Dal 28 al 30 novembre presso il Centro Mariapoli di Castel Gandolfo (Roma, Italia) si terrร lโevento โRestarting the economyโ, promosso dalla Fondazione The Economy of Francesco (EoF) con il sostegno del Dicastero Vaticano per il Servizio allo Sviluppo Umano Integrale.
ร il primo appuntamento mondiale di EoF che si svolge lontano da Assisi e senza la presenza di Papa Francesco. โUna novitร che non segna una distanza, ma piuttosto unโestensione โ sottolinea Mons. Domenico Sorrentino, Presidente della Fondazione -. Lo spirito di Assisi si fa vicino a Roma e al Papa, per continuare a ispirare unโeconomia capace di mettersi al servizio dellโumanitร e del creatoโ.
L’incontro di EoF ad Assisi, settembre 2022
Oltre 600 giovani provenienti 66 nazioni, con la presenza per la maggior parte di donne e la partecipazione di circa 80 studenti delle scuole superiori insieme ad economisti, filosofi, imprenditori, teologi, artisti e policy maker.
ร โun segnale che la proposta di impegno dei giovani per cambiare lโeconomia รจ viva e capace di futuro – afferma il prof. Luigino Bruni, vice presidente della Fondazione e ideatore dellโevento fin dalla sua nascita -. Restarting the Economy รจ la versione EoF del Giubileo: un ritorno al senso biblico originario con la liberazione degli schiavi di oggi (dipendenze, usura, miserie), la remissione dei debiti (e quindi il grande tema della finanza, buona e cattiva), la restituzione della terra (lโecologia, la giustizia, le sfide che attraversano lโAmazzonia, lโAfrica e le nostre cittร )โ.
Durante lโevento sarร presentato lโEoF Fraternity Report 2025, frutto del lavoro di questโanno e destinato a diventare un appuntamento annuale: una misurazione dello stato della fraternitร nel mondo, concetto caro a San Francesco e a Papa Francesco. โIl rapporto evidenzia come la fraternitร , pilastro morale e sociale, sia anche una componente economica decisiva ma ancora non misurata – sostiene Paolo Santori, Presidente del Comitato scientifico della Fondazione –. Sviluppando un indicatore innovativo basato su dati internazionali, lo studio analizza il grado di fraternitร allโinterno e tra le economie globali (โฆ) e invita a ripensare sviluppo, cooperazione e benessere collettivoโ.
Il Dicastero Vaticano per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale ha accompagnato fin dallโinizio il cammino di The Economy of Francesco, riconoscendo nel movimento una forte sintonia con la propria missione. โValori come la centralitร della persona, la giustizia sociale ed ecologica, la solidarietร , lโinclusione e la cooperazione rappresentano un terreno comune su cui si รจ sviluppato un accompagnamento rispettoso dellโautonomia del movimento, ma capace di sostenerne la crescita e le iniziative in questi anniโ ribadisce Padre Avelino Chicoma Bundo Chico, S.I., Capo ufficio del Dicastero.
Presentazione dell’Evento in Sala Stampa del Vaticano. Da sinistra: Luca Iacovone, Luigino Bruni, Mons. Domenico Sorrentino, Rita Sacramento Monteiro, Padre Avelino Chicoma Bundo Chico e Cristiane Murray.
Il programma a Castel Gandolfo โsi articolerร in plenarie con ospiti internazionali come Sabine Alkire, Jennifer Nedelsky, Paolo Benanti, Massimo Mercati e Stefano Zamagni, workshop tematici, momenti spirituali e creativi, e una grande esposizione di progetti ed esperienze nate allโinterno del movimento EoF: la EoF Fair โ affermano Rita Sacramento Monteiro e Luca Iacovone dello staff dellโevento -. Particolare rilievo sarร dato a due sessioni dedicate: Prophetic Voices for a New Economy, in cui giovani provenienti da diversi contesti racconteranno esperienze di cambiamento giร in atto; e Extraordinary Ideas for the Economy of Francesco, una rassegna di brevi interventi che daranno voce a idee imprenditoriali, iniziative sociali e ricerche innovative selezionate tramite call internazionaleโ.
