Apr 30, 2018 | Cultura, Focolare Worldwide, Focolari nel Mondo, Nuove Generazioni

Umberto Giannettoni
1° maggio a Loppiano è sinonimo di festa dei giovani. Umberto Giannettoni, vissuto per 40 anni nella cittadella internazionale e scomparso da pochi giorni, è un testimone diretto della nascita e degli sviluppi di un evento che in seguito è diventato un appuntamento imperdibile per migliaia di giovani che, in tutti i continenti, credono e lavorano per portare l’unità e la pace nel mondo. Tra i suoi ricordi, anche quelli legati ai prodromi del Genfest. Il testo che segue è tratto da “In una storia tante storie”, una autobiografia, composta talvolta in terza persona, talvolta in prima, che lo stesso autore ha definito “personale dono e testimonianza”. «“Una testimonianza data come servizio è buona, ci rende buoni..” (Papa Francesco). La storia di ognuno è un armonioso intreccio tra quanto l’uomo riesce a realizzare col lume della sua ragione, le sue forze e quanto gli viene gratuitamente offerto dalla penetrante luce della divina rivelazione, in un continuo divenire».
1° maggio 1971, prima festa dei giovani a Loppiano. «Chiara Lubich, dopo un incontro col Priore di Taizé, a Rocca di Papa (Roma), parla della cittadella come di una “città dei giovani”. Giorgio Marchetti, stretto collaboratore di Chiara, durante un suo viaggio a Padova, si ferma per pochi momenti a Loppiano. Racconta di quanto Chiara ha detto. Umberto ha come un lampo nell’anima. Bisogna rispondere subito a Chiara. Il week end organizza una gita con i responsabili dei focolari della scuola al Passo del Muraglione, sull’Appennino. La mattina della domenica, due pulmini ed una macchina partono. In un bar del Passo si studia la possibilità di un grande incontro di giovani a Loppiano, per il primo maggio […]. Saranno chiamati a partecipare giovani di varie zone e nazioni. Ognuno sarà invitato a dare un contributo artistico. Quando escono dal bar, li sorprende una scena particolare. La strada è una lastra di ghiaccio. La pioggia, seguita da un abbassamento di temperatura, ha prodotto questa situazione. I pulmini non riescono a tenere la strada, hanno una forte impressione che qualcuno voglia impedire di portare avanti la decisione presa […]».
«È presente a Loppiano un bel gruppo di giovani ricchi di talenti. Fra i molti Heleno Oliveira, un giovane brasiliano, cantautore, che molto contribuirà per la parte artistica. Tutti si impegnano al massimo. Il primo maggio 1971 nell’anfiteatro naturale di Campo Giallo, sotto un sole splendido, vediamo arrivare migliaia e migliaia di giovani. La giornata, a cui hanno dato un contributo in molti dell’Italia e dall’Europa, si dimostra di una grande efficacia per i giovani, che la sera partono felici e pieni del divino che hanno sperimentato. Da Trento viene Paolo Bampi, un giovane malato di leucemia che canta una canzone travolgente: “…ma cosa cercate, ma cosa volete…”. Quindi, il Gen Rosso, canta “Dio Amore”. Poi pezzi di teatro, di danza. Ogni singolo numero è premiato con un “primo premio”, che la giuria attribuisce con motivazioni diverse: bellezza, unità, contenuto, impegno. È un crescendo di gioia sincera ed esplosiva che contamina tutti. Sul far della sera, sotto i raggi di un sole che indora, in una calma solenne dopo l’intensa giornata […] la forte impressione della presenza di Maria». Dopo una seconda radunata festosa dei giovani, nel 1972, ancora più frequentata, «Chiara Lubich capisce che sarà uno strumento importante per tutto il movimento giovanile. Decide di coinvolgere i Centri Gen Mondiali che parteciperanno all’organizzazione del “Genfest” del 1973, sempre a Loppiano. In quell’anno, Don Pasquale Foresi (cofondatore del Movimento dei Focolari) è presente e pronuncerà un discorso importante sulla chiamata a seguire Gesù. Nell’anfiteatro all’aperto sono presenti quasi 10 mila giovani». Ormai il Genfest è nato! Fonte: www.loppiano.it Segui la diretta: https://www.primomaggioloppiano.it/live/ (altro…)
Apr 28, 2018 | Cultura, Focolare Worldwide, Focolari nel Mondo, Nuove Generazioni
