


Benedetta economia!
Quale relazione può esserci tra la Bibbia e il lavoro, le imprese, la finanza? A partire da domani, 29 ottobre, una trasmissione in otto puntate di Tv2000 vedrà Luigino Bruni, focolarino economista e appassionato biblista, docente all’Università Lumsa (Roma) e all’Istituto Universitario Sophia (Loppiano, Firenze), a colloquio, di volta in volta, con noti esponenti del mondo della politica, del sindacato, della finanza e con lavoratori, manager, imprenditori, di cui verranno raccolte le testimonianze a favore di una economia orientata all’uomo. Partendo da un approccio, quello dell’Economia di Comunione – che considera attori dell’economia tutte quelle persone che non si accontentano di raggiungere solo un proprio tornaconto, ma si aprono alle necessità delle persone più povere, coinvolgendo imprenditori, dirigenti e lavoratori, studenti e semplici cittadini nell’attuazione di una cultura economica improntata alla comunione e alla reciprocità – in ogni puntata verrà proposta una correlazione inedita di un brano della Bibbia e di un aspetto dell’economia. Un’occasione per riflettere sui motivi originari, ma sempre attuali, alla base delle iniquità presenti nel tessuto sociale del nostro tempo: precarietà, logiche speculative, ingiustizie, sperequazioni, invadenza del mercato nella sfera privata. Ma al tempo stesso per proporre all’attenzione piccole o medie aziende, imprenditori o lavoratori, presenti fisicamente in studio o con un servizio filmato, che hanno già provato con successo a coniugare giustizia e mercato, profitto e bene comune, occupazione e solidarietà. Partirà dal racconto degli Ebrei schiavi in Egitto, contenuto nell’Esodo, la riflessione sui lavoratori e sulla difesa dei loro diritti. Seguirà, nella seconda puntata, una lettura “economica” della parabola del “Figliol prodigo” e un confronto sui temi della misericordia e del perdono, con storie di imprenditori che hanno fondato sull’accoglienza e la condivisione il loro modello di azienda. Di sacrificio della sfera personale e competizione si parlerà, a partire da un brano di Isaia, nella puntata dedicata al “modello sacrificale”, fatto proprio da molti manager in carriera, e da altri rifiutato in favore di una scelta di libertà. La rilettura della storia di Giobbe, caduto in disgrazia e per questo creduto colpevole, sarà invece l’occasione per riflettere sui rischi nascosti dietro al culto della meritocrazia. Dalla pagina del libro di Geremia dedicata ai falsi idoli partirà l’analisi sui motivi che oggi spingono molti uomini e donne all’acquisto e al consumo anche nei giorni di festa, soccombendo alle logiche del mercato. Ancora. Povertà e ricchezza saranno il tema della sesta puntata, in cui la provocazione delle “Beatitudini” sarà confrontata con la tendenza a nascondere il valore e il senso della povertà, della sobrietà e dell’accoglienza. La rilettura della Torre di Babele, madre di tutte le imprese finite male, rappresenterà lo stimolo per comprendere gli errori che anche oggi possono portare le imprese al fallimento o verso scelte eticamente o socialmente sbagliate, e per parlare delle conseguenze sociali ed economiche della criminalità organizzata. Infine, nell’ultima puntata, la lettura biblica dell’Arca di Noè sarà l’occasione per riflettere sui “costruttori di arche di speranza” ancora presenti nel nostro tempo, con alcune storie di chi ha saputo virare, anche dopo esperienze molto dolorose, verso un futuro positivo per sé e per gli altri.
“Benedetta Economia” andrà in onda per otto domeniche, dal 29 ottobre al 17 dicembre, alle ore 19. Le letture dei brani della Bibbia saranno eseguite dall’attore Pio Stellaccio e realizzate in luoghi simbolici. Scritto da Dario Quarta e Luigino Bruni, con Elena Di Dio e Francesca Mancini. Regia di Nicola Abbatangelo. In studio, nelle diverse puntate, Susanna Camusso, Brunello Cucinelli, Cesare Romiti, Elsa Fornero, Giulio Tremonti, Suor Giuliana Galli, Johnny Dotti, Bill Niada e molti altri ospiti.
