Feb 15, 2024 | Chiara Lubich, Sociale
Il Centro Chiara Lubich, in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione e del merito italiano, la Fondazione Museo Storico del Trentino e New Humanity, indicono la quarta edizione del Concorso nazionale “Una città non basta”. Chiara Lubich, cittadina del mondo. I partecipanti potranno trasmettere i propri elaborati entro il 22 aprile 2024. Un’opportunità di riflessione e approfondimento nell’ambito dei valori che stanno alla base delle relazioni umane, dell’accoglienza nelle diversità, dello sviluppo delle nuove tecnologie e nell’ambito dello studio. È questo l’obiettivo del Concorso nazionale “Una città non basta. Chiara Lubich, cittadina del mondo”. Promosso dal Centro Chiara Lubich in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione e del merito, la Fondazione Museo Storico del Trentino e New Humanity del Movimento dei Focolari, il concorso giunge quest’anno alla sua quarta edizione e si propone, ancora una volta, di sottolineare il valore del messaggio di Chiara Lubich (Trento 1920 – Rocca di Papa 2008), Fondatrice dei Focolari. Considerata una delle personalità spirituali e di pensiero più significative del Novecento, promotrice di una cultura dell’unità e della fraternità tra i popoli, Chiara Lubich anticipa molte delle tematiche che oggi si impongono all’attenzione mondiale e, per questa ragione, il concorso a lei dedicato vuole essere un cammino per le nuove generazioni, da percorrere con creatività e impegno, approfondendo il suo pensiero e la sua esperienza di vita. Il concorso, che nelle precedenti edizioni ha visto numerose partecipazioni, è rivolto a tutti gli studenti e le studentesse delle istituzioni scolastiche primarie e secondarie di primo e di secondo grado, compresi quanti frequentano Istituti italiani all’Estero, che potranno partecipare con piena autonomia espressiva all’iniziativa, singolarmente, per gruppi o per classi. Sarà possibile partecipare attraverso la realizzazione di un elaborato scritto, grafico, plastico o multimediale e scegliendo una delle aree tematiche descritte nel bando, proposte che intendono evidenziare la consonanza tra il pensiero e l’azione di Chiara Lubich, fin dalla seconda metà del XX secolo, e i punti posti all’attenzione mondiale dall’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile dell’Onu. I lavori dovranno essere inviati entro il 22 aprile 2024 secondo le indicazioni e i vincitori saranno premiati nel corso di una cerimonia ufficiale che si terrà il 17 maggio 2024, dalle ore 10,30 alle ore 12,30 circa, nell’Auditorium presso la sede del Centro Internazionale del Movimento dei Focolari. Per maggiori informazioni e per scaricare il bando e conoscere nel dettaglio requisiti e modalità, è possibile consultare la pagina del Ministero dell’Istruzione (https://www.miur.gov.it/web/guest/-/concorso-nazionale-una-citta-non-basta-chiara-lubich-cittadina-del-mondo-quarta-edizione-anno-scolastico-2023-2024) o visitare il sito www.chiaralubich.org.
Maria Grazia Berretta
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Feb 10, 2024 | Ecologia, Sociale
“Join the Dots Together”, Unire i Punti Insieme. Questo il titolo dell’iniziativa che ha coinvolto quaranta organizzazioni e la comunità dei Focolari per la lotta alla crisi climatica. Fare qualcosa insieme per la giustizia climatica e lavorare in modo collaborativo per avere un impatto maggiore su questo grave e urgente problema. Questi gli obiettivi dell’evento tenutosi nel mese di gennaio 2024 a Belfast in Irlanda del Nord, organizzato dalla comunità del Movimento dei Focolari insieme al Centro dei Gesuiti di Belfast, la Cappellania dell’Università dell’Ulster, la Pastorale Giovanile Redentorista e la Diocesi di Down e Connor. L’iniziativa ha visto la presenza di sessanta persone in rappresentanza di quaranta organizzazioni. Si è svolta presso l’università di Ulster ed era intitolata “Join the Dots Together”, ovvero “Unire i Puntini Insieme”, incontrarsi per lavorare fianco al fianco sull’emergenza climatica. La dott.ssa Lorna Gold, presidente del “Movimento Laudato Sì” globale, – nato dopo l’omonima enciclica di Papa Francesco sulla cura della Casa Comune – nel suo discorso ha affrontato questioni spinose tra cui il lento progresso dell’eliminazione dei fossili combustibili e allo stesso tempo ha instillato un senso di gioiosa speranza in tutti i presenti. Riflettendo sul documento della COP28 (28ª conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici) ha sottolineato come sia stato importante aver confermato che le cause primarie del cambiamento climatico siano i combustibili fossili. “Il genio è uscito dalla bottiglia ora e non si può tornare indietro” ha affermato. Ha quindi parlato dell’importanza del Trattato di non proliferazione dei combustibili fossili. L’uso del termine “non proliferazione”, di solito legato alle armi di distruzione di massa, è infatti legato ai rischi che il mondo deve affrontare dal continuo uso di combustibili fossili. Inoltre Lorna Gold ha voluto evidenziare l’importanza dei gruppi religiosi come principali parti interessate nel pianeta con miliardi di dollari investiti nei mercati globali, e proprietari del 12% della terra del mondo. “Le persone di fede – ha ribadito – sono in una posizione chiave per cambiare la narrazione e riscrivere il futuro”.
