Lug 8, 2010 | Chiesa, Nuove Generazioni
“Oggi ho scoperto il Cielo: Dio è Amore, Lui ci ama immensamente!” cantano le 780 gen 4 – le bambine del Movimento dei Focolari – riunite a Castelgandolfo per il loro Congresso dal 24 al 27 giugno scorsi. Sono arrivate per lo più da Italia ed altri paesi europei, ma in prima fila anche 50 provenienti da Burundi e Ruanda, Brasile, Argentina, Bolivia e Libano. Valeria della Bolivia: “Sinceramente il Congresso è stato la cosa migliore che mi sia successa. Quello che più mi è piaciuto è stato imparare da Gesù ad amare, e adesso amo di più di prima, non so come ringraziare Dio…”. Andare a Roma per lei sarebbe stato impensabile senza le più svariate iniziative messe in moto dalle gen 4 di tutto il mondo: la cifra raccolta – più di 5.000 euro – ha reso possibile la partecipazione sua e delle altre arrivate dai continenti extraeuropei.
Come i gen 4, anche loro hanno seguito il filo dell’Amore di Dio verso il suo Popolo eletto fino a Gesù, venuto in terra per portarci l’amore del Padre. Un movimentato gioco durato tutto il pomeriggio le ha aiutate a scoprire Gesù presente non solo in Cielo ma fra noi, quando ci amiamo, nel fratello, nella sua Parola, nell’Eucaristia. “Le tue risposte erano veramente interessanti e si vedeva che hai risposto con il cuore” così scrivono a Maria Voce dopo l’incontro con lei: le avevano posto alcune domande piuttosto impegnative. Scrivono ancora: “Grazie per aver risposto saggiamente ad ogni nostra domanda! Finalmente so come realizzare il mio sogno: per diventare santa bisogna amare tutti perché Gesù è in tutti!” “…Il congresso mi ha insegnato molte cose di Gesù, mi ha cambiato il cuore, quando tornerò a casa non sono più la stessa, quando ci sarà un’occasione per aiutare sarò la prima a farmi avanti”. Una festa con danze, canti tipici e scenette è l’occasione per l’incontro con i primi compagni e compagne di Chiara: un dono reciproco, un momento di intesa semplice e profonda, da cui non si sa chi sia uscito più felice. Scoperto l’amore di Dio, le gen 4 hanno sperimentato di essere veramente sorelle al di là di ogni provenienza, lingua e cultura: “Sono stata contenta di stare sempre con le altre gen 4 – scrive Laurette del Ruanda – ci siamo amate, e quando arriverò in Ruanda io amerò tutti”. In tutto il mondo – dalla California ad Hong Kong – gruppi di gen 4 si sono riuniti per seguire via internet alcuni momenti dell’incontro. Scrivono da Fontem, in Cameroun: “Il collegamento video è stato bellissimo! Abbiamo capito che non importa dove siamo, Dio è sempre con noi e allo stesso tempo in Cielo. …Siamo molto felici di poter donare la cosa più bella che abbiamo, cioè Dio, ai nostri amici. Con l’amore, possiamo trasformare il mondo pieno di odio. Facendo così, Gesù sarà felice di noi e lo incontreremo in Paradiso. Grazie!” (altro…)
Lug 1, 2010 | Chiesa, Cultura, Nuove Generazioni, Spiritualità
Il titolo annunciava “La più grande avventura del mondo”. Già la preparazione, fatta dai più grandi per i più piccoli, faceva intuire che il congresso – che si è svolto a Castel Gandolfo dal 17 al 20 giugno – sarebbe stato un gioco d’amore alla luce del sole di Dio. L’importanza dell’evento era sottolineata anche dalla sua dimensione mondiale. Infatti era vivo il collegamento con gli altri gen4 del mondo, tramite le loro esperienze, foto, canti e scenette che avevano mandato, e poi attraverso una diretta via internet. Ciò che ha reso ancor più prezioso l’incontro è che i gen4 ammalati hanno offerto la loro malattia, il loro dolore per la sua riuscita.
Uno dei temi fondamentali è stato la conoscenza di Dio come si è manifestato nella storia: nella creazione, nell’amicizia col suo popolo prediletto come protettore, difensore, guida e salvatore. Poi il Suo dono più grande, Gesù che ci rivela il cuore di Dio con la storia del padre misericordioso che accoglie il figlio prodigo. Poi la conoscenza dei profeti, dei santi, di tutti quelli che con la loro vita sono stati e sono messaggeri dell’amore di Dio, e attraverso la loro voce, come quella di Chiara, siamo stati raggiunti anche noi. Proprio Chiara, attraverso il video, ripeteva ai gen4: “Sapete qual è la vera felicità? Provate: è quella che ha la persona che ama, che ama, che ama. Quando si ama si è felici e se si ama sempre si è felici sempre. Che cosa potete fare voi nel mondo? Dare la felicità, insegnare ad amare».
