.
Come eravamo La Merica di Silvano Gianti Corsi e ricorsi storici: nuovi “ospiti” arrivano sulle nostre coste e torna alla memoria un passato di emigrazione.
23 Apr 2009 | Focolari nel Mondo
Molto più della solidarietà
«Nella polvere dell’Aquila si è respirata tanta umanità” – ci racconta Umberto, volontario del Soccorso alpino e speleologico impegnato nei soccorsi tra le macerie. “Erano crollati pregiudizi, presunzione, arroganza e sembrava fosse rimasta solo la “purezza” dell’uomo, come fossimo stati appena creati. C’era molto più della solidarietà: l’umanità di tutti era emersa nella sua splendida grandezza».
Un’esperienza che cambia
Marta, diciannovenne studentessa di ingegneria edile all’università aquilana, non sa trattenere la commozione: «È un’esperienza che cambia. Solo Dio resta. Lo sapevo, ci credevo, ma adesso l’ho sperimentato. Cosa è servito programmare la vita? Vivo adesso un giorno alla volta, anzi, un attimo alla volta». Domenica 5 aprile la scossa di poco prima delle 23.00 è accompagnata da un boato. Marta si prende un grande spavento. Con le colleghe non sa cosa fare, anche se la casa in affitto, costruita negli anni Novanta, sembrava sicura. Telefonano ai rispettivi genitori. Sembra che avessero concordato la risposta: non preoccupatevi, non è il caso di esagerare, pensate piuttosto a studiare. Chissà quanti rimorsi, anche se le figlie sono riuscite a salvarsi. Chiara, 24 anni, corso di odontoiatria, ricorda bene la scossa delle 22,45. Era al telefono con Lisa: che spavento! Le altre studentesse delle rispettive abitazioni avevano già lasciato L’Aquila. Sole in due case. Decidono di dormire insieme. «Vengo da te? Vieni da me?». Meno male che Chiara andò dall’amica. La sua casa era situata in una delle aree più disastrate.
Ricostruire. Anche dentro
Un’altra ricostruzione non va dimenticata. Quella delle numerosissime persone traumatizzate dal sisma. Le crisi di panico, lo stato d’ansia e d’insicurezza, la difficoltà a gestire la quotidianità e a progettare sono accompagnate spesso da insonnia e mancanza di reattività. I sintomi del trauma dureranno mesi, quando non resteranno permanenti. «Saperli gestire – ci spiega Giuseppe Riccio, neurologo, dirigente di psichiatria della Asl di Teramo, che opera con gli sfollati – è comunque possibile, ma non basta il supporto della psicoterapia e delle medicine. Servono contesti ricchi di relazioni. Allora, i danni del trauma possono diventare reversibili». In questa cruciale ricostruzione interiore, la generosità e il calore umano di gruppi, movimenti e associazioni possono fare molto. Come già si sta vedendo mentre ancora la terra trema. Le testimonianze sono pubblicate su Città Nuova n. 8 del 25.04.2009 (altro…)
20 Apr 2009 | Focolari nel Mondo, Senza categoria
Primo piano
Ricominciare assieme a loro di Paolo Lòriga La terra trema ancora, mentre si va normalizzando la vita nelle tendopoli. Iniziati gli accertamenti delle responsabilità per i crolli. Gli sfollati chiedono impegni precisi e regole chiare per la ricostruzione. (leggi tutto l’articolo…
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Il Punto
Un piccolo grande-eroe sul set dell’Aquila di Michele Zanzucchi
Editoriali
Libertà religiosa e reciprocità di Vincenzo Buonomo Pericolosa posta elettronica di Luigino Bruni Biodiversità culturale di Fabio Ciardi
Uomini e vicende
Multilaterali e felici di esserlo di Giovanni Romano L’amministrazione Obama sta introducendo nell’agone politico mondiale un tono più dialogante e fattivo. Che deve passare ai fatti concreti. Ritorno in Calabria. Quel lungo abbraccio a Mariella di Oreste Paliotti Significativi riconoscimenti per Maria Voce, l’erede di Chiara Lubich, nella recente visita alla sua terra d’origine. Chiara e la politica A cura di Pietro Parmense Riportiamo una lettera di Dario Franceschini, segretario del . Pdl, «moralità del fare» di Iole Mucciconi Questa, secondo Berlusconi, la fisionomia della nuova compagine, il Popolo della libertà. Una pluralità di formazioni per il più grande partito italiano. Personaggi. La ricetta della Bianchetti di Aurelio Molè Dopo anni di gavetta, la conduttrice di “Domenica In” è uno dei volti più noti della televisione. Ci confessa i suoi segreti. Comunicazione e ambiente. Rifiuti amici di Maria Flora Mangano Ragionando con calma sullo smaltimento, prima della prossima emergenza, si possono scoprire soluzioni innovative ed efficaci.
Dal vivo
Fuori dal tunnel. Volati in cielo di Francesca Copelli Quando una madre perde il figlio di ventidue anni. Percorsi. Lasciati raggiungere! di Tanino Minuta Un barbone, il Danubio, un sogno… Ciascuno ha il suo sentiero per incontrare Dio.
Cultura
Tra genetica ed eugenetica. Staminali, speranze e timori di Giulio Meazzini Dai laboratori alla sperimentazione sull’uomo, dalla politica all’impatto sul nostro futuro. Intervista a Dallapiccola. Lev Tolstoj. Il senso della vita di Enzo Giorgi Tra scienza e fede, un piccolo libro del grande scrittore e filosofo russo anticipa sensibilità e domande di oggi. Lino Zanussi. Lavatrici DOCG di Michele Genisio Il paròn che bloccò l’emigrazione dalla propria terra, creando una realtà industriale di primo livello in Italia ed Europa. Controcorrente. Aziende, lavoro, persone di Silvano Gianti In tempi di crisi globale, l’attenzione non solo al bilancio, ma anche alle persone, paga. Il “caso Tassano”.
