Giu 25, 2025 | Nuove Generazioni, Spiritualità
In occasione del Giubileo dei Giovani, dal 29 luglio al 1° agosto 2025 i Giovani del Movimento dei Focolari offrono una proposta per i loro coetanei pellegrini che raggiungeranno Roma: quattro giorni di spiritualità, condivisione, testimonianze, preghiere, catechesi, gioia e cammino insieme!
Un’opportunità unica per mettersi in cammino attraverso luoghi carichi di storia e di spiritualità, con tante persone che si incontreranno lungo il cammino, per crescere nella fede e nella speranza.
Per ogni giorno viene proposta una parola chiave, una tappa con un momento di riflessione e preghiera, un approfondimento spirituale legato al carisma dell’unità con testimonianze e canti, per vivere il Giubileo dei Giovani come un viaggio basato su 4 idee chiave: pellegrinaggio (un cammino), porta santa (un’apertura), speranza (guardare avanti), riconciliazione (fare pace). Per chi lo desidera ci saranno alcune catechesi presso il Focolare meeting point tenute da Tommaso Bertolasi (filosofo), Anna Maria Rossi (linguista) e Luigino Bruni (economista).
Il Pellegrinaggio alle sette chiese.
L’offerta propone un percorso che segue un itinerario storico che ha accompagnato i pellegrini fin dal XVI secolo: il Pellegrinaggio delle Sette Chiese, ideato da San Filippo Neri. Un cammino di fede e comunione fraterna, fatto di preghiera, canti e riflessioni sulla vita cristiana.
Le tappe di questo pellegrinaggio toccano sette luoghi simbolo di Roma: Basilica di San Sebastiano, Basilica di San Paolo fuori le Mura, Basilica di Santa Maria Maggiore, Basilica di San Pietro, Basilica di San Lorenzo, Basilica di Santa Croce in Gerusalemme, Basilica di San Giovanni in Laterano. 20 Km di percorso totale, un’esperienza vissuta da secoli da migliaia di giovani e adulti. Ed è prevista la partecipazione ai grandi eventi del Giubileo dei Giovani: il momento di riconciliazione al Circo Massimo, gli incontri con Papa Leone XIV durante la veglia e la Messa finale nella spianata di Torvergata che è stata la location della veglia e la Messa dei Giovani al Giubileo del 2000. Per chi potrà rimanere qualche giorno in più, il 4 agosto è possibile far visita al Centro Internazionale dei Focolari a Rocca di Papa (Roma).
Molti quindi gli appuntamenti per vivere il Giubileo, scoprire Roma e vivere insieme un momento di fede e spiritualità. Durante il percorso, i giovani avranno a disposizione un Passaporto del Pellegrino: in ogni chiesa visitata, potranno descrivere, usando una sola parola, ciò che hanno vissuto o che cosa li ha colpiti. Alla fine si avrà così un ricordo unico di questa esperienza.
Siete pronti a partire? Buon cammino!
Per maggiori info: sgmu@focolare.org – +39 338 159 3455.
Lorenzo Russo
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Dic 15, 2023 | Chiara Lubich, Chiesa, Focolari nel Mondo
Rimanere “nei crocevia dell’oggi” con lo stesso atteggiamento fiducioso e generoso di Maria. È quanto ha augurato il Card. Kevin Farrell, prefetto del Dicastero per i laici, la famiglia e la vita, nell’omelia pronunciata nella Basilica di Santa Maria Maggiore (Roma) durante la Santa Messa di ringraziamento del 7 dicembre 2023, in occasione dell’ottantesimo anniversario della nascita del Movimento dei Focolari.
“Carissimi, nel giorno in cui 80 anni fa ha avuto inizio il carisma focolarino, qui, nella casa di Maria, vicini alla mangiatoia e al mistero della sua maternità divina, ringraziamo il Signore per il dono di Chiara Lubich e della grande famiglia che attorno a lei ha preso vita. Ripeto a voi le parole dell’Angelo Gabriele a Maria: “Non temete!”. Anche voi “avete trovato grazia presso Dio!”. Con queste parole S.E. il Card. Kevin Joseph Farrel, prefetto del Dicastero per i laici, la famiglia e la vita, ha incoraggiato il Movimento dei Focolari, presiedendo la S. Messa che si è svolta, presso la Basilica di Santa Maria Maggiore, in Roma, il 7 dicembre 2023. A 80 anni dal “Sì” di Chiara Lubich a Dio, il Card. Farrell, durante la liturgia con cui la Chiesa celebra la solennità dell’Immacolata Concezione, ha invitato i presenti a fare memoria dell’incontro con il carisma, “certo- dice- che tutti voi avete abbracciato l’ideale focolarino come un grande dono di grazia, come favore di Dio”, spronando ciascuno continuare con fedeltà a portarlo nel mondo. Per leggere l’omelia integrale è possibile visitare la seguente pagina sul sito ufficiale del Dicastero.
