[:de]Theologentreff in Ottmaring[:]
[:de]Um drängende Fragen der Kirche dreht sich das Gespräch in Ottmaring mit Regens Hartmut Niehues aus Münster. Anmeldungen an: Sekretariat ZSP, Beate Neubert, zsp.ottmaring@gmail.com[:]
[:de]Um drängende Fragen der Kirche dreht sich das Gespräch in Ottmaring mit Regens Hartmut Niehues aus Münster. Anmeldungen an: Sekretariat ZSP, Beate Neubert, zsp.ottmaring@gmail.com[:]
[:de]Anmeldung: Dina Fandl, 0664 1231133, dina.fandl@fandl-hendl.com; Erika Picey, 0676 5284755, amsee.picey@aon.at.[:]
[:de]Auch in diesem Jahr findet in Ottmaring/Deutschland wieder eine Seniorenfreizeit statt unter dem Titel: Älterwerden – Zeit für Begegnunng.. Anmeldung bis zum 31. Juli: Verena Beck, 08251 1509, verena.beck@arcor.de [:]
«La nostra delegazione indù-cristiana arriva all’Istituto Universitario Sophia di Loppiano per approfondire la conoscenza della sua originale esperienza, ma anche per commemorare il quindicesimo anniversario del dono del quadro della Vergine Maria, dipinta da un artista indù, che campeggia su uno dei muri laterali della Theotokos, il Santuario della cittadella. I momenti di scambio con professori e alcuni studenti di Sophia sono molto ricchi. Gli accademici indiani mostrano un grande interesse verso studi che riguardano la formazione al dialogo, in una dimensione interdisciplinare. Momenti di dialogo e confronto profondi permettono la conoscenza reciproca e rivelano consonanze fra alcune istituzioni che si ispirano al Mahatma Gandhi e Sophia stessa. Si spera presto di poter introdurre, anche nell’istituto universitario con sede a Loppiano, studi ed approfondimenti sulla figura di questo apostolo del dialogo.
Un seminario molto interessante, su Teologia e prassi del dialogo, si svolge alla presenza, oltre che degli studenti e della delegazione indù, anche di altri giovani ed adulti della cittadella. L’argomento è vitale, ma anche sconosciuto a molti. La sera, presso il Santuario Theotokos, gli indù, in processione, portano mazzi di fiori e ghirlande all’immagine di Maria, mentre il complesso Gen Verde canta un inno. Inchini e solennità creano un clima spirituale profondo. Seguono alcune preghiere spontanee in sanskrito, tamil ed inglese. Poi, il momento sacro del silenzio. Il silenzio è parte dell’essere orientale. Quanto è scomodo, invece, per l’occidente! Quasi che non ci si fosse abituati, o per la paura di doversi confrontare con il proprio essere. Quando le culture e le religioni si incontrano con uomini e donne di fede genuina non è necessario ricorrere a compromessi, sincretismi o anomalie di questo ed altro tipo. Ogni gesto, ogni parola, ogni silenzio parla dell’Assoluto, ognuno lo ascolta sulla sua lunghezza d’onda, ma le vibrazioni – come sono chiamate dagli indiani – sono le stesse ed arrivano in fondo al cuore».