Lโ80ยฐ anniversario dellโONU (Organizzazione delle Nazioni Unite) รจ stata lโoccasione per realizzare a Nairobi, in Kenya, un evento internazionale dal titolo โCities, Communities, Care-Youth in Action for Sustaining Peaceโ. Un convegno che ha visto numerosi giovani africani e rappresentanze di tutto il mondo, protagonisti di un nuovo slancio verso la costruzione di societร pacifiche e resilienti, capaci di costruire il futuro del continente africano, con a cuore il mondo unito.
Il momento culminante รจ stata la presentazione della โCharter of Commitmentsโ, un documento che promuove la pace attraverso il dialogo interculturale, le iniziative artistiche e i programmi comunitari, riconoscendo ai giovani il ruolo centrale di โinfluencer di paceโ e agenti di cambiamento. Al centro della visione presentata cโรจ lโadozione dei valori dellโubuntu, la filosofia africana che invita alla condivisione e alla reciprocitร , come base per una societร solidale. I giovani incoraggiano le Nazioni Unite e lโUnione Africana e ne apprezzano il ruolo nel sostenere e collaborare con i governi locali, gli attori della societร civile, le istituzioni religiose e le organizzazioni giovanili, nel promuovere solidarietร , giustizia e uguaglianza sia a livello locale che globale. La Carta sostiene azioni concrete per cittร piรน accoglienti, uno sviluppo sostenibile, nuovo impulso per lโimprenditorialitร giovanile e una nuova visione africana, libera da confini e barriere. Sottolinea lโurgenza di maggiore inclusione, formazione e partecipazione giovanile nei processi decisionali, a tutti i livelli.
Questo appello nasce a conclusione di questo evento organizzato da New Humanity, ONG del Movimento dei Focolari. I lavori si sono tenuti nella Mariapoli Piero di Nairobi. Hanno partecipato allโiniziativa anche UN Habitat, agenzia dellโONU per lo sviluppo urbano e UNEP, agenzia delle Nazioni Unite per lโambiente, Laudato Sรฌ Movement Africa, Greening Africa Together, Living Peace International, Africa Interfaith Youth Network, International Sociological Association, Centro Universitario ASCES Di Caruarรน in Brasile, oltre a tutte le espressioni dellโarea sociale, politica e culturale del Movimento dei Focolari.
Pace, sviluppo urbano, ambiente e leadership di comunione
Secondo i leader giovanili riuniti a Nairobi, questa nuova prospettiva potrร realizzarsi solo attraverso la creazione di meccanismi permanenti di collaborazione sia a livello locale che internazionale. Un vero e proprio lavoro di costruzione e consolidamento di reti. Lโevento ha visto la partecipazione di trenta relatori internazionali, otto tavole rotonde, sei collegamenti live e otto testimonianze video, da cittร di cinque continenti, con unโattenzione costante al dialogo con i giovani. I temi affrontati hanno toccato la pace, lo sviluppo urbano, la cura dellโambiente e le nuove forme di leadership di comunione.
Messaggi di saluto
Il convegno รจ stato aperto dai videomessaggi di Felipe Paullier, assistente del Segretario Generale ONU per i giovani, e di Margaret Karram, Presidente del Movimento dei Focolari. Paullier, dopo aver ricordato che Nairobi รจ una delle tre principali sedi delle Nazioni Unite, ha affermato che โogni guerra รจ una sconfitta per lโumanitร , un fallimento del dialogo. I giovani non sono solo vittime delle crisi di oggi: sono creatori, leader e costruttori di paceโ. E sono piรน di 2 miliardi i giovani โpronti a essere partner alla pari nella costruzione del nostro futuro comuneโ. Un messaggio chiaro per tutti: affidandosi a una generazione che โresiste allโodio, rifiuta lโindifferenza e sceglie la pace come responsabilitร quotidianaโ, รจ possibile partire proprio dalle cittร e dalle comunitร , perchรฉ รจ โnei quartieri, nelle scuole, nei luoghi di culto e nelle comunitร locali che la cooperazione diventa tangibileโ.