29 Mar 2009 | Chiara Lubich, Cultura, Focolare Worldwide, Focolari nel Mondo
“Questa realtà è qualcosa che va al di lá di un riconoscimento perché arriva al cuore”. “La piazza si è riempita di fede, di sentimento: esiste un Paese che ancora crede che può diventare grande attraverso l’arte”. (Alberto Asprino, architetto e scultore) “Oggi, in questa piazza ci siamo trovati in Paradiso, quel paradiso che tutti cerchiamo e che abbiamo trovato, anche se solo per un momento. Questa esperienza ci da una carica nuova, ci sentiamo rigenerati; speriamo di poter portare questa esperienza al resto del Paese, se è stato possibile qua, è possibile dovunque”. (Erminy Péran, critico e storico dell’arte) E’ diventato realtà lo scopo per cui era stata ideata la 1^ Biennale intitolata a Chiara Lubich: “Aprire uno spazio alla creatività, da una prospettiva che mettesse in luce la vocazione sociale dell’artista come promotore di speranza, a partire dalla figura di una illustre rappresentante dell’umanesimo italiano, Chiara Lubich”, come aveva dichiarato la dott.ssa Jeanette Rincón, Decana di Cultura dell’Università Cattolica Cecilio Acosta (UNICA) di Maracaibo. La Biennale ha dato vita ad un grande atelier a cielo aperto nella centralissima Piazza della Repubblica di Maracaibo – seconda città del Venezuela. Si trattava di un concorso estemporaneo per tutte le categorie dell’Arte Plastica, convocato dall’ UNICA, attraverso il Decanato cultura e sport e la Cattedra libera Chiara Lubich. 92 sono stati gli artisti partecipanti, da noti artisti a livello nazionale e regionale ad artisti in erba. Né l’età né le difficoltà fisiche sono state d’impedimento per gli artisti, al momento di plasmare la loro opera, come ha dimostrato Kevin Sánchez, di 12 anni, vincitore di una menzione onorifica, per aver lavorato nonostante il braccio ingessato. Dopo 8 ore di arduo lavoro, sotto l’ombra degli alberi della Piazza, è stato offerto un programma musicale dall’Orchestra di Concerti Simón Bolívar, per concludere poi con la presentazione della figura di Chiara, che metteva in evidenza la sua apertura a un dialogo ecumenico, multiculturale e multi religioso, e il contributo del suo pensiero alla cultura contemporanea, come ha sottolineato il Rettore dell’Università, Angel Lombardi. “Chiara ci aiuta a sviluppare una visione del mondo contemporaneo e della sua problematica dalla prospettiva del dialogo”, ha detto. “L’Università, nella misura in cui apre spazi per diffondere il suo pensiero, si apre anch’essa alla fraternità e alla solidarietà”. Del più alto livello, i membri della giuria: dall’architetto e scultore Alberto Asprino, noto in campo internazionale, Perán Erminy, ebreo, critico e storico dell’arte, allo scrittore Víctor Fuenmayor, direttore della Scuola di Arti sceniche e audiovisive della Facoltà sperimentale di Arte dell’Università dello Zulia.
11 Mar 2009 | Focolari nel Mondo, Senza categoria
In cammino con Chiara, un anno dopo di Michele Zanzucchi
Editoriali
Abbandono e resurrezione di Piero Coda Se il Louvre diventa un marchio di Elena Granata Si salvi chi può! Oppure no? di Vera Araujo Effetti della recessione Gente in esubero di Paolo Loriga Cresce anche in Italia il numero di quanti perdono il lavoro. Soprattutto tra chi non gode di tutele. I provvedimenti del governo, il parere del sindacato, le iniziative della Chiesa. Politica italiana Franceschini. Basterà il realismo? di Iole Mucciconi Né primarie, né congresso anticipato. Eletto subito il sostituto di Veltroni, che deve dare prova di saper dar decollare un partito con due culture unificate. Politica internazionale Qualcosa si muove di Giovanni Romano Non solo bufere, scandali e guerre. Sullo scenario planetario si nota qualche segnale di speranza. Cittadini attivi Occhio al territorio a cura di Aurora Nicosia Quale sicurezza per le nostre città? Violenze e ronde, immigrati clandestini e medici. Ne parliamo con Mons. Vittorio Nozza, direttore di Caritas Italia. Occidente distratto Il senso di Dio di Giovanni Casoli L’uomo nuovo si edifica sulle rovine del vecchio, ma bisogna lasciare spazio a Dio, e Dio è la sorpresa.
8 Mar 2009 | Chiesa, Focolare Worldwide, Focolari nel Mondo
«Africa, intona il tamtam per Papa Benedetto! »
Con questo tono esuberante e festoso il Cisa (Catholic information service for Africa) aveva annunciato il viaggio del Santo Padre in Camerun e in Angola. Questo primo storico viaggio del pontefice nel continente nero, dove il numero dei cattolici è in rapida crescita, è fonte di tante aspettative di pace, riconciliazione e giustizia, come sostiene il tema stesso del prossimo sinodo: «La Chiesa in Africa a servizio della riconciliazione, della giustizia e della pace. “Voi siete il sale della terra. Voi siete la luce del mondo” (Mt 5, 13.14)».
Quale Africa?
(leggi tutto l’articolo…)