Ultima tappa, Assisi. «Arriviamo verso le 10.30 del mattino. Saliamo a piedi verso la basilica di San Francesco e da lì continuiamo verso il cimitero. Non posso non pensare all’autunno del 1997, poche settimane dopo il terremoto che aveva colpito la città e causato molte vittime. In quei giorni eravamo saliti su queste colline con Vinu e Ashok, figli del Dr. Aram, educatore gandhiano, scomparso qualche mese prima. Aveva voluto che parte delle sue ceneri fossero portate nella patria di San Francesco, che ammirava a tal punto da recitare la sua preghiera di pace ogni sera: Signore, fammi strumento della tua pace. Il pellegrinaggio continua poi verso la cripta della Basilica, dove partecipiamo alla preghiera dell’”ora sesta” dei frati, davanti alla tomba di Francesco. Grande raccoglimento, in un’atmosfera di fraternità e spiritualità. I nostri amici seguono in un silenzio profondo la nostra preghiera: un segno di rispetto e valorizzazione della preghiera altrui come fosse la propria. La storia di Francesco, uomo di pace e di dialogo, continua ad attirare uomini e donne di ogni parte del mondo e di ogni credo religioso. Assisi è davvero il luogo ideale per il dialogo». Fonte: blog di Roberto Catalano (altro…)
«Dopo tre anni eccomi nuovamente a Tonadico, nella valle di Primiero (nord Italia). Con noi ci sono gli amici Indù, venuti dall’India per un “pellegrinaggio” alle fonti del carisma dell’unità. Si tratta di vecchie conoscenze, soprattutto del mondo accademico, con le quali da anni abbiamo condiviso momenti di studio e di vita, l’ultimo dei a gennaio scorso, quando sono stato a Mumbai. È una gioia ritrovarsi insieme. Sono persone affascinate da Chiara Lubich, che vogliono andare in profondità nella conoscenza della sua esperienza mistica. E quale ambiente più adatto se non Tonadico, dove Chiara nel 1949 ha avuto una straordinaria esperienza di luce? L’incontro inizia con una profonda comunione, in un grande spirito di famiglia. La mistica unisce le religioni nel profondo. Le vie che ogni religione percorre, con i mezzi che mette a disposizione, conducono nel cuore del Mistero, unico per tutte. Le vie e gli strumenti sono diversi, ma il punto d’arrivo è lo stesso, per questo nella mistica vi è convergenza e ci si ritrova uniti. Anche i linguaggi e i modi di esprimere le fedi sono molto diversi, ma i simboli sono comuni: il sole, la fiamma, l’oro, il nulla, il tutto… e attraverso essi ci si comprende.
Noi sappiamo che “la Via” è Gesù, ma egli, nei modi che lui solo conosce, sa farsi “Viatore” con tutti e condurre tutti al Padre. Allora ci auguriamo un buon viaggio!» P. Fabio Ciardi è professore presso l’Istituto di Teologia della vita consacrata “Claretianum” (Roma) e direttore del Centro di studi dei Missionari Oblati di Maria Immacolata. Attualmente è responsabile della Scuola Abba, Centro di studi interdisciplinare fondato da Chiara Lubich nel 1990, con il contributo del vescovo Klaus Hemmerle (3 aprile 1929 – 23 Gennaio 1994), noto teologo e filosofo. Il suo scopo è quello di approfondire il carisma dell’unità da diversi punti di vista. Fonte: Blog P.Ciardi
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Ce livre est une évocation à la fois poétique et très documentée de la naissance de la spiritualité de l’unité à travers Chiara Lubich. Tout est né de cette jeune fille, en 1943, dans la ville très catholique de Trente au nord-est de l’Italie. Très vite, d’autres jeunes filles la rejoignent. Des jeunes hommes aussi… puis des personnes de toutes les générations, de toutes les conditions sociales, des gens humbles et des personnalités politiques, des entrepreneurs et des artistes : tout un peuple à l’image de la société de son époque. La spiritualité de l’unité rejoindra quantité de femmes et d’hommes de milieux très divers : luthériens, anglicans, orthodoxes, juifs, musulmans, bouddhistes, hindous, agnostiques et athées s’y intéresseront et s’associeront à la soif de recomposition de la famille humaine de Chiara Lubich. Cette spiritualité a la capacité de s’incarner dans les sociétés et dans les cultures les plus variées. Aujourd’hui, l’oeuvre de Chiara Lubich le mouvement des Focolari se poursuit sur tous les continents en étant attentive aux évolutions de notre temps. Nouvelle Cité