Zoom sui giovani. Anche quest’anno partirà idealmente da Loppiano, la cittadella dei Focolari, il tradizionale appuntamento “Settimana mondo unito”: una rete mondiale di azioni improntate ad uno spirito di fratellanza tra popoli e culture. Da oltre vent’anni la “Settimana” è al cuore delle iniziative dei giovani dei Focolari, che vogliono testimoniare a tutti, non solo ai coetanei ma anche alle più alte istituzioni, che il mondo unito non è un sogno smarrito tra i venti di guerra o sotto il peso del disagio sociale, ma una realtà possibile. Specie se a riprendere in mano le redini della società saranno le nuove generazioni, formate ad una cultura di pace. Il 1° maggio, la cittadella italiana dei Focolari ospiterà una delle tante tappe “nazionali” verso il Genfest di Manila (“Beyond all borders”, luglio 2018), radunando 3 mila giovani da ogni parte d’Italia. Una festa per parlare del più difficile dei confini da superare per andare incontro agli altri: se stessi. “Beyond me”, a Loppiano, racconterà le storie di chi ha voluto operare prima di tutto in sé un profondo cambiamento, uscendo dalla propria “comfort zone” per aprirsi ai valori della solidarietà e alle necessità di chi sta accanto. Per molti dei giovani presenti questa esperienza di apertura affonda le radici in un incontro personale con Dio, che ha trasformato la loro vita e permesso di superare le paure. Per altri, si è trattato del superamento di una malattia o di una disabilità, per altri ancora la presa di coscienza di un disagio. Sarà presente, in nome di un’amicizia ormai collaudata, e in vista della visita del Papa alle due cittadelle, il 10 maggio, anche un folto gruppo di giovani di Nomadelfia. L
a “Settimana mondo unito” (United World Week), che aprirà i battenti subito dopo, sarà invece un unico grande evento, dislocato in vari punti del mondo. Una expo internazionale – parte integrante dello United World Project – che da più di vent’anni (la prima edizione nel maggio 1995) torna in questo periodo dell’anno per dare vita, in diversi punti del pianeta, ma soprattutto dove prevalgono solitudine, povertà, emarginazione, a rapporti di pacifica convivenza tra popoli e culture. Nel tempo, la “Settimana Mondo Unito” si è fatta spazio nell’opinione pubblica, attraverso i mass media e i social, portando tali azioni di fraternità all’attenzione delle istituzioni locali, nazionali e sovranazionali, ma anche di personalità del mondo della cultura, dello sport, della società civile e religiosa. L’edizione del 2018 avrà come filo conduttore il tema “Generazione Fame zero”, uno dei 17 obiettivi di sviluppo sostenibile contenuti nell’Agenda approvata dagli Stati membri delle Nazioni Unite, da raggiungere entro il 2030. I ragazzi e i giovani del Movimento dei Focolari sono già impegnati, da qualche tempo, a dare un contributo all’importante progetto portato avanti dalla FAO (Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura) sui temi della malnutrizione, dello spreco di cibo, del rispetto della natura, con iniziative personali e collettive volte ad un uso responsabile delle risorse della terra (vedi il numero della rivista “Teens” interamente dedicato al tema). La “Settimana” sarà quindi un’occasione per mostrare i frutti di questa collaborazione e coinvolgere un numero crescente di ragazzi, cittadini e istituzioni al raggiungimento dell’obiettivo. A conclusione, con “epicentro” domenica 6 maggio, tornerà “Run for Unity”, staffetta sportiva realizzata da centinaia di migliaia di ragazzi di nazionalità, religioni, culture, etnie diverse che copriranno la terra, passandosi idealmente un testimone di “fraternità”, da est a ovest. A ogni tappa, percorsa a piedi, o in bicicletta, o camminando, o facendo correre un pensiero di pace, la staffetta più controcorrente che ci sia si arricchirà di eventi sportivi, giochi, azioni di solidarietà e quanto può servire a testimoniare che il sogno di un mondo unito resiste, nonostante le tensioni o i segnali contrari. E forse questi ragazzi ne saranno i protagonisti. Chiara Favotti Facebook: www.facebook.com/primomaggioloppiano/