Non a caso Lorna Gold è stata appena nominata CEO di FaithInvest, un’organizzazione che si concentra sulla mobilitazione di tutte le fedi per mettere al lavoro le proprie risorse, in particolare i propri investimenti finanziari, per contribuire a spostare l’economia verso una maggiore sostenibilità. L’evento è stato una testimonianza forte per la società civile e i gruppi religiosi nell’Irlanda del Nord, con la presenza di persone del forum interreligioso, della comunità baha’i, della fondazione Gaelic Athletic Association, dell’Unione delle Madri e di Trocaire (la Caritas in Irlanda), nonché di diversi gruppi non religiosi come Keep Northern Ireland Beautiful. “È molto insolito trovare un tale conglomerato di gruppi uniti per una causa comune – ha affermato Lorna Gold – ma forse è esattamente la questione climatica su cui siamo tutti d’accordo”. Alcune testimonianze dei partecipanti. Georgia Allen e Glen MacAuley, giovani di Fridays for Future NI ogni venerdì del 2023 hanno scioperato davanti al municipio di Belfast e sentivano l’importanza di partecipare all’incontro. “È stato positivo e interessante, con un oratore stimolante – ha affermato Allen -. Era un invito all’azione, a fare qualcosa di concreto insieme”. Al termine hanno voluto scattare una foto con Lorna Gold come simbolo di partecipazione allo sciopero climatico con lei! John Barry, professore di Economia e Politica Verde alla Queen’s University, ha dichiarato: “In questo momento di emergenza climatica ed ecologica dobbiamo tutti unirci riconoscendo che è più tardi e peggio di quanto la gente pensi, ma non senza speranza. Le comunità di fede hanno un ruolo importante da svolgere, quindi è stato bello vedere un tale raduno interconfessionale di persone di fede disposte a rimboccarsi le maniche e iniziare a riparare il nostro mondo distrutto”.
Edwin Graham del Forum interreligioso ha commentato: “Unire i punti… Insieme – un’iniziativa straordinaria che ha riunito molte persone provenienti da una moltitudine di organizzazioni e gruppi che hanno a cuore l’ambiente. La diversità dei presenti è stata impressionante, dai leader di alto livello nelle comunità di fede alle piccole organizzazioni composte da attivisti dedicati”. E ancora, Nicolas Hanrahan di Trocaire: “È stato bello vedere così tante persone che hanno fatto un ottimo lavoro per prendersi cura della nostra casa comune. (…) Non vedo l’ora che arrivi il prossimo”! Gli fa eco Suor Nuala della parrocchia di St. John: “Oggi è stato al di là di tutte le nostre aspettative, tutti non solo lo hanno apprezzato, ma lo hanno trovato estremamente utile”. Infine Finbarr Keavney del gruppo Newcastle Laudato Sì: “Che mattinata emozionante e piena di speranza. È così bello incontrare molte persone adorabili di fedi diverse, tutte legate insieme da un desiderio di giustizia climatica”. Lorna Gold infine ha ricordato che unire i punti e formulare piani per lavorare in modo collaborativo sulla giustizia climatica, è la chiave: “Possiamo piantare i semi di un nuovo futuro, ma l’unico modo per farlo è insieme”.