Il suo messaggio è stato accolto. Flavio diceva: “In un gioco bisognava correre da una parte all’altra senza farsi prendere… ma poi ho visto un libretto per gli appunti per terra. Mi sono fermato, l’ho preso e l’ho portato subito al suo proprietario”. E Joe: “Ho costruito un aeroplano di carta, ma un bambino l’aveva perso. Io allora gli ho regalato il mio”. Gli incoraggiamenti a “provare il segreto della vera felicità” oltre che alle attività, agli spazi creativi, sono stati gli incontri con molti degli amici e amiche di Chiara.
Tra questi Emmaus, che ha dato una consegna impegnativa: “Se noi siamo uniti, possiamo portare avanti questa rivoluzione che Dio ha mandato al mondo tramite Chiara. Dovete portare nel mondo un’onda d’amore”. E la consegna è stata accolta. Si vede dagli echi che arrivano da quanto sono tornati a casa. Una grande sfida che i più piccoli lanciano a tutti. Qualche gen4 ha invitato gli amici ad una festa e ha raccontato ciò che ha vissuto, altri hanno aggiornato le comunità da dove provenivano. Ciò che dà garanzia è il coraggio che hanno preso. Un gen4 ha dichiarato davanti a molti che vuole diventare santo. Ciò ha meravigliato chi lo ascoltava ed è stato interrogato su come pensava di raggiungere questo scopo. Lui ha spiegato che è molto semplice: la santità è volersi bene, sempre, senza misura. L’onda d’amore è partita! (altro…)
Giu 21, 2010 | Cultura, Focolari nel Mondo, Nuove Generazioni, Spiritualità
A Buenos Aires e a La Plata sono stati più di 500 i docenti, professori, studenti che hanno dialogato con il responsabile mondiale di Sportmeet, dott. Paolo Crepaz, in visita in Argentina nei primi di giugno, su una visione ed una cultura dello sport capace di offrire la prospettiva della fraternità. Educare ed educarsi attraverso lo sport, una cultura della sconfitta per una nuova cultura della vittoria, un rapporto costruttivo fra sport e mass media, inclusione e promozione umana e sociale sono stati i temi che hanno suscitato grande interesse. Con questi istituti ed atenei dove già insegnano docenti di Sportmeet, si apre ora un rapporto di collaborazione. La visita alla Casa del Niño di un quartiere molto povero a Florencio Varela, nella periferia di Buenos Aires, ha permesso di conoscere la realtà in cui si è svolta l’ultima edizione di “Deporchicos”, originale evento sportivo promosso dagli operatori di Sportmeet che ogni anno vede giocare insieme bambini di diversi strati sociali. Quest’evento, insieme ad altre iniziative di aiuto sociale, servono a costruire rapporti fraterni e solidali. I due giorni conclusivi del viaggio nel paese sudamericano sono stati trascorsi nella pittoresca cittadella del Movimento dei Focolari, “Mariapoli Lia”, immersa nella pampa argentina, dove decine di giovani da tutto il mondo si recano ogni anno per fare una vera “scuola di fraternità”. Alcune riflessioni sui temi più importanti, la condivisione di molte esperienze di vita, il fitto dialogo tra tutti, ed alcuni momenti distensivi, hanno permesso ai partecipanti al weekend di formazione non solo di sentirsi parte della “famiglia” di Sportmeet, ma di rinnovare l’impegno a rispondere, anche attraverso lo sport, alle molte domande a carattere sociale vive in ciascuno. Fonte: www.sportmeet.org (altro…)
Giu 5, 2010 | Cultura, Focolare Worldwide, Focolari nel Mondo, Nuove Generazioni
In Germania dal 26 aprile al 21 maggio, il Gen Rosso ha svolto un tour particolare. “Forti senza violenza” è il titolo del progetto di prevenzione del bullismo e della violenza giovanile creato dal Gen Rosso insieme all’Associazione Starkmacher. 2 giorni di spettacolo preceduti da 3 giorni di workshops (Musica, Hip-hop, scenografia, luci, suono, teatro, canto… ) per preparare 250 studenti in ogni città della tournée a salire sul palco a fianco del Gen Rosso in alcune scene del Musical Streetlight: un’azione non tanto “per” i giovani, ma “con” i giovani.