Il Genfest Italia sarà trasmesso in streaming su www.primomaggioloppiano.it/live il 1° maggio 2018 dalle 10.00 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 17.00. (altro…)
Apr 11, 2018 | Focolari nel Mondo
BEYOND_ME racconta il percorso personale che ciascuno vive nell’affrontare le sfide quotidiane, nel superare i limiti che ci si presentano e i confini non solo geografici, sociali e politici. BEYOND_ME sta nella spinta ad andare oltre se stessi e quindi verso l’altro. Giovani che si interrogano sul proprio presente: di anno in anno il Primo Maggio a Loppiano (FI) intreccia le domande locali con quelle globali, e in 40 anni di storia ha visto passare migliaia di giovani italiani e di ogni latitudine. Il linguaggio privilegiato è quello della musica e delle forme artistiche, accanto a laboratori, testimonianze, impegno civico. Il 2018 rappresenta però una data speciale: lo sguardo è rivolto infatti al Genfest di Manila. L’appuntamento mondiale, promosso dai giovani dei Focolari, dichiara già dal titolo gli obiettivi: BEYOND ALL BORDERS, oltre tutti i confini: geografici, sociali, politici, per lavorare a un mondo che superi le barriere e sia davvero, come lo vedono gli astronauti in orbita, uno e senza confini. E se l’evento di Manila si svolgerà a luglio, l’appuntamento italiano del 1° maggio rappresenta a tutti gli effetti una tappa verso il Genfest mondiale, radunando i giovani italiani che desiderano fare la stessa esperienza, nonché una convention in preparazione al Sinodo dei Giovani 2018. L’evento del 1° Maggio 2018 – il Genfest Italia – vuole essere il culmine di una serie di appuntamenti in collaborazione con altre associazioni a livello locale e nazionale, in corso a partire da gennaio con un unico fil rouge: costruire frammenti di fraternità, ciascuno nel proprio territorio.
Il Genfest Italia sarà trasmesso in streaming su www.primomaggioloppiano.it/live il 1° maggio 2018 dalle 10.00 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 17.00. https://youtu.be/ur9lM7Zty8o Segui la diretta: https://www.primomaggioloppiano.it/live/ Contatti stampa Maria Chiara De Lorenzo +39 349 5843084 – Roberta Formisano +39 320 948 4000 www.genfestitalia.it | genfestitalia@primomaggioloppiano.it| FB @primomaggioloppiano Info e prenotazioni: www.genfestitalia.it Partecipa alla discussione con l’hashtag #beyondme e condividi i contenuti del social wall. SEGUICI! FB | http://www.facebook.com/primomaggioloppiano/ IG | https://www.instagram.com/1maggioloppiano/ TW | https://twitter.com/1MaggioLoppiano Youtube | https://www.youtube.com/channel/UCx23VLGBlLeqvKsgAFSzk SOSTIENI IL GENFEST ITALIA CON UNA DONAZIONE https://www.gofundme.com/gen-fest
Mag 9, 2015 | Chiara Lubich, Focolare Worldwide, Focolari nel Mondo, Nuove Generazioni, Senza categoria
«In queste ore in cui siamo letteralmente bombardati da violenza, guerre, in mezzo a tanta indifferenza, noi vogliamo testimoniare con forza che c’è un altro mondo, perché c’è!’». Questo l’esordio dal palco dell’Auditorium di Loppiano, dove Nino, Nahomi, Luigi ed Anna hanno condotto con calore e profondità due ore di dialogo con i 1.400 giovani arrivati. La 42° edizione del Meeting dei giovani italiani dei Focolari, si è svolta – come ogni anno – il 1° maggio nella cittadella di Loppiano (Firenze) e ha scelto per titolo: “OUTSIDE, Look, Choose, Be” (Uscire, guardarsi attorno, scegliere, essere). Molte sono state le proposte dei Giovani per un Mondo Unito a sostegno di una cultura della fraternità, come metodo per uscire dall’inerzia personale e sociale ed impegnarsi a cambiare il mondo. Con la Expo dei “Frammenti di Fraternità”, hanno messo in mostra la solidarietà e la partecipazione sociale attraverso una rete di organizzazioni gestite dai giovani. «Mi chiamo Kareem, sono palestinese. Ho 23 anni e mi sono laureato in amministrazione. Dopo la caduta del governo di Arafat sono cominciate le difficoltà per noi cristiani nella striscia di Gaza. Allora eravamo circa 2000 su 1 milione e mezzo di abitanti. Poi siamo molto diminuiti. Sono state anche bombardate due chiese».