Lorenzo Russo
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Feb 6, 2024 | Chiara Lubich, Sociale
A distanza di tre anni, l’Associazione Città per la Fraternità, indice un nuovo bando per il Premio Chiara Lubich per la Fraternità che vuole promuovere azioni di pace e fraternità in tutto il mondo. Giunge quest’anno alla sua XIª edizione il Premio Chiara Lubich per la Fraternità, nato dall’ispirazione dell’Associazione Città per la Fraternità e dedicato alla Fondatrice del Movimento dei Focolari. L’ Associazione Città per la Fraternità, con sede a Castel Gandolfo (Roma) si unisce a tutti gli agenti promotori di pace e fraternità per diffondere nel mondo, oggi più che mai, la convivenza armoniosa tra uomini e ambiente in tutti gli angoli della terra. Vuole essere un’esperienza di dialogo, confronto e rete tra Comuni e altri Enti Locali che intendono promuovere, nell’ambito del più vasto e complesso lavoro di tipo politico amministrativo, un laboratorio permanente di esperienze positive da diffondere, dando rilievo alla pace, ai diritti umani, alla giustizia sociale per focalizzare al meglio la fraternità quale paradigma politico. Il concorso si rivolge principalmente ad Enti Locali (Province, Regioni, ecc.) di qualunque parte del mondo e dimensione. Sono ammesse anche candidature provenienti da Enti Locali, Organismi o persone singole che segnalassero altre Amministrazioni territoriali in tutti i continenti. Il Premio, un’originale scultura artistica raffigurante la fraternità, sarà assegnato valutando l’attuazione di un progetto o un’iniziativa che, lungo il suo ciclo di vita, rappresenti la declinazione di uno o più aspetti del principio della fraternità applicato alle politiche pubbliche, realizzato in sinergia tra Amministrazioni, Comunità locali e società civile organizzata. I lavori in questione dovranno dunque mettere in luce quelle attività capaci di stimolare i cittadini a impegnarsi per il bene comune, partecipare alla vita della comunità civile e favorire la crescita di una cultura della cittadinanza attiva e inclusiva. I partecipanti potranno presentare entro e non oltre il 29 febbraio 2024 i propri progetti: elaborati scritti, ipertestuali e/o multimediali o audiovisivi. Oltre a premiare il vincitore, la giuria potrà attribuire uno o più riconoscimenti speciali e/o menzioni d’onore ad altri progetti che si siano particolarmente distinti come esperienze di fraternità universale nella comunità locali. Per sapere come procedere ed avere maggiori informazioni è possibile scaricare il bando al seguente link o consultare la pagina web Associazione Città per la Fraternità (cittaperlafraternita.org).
Maria Grazia Berretta
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Gen 22, 2024 | Cultura, Sociale
Oltre 10 anni fa Walter Baier e Franz Kronreif hanno iniziato a Vienna un cammino tra marxisti e cattolici nella prospettiva – ardita allora e ardita oggi – di elaborare un’etica sociale condivisa sulla base di un progetto di dialogo trasversale, denominato Dialop, varato nel 2014. Baier, politico, è attualmente presidente della Sinistra Europea, Kronreif è un architetto, membro dei Focolari. Quali risultati sono stati raggiunti con la Conferenza dei giorni scorsi nel cammino di Dialop? Baier: «Mi è difficile dare già una risposta perché dobbiamo ancora valutare le cose tra noi. Ho letto varie volte il discorso che ci ha fatto Papa Francesco e ho scoperto aspetti nuovi. Questo vuol dire che dobbiamo far calare questo discorso per rifletterci attentamente. Di sicuro, comunque, l’incontro con il Papa apre un nuovo capitolo tra la Sinistra in Europa e la Chiesa cattolica. Il Papa ha parlato proprio delle cose che muovono anche noi, e cioè l’opzione preferenziale per i poveri, la difesa di Madre Terra, i diritti dei migranti, il diritto alla vita». Kronreif: «La cosa che mi ha più impressionato è che il Papa ha proprio voluto questo incontro con una rappresentanza di Dialop. Fin dall’inizio abbiamo visto che si sentiva molto bene con il nostro gruppo, per metà cattolici, per metà marxisti. Ha parlato molto liberamente e ha costruito rapporti anche accogliendo le domande. Ci ha incitati a proseguire il dialogo, perché il dialogo oggi è fondamentale. Ha sottolineato anche la lotta alla corruzione. E poi ci ha invitati a sognare un futuro migliore, perché con i sogni possiamo riuscire a rompere gli schemi».
