Movimento dei Focolari
Adottati dalla città

Adottati dalla città

Una mamma viene uccisa dal marito e la comunità cittadina, insieme al Sindaco, risponde a questo dolore mobilitandosi per prendersi cura dei figli e inventando una “adozione di cittadinanza”. Un gesto che fa vincere alla città italiana il Premio Chiara Lubich per la Fraternità 2019. Alghero è una piccola comunità della Sardegna (Italia) con radici catalane. Qui la tragica notizia dell’omicidio di Michela Fiori, mamma quarantenne di due bambini, uccisa dal marito, ha messo in moto la generosità e la solidarietà di un’intera comunità e del suo Sindaco, Mario Bruno. Nei giorni della scomparsa il telefono del primo cittadino non cessava di squillare. Ognuno voleva fare qualcosa per i figli di Michela: dall’autista dello scuolabus che si impegnava ad accompagnarli a scuola al gestore di un locale che si offriva di organizzare i loro compleanni. “Ho visto la città stringersi intorno ai bambini – ha spiegato il Sindaco – il giorno di Natale quattromila persone hanno sfilato in corteo fino alla casa di Michela. Lì ho sentito di dover fare una promessa: ‘mi prenderò cura dei tuoi figli’. Che poi è diventato: ‘ci prenderemo cura dei tuoi figli’”.E dalla generosità di tanti, è nata un’idea che il Sindaco ha concretizzato avviando una “adozione di cittadinanza”, un atto amministrativo che, oltre ad esprimere una concreta solidarietà, mette sotto la luce dei riflettori il tragico fenomeno del femminicidio. “Adozione di cittadinanza” significa che i 44.000 abitanti della città si prenderanno cura dei due bimbi attraverso un fondo di sostegno. Le donazioni sono aperte fino a quando i piccoli avranno venti anni e, se decideranno di fare l’Università, fino a quando ne avranno ventisei. La prima donazione è stata del Comune, ne sono seguite oltre 300 da parte dei cittadini. I piccoli che adesso, per decisione del Tribunale dei Minorenni, vivono in un’altra città, Genova, con la nonna, hanno apprezzato il bel gesto. E hanno ringraziato il Sindaco con la dolcezza e la semplicità che solo i bambini possono avere: preso un foglio vi hanno disegnato un cuore con il nome del Sindaco ed una scritta che ha commosso la comunità: “Grazie di tutto”. 1902168162Una storia così non poteva passare inosservata alla Giuria del Premio Chiara Lubich per la Fraternità che offre un riconoscimento ai Comuni dove si sono sviluppati progetti o iniziative comunitarie di fraternità efficace e concreta. Per questo Alghero ha vinto la decima edizione. Ma…la storia continua. Il 7 aprile 2019 il Sindaco di Alghero sarà a Torino, nel nord Italia, per tenere fede ad un impegno. “Mamma mi aveva promesso che per il mio compleanno, il 7 aprile, saremmo andati allo stadio – aveva detto il più grande dei bambini al Sindaco qualche giorno dopo la tragedia –. Ora che non c’è più, chi mi porterà?”. “Io” era stata la risposta pronta di Mario Bruno. E così sarà. Giovanni Malagò, presidente del Comitato olimpico nazionale italiano, ha infatti telefonato al Sindaco assicurando che avrebbe fornito i biglietti per assistere alla partita di calcio Juventus-Milan. I bambini potranno vedere anche il loro beniamino, il calciatore Ronaldo, che si è dichiarato disponibile ad incontrarli. In tutto questo, per loro, il Sindaco è solo il loro amico Mario. E quando una cassiera per un pagamento gli ha chiesto i documenti loro, meravigliati, hanno esclamato: “Ma lei non lo sa che sei il Sindaco”?

Paolo De Maina

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Cittadinanza: una proposta di fraternità per la città

Cittadinanza: una proposta di fraternità per la città

“Per il suo impegno a favore del dialogo tra i popoli, le culture e le religioni e per la diffusione dello spirito di solidarietà e fratellanza tra gli uomini”, Chiara Lubich, sabato 13 maggio, è stata insignita della cittadinanza onoraria di La Spezia, con una cerimonia svolta nella cornice del Teatro Civico, gremito da circa 1000 spezzini e persone giunte da altri centri della Liguria e dalle regioni limitrofe. “La fraternità nell’orizzonte della città” è stata la proposta di Chiara Lubich, rappresentata da Maria Rita Cerimele, corresponsabile del Movimento di Piemonte e Liguria. Un tema richiesto soprattutto dai vari politici che in questi mesi di preparazione hanno desiderato approfondire sempre più il pensiero di Chiara e il Movimento politico per l’unità da lei fondato. La città, rappresentata nelle sue massime istituzioni sembrava vibrare unanime alla proposta di far divenire prassi quotidiana ad ogni livello la fraternità, percorso del resto già condiviso da molti, come sta a testimoniare la recente assegnazione alla città da parte del Presidente Ciampi, della medaglia al valore civile per il sostegno e l’aiuto concreto alla comunità ebraica in fuga dai lager nazisti. Gli interventi delle autorità, il presidente del Consiglio Comunale, Franco Bravo, il sindaco, Giorgio Pagano, il Presidente della Provincia, Ricciardi, l’assessore regionale, Merlo, insieme al vescovo della città, S. E. Mons. Bassano Staffieri, avevano delineato i diversi tratti della personalità e dell’opera di Chiara. Dalla Galleria, i giovani e giovanissimi, entusiasmati dalla proiezione di un appuntamento mondiale dei giovani con Chiara, hanno seguito con grande attenzione i passaggi della sua vita raccontati da Ulrike Buechl, del Movimento dei Focolari, e la scoperta, fatta da Chiara e dalle sue prime compagne, alla loro stessa età, di Dio come Amore, pur nell’odio e distruzione della guerra. La giornata di festa per La Spezia si è conclusa in serata con uno spettacolo, offerto da artisti spezzini. Da segnalare la presenza di due detenuti che, a nome dei compagni, hanno voluto esprimere la loro gratitudine a Chiara con una canzone, presentata da loro stessi: “…quando ci hanno fatto conoscere questa coraggiosa signora, non ci siamo sentiti più soli nella nostra condizione, sentiamo che lei ci capisce, che è dalla parte dei deboli e dei diversi come noi”. (altro…)