È una delle forti testimonianze del 1° maggio. ««La guerra è cominciata nel 2008 –continua Kareem – Un giorno è caduta una bomba molto vicina a me, tanto che per l’esplosione sono stato scaraventato a terra. Tanta distruzione, persone morte! Prima ho provato ad andare da mio padre all’ufficio delle Nazioni Unite, perché mi sembrava il posto più sicuro, ma non è stato possibile. Soltanto dopo 4 ore ho raggiunto casa mia, dovendo passare anche sopra i corpi dei morti. Mia mamma piangeva perché non aveva mie notizie. Abbiamo vissuto 28 giorni in questa costante tensione. Poi, siamo riusciti a lasciare la Striscia di Gaza per andare in Giordania. Con le persone del Focolare, sperimentando una vita fraterna, pian piano ho superato il forte trauma e a credere che con l’amore possiamo costruire un mondo di pace. Da 7 mesi mi trovo a Loppiano. Vivere con giovani di diverse culture e religioni è un’esperienza nuova per me, perché a Gaza non avevamo contatti esterni. Cercando di aprirmi, di accettare gli altri, adesso mi sento a casa, ho trovato quel tesoro che cercavo». «Dopo il terremoto di Haiti del 2010 che ha causato la morte di oltre 220 mila persone, migliaia di haitiani sono emigrati in Brasile». Joao di Florianópolis, a sud del Brasile, apre uno spaccato su una realtà sociale: «Tanti di loro sono laureati, ma non parlando bene il portoghese, trovano lavoro solo come muratori e spesso vengono pagati poco e trattati con disprezzo. Ci siamo domandati cosa potevamo fare. Per avere un primo contatto abbiamo raccolto vestiario e generi alimentari. Non sapevamo come muoverci: loro parlavano francese e dialetto “Kriolo”, e noi non conoscevamo la loro cultura. Ma il desiderio di mettere in pratica quel passaggio del Vangelo “ero straniero e mi hai accolto” ha superato ogni ostacolo. Pian piano ci siamo conosciuti e abbiamo capito quali erano le loro principali difficoltà. La prima era la lingua. Abbiamo iniziato delle lezioni di portoghese, con slide, video e musica. Poi li abbiamo aiutati nelle pratiche per la richiesta di documenti e per l’iscrizione ai corsi tecnici gratuiti del governo, in modo che siano in grado di ottenere un lavoro, una vita migliore. Abbiamo organizzato serate culturali, con piatti, balli e canti tipici della loro terra, siamo andati in spiaggia, e giocato partite di calcio insieme… Vogliamo ora costituire una associazione per sfruttare tutte le possibilità che offrono le istituzioni per favorire il loro inserimento sociale ed culturale. Non è tutto risolto e abbiamo ancora tanto da lavorare, ma ci sembra che un seme di fraternità è stato piantato».