a cura di Maria Grazia Berretta
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Ago 4, 2023 | Chiesa
Durante la Giornata Mondiale della Gioventù 2023 in Portogallo, il viaggio di DIALOP fa un ulteriore passo avanti. Da 20 Paesi 134 giovani hanno partecipato al workshop “La comunicazione in tempo di guerra” promosso da DIALOP durante la GMG per discutere su come i social media e la tecnologia digitale possano diventare trappole di cospirazione e interessi tendenziosi durante i conflitti. Il viaggio Il cristianesimo e il socialismo – due movimenti dalle caratteristiche molto diverse – sono stati a lungo ai ferri corti tra loro, ma hanno comunque entrambi plasmato la storia del mondo nei secoli passati. Basandosi sull’idea che le maggiori sfide del mondo di oggi non possono essere risolte da sole. DIALOP promuove il dialogo tra persone di buona volontà, con background laici e religiosi, in particolare tra socialisti/marxisti e cristiani, per creare un’etica trasversale trasformativa. Portare DIALOP alla Giornata Mondiale della Gioventù fa parte del “Progetto DialogUE” che, in collaborazione con la Comunità Europea e coinvolgendo 14 organizzazioni della società civile, esplora e sviluppa il dialogo, spesso impegnativo, tra gruppi diversi, per dare forma a un’ Europa che sia sempre più espressione di quella “unità nella molteplicità”.
La preparazione, che ha coinvolto esperti sia cristiani che marxisti-socialisti, è iniziata 6 mesi prima dell’evento, un percorso impegnato e faticoso verso la GMG. Le sfide sono state molte, come quella di trovare un modo dinamico di mediare contenuti pesanti come il conflitto e la comunicazione, lingue, Paesi e provenienze diverse. “L’emozione di trovarsi di fronte a una generazione affamata di verità e speranza tranquillizzante, ragionata e chiara e di poterne dare un po'”, racconta Luisa Sello, una delle coordinatrici del progetto. Giovani in dialogo La guerra e il suo potenziale distruttivo influenzano la struttura della comunicazione, trasformano la percezione dei fatti e strumentalizzano il linguaggio e le mentalità. In questo contesto, i social media e la tecnologia digitale possono diventare trappole per cospirazioni e interessi tendenziosi. Possiamo avvicinarci alla verità? Possiamo reagire o siamo condannati a distruggere relazioni con esseri umani, Paesi, popolazioni a causa di bugie e disinformazione? Come possiamo continuare a fare scelte, costruire relazioni e stare dalla parte della verità e della giustizia? Il workshop ha affrontato tutte queste sfide e ha impegnato i giovani a costruire proposte per l’Unione europea, che saranno raccolte e presentate all’UE nell’ambito del progetto di finanziamento della Commissione europea CERV (Citizens, Equality, Rights and Values Programme) nel marzo 2024. Dopo i panel e le discussioni dinamiche, la domanda “cosa possiamo fare?” ha risuonato tra i giovani. Il desiderio di essere parte di una trasformazione come changemaker è al centro di ogni giovane presente.
Steven, dagli Stati Uniti, che vuole diventare sacerdote e viaggiare oltreoceano per aiutare le persone, ha condiviso le sue perplessità: “Non riesco nemmeno a dire ai miei genitori di smettere di leggere fonti di informazione che sono problematiche. Quando Gesù tornò da Nazareth fu rifiutato dalla sua famiglia. Molti di noi hanno perso la speranza. Dove possiamo ritrovare la speranza? Ecco perché siamo qui alla GMG”. Adriana, una studentessa di giornalismo argentina, si è sentita incoraggiata dal workshop: “Il nostro ruolo di giovani è molto importante per combattere la disinformazione e può essere fatto anche in modo divertente. Se creiamo una comunità possiamo essere più forti”. Verso un’etica trasversale Il corso della storia non dipende solo dalla forza delle idee, ma soprattutto dall’evoluzione degli interessi politici ed economici che integrano più di una volta solo pallidi riflessi di queste idee. La chiamata di Papa Francesco nel 2014 che ha ispirato DIALOP ad avviare un dialogo trasversale continua a svolgersi.