Margaret Karram ha voluto ricordare lโiniziativa, ormai decennale, di formazione ad una leadership di comunione che รจ stata avviata dallโIstituto Universitario Sophia e dal Movimento Politico per lโUnitร con il programma โTogether for a New Africaโ. Il percorso, nel suo ultimo ciclo triennale, ha impegnato 140 giovani di 14 Paesi africani, accanto a tutors e docenti, che nei giorni che hanno preceduto il Convegno hanno tenuto la loro Summer School annuale in modalitร ibrida, per raccogliere e discutere gli esiti delle loro azioni locali. Altro programma ricordato dalla Presidente dei Focolari, che raccoglie da un anno 150 giovani di 60 Paesi del mondo, attivi in ambito politico e nella societร civile, รจ โOne Humanity, One Planet: Synodal Leadershipโ. Giovani โche si formano e lavorano per attuare buone politiche e generare impatto sociale, con una visione ispirata alla cultura dellโunitร .โ
Si tratta di prospettive che definiscono lโimpegno dellโintero Movimento dei Focolari, giร โculminato nel documento โTogether To Careโ consegnato allโONU un anno faโ – ha spiegato la Presidente โ facendo tesoro di โiniziative come Living Peace, che coinvolge oltre 2 milioni di ragazzi nel mondoโ; insieme ad โAMU con quasi 900 progetti di cooperazione, testimoniano un impegno concreto e diffusoโ. In questo quadro, ha apprezzato lo sforzo di โdisegnare un percorso comune con cui ridefinire la vita urbana, valorizzando e fortificando i legami socialiโ e ha aggiunto: โquanto hanno da dirci le culture africane su questo importante aspettoโ. Incisivo il suo invito a riscoprire al cuore delle cittร โcomunitร di solidarietร e di riconciliazione non percepibili allโocchio umanoโ: โโcittร invisibiliโ che nel loro piccolo, giorno dopo giorno, contribuiscono a costruire una rete mondiale di pace e che mostrano che un altro mondo รจ possibileโ. Ha sottolieato, infine, la reciprocitร come chiave del cambiamento, che Chiara Lubich aveva richiamato giร nel 1997 nel contesto di un intervento presso il Palazzo di Vetro dellโONU: โla reciprocitร โ cosรฌ ha concluso – รจ un traguardo che puรฒ avvicinarci, farci crescere, che puรฒ diventare realtร quando facciamo il primo passo verso lโaltro, chiunque esso sia e qualunque siano le sue convinzioni, per comprenderne le ragioni, per cercare una connessione, per stabilire un rapporto.โ
Le Sfide dellโAfrica e il contributo di UN Habitat
Tra gli ospiti, Christelle Lahoud di ONU Habitat ha sottolineato come lโAfrica, continente con la popolazione piรน giovane e in rapida urbanizzazione, rappresenti sia unโurgenza che unโopportunitร . La costruzione della pace si rafforza quando i giovani possono partecipare attivamente ai processi decisionali, contribuendo alla creazione di spazi urbani sicuri e inclusivi. Con una popolazione urbana che si stima raggiungerร il 70% a livello globale entro il 2050, le cittร sono chiamate a rispondere a sfide crescenti, tra cui disuguaglianze, migrazioni forzate ed emergenze climatiche, che mettono sotto pressione coesione sociale e risorse.
Lahoud ha evidenziato come i giovani siano giร protagonisti nella co-creazione di spazi urbani piรน resilienti, valutando rischi, raccogliendo dati e influenzando le politiche locali, collaborando con amministrazioni e autoritร per plasmare cittร che riflettano le reali esigenze delle comunitร . Le cittร , quindi, diventano il riflesso di come le societร vivono insieme, costruiscono fiducia tra generazioni e perseguono il benessere collettivo, in sintonia con la filosofia ubuntu.
