Movimento dei Focolari
Argentina. Séder di Pasqua alla cittadella Lia

Argentina. Séder di Pasqua alla cittadella Lia

In Argentina, da quasi 20 anni, si sta portando avanti un fruttuoso dialogo tra persone del Movimento  dei Focolari e alcuni fratelli ebrei: si è maturati nella conoscenza gli uni degli altri e, nella reciproca stima, si sono intraprese iniziative congiunte. Quest’anno, i membri del OJDI (Organizzazione ebraica di dialogo interconfessionale) hanno voluto celebrare la ricorrenza del Séder di Pesaj (celebrazione della Pasqua) –   a cui sempre partecipano le persone dei Focolari -, il primo maggio, nella Cittadella “Mariapoli Lia” a 250 Km da Buenos Aires. Un gruppo di ebrei, arrivato dalla capitale argentina, ed una numerosa rappresentanza di giovani, famiglie ed adulti della Cittadella hanno partecipato con raccoglimento alla celebrazione del rito pasquale ebraico. Le tre ore di liturgia e la cena sono state seguite con attenzione ed entusiasmo, ed alla fine qualcuno ha espresso ad alta voce l’invito ai nostri “fratelli maggiori” di ripetere tutti gli anni questa celebrazione nella Mariapoli, così importante soprattutto per i giovani che si fermano solamente un anno nella Cittadella. Molti di loro hanno scoperto che sono molto di più le cose che ci uniscono che quelle che ci separano, e che “come cristiani è stata una grazia speciale, che ci ha permesso  di entrare nella mentalità e nella fede degli ebrei; questo ci sprona a vivere in modo più profondo e radicale la nostra fede cristiana”. “E’ stata un’esperienza che mi ha colpito profondamente  — ha dichiarato uno dei giovani presenti — perché è stato il  mio primo incotro con l’ebraismo.  dato che nessuno degli ebrei  che conosco è praticante. Mentre leggevamo le preghiere e le letture, mi sembrava che le leggi di Dio siano perfettamente traducibili nei valori umani (la solidarietà, il rispetto, la libertà…) che tutti, credenti o non-credenti, possiamo comunque condividere”. Ed una giovane  ha aggiunto: “È stato mettere in pratica il dialogo interreligioso e non restare solo nella teoria. Un’esperienza unica: sapere che la fraternità universale è possibile”. (altro…)

Argentina. Séder di Pasqua alla cittadella Lia

S. Biagio (MN): una piazza dedicata a Chiara Lubich

San Biagio (MN) – Piazza Chiara Lubich

La cerimonia è stata incastonata in una giornata animata da insegnanti ed alunni delle scuole materna e primaria che si affacciano sulla piazza; fin dalla scorso novembre, insieme alla comunità locale dei Focolari, e sostenuti dalla dirigenza scolastica, i docenti si sono impegnati a scoprire e sviluppare con i ragazzi le valenze psico-pedagogiche del “Dado della pace”. Il percorso svolto, gettando il dado e incarnando quindi la proposta dell’arte di amare nel quotidiano, ha permesso di sperimentare occasioni di condivisione. Ai circa un centinaio di alunni della scuola primaria è stata anche presentata la storia di Chiara, suscitando grande interesse; tra loro anche bambini e bambine stranieri e di diverse religioni o confessioni cristiane.

Una giovane lettrice di “Big” (Bambini in Gamba)

Le nuove generazioni , sostenute dagli adulti, sono poi state protagoniste della preparazione del programma del 14 marzo e del suo svolgersi. Dopo il saluto iniziale del Sindaco,  in “un’atmosfera di semplicità e di sacro” – affermano molti presenti – gli alunni hanno presentato la figura di Chiara, proseguendo poi con il Dado e le esperienze di fraternità in atto  e concludendo con la lettura di pensieri sulla pace.  Ogni ragazzo ha avuto la possibilità di apporre la sagoma in cartoncino della propria mano su di un cartellone, ad indicare la responsabilità di ciascuno nell’essere costruttore di unità e di pace. L’inaugurazione ufficiale della piazza accompagnata dall’inno di Mameli e la benedizione della targa da parte del parroco hanno suggellato l’evento. www.centrochiaralubich.org (altro…)

