Movimento dei Focolari
Gibì e Doppiaw: per mantenere lo stupore della scoperta della natura e dell’altro

Gibì e Doppiaw: per mantenere lo stupore della scoperta della natura e dell’altro

 IL VOLUME – «Sono ormai più di vent’anni che i due personaggi di Walter Kostner ci fanno compagnia con quelle loro storie così “semplici” nelle quali a tutti viene facile immedesimarsi. Ma cos’hanno di speciale Gibì e Doppiaw da essere sempre attuali? Hanno che, parlandoci della vita di tutti i giorni, in un continuo richiamo alla natura per ritrovare se stessi, pongono l’altro al centro dei propri pensieri, senza giudicare; si esprimono con poche chiare parole dando valore al silenzio; osservano per capire, prima d’agire; hanno tempi lenti e calmi, com’è dei bambini e dei saggi avere. La loro ricchezza educativa è tale da aver dato vita ad un progetto per famiglie, scuole e comunità, ideato nel 2000 e intitolato “I tesori di Gibì e Doppiaw”, come il piccolo e improtante libro che lo presenta(a cura di Michele De Beni, ed. Città Nuova 2006). L’autore, attraverso il disegno, rilancia temi e offre modi nuovi per riscoprire e vivere insieme la bellezza originaria dell’umanità e dell’universo intero, dando forma con le sue vignette agli ideali a cui si ispira. La sua è una visione del mondo che interpreta l’ostacolo e l’errore come via alla conoscenza di sé e alla comprensione dell’altro; e il dolore come porta aperta verso quell’ “oltre” in cui l’esistenza scopre i suoi più profondi significati». (dalla prefazione di Lia De Pra Cavalleri).   Questo libro si presenta come un album di grande formato in cui le storie sono raccolte per temi. Centocinquanta strisce scelte tra le circa trecento ad oggi realizzate. L’AUTORE Walter Kostner (Ortisei, 1947) vive e lavora a Roma dal ’78, dove è tra i responsabili del movimento “Ragazzi per l’Unità” del Movimento dei Focolari. Oltre che disegnare, scrive racconti e si occupa di fotografia. COME NASCE L’IDEA – «Verso la metà degli anni ’70 – scrive l’autore –  ho vissuto un periodo di tempo a Salisburgo, dove lavoravo come scultore del legno e mi occupavo della formazione di ragazzi. Con loro salivamo le montagne, facevamo teatro, ci impegnavamo per le persone emarginate…ma ciò che dava senso ad ogni cosa, era viverle alla luce dell’amore evangelico, dove anche gli ostacoli potevano diventare una pedana di lancio per andare avanti. Ritornato in Italia sono rimasto in contatto con alcuni di loro e tra questi con Gibì – lo chiamavo così per le iniziali del suo nome. Dopo un anno mi scrive una lettera dalla quale comprendo che sta attraversando un momento di crisi. Avrei voglia di dargli delle risposte, di indicargli una direzione. Ma come farlo senza correre il rischio che sembrino consigli paternalistici di una persona adulta e preoccupata? Sento che le parole potrebbero non essere accettate. Così abbozzo per la prima volta la figura di un clown con la bombetta, Gibì, e quella del suo interlocutore col papillon a quadri, Doppiaw, iniziale del mio nome. Disegno piccole storie che riprendono le situazioni che lui vive, nel tentativo di aiutarlo a uscire dal guscio in cui si sta rinchiudendo. Nascono così le prime strisce: esperienze di vita, fatti positivi e cantonate, sogni, disillusioni, scoperte».

“La nostra amica prediletta”

