Set 1, 2011 | Cultura, Focolare Worldwide, Focolari nel Mondo
Appartengo alla generazione dei “ribelli”, educato alla fede cattolica, ma senza capirla né viverla coerentemente. Sin da giovane mi ponevo tante domande. Soprattutto facevo un grande sforzo per andare a Messa ogni domenica. Trovai la soluzione: smisi di credere, continuando ad avere, però, come riferimento il messaggio d’amore di Gesù. Conobbi M. Angels, mia moglie, e cominciò una lunga e benefica trasformazione di entrambi. Lei credente e del Movimento dei focolari. In realtà, con il passare del tempo, scoprii che mi ero sposato con una “attivista” del Movimento. Ci dovemmo confrontare subito sulla decisione da prendere per il rito matrimoniale. Ci sposammo in Chiesa. Nonostante ciò, da parte mia non rinunciai a nulla. Non solo accettai il rito religioso, ma volli partecipare con il massimo interesse e rispetto. L’altra decisione importante fu l’educazione che avremmo dovuto dare ai nostri figli. Nuovamente applicammo un semplice principio che, per queste questioni difficili, ha funzionato molto bene: “la formazione nella fede cattolica sarà un plus per i nostri figli , che li farà più sensibili, più completi, più felici ”. Dicevo a mia moglie: “Tu hai la fede, io il vuoto”. Non è stato tutto facile come può sembrare. Infatti, non capivo l’entusiasmo di mia moglie nel partecipare agli incontri dei Focolari. Era forse una setta? Ammetto che ero un po’ geloso. Poco a poco, sforzandoci entrambi, arrivammo ad un pieno equilibrio. Avevo una certa curiosità per il Movimento e lei discretamente me lo faceva conoscere. Un evento significativo accadde quando partecipai ad un incontro. Ricordo l’accoglienza che ricevetti e l’aria che si respirava. Cominciai a conoscere la spiritualità di Chiara Lubich che cercavo di far combaciare con le mie convinzioni personali. Un aspetto significativo è l’aver compreso in una nuova luce il significato della parola amore che oggigiorno ha perso la sua rilevanza. Avevo trovato una spiritualità che metteva al centro il messaggio di Gesù, in una maniera radicale e manifesta, che si concretizzava quotidianamente e nelle piccole cose. Il mio interesse per questa spiritualità crebbe, cosi come il desiderio di viverla, con gli amici, gli sconosciuti, i colleghi di lavoro, e il più difficile, in famiglia. C’era solo un ostacolo. Mi sembrava che il Movimento fosse riservato alle persone credenti cristiane. Fui sorpreso quando seppi che era aperto anche a persone di convinzioni non religiose e, non solo, che mi invitava a partecipare in un modo attivo. Ho imparato a vedere l’altro come un fratello, a pensare e agire di conseguenza, e che non è necessario essere un eroe; ho sperimentato che è necessario un esercizio costante, ma in questo si è aiutati da una spiritualità che ha un’alta componente comunitaria. Negli ultimi anni ho avuto la fortuna di poter dirigere un gruppo musicale di giovani. E’ una fortuna, perché stando con loro ho potuto partecipare alla loro crescita, non solamente musicale ma anche spirituale. Questo ha richiesto grandi dosi di lavoro e molta pazienza per adattarmi alle loro richieste, conoscenze, età e alla loro voglia di giocare e di vivere. Ora rivedo la mia vita come una traiettoria che mi ha permesso di crescere nel terreno spirituale, riempire quel vuoto che mi sembrava di avere, rispetto alla pienezza della fede di mia moglie. Una evoluzione che richiede che io passi da spettatore ad attore. Jordi Illa (altro…)
Ago 27, 2011 | Dialogo Interreligioso, Focolare Worldwide, Focolari nel Mondo, Spiritualità
“…Abbiamo dovuto aspettare che comparissero tre stelle in cielo, il segno che il Sabato era terminato. Soltanto allora siamo potuti partire. L’appuntamento era davanti ad un grande albergo del centro di Buenos Aires dove erano alloggiati alcuni degli amici ebrei venuti dagli Stati Uniti, Europa e Israele. Dopo tre ore di viaggio siamo arrivati alla Mariapoli Lia, in piena notte. “…prima giornata del IV Simposio Ebraico-Cristiano. Una ottantina i partecipanti provenienti da varie parti del mondo. Il clima è molto alto, con ascolto reciproco, rapporti di amicizia. Con tanti ci siamo incontrati nei precedenti simposi, soprattutto in quello di Gerusalemme. Il tema scelto è quello della identità e del dialogo, due realtà che si compenetrano: l’identità è frutto del rapporto. Ci