Esperienze internazionali e impegno nelle cittร del mondo
Esperienze da cittร come Betlemme, Beirut, Kinshasa, Trento, Manila, Pajule, Capodistria e Medellin hanno contribuito a dare un respiro internazionale allโevento, dimostrando che la trasformazione sociale e culturale puรฒ nascere dal basso, attraverso la collaborazione tra societร civile e istituzioni. Testimonianze come quella di Agnes Aloyotoo, candidata alle elezioni in Uganda, e di Jonathan Masuta, presidente di una delle federazioni dei giovani dellโUnione Africana, hanno mostrato come le nuove generazioni siano giร attive nel dare voce ai giovani nelle decisioni esecutive.
Il messaggio che arriva da Nairobi รจ chiaro: la fiducia nel protagonismo giovanile rappresenta la chiave per costruire societร piรน giuste, solidali e pacifiche, a partire dalle cittร e dalle comunitร locali. Da questo evento emerge una determinazione forte ad agire in rete, sia a livello locale che internazionale, per promuovere una cultura della pace fondata sulla responsabilitร , la collaborazione e lโinclusione delle nuove generazioni.
Mario Bruno Foto: Courtesy of Younib TV ยฉ Benjamin Simiyu
La partecipazione delle nuove generazioni al cammino che conduce verso lโAssemblea generale 2026 dei Focolari, รจ pensata come un processo integrato, che si sviluppa attraverso diverse forme di coinvolgimento. Ai ragazzi e i giovani del Movimento nel mondo, รจ stato chiesto un impegno capillare e attivo nelle comunitร locali. Per questo รจ stato elaborato un documento che raccoglie quanto emerso nellโultima Assemblea del 2021. Tale documento invita adolescenti e giovani di tutto il mondo a riflettere su tre domande fondamentali. 1: Cosa siamo riusciti a realizzare nel nostro territorio delle proposte dellโultima Assemblea? 2: Cosa desideriamo realizzare in futuro e su cosa vogliamo impegnarci? 3: Qual รจ un desiderio o un sogno che hai per lโOpera nei prossimi cinque anni?
Un processo fondamentale da compiere per unire le generazioni e dare continuitร al loro cammino verso lโunitร . Le comunitร sono state invitate a creare momenti di comunione che favoriscano il dialogo e lโelaborazione di proposte, cosรฌ da valorizzare il protagonismo dei giovani, radicato nella loro vita concreta e nella loro sensibilitร .
Si รจ pensato anche alla partecipazione dei bambini e delle bambine del Movimento dei Focolari, ai quali รจ stato chiesto di rispondere con dei disegni alla domanda: Cosa possiamo fare noi per aiutare affinchรฉ il mondo sia piรน unito? I disegni saranno esposti nelle sale dove si incontreranno i partecipanti allโAssemblea affinchรจ possano ispirare e parlare al cuore di molti.
Attivare i sottotitoli in italiano โ Lโoriginale รจ in diverse lingue
Immaginiamo che ripassino davanti ai nostri occhi alcune scene sintomatiche del mondo d’oggi. […]
Osserviamo [โฆ] in nazioni che hanno visto i recenti cambiamenti, gente che esulta di gioia per le ritrovate libertร ; insieme persone impaurite e deluse, depresse per il crollo dei loro ideali. […]
E se vedessimo immagini di lotte razziali con stragi e violazione di diritti umani … O interminabili conflitti come quelli che avvengono in Medio Oriente, col crollo di case, feriti, morti ed il continuo micidiale cadere di bombe o di altri ordigni mortali? … Domandiamoci ancora: che direbbe Gesรน di fronte a tanti drammi? “Ve l’avevo detto di volervi bene. Amatevi come io vi ho amati”.
Sรฌ, cosรฌ direbbe di fronte a questi ed alle piรน gravi situazioni del mondo attuale.
