Set 29, 2010 | Chiesa, Famiglie
I genitori di Chiara Badano sono andati dal Papa a ringraziarlo per la beatificazione della figlia, avvenuta sabato a Roma. Ma è stato il Papa, al termine dell’udienza, a ringraziare loro per aver reso possibile la testimonianza di Chiara. “Stiamo contemplando e toccando con mano le meraviglie dell’amore di Dio – dicono Maria Teresa e Ruggero Badano – sorpresi che abbia scelto due povere persone come noi per partecipare alla contagiosa esperienza cristiana della nostra unica figlia”. Il 16 ottobre festeggeranno cinquant’anni di matrimonio. “Chiara – ricordano – l’abbiamo attesa a lungo quando non riuscivamo ad avere figli; con lei abbiamo sofferto per la malattia e la sua morte, ma ora siamo più che mai con lei nella gioia per la beatificazione”. Al Papa la famiglia Badano ha donato un biglietto autografo in cui Chiara si affida alla Madonna per avere “la forza necessaria a non mollare mai”. All’udienza erano presenti il vescovo emerito di Acqui, la postulazione e Maria Voce, presidente del movimento dei Focolari, con seicento giovani venuti da 42 Paesi per la beatificazione. Fonte: L’Osservatore Romano, 30 Settembre 2010 (altro…)
Set 24, 2010 | Chiesa, Focolare Worldwide, Focolari nel Mondo, Nuove Generazioni
Audio mp3 – Ringraziamento finale di Maria Voce alla Cerimonia per la Beatificazione, Santuario del Divino Amore, 25 settembre 2010
Con la cerimonia di beatificazione, svoltasi il pomeriggio del 25 settembre al Santuario del Divino Amore, sono entrate nel vivo le celebrazioni in onore di Chiara Luce Badano, una ragazza di 18 anni nata a Sassello (Savona) nel 1971 e morta nel 1990 per un osteosarcoma, al termine di una vita segnata da un luminosa fede e dall’adesione alla spiritualità del Movimento dei focolari. La profonda e gioiosa cerimonia di beatificazione è stata presieduta dal prefetto per le Cause dei Santi, Sua Eccellenza Mons. Angelo Amato, appositamente delegato da Papa Benedetto XVI. “Una ragazza dal cuore cristallino”, così mons. Amato definisce Chiara Luce nella sua omelia. “Una ragazza moderna, sportiva, positiva – continua – che in mondo ricco di benessere, ma spesso malato di tristezza e di infelicità ci trasmette un messaggio di ottimismo e di speranza”. Vi hanno assistito circa 25.000 persone, soprattutto giovani, provenienti da 57 Paesi dei cinque continenti. Gremito anche l’esterno del Santuario, dove sono stati allestiti diversi maxischermi. Tra i presenti, anche il sindaco di Roma, Gianni Alemanno. La festa però non è finita qui, si prolunga infatti fino a Domenica e contiene alcuni eventi inediti, dedicati in particolare ai giovani, presenti anche i genitori della beata, caso più unico che raro, reso possibile dalla giovane età di Chiara e dall’iter della causa, particolarmente breve. Sabato sera in Vaticano l’aula Paolo VI ha ospitato una festa con musica e testimonianze, e migliaia di persone hanno seguito l’evento da piazza S.Pietro, grazie, anche qui, ai maxischermi. Domenica mattina, alle 10.30 il segretario di Stato vaticano, cardinale Tarcisio Bertone, celebra una Messa di ringraziamento nella Basilica di San Paolo Fuori le Mura. Alle 12, all’Angelus, il Papa pronuncia un saluto ai presenti in collegamento da Castel Gandolfo. Incontri paralleli, in collegamento tv o internet, sono in programma in vari Paesi del mondo.
In conclusione della S. Messa, Maria Voce, Presidente del Movimento dei Focolari ha espresso il suo ringraziamento in queste parole: “Innanzitutto a nome del Movimento dei Focolari, qui rappresentato da persone di 69 Paesi dei cinque continenti, ringrazio Mons. Amato che a nome del Santo Padre ha presieduto questa solenne e commovente cerimonia. Ringrazio e saluto le autorità religiose e civili, tutte le persone presenti in questo santuario o nel prato che lo circonda, e anche tutti coloro che seguono questo momento attraverso i media. Un ringraziamento speciale proprio agli operatori che rendono possibile dare a questo evento una dimensione planetaria. E’ per me una profonda emozione veder realizzato lo splendido luminoso disegno di Dio su questa giovane diciottenne, svelatosi poco a poco a lei stessa e poi a tutti noi; il vederlo riconosciuto oggi dalla Chiesa, quale primo frutto maturo del nostro Movimento.