sono interventi molto profondi con lettura dal punto di vista filosofico, antropologico, psicologico, con nomi che ritornano: Martin Buber, Emmanuel Lévinas, Viktor Frankl, Paul Ricoeur…” “…Mi rendo sempre più conto che non si può improvvisare il dialogo interreligioso; occorrono preparazione e finezza d’anima. È partecipare a quell’opera di mediazione operata da Gesù tra Cielo e terra, e tra le divisioni degli esseri umani. Per colmare ogni divario e portare l’unità si è fatto quel “nulla” d’amore che ha consentito il ricongiungimento senza che vi sia più alcun diaframma.” “…Se la notte nella Pampa argentina è silenziosa, con le stelle che brillano mute, il giorno è un canto di mille uccelli. La natura sembra partecipare alla festa che c’è tra noi in questo simposio. Si avverte un crescendo rispetto agli altri tre precedenti: una più profonda conoscenza, più fiducia, un amore più sincero. Sembra un sogno. Oggi, accanto alle abituali conferenze, gli incontri di dialogo per differenti ambiti: il mondo della giustizia, della comunicazione, dell’educazione…” “…L’affermazione forte della propria identità può generare lo scontro. Soltanto il reciproco ‘non essere’ davanti all’altro, come espressione dell’amore, fa ‘essere’ l’altro e fa ritrovare pienamente se stessi nella più profonda identità religiosa: essere amore. Un’altra giornata intensa. Sembra quasi superfluo parlare di dialogo tra di noi, tanto profonda è l’unità raggiunta. Quando i rabbini parlano si sente tutta la sapienza di secoli.” “…Il mio intervento: Il Crocifisso icona dell’amore estremo. L’amore più grande, ha detto Gesù, è quello che arriva a dare la vita per gli amici (Gv 15, 13). Grazie a questo amore estremo ogni persona gli diventa amica. Dà la vita anche per coloro che gli sono nemici. È lo sguardo nuovo richiesto per costruire la fratellanza universale: vedere in tutti dei fratelli e delle sorelle per i quali essere pronto a dare la vita: ogni persona con la quale si entra in contatto un amico, un’amica. Chiara Lubich ha tradotto questo amore estremo di Gesù con un’espressione semplice ed esigente: ‘farsi uno’ con l’altro, ossia capirlo fino in fondo, entrare nel suo mondo, condividere i suoi sentimenti. È la premessa per ogni dialogo. Chiara ha applicato questo suo insegnamento nel campo del dialogo interreligioso, ponendosi in atteggiamento di ascolto dei membri delle differenti religioni, così da comprenderli dal di dentro della loro cultura.” “…Il simposio si è concluso nella sede del Ministero degli Affari Religiosi, a Buenos Aires. Presenti personalità ebraiche e cristiane, civili e religiose. Un momento di alta rappresentatività. Partiamo sentendoci chiamati in prima persona a compiere opera di mediazione tra tendenze, posizioni ed esperienze a volte contrastanti tra di loro. La via – l’abbiamo capito in questi giorni – è quella di essere soltanto una presenza d’amore, senza pretese né giudizi, in servizio, fino a diventare quel ‘nulla d’amore’ che permetterà l’incontro.” Dal diario di viaggio di P. Fabio Ciardi (OMI) (altro…)
Ago 24, 2011 | Chiesa, Famiglie, Focolare Worldwide, Focolari nel Mondo, Nuove Generazioni
Come frutto di tanti anni di rapporti intessuti tra i movimenti e le nuove associazioni, il prossimo sabato 27 agosto 2011, si terrà il primo incontro di “Juntos por México”, (Insieme per Messico) che vedrà riuniti 500 leader in rappresentanza di circa 8 milioni di laici cattolici di tutto il paese. Un po’ di storia: nel 2007, l’assemblea della Conferenza Episcopale di America Latina (CELAM), riunita in Brasile, segna una tappa importante per tutta la Chiesa latinoamericana, lanciando in tutto il continente la cosiddetta “missione continentale”. Per rispondere a questa sfida, in Messico s’inizia ad organizzare il primo incontro di tutti i movimenti a livello nazionale. Sin dall’inizio, l’evento si concepisce come un incontro festoso e, allo stesso tempo, di testimonianza del Vangelo vissuto, sia a livello personale che nei vari ambiti della società. Alla fine del 2009 si costituisce una Commissione Centrale, attualmente composta da 8 movimenti insieme alla “Dimensione Episcopale dei Laici”. Questo gruppo, espressione di oltre 30 fra i principali movimenti ed associazioni messicane, ha lavorato attivamente alla preparazione dell’evento con grande entusiasmo e spirito di comunione.