Ma la sua parola non รจ solo un rimpianto di ciรฒ che non รจ stato fatto. Egli la ripete oggi per davvero. Perchรฉ Egli รจ morto, ma รจ risorto e – come ha promesso – รจ con noi tutti i giorni fino alla fine del mondo.
E ciรฒ che dice รจ di un’importanza immensa. Perchรฉ questo “Amatevi a vicenda come io vi ho amati” รจ la chiave principale per la soluzione di ogni problema, รจ la risposta fondamentale ad ogni male dell’uomo. [โฆ]
Gesรน ha definito il comando dell’amore “mio” e “nuovo”, perchรฉ รจ tipicamente suo, avendolo riempito d’un contenuto singolare e nuovissimo. “Amatevi – ha detto – come io vi ho amati”. E Lui ha dato la vita per noi.
ร dunque in gioco la vita in questo amore. E un amore pronto a dare la vita รจ ciรฒ che Egli chiede anche a noi verso i fratelli.
Non รจ sufficiente per Lui l’amicizia o la benevolenza verso gli altri; non Gli basta la filantropia, nรฉ la sola solidarietร . L’amore che chiede non si esaurisce nella non-violenza.
ร qualcosa d’attivo, d’attivissimo. Domanda di non vivere piรน per sรฉ stessi, ma per gli altri. E ciรฒ richiede sacrificio, fatica. Domanda a tutti di trasformarsi [โฆ] in piccoli eroi quotidiani che, giorno dopo giorno, sono al servizio dei fratelli, pronti a donare persino la vita in loro favore. [โฆ]
Quest’amore reciproco fra voi porterร infatti delle conseguenze d’un valore – diciamo – infinito, perchรฉ dove c’รจ l’amore lรฌ รจ Dio e – come ha detto Gesรน: “Dove sono due o tre riuniti nel mio nome (e cioรจ nel suo amore), io sono in mezzo a loro” [โฆ]
Sarร Lui stesso che opererร con voi nei vostri paesi, perchรฉ Lui tornerร in certo modo nel mondo, in tutti i luoghi in cui vi trovate, reso presente dal vostro reciproco amore, dalla vostra unitร .
E Lui vi illuminerร su tutto il da farsi, vi guiderร , vi sosterrร , sarร la vostra forza, il vostro ardore, la vostra gioia. [โฆ]
Amore, dunque, fra voi ed amore seminato in molti angoli della terra fra i singoli, fra i gruppi, fra nazioni, con tutti i mezzi, perchรฉ sia realtร l’invasione d’amore, di cui ogni tanto parliamo, e prenda consistenza, anche per il vostro contributo, la civiltร dell’amore che tutti attendiamo.
Ad ottobre 2024 a Betlemme รจ partito il progetto Together WE connect, un percorso formativo del Movimento dei Focolari che coinvolge giovani e ragazzi con lโobiettivo di formare ad un futuro migliore rinsaldando il tessuto sociale ferito. Il programma, della durata di tre anni, รจ iniziato con il coinvolgimento di cinque scuole del distretto di Betlemme e Gerusalemme est. Circa 300 ragazzi di etร compresa fra i 13 e i 15 anni.
Sono previste sessioni di formazione, attivitร con metodi interattivi capaci di coinvolgere e stimolare i ragazzi con i linguaggi a loro congeniali come i laboratori di teatro, musica, fotografia, sport. Nel primo anno si stanno sviluppando tre temi: conoscenza di sรฉ, autostima e sviluppo personale. Poi, gestione dei conflitti, apertura allโincontro nel lavoro di gruppo. Infine, dialogo intergenerazionale. Ad ogni tema si associa unโazione del dado della pace in modo che ogni argomento affrontato abbia come effetto il metterlo in pratica creando rapporti nuovi.
I complessi internazionali Gen Rosso e Gen Verde, con la loro esperienza hanno dato un contributo attraverso lโarte, la musica, la danza e il teatro.