Siamo due sorelle di 11 anni ed abitiamo in provincia di Roma. Con tutti i gen 3 e le gen 3 del mondo quest’anno siamo impegnati a colorare con l’amore i nostri paesi e città, specialmente dove ci sono persone sole, tristi o ragazzi senza amici. Vi raccontiamo l’esperienza che stiamo facendo. Da qualche mese abbiamo cominciato ad andare a trovare una bambina poco più piccola di noi. Ha una grave malformazione e non può camminare, non muove un braccio e non parla. Fa solo qualche versetto e pronuncia poche parole. Noi andiamo a casa sua e giochiamo con lei. All’inizio non sapevamo neanche come fare, non capivamo se era contenta e se riusciva a capire quello che le dicevamo. Poi ci siamo conosciute meglio ed abbiamo scoperto i giochi che le piacciono. Per esempio, le piace fingere di telefonare o fingere di bere il the con le tazze di plastica. Allora ci mettiamo vicino a lei, giochiamo come le piace e l’aiutiamo a ripetere i nostri nomi o alcune parole semplici. Un giorno abbiamo scoperto che le piace la musica ed allora ogni volta mettiamo su una delle cassette con le nostre canzoni e balliamo per lei. Anzi, facciamo ballare anche lei, prendiamo la carrozzina a la facciamo girare veloce. In quei momenti lei è davvero felice e ci fa dei sorrisi grandissimi. Le abbiamo anche portato dei regalini, come un braccialetto o dei biscotti fatti proprio da noi. Una volta quando siamo state a trovarla, l’abbiamo portata fuori a passeggiare ed a farle vedere i fiori. Lei si divertiva tantissimo ad annusarli. Quando è stato il momento di tornare a casa si è messa a piangere, perché ormai si è molto affezionata a noi! E’ diventata la nostra amica prediletta perché è quella più sola e che più soffre. La sua mamma un giorno ci ha detto che la figlia sente tanto il nostro amore e che ha fatto più progressi da quando andiamo noi a casa sua, di tutti quelli che fa con la fisioterapia. Questa cosa ci ha dato tantissima gioia. Quando abbiamo compiuto gli anni, abbiamo deciso di fare la nostra festa di compleanno non a casa nostra, ma in un’altra casa senza gradini per poter invitare anche lei. Poi il regalo lo abbiamo fatto noi a lei in un bel pacchetto, perché eravamo felici di poter far festa con lei presente! Non possiamo descrivere la sua gioia. Anche alcune nostre amiche, e compagne di scuola che non la conoscevano sono rimaste colpite da come ci capivamo, eravamo unite tra noi e dal vedere la sua gioia. Così non solo coloriamo la vita della nostra amica,  ma anche la nostra vita si colora di amore.

Luce oltre l’oscurità

«Carissimi giovani che siete venuti a Loppiano per il 1° Maggio, a ciascuno un saluto con tutto il cuore! Sono con voi più che mai in questa giornata. Voi giovani rappresentate il futuro: il mondo che sarà è nelle vostre mani e questo vi dà spesso antenne che sanno cogliere onde particolari, che sanno trasmettere progetti alti, come il sogno di un mondo nuovo, più unito. Una conferma ne è anche il titolo dell’incontro di oggi: “Raggi di luce oltre l’oscurità”. Sì, immersi come tutti nel travaglio del nostro tempo, nei vostri cuori e nelle vostre menti c’è la certezza di un’alba splendente che dia senso alla vostra ricerca. Solo Gesù ha detto: “Io sono la Via, la Verità e la Vita” e chi lo incontra e lo segue, trova la Luce. Anche Lorenzo, giovane martire dei primi tempi del cristianesimo, guardando a Gesù, ha trovato il coraggio di dire, davanti ai suoi persecutori: “La mia notte non ha oscurità, ma tutte le cose risplendono nella luce”. Si sente dire spesso che oggi l’umanità vive una delle notti più buie della sua storia, che c’è bisogno di luce, di una luce che buchi le tenebre. La mia esperienza, l’esperienza di tanti del Movimento dei Focolari dimostra che Gesù non ci ha lasciato soli, nemmeno nella notte più nera. E’ stata una scoperta che ha cambiato radicalmente la nostra vita. Quando sulla croce Gesù è arrivato a gridare “Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?”, ha preso su di sé ogni oscurità, i dolori degli uomini di ogni tempo. Mistero infinito, misura senza misura del suo amore per noi. E da quel momento, ogni dolore ha avuto un solo nome: Gesù Abbandonato. Lui ci si presentava sotto mille volti: non è simile a Lui abbandonato l’angosciato, il solo, il separato, il disorientato? Non è immagine di Gesù Abbandonato ogni divisione, la fame di Dio, l’emarginazione, ogni violenza? E non vi pare stupendo poter condividere con Lui questi dolori in noi e in ogni persona che ci passa accanto? Se è così, allora possiamo scegliere Gesù Abbandonato come “compagno di viaggio” della nostra vita, accoglierlo nel cuore come la perla più preziosa. Carissimi giovani, guardando a Gesù Abbandonato troverete la possibilità di non tremare di fronte a qualsiasi situazione.  Anzi sarete “raggi di luce” lì dove vivete, per guidare questa nostra umanità verso la fraternità universale». Chiara

Gibì e Doppiaw: per mantenere lo stupore della scoperta della natura e dell’altro

«Raggi di luce oltre l’oscurità», Incontro internazionale del 1° maggio a Loppiano