Ecco uno squarcio del Meeting 2015, ricco di testimonianze e di tante proposte concrete per rispondere alle urgenti necessità di molti. Intanto, una rete di giovani, di associazioni, di organizzazioni, è già attiva da anni in Italia e opera a vari livelli del tessuto sociale, verso quelle che papa Francesco chiama le periferie esistenziali: “Vogliamo portare alla luce questo sottobosco di solidarietà che c’è e sta costruendo un presente e un futuro di pace, ma che non si conosce abbastanza” – spiegano ancora i giovani dei Focolari. (altro…)
Mag 4, 2013 | Focolare Worldwide, Focolari nel Mondo, Nuove Generazioni, Spiritualità
Sono le 16.30 del 1° maggio a Gerusalemme: una piccola folla di giovani è radunata nelle vicinanze della scala nella valle del Cedron che, secondo la tradizione, Gesù avrebbe percorso pregando il Padre: “Che tutti siano una cosa sola” (Gv, 17 21). Nei giorni precedenti hanno percorso le strade di questa terra culla di una cultura millenaria ma spesso teatro di contrasti e di divisioni alternando momenti artistici e workshop con incontri e approfondimenti all’insegna del dialogo e della multiculturalità. Quest’oggi hanno appena concluso una marcia, accompagnati da uno striscione che esprime un programma di vita: Be the bridge. “Essere noi stessi ponti fra tutti con la nostra vita”, spiega Nalik, portoghese, durante il collegamento che unisce Gerusalemme, Mumbai, Budapest e Loppiano (Italia), in un unico grande abbraccio che si irradia via internet e via satellite. A Budapest più di 150 giovani sono convenuti nell’Angolo della Fratellanza, inaugurato in occasione del Genfest: cinque panchine in pietra che portano incisa la Regola d’oro, fondamento della fraternità, in altrettante lingue diverse. Accanto a loro il dott. Miklos Rethelyi, Presidente della Commissione Nazionale Ungherese per l’Unesco, riceve le schede che descrivono i tanti “Frammenti di fraternità” attuati nel Paese. Sono definiti Frammenti di Fraternità azioni che puntano a costruire la fraternità a livello locale, nelle città, nei quartieri, e a livello mondiale con una vasta tipologia di gesti che vanno da esperienze personali vissute nel quotidiano ad interventi immediati per assistere vittime di terremoti, alluvioni, guerre, carestie. Per il rappresentante Unesco non si tratta solo di “buone intenzioni, ma anche attività di numerosi uomini e donne ungheresi che hanno approfondito i legami di fratelli e sorelle”. Mumbai contribuisce con un’esperienza di perdono, e Loppiano con la canzone Crossin’ the Bridge, in sintonia con il messaggio inviato ai circa 3000 giovani presenti da Maria Voce, Presidente del Movimento dei Focolari : “Il ponte serve proprio per unire (…); non vi stancate di voltarvi verso il giovane che avete affianco. Il primo passo è a volte il più costoso, ma abbiate coraggio, lo facciamo insieme”. A Loppiano prende vita anche la prima esposizione delle iniziative dei GMU italiani: il servizio alle mense Caritas a Roma; il laboratorio musicale per l’Africa a Catania; l’associazione Arcobaleno per l’integrazione dei migranti a Milano; il progetto “Spot si gira” a Brescia; la Clown terapia a Perugia, per citarne alcune. Si presenta poi lo United World Project, nato nella cornice del Genfest e lo United World Watch (l’osservatorio sulla fraternità) che raccoglie gesti quotidiani, realizzazioni originali e fantasiose. La dott.sa Shyami Puvimanasinghr, Officer dell’ONU per il Diritto allo sviluppo, in un video-messaggio incoraggia i giovani a partecipare ai lavori del prossimo Social Forum (Sud Africa, 11-13 dicembre 2014) con entusiasmo ed idealità. La giornata appena conclusa segna l’inizio dell’annuale Settimana Mondo Unito (United World Workshop), expo di uno stile di vita e di iniziative che esprimono accoglienza, disponibilità, condivisione, rapporti autentici; i giovani delle Filippine hanno scelto di essere discretamente a servizio dei “più poveri tra i poveri” in alcuni quartieri di Manila. A Bruxelles, giovani provenienti dalle varie comunità linguistiche del Belgio, col progetto ‘Let’s peace- together4peace’ contagiano gli oltre 600 presenti con la gioia di vivere “l’arte di amare”. In Portogallo si alternano caffè concerto, azioni di volontariato, performance artistiche. In Zambia si presenta il progetto ad altri giovani. A Yogyakarta, in Indonesia, si prepara il primo Youth Day dei Giovani per un Mondo Unito, anche qui con l’intento di mostrare che la fraternità non solo non è un’utopia, ma già comincia a scrivere le pagine di una nuova storia.
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