https://youtu.be/ifnEVU3bzTY (altro…)

La conoscenza è cammino e risposta
Mentre si moltiplicano, su diversi paralleli del mondo, processi di strappo e isolamento dal contesto globale, all’Istituto Universitario Sophia apre i battenti un nuovo Centro coraggioso e prospettico, il Sophia Global Studies, per «fornire strumenti di comprensione, gestione e trasformazione di processi e relazioni globali – spiega Pasquale Ferrara, ambasciatore d’Italia in Algeria e presidente del nuovo Centro di ricerca –. È il frutto di dieci anni di esperienza accademica e ha l’obiettivo di formare una nuova generazione di leader capaci di affrontare la complessità e motivati a operare per il dialogo e la pace».
«Nessun paese, nessun gruppo può permettersi di isolarsi dall’altro – afferma Paolo Frizzi, docente di Religioni e Processi Globali e coordinatore del Centro –. Siamo nel mezzo di un passaggio incerto, transitorio e molteplice». L’Istituto Sophia, nato da un’intuizione di Chiara Lubich, da quest’anno triplica l’offerta: Laurea Magistrale in Economia e Management, Ontologia Trinitaria e Cultura dell’Unità, con i rispettivi dottorati. Spiega il Preside, mons. Piero Coda: «La complessità degli orizzonti nazionali e mondiali richiede un’azione instancabile orientata all’unità della famiglia umana e guidata da un nuovo pensiero. Sophia, in questi dieci anni, è cresciuta come centro interculturale, inter e trans-disciplinare, dove si promuove una relazione integrale tra studi, esperienze e ricerca». Ad oggi oltre 400 studenti, di 50 diverse nazioni, hanno scelto Sophia come percorso di studi superiori. Circa 130 finora i laureati e una ventina i dottorati.
“Amici di Insieme per l’Europa“ si incontrano a Vienna
Insieme per l‘Europa è un’iniziativa di oltre 300 Movimenti e Comunità cristiane di diverse Chiese in Europa. Il coordinamento è affidato ad un Comitato d’Orientamento, di cui fanno parte le seguenti persone: Christophe D’Aloisio (Fraternité orthodoxe en Europe occidentale), Marco Impagliazzo (Comunità di Sant’Egidio), Michelle Moran (ICCRS / Sion Community), Gerhard Pross (CVJM/YMCA Esslingen), Thomas Römer (CVJM/YMCA München), Gérard Testard (Efesia), Maria Voce (Movimento dei Focolari), P. Heinrich Walter (Schönstatt). Nel 2017, gli “Amici” della rete convergono per il loro congresso annuale a Vienna, porta tra Est e Ovest del continente europeo. Sono attesi 120 partecipanti da ca. 20 Paesi dell’Europa dell’Est e dell’Ovest di 40 Movimenti. Scopo principale è uno scambio su tre tematiche:
- Quale cultura nasce dalla storia di Insieme per l‘Europa?
- In che cosa consiste il nostro contributo specifico all‘Europa?