26-30 aprile 2010 – “Come se non attendessero altro”. Bordesholm, città al confine con la Danimarca. Accolto dalle autorità della città e dal Rotary Club quale sponsor, il Gen Rosso ha svolto il Progetto in una scuola preparata dall’equipe di Starkmacher. “Bullismo e violenza giovanile – la direttrice della scuola è stata chiara – qui viaggiano per internet”. Da qui una prima strategia – si legge sul reportage del Gen Rosso – Non parliamo di violenza. Si parte insieme ai 250 studenti ricordandosi di vivere gli uni per gli altri nella cultura del dare: ascolto, pazienza, aiuto. La risposta è immediata. Tra i ragazzi c’è Karim, un tipo difficile, con atteggiamenti di sfida. Gradualmente si impegna e alla fine ci confida: “Questo progetto è un tesoro. Ricordatevi di me!”. 3000 persone partecipano ai 2 spettacoli, entusiaste, incredule al vedere con quale senso di responsabilità e di donazione ogni studente sia diventato “protagonista” del messaggio di fratellanza lanciato dal palco insieme al Gen Rosso.
3-7 maggio: Solingen, città industriale rinomata per le sue acciaierie. Forte presenza multi-etnica: Turchia, Est europeo, Italia, Curdistan… problemi di integrazione. “Siamo in due scuole con giovani di famiglie immigrate da 32 paesi. Studenti con talenti e valori nascosti – prosegue il Gen Rosso – ci accolgono con simpatia, senza ben sapere cosa li attende. Lavorano con impegno, con un desiderio di riscatto: mostrare il massimo delle loro potenzialità. Diamo loro fiducia”. Ai 2 spettacoli nella Konzert Halle accorrono 2000 persone. Ci sono anche il sindaco e gli sponsors Caritas-Colonia e Xenos. “Un’esperienza che i ragazzi non dimenticheranno più!” dice una personalità. 10-15 maggio: Monaco. Nell’ambito del Kirchentag ecumenico al Gen Rosso viene offerto lo spazio nell’Event Arena per rappresentare il progetto, dopo 3 giorni di preparazione insieme alla scuola ‘Hauptschule Impel’ con l’80% di famiglie immigrate. Il 15 maggio: Streetlight. La sala è al completo: 1500 persone seguono con entusiasmo. Visibile è la soddisfazione dei professori: “Molti ragazzi sono stati una vera rivelazione. Chi si sarebbe aspettato che alcuni di loro venissero fuori con tale responsabilità, impegno, spirito di donazione. Faremo di tutto per mantenere e coltivare questo ‘nuovo’ clima della scuola!”. 17-21 maggio: ‘Protagonisti e messaggeri’. Altenkirchen (Bonn), scuola di 840 studenti, ambiente rurale, sereno, aria meno aggressiva. Dopo 3 giorni di lavoro scatta un nuovo rapporto fra gli studenti fra gli studenti e anche fra gli insegnanti. Uno di loro dice: “Tra non molto vado in pensione e grazie al vostro progetto ho capito perché 35 anni fa ho scelto di essere insegnante”. Poi… Streetlight e testimonianze di sorpresa, aiuto scambievole, serietà, gioia… Una personalità commentava: “Un messaggio chiaro che arriva al cuore di tanti, cui aderiscono i Cristiani ma anche i molti Musulmani presenti in scena col Gen Rosso. E tutti diventano ‘protagonisti e messaggeri”. (altro…)
Mag 10, 2010 | Chiesa, Focolare Worldwide, Focolari nel Mondo, Nuove Generazioni
Giovedi 6 maggio 2010 Oggi, visita al Centro Mariapoli di St Pierre de Chartreuse, dove vengono accolte ogni anno più di 2000 persone. Questo Centro è un “gioiello” diceva Emmaus, che porta bene il suo nome “Popolo di Dio”. Nel pomeriggio, Maria Voce e Giancarlo sono stati dall’Abate della Grande Certosa, Don Marcelin. Un incontro-comunione segnato dal ricordo di Chiara. Cambio di scena, dal grande silenzio, si passa al traffico lionese! Eppure la stessa presenza operosa di Dio che si esprime la sera in un incontro di Maria Voce e Giancarlo con un gruppo di dirigenti del movimento del Sud della Francia. Lei sottolinea che “l’essenziale è condividere quello che viviamo interiormente, vivere questa comunione, questo amore reciproco che in seguito permette ad ognuno di discernere con lo Spirito Santo quello che deve o non deve fare, e come lo deve fare”.