Il soggetto scelto per questa prima edizione sarà la famiglia, approfondendo in particolare tre grandi tematiche: Formazione, Sociale e Comunicazione. Seguirà un dialogo aperto con l’obiettivo di definire delle azioni concrete da realizzare insieme. Uno spazio giovanile e la S. Messa, presieduta da Mons. Javier Navarro, presidente della Dimensione Laici, chiuderanno i lavori. Tanti vedono in quest’incontro, la possibilità che si aprano nuove vie di comunione tra i movimenti e nuove associazioni. Una novità nella Chiesa messicana che potrà, senz’altro, sfociare in un maggiore protagonismo dei laici nei vari ambiti della società. A cura dei nostri corrispondenti dal Messico (altro…)
Ago 22, 2011 | Chiesa, Focolare Worldwide, Focolari nel Mondo, Nuove Generazioni, Spiritualità
“Il 19 agosto si è svolta la Via Crucis in un posto centrale della città utilizzando magnifiche immagini tradizionali della processione della Settimana Santa (note come “los pasos”) arrivate dalle diverse regioni spagnole. Era da non credere, nonostante il caldo e la stanchezza accumulata, vedere le centinaia di miglia di giovani da ogni parte, sapendo che l’indomani sarebbero continuate le catechesi in tanti punti della città. Un momento tanto familiare: il pranzo in Nunziatura di Papa Ratzinger con 12 giovani dei vari continenti. Sono felici e anche commossi, nonostante tutto si sia svolto con estrema normalità. Tutti ripetevano che il Papa aveva ascoltato più che parlato; che voleva sapere con quale atteggiamento vivevano i giovani la GMG e quali erano i lori interessi e quelli dei loro coetanei. Insomma voleva conoscere da loro la realtà dei giovani di ogni parte del mondo. Solo alla fine hanno chiesto al S. Padre cosa lui si aspettasse da loro: “Che siate testimoni della fede ognuno nel proprio ambiente – ha risposto –, radicati in Cristo”, essendo sempre fonti d’entusiasmo e di gioia. Ed è ciò che abbiamo sperimentato alla sera durante il Get together – momento di preghiera e adorazione -, organizzato dai Giovani per un Mondo unito in una grande chiesa dedicata alla Madonna del Carmelo. Impossibile descrivere la gioia e, al contempo, la solennità che regnavano. Contro ogni previsione, la Chiesa era già piena mezz’ora prima; per cui si è dovuta allestire anche l’ampia cripta, collegata attraverso il video. Il programma si è svolto in spagnolo, inglese e italiano. I canti si alternavano tra la band dei Giovani per un mondo unito spagnola e il complesso internazionale Gen Rosso, ormai ben affiatati grazie al lavoro fatto insieme nelle ultime serate. Hanno aperto l’evento Rafael di Porto Alegre e Natalia della Cina raccontando le loro testimonianze sull’impegno di vivere il Vangelo.