- Dialogo tra Est e Ovest: un arricchimento reciproco
La rete delle persone che con quest’incontro vogliono rinnovare la comunione tra i loro carismi, si estende dall’Inghilterra alla Russia, dal Portogallo alla Grecia. La loro missione comune: costruire un’Europa unita e multiforme, con una forte coesione sociale nella molteplicità culturale. Nel giorno d’arrivo, il 9 novembre 2017, nella Cattedrale di Vienna, Stephansdom, si svolgerà una preghiera ecumenica per l‘Europa, a cui sono invitati tutti coloro che desiderano la pace in Europa e in tutto il mondo. Insieme al Cardinale Christoph Schönborn, Arcivescovo di Vienna, al Vescovo ausiliare em. Helmuth Krätzl, al Vicario vescovile Ivan Petkin, Chiesa bulgara-ortodossa in Austria, al Chorepiskopos Emanuel Aydin, Chiesa siro-ortodossa in Austria, al delegato patriarcale P. Tiran Petrosyan, Chiesa apostolica armena, al Revd. Patrick Curran, Vicario vescovile della diocesi orientale della Chiesa anglicana in Europa, i presenti porteranno davanti a Dio i bisogni e le chance del nostro Continente. L’intenzione della preghiera è più attuale che mai: unità nella molteplicità, pace nella giustizia. Porgeranno un saluto: Thomas Hennefeld, sovraintendente della Chiesa evangelica riformata dell’Austria e presidente del Consiglio ecumenico delle Chiese in Austria e Jörg Wojahn, capo della rappresentanza della Commissione Europea in Austria. Invito alla serata ecumenica Per ulteriori informazioni: www.together4europe.org (altro…)
Architettura al limite
Un gruppo di giovani architetti colombiani, studenti della Universidad “de La Salle” di Bogotà e italiani dell’Università “G. D’Annunzio” di Pescara, stanno svolgendo in Colombia una nuova tappa del workshop itinerante “Habitandando”, organizzato dalla rete del Movimento dei Focolari Dialoghi in Architettura. Dal 24 al 28 ottobre un percorso da Bogotà verso l’interno del Paese, con tappe in alcuni paesi coloniali e della pianura amazzonica. Dal 30 ottobre al 5 novembre una settimana di studio-lavoro nel quartiere Altos de Cazuca, nella periferia di Bogotà. Si tratta di un’area depressa, mancante di infrastrutture primarie, conosciuta per i problemi legati alla sicurezza. L’obiettivo è quello di progettare e sperimentare, attraverso il disegno creativo e il lavoro collaborativo, soluzioni architettoniche e urbanistiche volte a generare cambiamenti e creare spazi per la comunità del posto. Un contesto estremo, al limite delle risorse, delle possibilità tecnologiche, della sostenibilità ambientale, sociale e culturale. (altro…)

Finanza e fiducia
È attualmente una delle più grandi banche rurali delle Filippine. Ma quando Francis Ganzon (67 anni), ne aveva preso la guida, nel 1989, aveva una sola filiale. Da allora, l’Istituto si dedica al sostegno e al potenziamento delle piccole e medie imprese (PMI), mediante l’offerta di servizi finanziari di qualità, “con una forza lavoro unita a Dio”, come si legge nel sito della Banca, alla voce “mission”. Dopo la laurea in Legge, Ganzon si dedica al salvataggio di un Istituto, la Ibaan Rural Bank, Inc. (IRB), coinvolto in casi di frode.«Ho promosso uno stile di lavoro diverso, puntando sul rispetto delle leggi, sulla professionalità e sulla centralità delle persone, e promuovendo nuove pratiche in linea con i valori cristiani». Ganzon fa proprio lo spirito dell’Economia di Comunione, la rete internazionale di imprenditori impegnati a mettere in pratica la Dottrina sociale della Chiesa. «In seguito, abbiamo creato la fondazione Ibaan Rural Bank, con l’obiettivo di estendere i programmi di microcredito anche a studenti meritevoli ma in difficoltà economiche, attraverso delle borse di studio. La crisi finanziaria asiatica del 1997 ha colpito anche la nostra banca, ma non abbiamo chiuso grazie alla fiducia dei nostri clienti. Nello stesso anno, la Banca ha celebrato i 40 anni di vita e l’abbiamo rinominata Bangko Kabayan, con un ulteriore sforzo per fornire a persone bisognose di un aiuto la possibilità di accedere a microcrediti per elevare il proprio tenore di vita».
