Movimento dei Focolari

Irlanda: vivere una spiritualità di comunione oggi

Giu 19, 2012

Giovani, famiglia e chiesa, i temi emersi all’incontro aperto dei Focolari con Maria Voce e Giancarlo Faletti. Uno spazio dedicato ai ragazzi a conclusione del percorso irlandese di Run4Unity.

La forte esperienza che l’Irlanda ha vissuto con questo Congresso Eucaristico è una grazia straordinaria che può far cominciare alla chiesa in Irlanda una storia nuova, e in questo siamo tutti protagonisti”, sono le battute finali di Maria Voce all’incontro aperto nella Royal Dublin Society del 16 giugno a Dublino. Poco prima, con Giancarlo Faletti, si erano incontrati con i ragazzi che concludevano nel Congresso Eucaristico il percorso di Run4Unity, portato avanti in particolare nelle scuole. “Qual è il vostro ‘segno matematico’ preferito?” – hanno chiesto i ragazzi. “L’uguale”, ha risposto Maria Voce, “perché in una famiglia, sorelle e fratelli sono tutti uguali”. Giancarlo Faletti ha preferito invece il segno ‘più’: “Ogni persona è un dono di Dio, su ognuno di voi c’è un piano di Dio, e questa è una cosa preziosissima”. Il programma continua con il pomeriggio aperto che vede riunite 300 persone – capienza massima della sala, e gli altri fuori – di cui oltre la metà sono volti sconosciuti ai focolarini irlandesi. Si presentano applicazioni concrete della spiritualità di comunione vissuta nel campo della famiglia, della scuola, della chiesa. Tutto inframmezzato da brani musicali. Ad ogni capitolo segue un momento di dialogo con Maria Voce e Giancarlo Faletti, su come mettere il Vangelo in pratica e rispondere alle molte sfide. “È più facile o più difficile amare il nemico quando si diventa grandi?” domanda una bambina. “Penso più facile – le risponde Maria Voce – perché Dio ha messo una fiammella nel nostro cuore, e la fiammella diventa più grande ogni volta che amiamo. I grandi sono molto aiutati quando vedono un bambino che ama”. Quando la parola va alle famiglie, il discorso tocca la crisi economica: “Come fare a vivere da cristiani di fronte alle difficoltà economiche di molti?”. Maria Voce ricorda l’esperienza di Chiara Lubich all’inizio dei Focolari, a Trento, nella miseria del dopoguerra. Mettendo in moto la forza dell’amore tra le persone, si arrivava a condividere anche i propri beni, o le proprie necessità. Vivendo la frase del Vangelo ‘chiedete e vi sarà dato’, chiedevano e ricevevano. Il problema di uno era il problema di tutti. Nell’amore Dio interveniva. “E questo fa sì che il lavoro e il benessere materiale non diventino un mito, ma un mezzo per amare di più e per far crescere la comunione fra tutti”. L’ultimo round è quello sulla Chiesa e il rapporto con l’autorità. Alla domanda su come vivere l’unità con la gerarchia ecclesiastica, anche di fronte agli scandali degli abusi e alle accuse di copertura, è Giancarlo Faletti a rispondere, ricordando che è l’autorità di Gesù a dover crescere in ogni cristiano. “È stato importante in questo ultimo periodo incontrarmi con molte persone segnate da questa difficile situazione nella chiesa. Ho sentito persone che si sentivano derubate del sacro, che avevano investito tutta la loro vita in un’esperienza di chiesa, e adesso si sentivano traditi. È come aver investito tutto il tuo capitale in una banca, e questa banca fallisce”. “Per me è un appello a vivere in modo più forte il Vangelo – continua –; questo ci consente un dialogo, un clima di amore, che permette anche a chi ha il ministero episcopale di servizio alla Chiesa, di esprimere ulteriormente le sue parole e di guidarne il cammino. L’autorità morale di Gesù vissuta nella Sua parola è di tutti”. Faletti indica l’esempio Santa Caterina da Siena: vissuta in tempi difficili della Chiesa, ha avuto un rapporto diretto col papa, spingendolo a decisioni forti. Ma lo ha potuto fare solo perché la santa ha lasciato “spazio a Dio nella sua vita”. Dall’inviata Maria Chiara De Lorenzo

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