Baier: «È molto importante anche quanto successo all’Istituto universitario Sophia a Loppiano. Penso sia una nuova tappa del dialogo. Dimostra quanto sia ricco il sapere che riusciamo a mobilitare, La precondizione di questo è che siamo riusciti a creare uno spazio in cui tutti i partecipanti sono riusciti ad esprimersi. Da parte marxista, tutti i contributi sono stati non ortodossi. Se avessimo detto queste cose decenni fa nei nostri partiti socialisti o comunisti, ci avrebbero estromessi». Ad esempio? Baier: «Come ci siamo mossi come marxisti con il vertice della Chiesa cattolica è una cosa inedita. E poi l’autocritica che abbiamo incominciato a fare riguardo alle nostre contraddizioni. Questo è possibile solo in questo tipo di dialogo che abbiamo creato a Sophia. E sottolineo che in questa esperienza di dialogo, l’altra parte riesce ad attivare la parte migliore di noi». Quali prospettive si sono aperte con questa tappa d’inizio 2024? Baier: «Per me, come politico, è importante che riusciamo a mobilitare la società e l’opinione pubblica sui temi della giustizia, dell’ecologia integrale, soprattutto della pace. Anche se non dobbiamo farci illusioni. Non si tratta tanto di discorsi quanto di un confronto con poteri forti. Questo richiede decisioni democratiche e servono maggioranze su tali temi. Io penso che dobbiamo sviluppare il nostro dialogo in questa direzione». Kronreif: «La prospettiva emersa è che abbiamo constatato che nel nostro dialogo riusciamo a dar vita ad un’esperienza di vero incontro che si può allargare ad altri dialoghi o integrare altre soggetti nel nostro dialogo. Ormai abbiamo un metodo e un’esperienza così radicata e vissuta, che siamo più aperti ad integrare altre componenti. E può risultare un metodo democratico utile per come trattare e affrontare certi temi nei parlamenti, nella società e nell’opinione pubblica, dove adesso prevale una scissione molto forte e una radicalizzazione su posizioni estreme».
Paolo Lòriga
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Dic 20, 2023 | Sociale
Un pomeriggio trascorso con i ragazzi dell’istituto penale minorile di Roma (Italia) per un messaggio di speranza e gioia. Casal del Marmo, periferia nord ovest di Roma, Italia. Il quartiere è famoso per la presenza di un istituto penale minorile che ospita ragazzi che provengono da varie parti d’Italia, molti di loro sono stranieri. In occasione della Missione di strada “Vivi per qualcosa di grande” – organizzata da alcune Associazioni e Comunità fra cui il Movimento dei Focolari -, il Gen Rosso varca le porte dell’istituto. Al loro ingresso ci sono una quarantina di ospiti ad attenderli ma la prima reazione, inattesa, è abbastanza fredda. Per la maggioranza sono di lingua araba. Ma Lito, un giovane amico del Gen Rosso, ottimo dj, è egiziano e parla la loro lingua. Esordisce facendo da traduttore. Non se l’aspettano. Intanto si scaldano gli animi, la musica aiuta. Il tempo vola fra ritmi, canzoni, applausi e profonde riflessioni. Occhi lucidi, sorrisi sinceri. La semplicità di un pomeriggio diverso fra quelle mura. Il Gen Rosso riesce a trasmettere un messaggio di speranza, attingendo anche ad alcuni interventi di Papa Francesco. “Anche se sbagli potrai sempre rialzare la testa e ricominciare, perché nessuno ha il diritto di rubarti la speranza”. Sono le parole del Papa quando nel 2019 ha incontrato i giovani nel suo viaggio Apostolico in Bulgaria e Macedonia del Nord. “Quale maggior adrenalina che impegnarsi tutti i giorni, con dedizione, ad essere artigiani di sogni, artigiani di speranza? – ha esordito il Papa – I sogni ci aiutano a mantenere viva la certezza di sapere che un altro mondo è possibile (…). I sogni più belli si conquistano con speranza, pazienza e impegno”. Parole che risuonano nell’istituto minorile. Ecco, è arrivato il momento di sognare ad occhi aperti. Ci pensa Helanio. Prende il microfono: “Sappiamo che fra di voi c’è qualcuno che canta…”. Ed ecco saltare sul palco tre ragazzi rapper. Due parole a Ygor alle percussioni e a Juan Francisco alla chitarra, e via con un beat, un ritmo improvvisato. I tre ragazzi, poi diventati quattro, si alternano con strofe improvvisate in arabo, francese, italiano e di nuovo in arabo. Il pubblico si scatena e segue il ritmo con il battito delle mani. E ancora tutti insieme, Gen Rosso e rapper per il gran finale. Tutti sono coinvolti: polizia penitenziaria, detenuti, direzione. Nei balli si mescolano anche i visitatori che hanno organizzato l’iniziativa: Nuovi Orizzonti, Focolari, Comunità Emmanuel, Comunità Fazenda de Esperanza, Shalom, Casa Do Menor, Missione Belem, le Sentinelle del Mattino di Pasqua, Comunità Lumen, Comunità Anspaz, in sinergia con la Diocesi di Roma. Ecco, la speranza esiste. E anche i talenti in questi giovani. La Direttrice Dott.ssa Maria Vittoria Menenti sale sul palco, prende il microfono e ringrazia i ragazzi ospiti dell’istituto minorile, e il Gen Rosso, con la speranza che si possa ripetere in futuro. Il tempo è volato. Bisogna andare via. Ci si saluta fra strette di mano, abbracci, pacche sulle spalle, grandi sorrisi. “Tornate presto!!!” Uscendo in tanti pensano alla frase del Vangelo, “dove due o tre sono riuniti nel mio nome, io sarò in mezzo a loro” (Mt 18,20): quando si cerca di volersi bene, la presenza di Dio fa accadere cose stupende. Ancora di più, quando la si vive in un luogo come questo, intriso di dolore, rabbia, sconforto, ma anche e soprattutto speranza. I ragazzi tornano nelle loro celle. Il Gen Rosso riprende un nuovo viaggio. Ognuno porta con sé qualcosa di profondo: tutti fortemente ricaricati dalla stessa sorgente inesauribile di gioia e di speranza.