Durante la prima settimana di maggio 2025 si รจ svolto un evento per celebrare questi mesi di lavoro. Gen Verde e Gen Rosso insieme ad un centinaio di questi ragazzi hanno partecipato a tre giorni di workshop prima dellโevento conclusivo che si รจ tenuto a Betlemme qualche giorno dopo. โร stata unโesperienza straordinaria, e siamo grati a Dio, e a tanti che hanno collaborato, per i suoi fruttiโ raccontano i partecipanti.
Comโรจ nato il progetto?
Dalla Terra Santa ci raccontano: โDa tempo รจ emerso il desiderio di dare il nostro contributo, in modo che quello che facciamo incide nella societร , promuovendo attivitร che abbiano continuitร . Qualche tempo fa il Patriarca di Gerusalemme, Card. Pierbattista Pizzaballa, aveva detto: โdovremmo davvero impegnarci perchรฉ nelle scuole, nelle istituzioni, nei media, nei luoghi di culto risuonino il nome di Dio, di fratello e di compagno di vitaโ. Questo ci ha incoraggiati a concentrarci nelle scuole, con i giovani. Tutti siamo al corrente della situazione in cui ci troviamo, in cui si trova lโumanitร oggi. Quante difficoltร , quanti dolori: noi vogliamo dare il nostro contributo perchรฉ i giovani possano avere una prospettiva diversa da quella che vedono ogni giornoโ.
Cosรฌ รจ nato il progetto Together WE connect. Lโobiettivo รจ di risvegliare la speranza, nutrire la fede e promuovere una spiritualitร radicata nel vangelo, nelle giovani generazioni e formare donne e uomini di domani, capaci di essere promotori di riconciliazione e dialogo. Giovani leaders di una nuova cultura di cooperazione, fraternitร , condivisione, cittadinanza attiva. Una cultura della cura e dellโincontro.
Ecco alcune impressioni dei ragazzi: โVi ringrazio con tutto il cuore perchรฉ quello che facciamo ci fa sentire importanti, e che la nostra esistenza e le nostre opinioni sono importantiโ. โLa prima cosa che abbiamo imparato sono i valori: amore, umiltร , perdono e lโaiutarsi. In classe ci sentivamo come unโunica famiglia, ci capiamo meglio e ci aiutiamo di piรน. Anche io ho capito come potrei essere la luce per gli altri e ho capito che il focolare non รจ una parola ma un modo di vitaโ. โMi รจ piaciuta tanto lโattivitร del โTogether We connectโ, cโera nuova gente, era bello e ho rafforzato me stessoโ. โHo conosciuto me stessa di piรน e gli altri attraverso questo progettoโ. โHo imparato metodi per risolvere il conflitto, l’ascolto e il dialogoโ. โSono personalmente molto sensibile, e questo progetto, mi ha fatto amare di piรน la vitaโ. โEra un progetto utile e divertente, per esempio il dialogo tra le generazioni, quando l’ho fatto con mia nonna ho conosciuto delle cose che non conoscevo primaโ.
Guardando la trasmissione in diretta della veglia a Tor Vergata, alla periferia di Roma, e vedendo quelle immagini dโuna immensa moltitudine, puรฒ sorgere una domanda: che cosa sono venuti a cercare qui questo milione di giovani? Stare vicino a Papa Leone XIV? Non mi sembra sufficiente come motivazione. Conoscere Roma? Puรฒ darsi, ma sicuramente non avrebbero scelto queste condizioni di alloggio, cibo e trasporto. Ma nel silenzio profondo e prolungato durante lโora di adorazione si trova la risposta. Questi ragazzi e ragazze venuti da tutto il mondo, sono stati attratti da Gesรน, anche a loro insaputa, puรฒ darsi, per questo incontro personale e comunitario, dove Lui senza dubbio ha parlato al cuore di ognuno che torna a casa cambiato, con una fede piรน salda, con una esperienza di divino che non dimenticherร .
Immagine TV
La settimana del Giubileo dedicata ai giovani รจ incominciata il 28 luglio e si รจ conclusa la domenica 3 agosto 2025. Sono state organizzate moltissime attivitร per accogliere chi arrivava a Roma per vivere questi giorni: visite ai luoghi storici, alle Basiliche, eventi culturali, concerti, catechesi.