Alla domanda di un giovane su come creare un quadro etico comune in presenza di tante divisioni, Walter Baier, presidente del Partito della Sinistra Europea, ha risposto: “Papa Francesco ha detto che dobbiamo accettare il conflitto come qualcosa di naturale, quello che dobbiamo sapere è cosa fare con il conflitto. Il fatto che cristiani e marxisti provenienti da tradizioni molto diverse, anche con lingue molto diverse, possano sedersi insieme e lavorare su un quadro comune è un esempio di dialogo.” Sono intervenuti anche Angelina Giannopoulou, di transform!europe e José Manuel Pureza di Bloco de Esquerda, oltre a Michele Zanzucchi e Ana Clara Giovani dell’Università di Sophia e Maria Chiara de Lorenzo del Movimento dei Focolari. In futuro, nell’ambito del progetto DialogUE, DIALOP organizzerà altri simposi su ecologia e politiche sociali. Per maggiori informazioni, accedere a https://dialop.eu.
Ana Clara Giovani
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Set 10, 2019 | Chiesa
In Austria 61 Vescovi cattolici amici del Movimento dei Focolari si sono riuniti per un meeting internazionale. Le “ferite” della Chiesa e le sfide delle comunità cristiane oggi, sono state al centro delle loro riflessioni in un incontro arricchito da approfondimenti di spiritualità e condivisione di vita fraterna.
Una specie di tsunami si è abbattuto in questi ultimi anni sull’istituzione Chiesa. Se da tempo, in molti Paesi tradizionalmente cristiani, appariva in recessione, il venir alla luce di scandalosi abusi ha scosso infatti fin nelle fondamenta la sua credibilità. Ma non è l’unica piaga che affligge le comunità cristiane a livello mondiale. Urbanizzazione, povertà, situazioni di guerra, corruzione nella società e nella stessa Chiesa, pressioni politiche e culturali, forme di intolleranza e di integralismo religioso, mancate opportunità di sviluppo e rischi ambientali, tolgono a molti il respiro, la speranza. Sono solo alcune delle “ferite” che 61 Vescovi di quattro continenti che conoscono e vivono la spiritualità dei Focolari, hanno condiviso quando si sono ritrovati dal 2 al 10 agosto vicino a Graz in Austria. Pur convenuti soprattutto per un incontro di approfondimento spirituale e per giorni di vita fraterna, si sono posti insieme in ascolto del “grido” della loro gente. Se no, come essere testimoni di un Dio crocifisso e risorto che si è fatto carico di ogni male e vi ha risposto?! Non bisogna fermarsi ai fenomeni – si sono detti – né cedere al pessimismo, ma andare alle radici. Tra queste, sul fronte Chiesa, sono stati evidenziati l’individualismo e il clericalismo, un deficit di formazione e di testimonianza coerente, il bisogno di solida spiritualità e di accompagnamento, la necessità di crescere nella capacità di ascoltare e di dialogare.
Come rispondere a queste sfide? Non dall’alto, illudendosi di poter imporre soluzioni, ma dal basso, percorrendo la via di Gesù che, facendosi piccolo e anzi nulla per essere dono, ha portato all’estremo l’amore e proprio così ha generato fraternità. Guardare la situazione da questa prospettiva permette di ravvisare potenzialità di bene anche là dove, a prima vista, sembra apparire solo il male. È la via per la quale questi Vescovi vogliono camminare con decisione, memori che si tratta – come raccomanda l’Esortazione Apostolica “Evangelii gaudium” – di innescare processi che solo col tempo porteranno frutti. Nulla di meno è richiesto oggi: in fedeltà alle origini, esplorare nuovi modi di essere Chiesa. Con piste ben precise, tra cui: basare l’annuncio e la catechesi sulla vita del Vangelo e la comunione del vissuto; formare alla spiritualità di comunione e al “noi” ecclesiale e sociale; suscitare “cellule vive”; dar ascolto anche a chi pensa diversamente. “Mostratevi un gruppo gioioso” è stato l’auspicio di papa Francesco per questo meeting di Vescovi amici del Movimento dei Focolari. Così è stato. Perché, nella sincera comunione tra loro, hanno fatto esperienza di Dio. E con questo cambia tutto, alla radice. Solo dall’essere può nascere un illuminato fare.