Poi, Chiara Lubich – attraverso una video registrazione rivolta ai giovani radunati a La Coruña per la GMG del 1989 – ci ha portati su un altro piano. Era come se lei fosse in mezzo a noi a parlarci dell’immenso progetto che Dio ha sulla vita di ciascuno di noi! Con questo altissimo respiro diveniva naturale adorare Gesù presente nell’Eucarestia esposta da Mons. Andrés Carrascosa, Nunzio del Panama. Tra canti e brani musicali, è avvenuto questo meraviglioso e intimo tu a tu con Dio. Ci siamo congedati dandoci appuntamento domani a ‘Cuatro Vientos’ (aerodromo militare della periferia di Madrid) per l’attesissima Veglia con Benedetto XVI. La quale, come tanti hanno potuto vedere, si è svolta tra pioggia e tempesta, senza intaccare minimamente l’ardore e l’entusiasmo dei giovani, tutti concentrati nella preghiera. Tanto da far esclamare al Papa: “Grazie della vostra gioia e della vostra resistenza. La vostra forza è stata più forte della pioggia.” Le TV di tutto il mondo hanno trasmesso le straordinarie immagini di quel mare di giovani sotto il sole (circa due milioni, secondo gli organizzatori), attenti alle parole di Benedetto XVI, nella S.Messa: “Rispondetegli con generosità e audacia, come corrisponde a un cuore giovane qual è il vostro. Ditegli: Gesù, io so che Tu sei il Figlio di Dio, che hai dato la tua vita per me …Tu mi conosci e mi ami. Io mi fido di te e metto la mia intera vita nelle tue mani. …. Tu sia la forza che mi sostiene, la gioia che mai mi abbandona….Comunicate agli altri la gioia della vostra fede.”. E il suo invito per la prossima edizione della GMG nel 2013 a Rio de Janeiro, in Brasile, è stato accolto con grande entusiasmo.” Dalla nostra corrispondente Dolores García (altro…)
Ago 21, 2011 | Chiesa, Ecumenismo, Focolare Worldwide, Focolari nel Mondo
Bruxelles 2012. Un luogo simbolico – sede di importanti istituzioni dell’Unione Europea – , una data importante – quella dell’anno europeo della solidarietà tra le generazioni.
Bruxelles 2012 è anche la prossima tappa di quel libero convergere di movimenti e comunità che, mantenendo la propria autonomia, agiscono insieme in determinate occasioni per scopi condivisi, portando il contributo del proprio carisma e della propria spiritualità. Un cammino che – avviato il 31 ottobre del 1999 – ha preso il nome di Insieme per l’Europa. Una rete di cui fanno parte oggi più di 250 movimenti e comunità cristiane. Cattolici, evangelici, anglicani, ortodossi, membri delle chiese libere e di comunità pentecostali. Insieme collaborano per il bene comune del continente, affiancando il cammino di riconciliazione in atto. (Video clip “10 anni per l’ Europa” http://vimeo.com/25805381) Sono varie le iniziative e manifestazioni previste per il 2012 in molteplici città europee, sia in preparazione, che in contemporanea all’evento di Bruxelles. Per una panoramica su questa rete, si può consultare il sito www.together4europe.org, molto documentato, in cui si trova anche la storia di Insieme per l’Europa. Sono da ricordare in particolare i due grandi eventi di Stoccarda del 2004 e del 2007, con i relativi messaggi programmatici, l’ultimo passato alla storia come il messaggio dei 7 SI’.

Stoccarda 2004 - Chiara Lubich con Evmenios Tamiolakis
Un collegamento via internet intreccerà le città coinvolte nell’iniziativa, come parti costitutive di un unico multi-evento in diversi paesi. Obiettivo: mostrare cosa i vari carismi operano per il bene della società – come ha ricordato fra l’altro Francesco Maria Greco, ambasciatore italiano presso la Santa Sede, nel corso di un incontro per diplomatici svoltosi presso la sede internazionale dei Focolari ai primi di giugno – e testimoniare la presenza di una forza unificatrice che vive in seno all’Europa, pur nella diversità dei vari soggetti. I Ragazzi per l’Unità hanno proposto di far coincidere l’evento Run for Unity – la celebre staffetta mondiale per la pace – con la data di Bruxelles 2012, offrendo nelle varie città un’azione dei giovani in collaborazione con gli altri movimenti presenti sul territorio. Nel frattempo il gruppo di lavoro di Insieme per l’Europa, con i rappresentanti dei vari movimenti, ha incontrato di recente il Card. Kurt Koch, presidente del Pontificio Consiglio per l’unità dei cristiani. Ne è emersa la sua stima per i Movimenti, un “giardino di fiori” – come li ha definiti, ed è atteso ora a Bruxelles, fra gli ospiti dell’evento. Sarà presente anche Maria Voce, presidente del Movimento dei focolari. Nel contesto della preparazione della manifestazione, si è svolto a Strasburgo un appuntamento del Movimento Politico per l’unità, rivolto ai parlamentari europei, dal titolo «Europa e dialogo. Un valore politico per un mondo globalizzato». Per saperne di più su Insieme per l’Europa 2012: http://www.together4europe.org/it/insieme-per-l-europa-2012.html (altro…)