    Attraversare la “notte dell’umanità” con la luce di un ideale capace di risposte per l’oggi.       E’ questo il progetto dei giovani per il meeting del 1° maggio a Loppiano, edizione 2007. Provocazione che non poteva arrivare che dai giovani: “Vogliamo farci portatori d’iniziative di dialogo, di condivisione e di giustizia sociale che incidano sull’opinione pubblica; vogliamo lavorare per far risperare la nostra gente, lanciare percorsi di azione e trasformazione sociale e culturale” – così i ragazzi di Locri, anch’essi fra i partecipanti al meeting. Focus – Con l’incrocio di popoli, culture, generazioni e stili di vita, l’umanità sta vivendo un passaggio cruciale, in cui termini come lotta e scontro sembrano essere la diretta conseguenza del clima sociale che tutti respiriamo, una sorta di notte culturale e collettiva. Un tempo, però, che può segnare una svolta, un nuovo inizio: dalla “notte” delle divisioni e delle guerre alla “luce” della pace e della fraternità. Oltre un migliaio di giovani saranno presenti già dal 30 aprile per vivere insieme lo start-up del 1° maggio. Per questo, oltre a varie attività per gruppi, è prevista una tavola rotonda pubblica, dal tema “Spazi di fraternità universale nelle città di oggi. Molte sfide, un progetto”, in programma al Nuovo Auditorium di Loppiano, il 30 aprile, ore 18,00, con l’on. Letizia De Torre, sottosegretario alla Pubblica Istruzione, Massimo Grillo, di Marsala (TP), già deputato alla Camera, fondatore del movimento Liberi!, l’assessore alla cooperazione internazionale della Regione Toscana, Massimo Toschi, e Lucia Crepaz, del Centro Internazionale del Movimento politico per l’unità. 4 aree di “Dialogo & Sperimentazione” nella cittadella – Nella mattinata del 1° maggio, 4 aree di dialogo sulle domande più attuali e urgenti dei giovani: realizzarsi nella libertà; futuro e famiglia; protagonisti nella società; sport for unity. All’interno di ciascuna area: approfondimenti, testimonianze, gruppi di dialogo, immagini, giochi e contributi diversi, alla scoperta dei “percorsi di luce” che danno senso alle mille domande che ci interrogano ogni giorno. Anche con l’aiuto di esperti sarà possibile entrare in profondità nelle domande più attuali e urgenti che li sfidano quotidianamente.     Pomeriggio – Viaggio nel mondo unito     Dalle 15.00 alle 17.00 il programma proseguirà al Teatro all’aperto per un viaggio nel mondo unito con storie raccontate con i linguaggi della musica, della danza e coreografie. Ci saranno testimonianze di giovani da varie parti del mondo per far vedere la “nuova alba” che sta già sorgendo e che fa rete a latitudini diverse. E’ previsto un messaggio di Chiara Lubich, fondatrice dei Focolari. Per maggiori info: www.loppiano.it Per comunicare l’adesione e prenotare pasti caldi: tel. 055-8335169  dal lunedì al venerdì (10,30-12 / 15,30-18,30) fax 055-8335424  / email accoglienza@loppiano.it Stampa:sif@loppiano.it Stefania Tanesini: 338/5658244