Venerdì 7 maggio 2010 Lyon, capitale della Gallia. Dopo una breve visita della città, tre momenti significativi segnano il pomeriggio e la serata : Un’intervista di Maria Voce su RCF (radio cattolica francese) dove precisa quale è il carisma proprio di questo movimento e il suo “profilo mariano” in seno alla Chiesa e all’umanità. E un incontro di comunione profonda con il Cardinale Barbarin, durante il quale sono stati evocati particolarmente gli attuali interrogativi della Chiesa, la dimensione ecumenica del movimento dei Focolari e la prossima beatificazione di Chiara Luce Badano. Infine la serata si è conclusa con un incontro con i giovani. Momento di gioia e di grande libertà d’espressione. Maria Voce e Giancarlo hanno risposto a varie domande, tra cui una sull’amore vero “che significa dare e non volere mai niente per se stesso, servire e non servirsi mai dell’altro”. Momento intenso nato dalla vita e dalle esigenze dei giovani, poi conclusione di festa, foto ricordo e gioia profonda visibile su tutti i volti. Sabato 8 maggio 2010 Al mattino, Maria Voce e Giancarlo, incontrano i membri dei diversi focolari del Sud della Francia. Momento privilegiato di comunione in cui si condividono gioie, dolori, si stringono forti legami d’unità attorno all’unico bene per il quale ognuno ha dato tutto: Dio. Nel pomeriggio, incontro con le comunità: circa 500 persone provenienti dalle regioni di Lyon, Drome-Ardèche, Costa Azzurra, St. Etienne, Montpellier, Toulouse, Aurillac, Corsica, Isola de la Réunion. Dopo una presentazione dei diversi gruppi, tante tematiche che hanno fortemente marcato la regione sono state accennate con delle esperienze, presentate da alcuni testimoni tra cui un musulmano: ingiustizia, condivisione, apertura, tolleranza, integralismo, paura, risposte, sicurezza, crisi, violenze, impegno, stress, verità. In tutti questi campi i membri del Movimento dei Focolari danno – con la loro vita – delle risposte concrete. E Maria Voce ha concluso, in francese, invitando tutti a guardare le persone e gli avvenimenti con lo sguardo di Dio, sapendo riconoscere i miracoli che Lui opera nelle nostre vite e intorno a noi.
Una documentazione più ampia, in lingua francese su www.focolari.fr (altro…)
Apr 29, 2010 | Cultura, Focolari nel Mondo, Nuove Generazioni, Sociale
Esztergom, una città al confine tra Ungheria e Slovacchia. E’ da lì che prende il via ufficiale la Settimana Mondo Unito 2010, con una diretta internet che metterà in comunicazione giovani da ogni parte del pianeta Terra. E’ da lì che parte il messaggio di pace e fraternità che continua nella settimana in tutto il mondo, per concludere con una nuova diretta il 9 maggio da Mumbay, in India. Con un colpo d’occhio sul blog della Settimana Mondo Unito si coglie la capillarità e l’internazionalità di questa iniziativa: Haiti, Santiago del Chile, Los Angeles, Londrina, nel Paraná in Brasile, Man e Abidjan in Costa d’Avorio, Buenos Aires, Asunción, Lisbona, Bruxelles e varie città in Italia. Torniamo in Ungheria. Perchè proprio Esztergom? I Giovani per un Mondo Unito dell’Ungheria e della Slovacchia hanno voluto prendere di mira uno scopo comune: costruire tra i loro paesi ponti di fraternità. Così raccontano: «I nostri popoli hanno sperimentato nei decenni le sfide e le difficoltà di convivenza, anche perchè sia in un paese che nell’altro vivono minoranze. In queste circostanze però si creano pregiudizi difficili da superare. Insieme vogliamo guardare con coraggio alla realtà e oggi fare insieme un primo passo per metterci l’uno nella pelle dell’altro». Un ponte, un simbolo: negli anni sono nate anche iniziative di avvicinamento. Per esempio nel 2001 è stato ricostruito e inaugurato un ponte che unisce Esztergom (Ungheria) e Sturovo (Slovacchia). Nel 2006 poi le due conferenze episcopali si sono ritrovate per un momento di riconciliazione tra i popoli nella basilica di Esztergom e ogni anno rinnovano questo gesto. Nel 2005 durante la Run4unity (staffetta mondiale per la pace), centinaia di ragazzi ungheresi e slovacchi hanno attraversato di corsa il ponte in segno di fraternità. Un albero, un altro simbolo: insieme alle autorità civili di Esztergom e Sturovo, le due città divenute protagoniste della giornata inaugurale della Settimana Mondo Unito verrà piantato un albero in segno della fraternità che cresce tra le due nazioni. La sfida quotidiana: anche i giovani si impegnano a vivere nel quotidiano la sfida della fraternità: per ascoltare le loro testimonianze segui la diretta internet su http://live.focolare.org “The Esztergom – Štúrovo bridge and a view of Slovakia (c) 2008 Martin Q – Used with permission – flickr.com/martinq” (altro…)