Anche il Movimento dei Focolari ha proposto 4 percorsi speciali a Roma seguendo il Pellegrinaggio delle Sette Chiese, ideato da San Filippo Neri: un itinerario storico che ha accompagnato i pellegrini fin dal XVI secolo. Un cammino di fede e comunione fraterna, fatto di preghiera, canti e riflessioni sulla vita cristiana, con attivitร di gruppo, catechesi e testimonianze, aiutati da un libretto di meditazioni per un approfondimento spirituale alla luce del carisma dellโunitร . Il folto gruppo che ha aderito alla proposta era composto da giovani di lingua inglese, ungherese, olandese, italiana, tedesca, rumena, coreana, spagnola, araba.
Tutto il โviaggioโ si รจ basato su 4 idee chiave: pellegrinaggio (un cammino), porta santa (un’apertura), speranza (guardare avanti), riconciliazione (fare pace)
โSperanzaโ รจ la parola che รจ riecheggiata nella testimonianza di Samaher, giovane siriana di 28 anni: โGli anni della mia infanzia sono stati dolorosi, bui e solitari. La casa non era un luogo sicuro per una bambina a causa dei conflitti, e neanche la societร , a causa del bullismo. Affrontavo tutto da sola, senza poterlo condividere con nessuno, arrivando a tentativi segreti di suicidio a causa della forte depressione e della paura. Il Vangelo mi ha cambiata, dopo che la vita dentro di me si era spenta e tutto era diventato buio… mi ha restituito la luceโ.
Le catechesi si sono svolte presso il Focolare meeting point tenute da Tommaso Bertolasi (filosofo), Anna Maria Rossi (linguista) e Luigino Bruni (economista). โUno sguardo che parte dallโamore e suscita amore, non รจ forse il volto piรน concreto della speranza?โ รจ la domanda provocatoria rivolta da Anna Maria Rossi ai giovani pellegrini.
Josรฉ, giovane diciottenne del Panama, lo ha confermato nella testimonianza che ha condiviso a proposito del periodo della sua malattia: โLa mia esperienza dimostra che, quando metti in pratica l’arte dโamare che consiste nel vedere Gesรน in tutti, amare tutti, amare i nemici, amare come te stesso, amarsi reciprocamenteโฆ, non solo cambia la tua vita, ma cambia anche quella degli altri. Proprio quest’arte di amare, che molte persone hanno condiviso con me, ha creato un equilibrio cosรฌ forte che mi ha aiutato a non crollare nei momenti difficili, sostenendomi e rafforzarmi attraverso ogni ostacolo che ho incontratoโ.
Anche Laรญs del Brasile non ha nascosto le sfide incontrate per via della separazione dei suoi genitori: โCi sono stati momenti in cui non capivo perchรฉ vivessero separati e desideravo che fossero di nuovo insieme. Tuttavia, quando ho avuto una maggiore consapevolezza di ciรฒ che era accaduto tra loro, ho potuto fare domande sincere, e nessuno dei due ha nascosto la veritร . Questo mi ha aiutato ad accettare la realtร della nostra famiglia. Oggi hanno un rapporto di amicizia e questo, per me, รจ un esempio di maturitร , perdono e amore vero, che va oltre le difficoltร e gli errori. Ricominciare รจ possibile quando ci mettiamo davvero in giocoโ.
Papa Leone, in vari momenti ha fatto interventi e saluti fuori programma, come quando, alla messa di benvenuto, ha voluto farsi presente alla conclusione percorrendo, a bordo della โpapamobileโ Piazza San Pietro e via della Conciliazione, gremita di giovani, per salutarli. Parlando a braccio ha detto: “Speriamo che tutti voi siate sempre segni di speranza. (โฆ) Camminiamo insieme con la nostra fede in Gesรน Cristo e il nostro grido deve essere anche per la pace del mondoโ.