“Compagni di scuola a distanza” crescono

“Compagni di scuola a distanza” crescono

35 progetti in 29 Paesi del mondo: 1.847 borse di studio finanziate in 5 anni. Una rete di reciprocità attivata a livello planetario fra gli “School-mates”: i compagni di scuola a distanza, un progetto dei Ragazzi per l’Unità, del Movimento dei Focolari, che di anno in anno coinvolge sempre più scuole. 455 le borse di studio assegnate nel 2006. Cos’è il progetto Schoolmates – Con il progetto “Schoolmates” i Ragazzi per l’Unità promuovono una rete di rapporti tra le scuole: classi di diversi Paesi corrispondono per scambiarsi reciproche ricchezze e condividere culture, lingue, tradizioni ed iniziative già in atto per costruire un mondo unito. Attraverso un fondo di solidarietà si sostengono borse di studio in favore dei ragazzi dei Paesi più svantaggiati. L’impegno: la classe o il gruppo che vuole aderire a Schoolmates si impegna a vivere la Regola d’oro – Fai agli altri ciò che vorresti gli altri facciano a te. Non fare agli altri ciò che non vorresti fosse fatto a te!”-,  a corrispondere con altre classi o gruppi e a sostenere borse di studio. Ogni classe potrà impegnarsi per una borsa di studio annuale, con solo 1 Euro al mese per ciascun ragazzo che vuole aderire. Si può contribuire con risparmi personali o coinvolgendo tutta la classe in attività varie, tutte da inventare. Una di queste, ormai un appuntamento attesto dei Ragazzi per l’Unità in Italia, sono le Fiere Primavera. Nel 2007 sono in corso 30 progetti in 26 Paesi. Guardiamone da vicino alcuni: Contrastare il fenomeno dell’abbandono scolastico in Albania – La mancanza di risorse finanziarie e di  un programma nazionale sono fra le cause del crollo del sistema scolastico albanese negli ultimi anni. Fra i problemi più seri: i bassi salari degli insegnanti, la mancanza di materiali didattici e di ambienti idonei. Il progetto mira a dare la possibilità a tanti ragazzi della classe più povera di frequentare la scuola dell’obbligo, e di poter intraprendere corsi professionali, per avere prospettive migliori per il futuro e contribuire, una volta adulti, alla vita del proprio Paese. Vai al progetto: http://www.school-mates.org/progetti/main_albania_ita.html Bandra, la “regina delle periferie” di Mumbai. Sostegno ai ragazzi più emarginati – A Mumbay, 20 milioni di abitanti, la continua urbanizzazione ha portato al formarsi di vastissimi slums dove masse di persone, richiamate in città dalla possibilità di ricevere un salario anche minimo, vivono in condizione di estrema indigenza. I ragazzi degli slums, prima di recarsi a scuola, lavorano per guadagnare qualcosa, perciò arrivano già stanchi in classe. Pur studiando seriamente e con impegno, rischiano spesso la bocciatura. Attualmente sono 16 le borse di studio assegnate per riuscire a finire gli studi e trovare in futuro un lavoro qualificato. Vai al progetto: http://www.school-mates.org/progetti/main_india_bandra_ita.html Fiere Primavera 2007: 22 quest’anno le edizioni della Fiera Primavera in Italia: Toscana, Lazio, Emilia Romagna, Marche, Sicilia, Calabria. Alcune si sono già svolte alle porte della primavera, le prossime in calendario sono: 15 aprile Valmontone (RM), Cagli (PU), Recanati (AN), Ascoli Piceno 21 aprile Viterbo 22 aprile Poggio Mirteto (RI), Grottaferrata (RM) 5 maggio Arcidosso (GR) 6 maggio Grosseto, Roma – Villa Pamphili (altro…)

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«Noi con gli altri»: a scuola di solidarietà

Un progetto di solidarietà – Nell’ambito della campagna umanitaria “Il cuore si scioglie”, lanciata dalla Unicoop, catena di supermercati italiani, è partito il progetto “Noi con gli altri”. Obiettivo: sensibilizzare gli studenti delle scuole superiori toscane al tema della condivisione, coinvolgendoli in prima persona in esperienze di solidarietà in zone disagiate. Tra le varie aree di intervento è stato scelto anche il Camerun (Africa), dove a Fontem il Movimento dei Focolari è presente da oltre 40 anni. In collaborazione con i Focolari della Toscana e di Fontem, sono stati avviati anche alcuni interventi a favore della tribù dei Mundani. In viaggio – Dal 14 al 24 febbraio, un gruppo di 20 persone coinvolte nel progetto si è recato a Fontem. Fra loro: Claudio Vanni, dirigente Unicoop, Massimo Toschi, assessore alla Regione Toscana, Piero Taiti, direttore sanitario dell’ospedale di Prato, e 7 studenti dell’Istituto Tecnico “Dagomari” di Prato, vicino Firenze, accompagnati da una insegnante. Strutture in continuo sviluppo – Ha suscitato grande interesse la visita al nuovo reparto per le malattie infettive dell’ospedale di Fontem, e al nuovo campo di pallavolo del College. Ma la meta dei giovani visitatori italiani era il villaggio di Besalì, nella regione dei Mundani, tribù di 8.000 persone. Avventuroso il viaggio per raggiungerlo: 58 km di pista in piena foresta, parecchi corsi d’acqua da attraversare su ponti di fortuna o a guado, dato che si era ancora nella stagione secca. Ma alla fine la fatica ed il disagio sono stati cancellati dalla calda accoglienza del Fon, il capo tribù, dei dignitari e di tutta la popolazione del villaggio in festa. Perché proprio Besalì? Per rispondere ad una richiesta di aiuto per i tanti ragazzi che non hanno la possibilità di andare a scuola. La Unicoop ha accettato la proposta di inserire tra i suoi progetti umanitari anche la scuola di Besalì. I dirigenti di Unicoop si erano già mostrati in passato molto interessati all’esperienza di Fontem, offrendo volentieri la loro collaborazione per completare l’installazione del sistema elettrico nel nuovo reparto per le malattie infettive. Ora è stata avviata la costruzione della scuola elementare a Besalì, dove il Fon ed alcuni dignitari del villaggio hanno offerto il terreno. I lavori, portati avanti in mezzo a tante difficoltà logistiche, sono ormai nella fase conclusiva. (altro…)