Lorenzo Russo
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Dic 4, 2023 | Nuove Generazioni, Sociale
L’azione mondiale “Hanno sloggiato Gesù” per ricordare il vero significato del Natale. Le novità natalizie dell’azienda Azur: puzzle che raccontano la storia della nascita di Gesù e la gioia a Natale dei bambini nel mondo. Si avvicina Natale e come sempre i e le Gen4 – i bambini e le bambine dei Focolari dai quattro ai dieci anni – sono in prima linea per ricordare a tutti il vero significato di questa festa, riportando Gesù al centro del Natale. In tutte le comunità nel mondo è cominciata la produzione delle piccole statuette di Gesù Bambino che, vicino al Natale, i e le Gen4 offriranno nelle strade, piazze, centri commerciali per ricordare a tutti la nascita di Gesù, il “festeggiato”! Le eventuali offerte ricevute andranno ad aiutare tanti bambini in Paesi dimenticati dai media, ma che affrontano gravi difficoltà come la crisi umanitaria in Venezuela o per luoghi dove i bambini soffrono per le guerre in atto o per altre necessità individuate anche localmente. Questa azione, dal titolo “Hanno Sloggiato Gesù” è nata nel 1997 ed ha un significato ben preciso: non lasciarsi condizionare dal consumismo, ma riportare al centro del Natale i valori positivi, di pace, solidarietà, fraternità universale. L’idea era scaturita da una riflessione di Chiara Lubich che si trovava in Svizzera nel periodo che precede il Natale. Camminando per le strade illuminate di una grande città, era stata colpita dalle luci, dagli addobbi graziosi, dalla tanta ricchezza, ma soprattutto dall’assenza di riferimento al significato primo del Natale. E così scriveva: “Questo mondo ricco si è ‘accalappiato’ il Natale e tutto il suo contorno, e ha sloggiato Gesù! (…) Punta sul Natale per il guadagno migliore dell’anno. Ma a Gesù non pensa”.
Così dal 1997 migliaia di Gen4 in tutto il mondo hanno accolto l’invito di Chiara Lubich di riportare Gesù al centro del Natale. Quest’anno l’evento ha come tema “Portiamo a tutti la gioia di Gesù!”:. E accanto a questa consuetudine annuale, il Centro internazionale Gen4 in collaborazione con l’azienda Azur ha prodotto due articoli natalizi per portare un messaggio di bellezza e di pace. Si tratta di due puzzle: “il Natale dei Bambini del mondo” e “la bellissima storia del Natale”. Il primo è il classico puzzle da comporre, formato da 96 tessere. Il secondo invece è formato da sei cartoline puzzle, sei disegni che raccontano la storia della nascita di Gesù dall’arrivo a Betlemme alla venuta dei Magi. Sul retro si possono scrivere gli auguri di Natale, poi si può disfare il puzzle e metterlo nella busta allegata e regalarlo. Ma i sei puzzle possono anche essere usati per raccontare e rivivere insieme ai piccoli questa bellissima storia, aiutati anche da un depliant-libretto col testo del racconto. I puzzle riportano il titolo in 5 lingue (italiano, inglese, spagnolo, francese, portoghese-brasiliano). Per qualsiasi info sull’azione Hanno sloggiato Gesù si può contattate il Centro Gen4, mentre per i due puzzle si può visitare il sito dell’Azur.
Lorenzo Russo
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