Movimento dei Focolari

«Il mio aiuto viene dal Signore: egli ha fatto cielo e terra» (Sal 121 [120], 2).

Ott 1, 2025

Parola di Vita - Ottobre 2025

Chi nella vita, non ha sentito talvolta di non farcela? 

Lo sperimenta anche l’autore del salmo 121, che attraversa circostanze difficili e si domanda da dove può venirgli l’aiuto di cui ha bisogno. 

La risposta è l’affermazione della sua fede in Dio, nel quale confida. La convinzione con la quale parla del Signore, che veglia e protegge ciascuno e tutto il popolo, esprime una certezza che sembra nascere da una profonda esperienza personale.

                               «Il mio aiuto viene dal Signore: egli ha fatto cielo e terra».                                

Il resto del salmo, in effetti, è l’annuncio di un Dio potente e amoroso, che ha creato tutto ciò che esiste e lo custodisce giorno e notte. Il Signore “non lascerà vacillare il tuo piede, non si addormenterà il tuo custode”[1], afferma il salmista, desideroso di persuadere chi legge. 

Avvolto dalle difficoltà, l’autore ha alzato gli occhi[2], ha cercato un appiglio fuori e oltre il suo ambito più immediato ed ha trovato una risposta.

Ha sperimentato che l’aiuto viene da colui che ha pensato e ha dato vita ad ogni creatura, continua a sostenerla, in ogni momento, e non l’abbandona mai[3]

Crede fermamente in questo Dio che veglia giorno e notte su tutto il popolo – è “il custode d’Israele”[4] – al punto che non può fare a meno di comunicarlo agli altri.

                               «Il mio aiuto viene dal Signore: egli ha fatto cielo e terra».                                

 Nei momenti di incertezza, angoscia e sospensione – afferma Chiara Lubich – «Dio vuole che noi crediamo al suo amore e ci domanda un atto di fiducia: (…) vuole che approfittiamo di queste circostanze penose per dimostrargli che crediamo al suo amore. E ciò significa: aver fede che lui ci è Padre e pensa a noi. Gettare in lui ogni nostra preoccupazione. Caricarla su di lui».[5]

Ma in che modo l’aiuto che viene da Dio arriva a ciascuno di noi? 

La Scrittura narra molti episodi nei quali questo si concretizza attraverso l’agire di uomini e donne, come Mosè, Elia, Eliseo o Ester, chiamati ad essere strumenti della sollecitudine divina per il popolo o per qualche persona in particolare.

Anche noi, se “alziamo lo sguardo”, riconosceremo l’azione di persone che, consapevolmente o no, vengono in nostro soccorso, saremo grati a Dio dal quale viene, in ultima istanza, ogni bene (Lui ha creato il cuore di ciascuno) e potremo testimoniarlo agli altri. 

Certamente è difficile rendersene conto se siamo chiusi in noi stessi e, nei momenti difficili, pensiamo a come possiamo venirne a capo con le sole nostre forze. 

Quando invece ci apriamo, guardiamo attorno a noi e alziamo gli occhi, scopriamo anche che possiamo essere noi strumenti di Dio che provvede ai suoi figli. Avvertiamo le necessità altrui e possiamo essere un aiuto prezioso per gli altri. 

                               «Il mio aiuto viene dal Signore: egli ha fatto cielo e terra».                                

Racconta Roger, dalla Costa Rica. “Un sacerdote che conoscevo mi ha fatto sapere che sarebbe passata da me una persona a raccogliere dei pannolini per adulti che col gruppo solidale del quale faccio parte gli avevamo messo a disposizione, sapendo che un suo parrocchiano ne aveva bisogno. Mentre lo aspettavo, ho visto passare davanti a casa una vicina che stava vivendo una situazione molto difficile, e le ho dato le ultime sette uova che avevo, insieme ad altri alimenti. Ne è stata sorpresa, perché non aveva nulla da mangiare per lei, suo marito e i suoi figli. Le ho ricordato l’invito di Gesù «chiedete e vi sarà dato» (Mt, 7,7), sottolineando che lui è premuroso verso le nostre necessità. È tornata a casa felice e grata a Dio. 

Nel pomeriggio è arrivata la persona mandata dal sacerdote. Gli ho offerto un caffè. Faceva il camionista e, chiacchierando, gli ho domandato che cosa trasportasse. «Uova», mi ha risposto, e me ne ha voluto regalare trentadue”. 

A cura di Silvano Malini e del team della Parola di Vita


[1]Sal 121 [120], 3
[2]Cf. Id., versetto 1.
[3]Cf. Id., v. 8.  
[4]Id., v. 4.
[5] C. Lubich, Conversazioni, Roma 2019, p. 279.

Foto – ©Louis-Hansel-Unsplash 

2 Commenti

  1. Rosa Castigliego

    mi piace molto l’ opuscolo parola di vita l’ ho scoperto nelle chiese di Lanciano e di Vasto e mi piacerebbe continuare a leggerlo.

    Rispondi
  2. Giorgio

    Voglio ringraziare per il commento alla Parola di Vita di questo mese (ma anche dei mesi precedenti) che ho trovato davvero “ispirato” e mi sta aiutando molto. Grazie.

    Rispondi

Invia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Iscriviti alla Newsletter

Pensiero del giorno

Articoli Correlati

Un bilancio che parla di pace, formazione, salute e inclusione

Un bilancio che parla di pace, formazione, salute e inclusione

Oltre 9,6 milioni di euro investiti, 177 opere, 394 aiuti individuali e 14 progetti in 13 Paesi sostenuti dall’Economia di Comunione. Il Bilancio di Comunione 2024 dei Focolari racconta una fraternità che contribuisce a cambiare la realtà.