«Molti clienti – continua Ganzon – non disponevano di garanzie collaterali, ma per noi erano persone comunque degne. Questo ha creato un rapporto di fiducia reciproca: la banca si fidava delle persone, concedendo dei prestiti, e i clienti si fidavano della banca. In questo modo la Bangko Kabayan ha avuto un forte impatto sociale, migliorando la vita di molte persone e di tante piccole imprese. In seguito, è diventata il fornitore di credito preferito dalle PMI nella nostra regione, aprendo 23 filiali nelle province di Batangas, Quezon e Laguna». Nel prossimo futuro, la Bangko Kabayan sarà impegnata a costruire un portafoglio equilibrato di prestiti e tesoreria e a investire ulteriormente nelle nuove tecnologie, in particolare nella Internet banking. Bangko Kabayan ha ricevuto finora diversi riconoscimenti. Nel 2007, ha ricevuto il miglior Capital Build-up nei PremiLandbank ed è stata inclusa tra i migliori cento istituti, a livello mondiale, per il microcredito. Dal 2008 al 2011 e ancora nel 2013 e nel 2015, è stata nominata, nella regione dove ha sede, partner della Banca Terra delle Filippine. Ha ricevuto inoltre l’accesso Microenterprise al premio MF EAGLE dei servizi bancari dal 2003 al 2007 e ancora nel 2010 e nel 2011. «La determinazione e l’integrità saranno sempre ricompensati» conclude Ganzon. «Attendo con ansia il giorno in cui le transazioni bancarie potranno essere fatte con una stretta di mano invece che sulla carta». (altro…)

Tv2000: Luigino Bruni
Su Tv2000 a partire dal 29 ottobre ogni domenica alle ore 19 “Benedetta economia!’: il lavoro le imprese la finanza alla luce della Bibbia, è il nuovo programma che propone una lettura inedita dell’economia dei nostri giorni. Otto puntate, otto brani diversi della Bibbia, per scoprire cosa ci sia di antico e di nuovo all’origine di quella ‘economia dell’esclusione e dell’iniquità’ condannata da Papa Francesco nell’esortazione apostolica ’Evangelii Gaudium’. È la sfida che Luigino Bruni, economista, docente della Lumsa e appassionato biblista, propone agli ospiti che, puntata dopo puntata, si confronteranno in studio con lui su alcune delle contraddizioni dell’economia del terzo millennio: la precarietà del lavoro, un capitalismo piegato alle logiche della finanza speculativa, un mondo del commercio senza orari né feste, le differenze ormai abissali tra gli stipendi degli operai e quelli dei manager, l’inganno di una meritocrazia che finisce per assegnare ai poveri l’intera colpa della loro condizione. Si comincia con Susanna Camusso, poi via via Brunello Cucinelli, Cesare Romiti, Elsa Fornero, Giulio Tremonti, Suor Giuliana Galli, Johnny Dotti, Bill Niada: otto incontri per capire insieme come tradurre nella pratica quotidiana l’esortazione di Papa Bergoglio “ad un ritorno dell’economia e della finanza ad un’etica in favore dell’essere umano”. Condotto da Eugenia Scotti e realizzato con la collaborazione della Scuola di Economia Civile, “Benedetta economia!”, non si limita, infatti, all’analisi del presente, ma propone in ogni puntata le storie di chi già oggi, in questo Paese, sta provando a costruire esperienze di lavoro e di vita capaci di coniugare mercato e giustizia, profitti e bene comune, occupazione e solidarietà. Le letture dei brani della Bibbia sono eseguite dall’attore Pio Stellaccio e realizzate in luoghi simbolici ed emblematici. Scritto da Dario Quarta e Luigino Bruni, con Elena Di Dio e Francesca Mancini. Regia di Nicola Abbatangelo. Vedi pdf contenuto dettagliato delle otto puntate (115 KB)
Il video di lancio della 1a puntata del prossimo 29 ottobre:
https://youtu.be/ifnEVU3bzTY

Le Rosaire – Méditer les mystères du Christ avec M Delbrêl
Qui, mieux que Madeleine Delbrêl, pouvait donner au Rosaire toute sa profondeur mystique en l’illuminant de la joie et de la lumière d’une vie entièrement donnée à Dieu ? Remplir d’extraordinaire le plus ordinaire des quotidiens ? À l’initiative des moniales de l’abbaye de Chambarand, ce petit ouvrage souhaite faire découvrir les merveilles des textes de Madeleine Delbrêl, en un parcours de prière accessible à tous. Au travers de la méditation des quatre mystères, le meilleur des textes de la mystique d’Ivry-sur-Seine s’offre et nous introduit à une quête de Dieu au cœur du monde. Le Rosaire, Méditer les mystères du Christ avec M Delbrêl est un livre pour faire connaître cette grande figure à un public plus large que celui des Œuvres complètes. Éditions Nouvelle Cité