ยฉ Bautista Peralta
Poi, sabato 2 agosto, mentre la natura regalava un magnifico tramonto, rispondendo alle domande dei giovani a Tor Vergata ha ribadito il suo appello: โCari giovani, vogliatevi bene tra di voi! Volersi bene in Cristo. Saper vedere Gesรน negli altri. Lโamicizia puรฒ veramente cambiare il mondo. Lโamicizia รจ una strada verso la paceโ. E poi ha aggiunto: โPer essere liberi, occorre partire dal fondamento stabile, dalla roccia che sostiene i nostri passi. Questa roccia รจ un amore che ci precede, ci sorprende e ci supera infinitamente: รจ lโamore di Dio. (โฆ) Troviamo la felicitร quando impariamo a donare noi stessi, a donare la vita per gli altriโ. E ha indicato la strada per seguire Gesรน: โVolete incontrare veramente il Signore Risorto? Ascoltate la sua parola, che รจ Vangelo di salvezza! Cercate la giustizia, rinnovando il modo di vivere, per costruire un mondo piรน umano! Servite il povero, testimoniando il bene che vorremmo sempre ricevere dal prossimo!โ.
Nella Messa della domenica Papa Leone XIV ha detto ai giovani che siamo fatti โper un’esistenza che si rigenera costantemente nel dono, nell’amore. E cosรฌ aspiriamo continuamente a un โdi piรนโ che nessuna realtร creata ci puรฒ dare; sentiamo una sete grande e bruciante a tal punto, che nessuna bevanda di questo mondo la puรฒ estinguereโ. Eh ha concluso lโomelia con un accorato invito: โCarissimi giovani, la nostra speranza รจ Gesรน. (โฆ) Aspirate a cose grandi, alla santitร , ovunque siate. Non accontentatevi di menoโ.
Salutandoli alla fine ha definito questi giorni โuna cascata di grazia per la Chiesa e per il mondo interoโ. Ribadendo ancora il suo grido per la pace: โSiamo con i giovani (โฆ) di ogni terra insanguinata dalle guerre. (โฆ) Voi siete il segno che un mondo diverso รจ possibile: un mondo di fraternitร e amicizia, dove i conflitti si affrontano non con le armi ma con il dialogoโ.
Un compagno al tuo fianco
Si conclude l’esperienza unica ed irripetibile del Giubileo dei Giovani 2025. In questo incredibile viaggio abbiamo: camminato, cantato camminato, ballato, gioito, camminato, pregato, riso e camminato… trascinati da una meta comune e tanti compagni di viaggio. Sรฌ, perchรฉ aldilร del programma stupendo che ci ha arricchito culturalmente e spiritualmente, rimarrร per sempre impressa nei nostri occhi l’immagine di migliaia di ragazzi come noi che camminavano. Forse se avessimo chiesto ad alcuni di loro quale era la loro meta avrebbero risposto qualcosa come: โStiamo andando alla chiesa di Santa Maria Maggioreโ oppure โAndiamo finalmente a riposareโ, ma sono altrettanto convinto che, se avessimo anche chiesto come lo stavano facendo, avrebbero raccontato con occhi pieni di energia delle canzoni che hanno cantato, dei ragazzi con i quali hanno fatto amicizia e della pienezza di spirito che questo camminare ha donato loro. In fondo per noi il Giubileo รจ stato questo, un cammino come nessun’altro, in una cittร come nessun’altra, dove si uniscono sogni,
speranze, gioie e dolori di un mare di persone, dove se cammini solo hai comunque un compagno al tuo fianco, dove il mondo รจ contemporaneamente minuscolo ed immenso, dove tutto grida Unitร . Torniamo a casa con un ricordo che non sbiadirร facilmente, il ricordo di un Mondo Unito che si prende per mano e cammina, a testa alta e cuore colmo di uno spirito piรน grande.
Mattia, Calabria (Italia)
Carlos Mana (con la collaborazione di Paola Pepe) Foto ยฉ Joaquรญn Masera – CSC Audiovisivi