Hubertus Blaumeiser
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Mag 10, 2019 | Chiesa
Il Papa espone le nuove norme per tutta la comunità ecclesiale contro chi commette abusi e chi li copre. Le misure e l’orientamento dei Focolari nel solco della Chiesa. L’intervento del Copresidente Jesús Morán e il servizio per il Collegamento CH. Porta la data del 7 maggio e s’intitola Vos estis lux mundi. Questo documento in forma di motu proprio – uno strumento, cioè, che il Pontefice utilizza quando vuole personalmente introdurre delle novità o dare indicazioni ai fedeli – è l’ultimo atto di Papa Francesco nella lotta contro gli abusi sui minori e le persone vulnerabili nella Chiesa. Una tappa di primaria importanza che è parte di un percorso. Al termine dell’incontro sulla protezione dei minori in Vaticano nel febbraio scorso erano stati annunciati alcuni provvedimenti legislativi per la Curia Romana e lo Stato Vaticano. Quest’ultimo documento normativo è indirizzato alla Chiesa intera: stabilisce nuove procedure per segnalare molestie e violenze e assicurare che vescovi e superiori religiosi rendano conto del loro operato. Introduce l’obbligo per chierici e religiosi di segnalare gli abusi; un provvedimento che incoraggia anche i laici a rivolgersi alle competenti autorità ecclesiastiche. Chiede inoltre alle diocesi di dotarsi di un sistema facilmente accessibile al pubblico per ricevere le segnalazioni. E’ un gesto che travalica i confini della Chiesa stessa ed è di sprone alla società civile, perché, lo sappiamo, lo scandalo degli abusi affonda le proprie radici – sia storicamente che in tempi recenti – nei diversi ambiti della famiglia, della scuola, dello sport, ecc. Nonostante il tema grave e devastante che tratta, il papa apre il documento con una citazione evangelica che richiama speranza e luce: “Nostro Signore Gesù Cristo chiama ogni fedele ad essere esempio luminoso di virtù, integrità e santità”. Sono queste virtù che impegnano tutte le persone, a maggior ragione i consacrati, che – per scelta di vita – non dovrebbero mai tradire la fiducia di chiunque, famiglie o minori in primis. Come abbiamo comunicato in precedenza, anche il Movimento dei Focolari – dolorosamente – non è immune da questo scandalo. Il 26 marzo scorso la Presidente Maria Voce ed il Copresidente Jesús Morán hanno inviato una lettera a tutti i membri del Movimento nel mondo sull’impegno dei Focolari in questo campo. Comunicano che è con profonda sofferenza che occorre riconoscere “che anche nella nostra grande famiglia dei Focolari si sono verificati alcuni casi di abuso nei confronti di minori (una ventina circa), provocati da persone del Movimento oppure da persone che hanno frequentato manifestazioni organizzate da noi. Sono in gran parte episodi avvenuti in un passato lontano (anche oltre 20 anni), ma purtroppo alcuni sono accaduti in un passato recente. E vi erano coinvolti anche membri consacrati”. Ribadiscono la “tolleranza zero” del Movimento nei confronti di ogni forma di violenza o abuso e il dovere per ogni membro dei
Focolari di essere in prima linea nella difesa delle persone più deboli da qualsiasi forma di maltrattamento o bullismo, attuati direttamente o attraverso il web, con particolare attenzione ai minori e agli adulti vulnerabili. Esortano apertamente a segnalare alla Commissione Centrale per la tutela e il benessere dei minori, istituita nel 2014 presso il Centro internazionale dei Focolari e alle commissioni locali, ogni sospetto di abuso o violenza e reputano “una vera tentazione pensare di non segnalare dei casi per il bene del nostro Movimento, per evitare uno scandalo, per proteggere la buona fama di qualcuno”. In una recente intervista concessa durante il Collegamento CH il Copresidente ha ribadito con forza la piena adesione alla linea attuale della Chiesa. Morán spiega che “abbiamo voluto riconoscere pubblicamente che questo dramma ha toccato pure noi e che questo ci porta a un’azione concreta per rendere giustizia alle vittime anche iniziando un processo di accompagnamento a livello generale, concreto”. Riconosce che questa è una grande purificazione per il Movimento e infine ribadisce che l’impegno per la tutela dei minori non può ridursi all’ambito dei Focolari. “Con questa lettera abbiamo voluto dire a tutti i membri che è importante impegnarsi a tutti i livelli perché questo dramma, questo dolore immenso, che è un dramma sociale e morale, finisca al più presto e non si verifichino più questi casi di abusi”. L’impegno del Movimento ora è incentrato sulla prevenzione e la formazione di tutti i membri, in particolare di quelli che svolgono attività con i minori; per questo è importante la collaborazione con le altre agenzie del Movimento che lavorano con i minori: dai centri Gen 3 e Gen 4, al Movimento Famiglie Nuove. Guarda il servizio del Collegamento CH: Tutela dei minori: trasparenza, prevenzione, formazione (altro…)