All’origine del Movimento dei Focolari c’è l’esperienza mistica vissuta da Chiara Lubich (1920-2008) nell’estate del 1949 segnata da illuminazioni particolari. Tale evento ha inizio con un “Patto di unità” tra lei e l’onorevole Igino Giordani (16 luglio 1949). I contributi commentano il racconto fatto dalla Lubich di tale Patto secondo diverse prospettive di lettura che, spaziando dall’ambito teologico, ecclesiologico, spirituale all’ambito letterario, sociologico, giuridico, politologico, economico, ne offrono una attualizzazione ricca per la vita della Chiesa, delle comunità ecclesiali, e per la società. Città Nuova Editrice
L’inizio del periodo di maggiori illuminazioni [di Chiara Lubich] può essere datato: il 16 luglio, infatti, arrivò a Tonadico (sulle montagne del Trentino, nel Nord Italia, ndr) Igino Giordani. Alloggiava all’Albergo Orsinger, e doveva tenere una conferenza nella sala dei cappuccini. Giordani, «innamorato di santa Caterina», aveva sempre cercato una vergine da poter seguire. Sicuro di averla trovata in Chiara, le propose di farle voto di obbedienza, pensando così di obbedire a Dio. Aggiunse che avrebbero potuto farsi santi in due, come Francesco di Sales e Giovanna di Chantal. Chiara non capiva: il Movimento non esisteva, di voti non si parlava; e poi, sentiva di essere nata per il «tutti siano uno». Era tentata di lasciar cadere questo desiderio, ma ebbe l’impressione che quelle parole avessero origine da una grazia che non doveva essere persa. Gli disse quindi: «Tu conosci la mia vita: sono niente. Voglio vivere, infatti, come Gesù Abbandonato che si è completamente annullato. Anche tu sei niente perché vivi nella stessa maniera. Ebbene, domani andremo in chiesa e a Gesù Eucaristia che verrà nel mio cuore, come in un calice vuoto, io dirò: “Sul nulla di me patteggia tu unità con Gesù Eucaristia nel cuore di Foco. E fa’ in modo, Gesù, che venga fuori quel legame fra noi che tu sai”. E tu, Foco, fa’ altrettanto». Così fecero. Giordani si avviò verso la sala dove doveva parlare, mentre Chiara si sentì spinta a rientrare in chiesa. Davanti al tabernacolo, si dispose a pregare Gesù, ma in quell’istante sentì di non poterlo fare, sentì di essere totalmente immedesimata nel figlio. Sentì pronunciare dalle sue labbra: «Padre». Comprese che la sua vita religiosa avrebbe dovuto essere diversa da quella vissuta fino a quel momento: non rivolta a Gesù, ma di fianco a Lui, Fratello, rivolta verso il Padre.
Armando Torno, “PortarTi il mondo fra le braccia. Vita di Chiara Lubich”, Città Nuova, Roma, 2011. Cit. pp. 45-46. (altro…)
Date: 14 e 15 agosto: workshop con i giovani 16 agosto: Concerto “On the Other Side” + giovani del progetto Start Now” GenVerde Tours (altro…)
[:de]Ein Dokumentarfilm von Winfired Baetz-Braunias Philosophie der Nähe und globale Verunsicherung Klaus Hemmerles Leben (1929-1994) und seine Erkenntnisse bilden eine große Vision, einen Lösungsansatz für die Herausforderungen einer global verunsicherten Menschheit. FILM-TRILOGIE über den genialen Freiburger Religionsphilosophen und späteren Aachener Bischof, bedeutend für unsere Zeit, für unser Denken und für eine Kirche, geeint in Vielfalt. TEIL I: 39:00 „Leben geht umgekehrt“ – Hemmerles Antwort auf Terrorismus, Krisen, Krieg TEIL II: 41:00 „Denken geht simultan“ – Hemmerles Impulse künftiger Welt-Werte TEIL III: 40:00 „Kirche geht gegenseitig“ – Hemmerles tiefe Geschwisterlichkeit Verlag Neue Stadt [:]