È un momento storico, una conferma, da parte della Chiesa, che la spiritualità dell’unità vissuta porta alla santità. Quanta gratitudine a Dio per il Carisma che ha mandato sulla terra attraverso Chiara Lubich e quanta gioia nei nostri cuori per questo dono che oggi ci fa la Chiesa! Anche il Cielo sarà in festa! E’ un nuovo impegno. Chiara Luce ci sprona ad andare avanti, anzi a ‘correre’ nella via della santità. Che il suo esempio sia di luce per il maggior numero di persone possibile, e contagi tanti e tanti.”
Comunicato Stampa Servizio Informazione – Celebrazione al Santuario del Divino Amore 25.9.2010  |
Comunicato Stampa Servizio Informazione – Serata di Festa in Aula Paolo VI (Vaticano) 25.9.2010  |
(altro…)
Ago 17, 2010 | Chiesa, Famiglie, Focolari nel Mondo, Nuove Generazioni
La vita di Chiara Badano, prossima beata in settembre, è stata un “sì” a Gesù fino alla malattia e alla morte. Vi presentiamo in due puntate l’intervista ai genitori, Maria Teresa e Ruggero Badano, su quei diciotto anni meravigliosi vissuti assieme. (… continua dalla prima parte)
Prima della sua malattia ha vissuto qualche momento difficile durante la sua adolescenza? Maria Teresa Badano: «Direi di sì. Quando è iniziato il ginnasio è stato un momento di disorientamento per Chiara. Innanzitutto perché ci eravamo trasferiti da Sassello a Savona. Mi ripeteva spesso: “Ma mamma ci sono tanti ragazzi che viaggiano sulla corriera: perché noi dobbiamo andare ad abitare a Savona?”. A questo si è aggiunto l’incomprensione con un insegnante. Un pochino con tutta la classe si comportava così, ma con Chiara in un modo un po’ più pesante. Lei cercava di studiare, ce la metteva tutta, non con l’obiettivo di essere la prima della classe ma per poter dire davanti a Dio: faccio tutta la mia parte. Ecco questo è stato veramente il suo primo grande dolore». Come si è accorta Chiara della malattia che stava arrivando e come l’ha vissuta? Maria Teresa Badano: «A 17 anni, mentre stava giocando a tennis. L’ho vista tornare a casa con un viso un po’ pallido. “Ho accusato un dolore così forte alla spalla − mi ha detto −, che mi è caduta la racchetta”. Un medico di Sassello, cugino di Ruggero, ci ha suggerito allora di portarla al Santa Corona. Qui le hanno fatto i raggi e ci ha rassicurano che si tratta di una slogatura, guaribile in una ventina di giorni con un bendaggio. Ma il dolore di Chiara continuava ed ha iniziato le infiltrazioni alla spalla, ma senza nessun miglioramento. Non andava più in palestra, e quando poteva fare una passeggiata con le sue amiche, preferiva “buttarsi” sempre sul divano. Durante le vacanze di Natale ha deciso di telefonare lei stessa al medico per chiedere degli accertamenti ulteriori. Il giorno seguente era già in ospedale e si dedicava alle persone che aveva attorno. C’era in particolare una ragazza, nell’altra camera, che era lì per disintossicarsi dalla droga. Chiara le lavava i capelli e le faceva tanta compagnia. Vedendola più affaticata, le abbiamo chiesto di limitarsi, ma lei ci ha zittiti con un secco: “Avrò tempo per riposarmi”. Con la TAC siamo venuti a conoscenza di quello che aveva: un osteosarcoma. In quel momento mi son sentita morire. Stringendoci forte con Ruggero ci siamo detti: “Solo Gesù può aiutarci a dire il nostro sì” e abbiamo chiesto con forza alla Madonna di “tenere Chiara per mano in questo nuovo cammino”.