Luci accese sulla strada
È in corso il tour brasiliano del complesso musicale Gen Rosso Ogni vita ha una speranza, organizzato dalla Fazenda da Esperança. Dopo una prima tappa a Joinville, nello Stato di Santa Caterina, il tour sta ora proseguendo nel Centro e nel Nord del Paese. Joinville, dieci ore di pullman da San Paolo, è una città moderna, punto di riferimento per tutti gli amanti del ballo, non solo sudamericano. Fuori da Mosca, è l’unica al mondo ad ospitare una scuola del Teatro Bolshoi, dove si insegna con l’antico metodo russo. Nella città della danza, dal 24 settembre al 1° ottobre scorso, nove tra ballerini e ballerine del Bolshoi e altri quattro della scuola del Centro di Cultura hanno contribuito alla realizzazione del musical. Streetlight è un progetto originale, che coinvolge sulla scena oltre 200 giovani con problemi di dipendenza dalla droga. Tre giorni di intenso lavoro, imparando e limando passi e musica, fianco a fianco artisti e ragazzi, all’insegna del motto uno per l’altro. Al termine, il sipario si alza e lo spettacolo va in scena. Non un lavoro “per” i giovani, ma “con” i giovani, come evidenziato da TV Globo – l’emittente televisiva più seguita in Brasile – che ha dedicato al progetto spot e interviste. Parallelamente, un workshop dedicato agli educatori e agli operatori sociali che operano in città affronta tematiche riguardanti i processi psicologici, sociali e famigliari legati al recupero dalle varie forme di dipendenza.
Padre Luiz, attuale presidente della Fazenda, insieme ad Angelucia, Nelson e Iracì, tra i pionieri della “fabbrica” di speranza che dal Brasile si è diffusa in tutta l’America Latina, nelle Filippine, in Africa, in Russia e nel Centro Europa, lavorano fianco a fianco con il Gen Rosso, che per l’occasione si presenta con una compagine allargata, che coinvolge anche altri membri della comunità del Focolare del posto. Tra i giovani coinvolti sulla scena, l’entusiasmo è alle stelle. «Vale la pena cercare di superare i propri limiti! Ringrazio la Fazenda per averci dato questa opportunità di lavorare con il Gen Rosso». Coinvolto dalla musica e dal ritmo, un ragazzo, in passato a capo di una gang violenta, osserva: «L’adrenalina che provavo quando facevo del male per me era il massimo. Ma ho visto che si può essere ancora più felici quando si fa il bene, senza droga né alcol. Per me è una novità».
William, della scuola del Bolshoi: «Ho imparato che si può ballare, oltre che con la tecnica e la disciplina, anche con il cuore. Una esperienza gioiosa e al tempo stesso armoniosa che si esprime anche con il sorriso». Una ballerina del Centro di Cultura: «La nostra professionalità si è incontrata con la forza dell’esperienza di vita di molti giovani: una sorpresa per me e un miracolo dell’arte uno per l’altro». Anche dal pubblico arrivano commenti di sorpresa ed entusiasmo: «Ho visto coinvolta tutta la città». «È arte che si fa servizio alla società». «Avete rinforzato l’unità tra le diverse comunità civili. Una esperienza molto preziosa che dobbiamo proseguire in futuro». Intanto, dopo il concerto, in ogni città toccata dal tour, il gruppo di lavoro, costituito per connettere tra loro le varie istituzioni sociali che si occupano di formazione e recupero dalla droga e dalle dipendenze, si consolida e rafforza. Perché non si spengano le luci accese sulla strada. Video di Streetlight (altro…)
500 anni dalla RIFORMA di Lutero
Il 31 ottobre 1517 Martin Lutero affisse (così si dice) le sue 95 Tesi sulle indulgenze al portone della chiesa del Castello di Wittenberg in Germania. Il 31 ottobre 2016 a Lund, in Svezia, ha avuto luogo la commemorazione congiunta per l’inizio del 5° centenario con Papa Francesco e il vescovo Younan (allora Presidente della Federazione luterana mondiale). Il 31 ottobre 2017 si svolgerà una serata aperta a quanti sono interessati. Programma: Prima parte:
- Una lettura ecumenica del 2017: flash su eventi ecumenici nel Movimento dei focolari – a cura del Centro “Uno”
Seconda parte:
- Don Hubertus Blaumeiser: “Che cosa ha da dirci oggi Martin Lutero?”
Seguirà il Dialogo