Argentina. Séder di Pasqua alla cittadella Lia

Spagna: musical sulla vita di Chiara Luce

Circa mille le persone che hanno assistito a Burgos, lo scorso sabato  8 marzo, alla rappresentazione del musical Life, love, light.  Il pubblico è giunto da varie città, come  Santander, Bilbao, Valladolid, Madrid, Asturias, Vitoria, San Sebastián, Pamplona e, soprattutto dalla stessa Burgos, facendo registrare il tutto esaurito nei due spettacoli in programma. Questa è stata la prima volta che si sono realizzati due spettacoli, uno di seguito all’altro e, come spiega Ramón de la Torre, ciò è stato una vera sfida: “dopo l’emozione e l’euforia del primo spettacolo, concentrarsi di nuovo è stato complicato perché non siamo riusciti neppure a salutare il pubblico, ma ne è valsa la pena”. Lo spettacolo, di un ora e tre quarti, ha potuto contare in questa opportunità con la testimonianza di tre giovani del movimento dei focolari: Andrés Sánchez Parody, che ha partecipato anche come aiutante di scena, Ana Guallart, nel complesso e Mar Álvarez, incaricata della coreografia. Vivere il Vangelo giorno per giorno, andare controcorrente e  Gesù Abbandonato sono state le tre esperienze presentate per vivere seguendo il modello della beata Chiara Luce Badano. Entrambi gli spettacoli sono stati resi possibili anche grazie alla Delegazione Diocesana dell’Infanzia e della Gioventù dell’Archidiocesi di Burgos – specialmente per l’appoggio del suo Delegato:  Agustín Burgos – e ai membri del Movimento dei Focolari di Burgos e delle città vicine che hanno incoraggiato e collaborato, anche materialmente, con i giovani rendendo possibile la grande quantità di prove svolte già da diversi mesi prima degli spettacoli. Il Vescovo di Burgos, Mons. Gil, prima della rappresentazione ha salutato tutti coloro che hanno lavorato allo spettacolo e ha impartito loro la sua benedizione. La rappresentazione a Burgos è già la quarta, dopo quelle della GMG a Madrid, e delle Mariapoli di Javier e di Jerez.  La presentatrice, María García, ha affermato che “partecipare al musical non è ripetere sempre lo stesso ogni volta: è farlo vita, perché l’esperienza di salire sul palcoscenico e farti portare da tutti gli altri – attori e pubblico – è molto di più che ripetere un copione o semplicemente fare una performance teatrale”. Il gruppo dei partecipanti, includendo i tecnici, raggiunge i 65 membri, con circa dodici nuove incorporazioni. Mar Álvarez, riconosce che “quando in un progetto ci lavora un gruppo cosi numeroso è difficile che non sorgano conflitti, ma con amore e sapendo chi è che ci guida, tutto è possibile”. I componenti sono giovani e adulti di tutta la Spagna: Girona, Barcelona, Valencia, Elche, Murcia, Sevilla, Madrid, Guadalajara, León, Santander, Burgos y Bilbao. Questo comporta un grandissimo sforzo, sia economico che di tempo, basti pensare ai vari viaggi per incontrarsi, ma, spiega Mar, l’ambiente di famiglia cresce ad ogni spettacolo e anche questa volta abbiamo vissuto un’esperienza cosi piena come quella della GMG. Li vedremo di nuovo? Guarda lo spot dello spettacolo  (altro…)

Argentina. Séder di Pasqua alla cittadella Lia

Il primo anno di papa Francesco

Ad un anno dalla nomina di papa Francesco come vescovo di Roma, alcuni suoi testi e discorsi si presentano come un vero e proprio programma del pontificato: il messaggio per la Giornata della pace, la conversazione con i Superiori religiosi e, in particolare, la sua esortazione apostolica Evangelii Gaudium. L’impronta di papa Francesco è fortemente pastorale, eppure sorretta da una cultura solida e provata; il suo fine è di arrivare a tutti, in particolare alle periferie esistenziali; il suo linguaggio semplice, il suo guardare in faccia le persone, il suo accarezzare bambini e malati sono sostanziali; la sua proposta è non giudicare ma servire. Per Francesco è responsabilità della Chiesa lavorare per la pace nel mondo. Di pari passo con le sue sempre brevi e affettuose omelie lavora senza sosta alla riforma della Curia e per la trasparenza economica della banca vaticana. Preferisce una Chiesa ferita, perché è uscita con audacia, ad una Chiesa chiusa e sulla difensiva, per la paura di sbagliare. Scarica il pdf con l’articolo completo su Nuova Umanità n. 212 (altro…)