«In breve ci siamo trasferiti a Rovegliasco, vicino Torino, perché Chiara doveva iniziare la chemioterapia. Quel giorno non potevo accompagnarla perché avevo la flebite e un medico mi aveva proibito di fare qualsiasi movimento. Dopo due ore interminabili Ruggero e Chiara sono tornati. Lei camminava davanti, lentamente, immersa nel suo cappottone verde. Era cupa in volto e guardava a terra. Le ho chiesto come fosse andata e lei, senza neppure guardarmi in volto, mi ha risposto: “Ora non parlare”, e si è butta sul lettino con gli occhi chiusi. Quel silenzio era terribile, ma dovevo rispettarlo. La guardavo e vedevo dall’espressione del suo volto tutta la lotta che stava combattendo dentro di sé per dire il suo sì a Gesù. Sono trascorsi 25 minuti così. Ad un certo punto si è voltata verso di me, col sorriso di sempre, dicendo: “Ora puoi parlare”. In quel momento, dentro di me, mi son chiesta quante volte avrebbe dovuto ripetere il suo sì nel dolore. Ma Chiara ci aveva impiegato, come ho detto prima, 25 minuti e da allora non si è più voltata indietro». Maria Teresa Badano: «Si avvicinava il suo diciottesimo compleanno. Telefonò lei stessa al professor Madon chiedendogli di interrompere la chemioterapia perché ormai non sortiva più alcun effetto. Da quel momento ha iniziato la corsa verso il suo sposo, Gesù, e ci dava anche delle consegne, come quella di preparare la sua “festa di nozze”. Era una cosa bella perché lei era gioiosa, una vera meraviglia». L’ultimo saluto di Chiara prima di partire per il Cielo? Maria Teresa Badano: «Le ultime parole di Chiara quando ci ha salutato, ma non il suo ultimo atto d’amore che è stato il dono delle cornee a due giovani, è stato: “Mamma, ciao, eh? Sii felice, perché io lo sono”». (altro…)
Mar 21, 2010 | Chiesa, Focolari nel Mondo, Nuove Generazioni, Spiritualità
L’annuncio della cerimonia di beatificazione di Chiara Badano è stato diramato dalla diocesi di Acqui lo scorso 12 marzo: «Il vescovo della diocesi di Acqui, mons. Pier Giorgio Micchiardi, unitamente alla postulazione della causa di canonizzazione, annuncia la prossima beatificazione della serva di Dio Chiara Badano.
Il solenne rito avrà luogo sabato 25 settembre, alle ore 16, nel santuario della Madonna del Divino Amore (Roma – Castel di Leva), presieduto da mons. Angelo Amato, prefetto della Congregazione delle cause dei santi.
Nell’Aula Paolo VI, alle 20,30, i giovani animeranno un incontro di festa.
La domenica 26 settembre, alle ore 10,30 nella basilica di San Paolo fuori le Mura, sarà celebrata la Santa Messa di ringraziamento, presieduta dal card. Tarcisio Bertone, Segretario di Stato».
L’iniziativa del processo di beatificazione è dell’allora vescovo di Acqui, Mons. Livio Maritano che aveva conosciuto personalmente Chiara Badano. Così ne spiega la motivazione: «Mi è parso che la sua testimonianza fosse significativa in particolare per i giovani. C’è bisogno di santità anche oggi. C’è bisogno di aiutare i giovani a trovare un orientamento, uno scopo, a superare insicurezze e solitudine, i loro enigmi di fronte agli insuccessi, al dolore, alla morte, a tutte le loro inquietudini. E’ sorprendente questa testimonianza di fede, di fortezza da parte di una giovane di oggi: colpisce, determina molte persone a cambiare vita, ne abbiamo testimonianza quasi quotidiana». Chiara Lubich, a cui Chiara Badano era strettamente legata, anche attraverso una fitta corrispondenza, nel marzo 2000, a conclusione della fase diocesana del processo, così si rivolgeva al movimento nel mondo: «Quanta luce in questa nostra Chiara! La si legge sul suo volto, nelle sue parole, nelle sue lettere, nella sua vita tutta protesa ad amare concretamente tanti! Possiamo bere alla sua vita. E’ modello e testimone per giovani e anziani: ha saputo trasformare la sua “passione” in un canto nuziale!». La presidente del Movimento dei Focolari, Maria Voce, così annuncia al Movimento nel mondo i prossimi eventi: «Vogliamo cogliere questa occasione per diffondere più al largo possibile, particolarmente tra i giovani, il messaggio che Chiara Luce ci lascia». Chi è Chiara Luce Badano? Per conoscerla meglio, ecco una breve biografia e l’edizione aggiornata del libro “Io ho tutto – I 18 anni di Chiara Luce” (altro…)