Feb 11, 2007 | Famiglie, Focolare Worldwide, Focolari nel Mondo, Spiritualità
M. e io eravamo sposati da 17 anni e avevamo quattro figli, quando ho avvertito in lei un profondo cambiamento nei miei confronti. Era spesso assente da casa per via del suo lavoro come assistente sociale, in un ente governativo che si dedicava ai ragazzi abbandonati. Dopo alcuni mesi ho scoperto che aveva una relazione con un suo collega. È stato un momento terribile: ho visto crollare il nostro rapporto, la famiglia, la mia vita. Mi sentivo tradito, profondamente ferito nel mio orgoglio e disperato, vedendo la distruzione di quanto avevamo costruito negli anni. Poco dopo mia moglie ha deciso di abbandonare la famiglia. Un giorno, mentre io ero al lavoro, è andata a casa a prendere le sue cose e ha litigato con le figlie più grandi, di 15 e 17 anni. Non avevo alternative: potevo soltanto accettare la sua decisione, anche se ciò ha causato in noi enorme sofferenza. Ho pregato e chiesto a Dio: “Aiutami tu! Dammi la forza e la grazia per superare tutto!” Ero certo del Suo amore. Ma non è stato facile. Avevo chiesto aiuto pure a mia sorella, che mi aveva fatto riflettere su quanto anche Gesù non meritasse la sofferenza patita: era stato tradito dagli uomini, aveva sofferto l’umiliazione, ed è giunto persino a gridare l’abbandono del Padre. Riconoscendolo e amandolo in questo enorme dolore, mi sono rimesso in piedi, giorno dopo giorno, e ho fatto una scelta più radicale di Dio. Fissando la mente e il cuore in Lui, il mio dolore trovava significato: all’odio iniziale stava subentrando un sentimento di misericordia. Finalmente riuscivo a perdonare mia moglie. Insieme ad altre persone con cui condividevo l’impegno cristiano, ho trovato la forza per andare avanti. La fiducia costante in Gesù crocifisso e abbandonato mi ha permesso anche di mantenere, nella separazione subìta, l’impegno di fedeltà assunto con il sacramento del matrimonio. Dopo un anno dalla separazione, la spiritualità dell’unità illuminava ogni giorno di più la mia vita con i ragazzi e così riuscivo a cogliere le varie esigenze dei figli che crescevano. Per avere più tempo per loro, ho lasciato il lavoro di ingegnere nella mia azienda, che mi impegnava molto, e ho avviato un piccolo negozio. Ho fatto questa scelta, anche se il lavoro precedente era ben retribuito. Sapevo che le nostre risorse economiche sarebbero diminuite, ma non temevo. Guardando ora, dopo alcuni anni, a quanto Dio ha operato in me e nei miei figli, Gli siamo profondamente riconoscenti. (A. C. – Brasile) (altro…)
Mag 18, 2006 | Chiara Lubich, Spiritualità
T’ho trovato in tanti luoghi, Signore! T’ho sentito palpitare nel silenzio altissimo d’una chiesetta alpina, nella penombra di un tabernacolo di una cattedrale vuota, nel respiro unanime di una folla che ti ama e riempie le arcate della tua chiesa di canti e di amore. T’ho trovato nella gioia. Ti ho parlato al di là del firmamento stellato, mentre a sera, nel silenzio, tornavo dal lavoro a casa. Ti cerco e spesso ti trovo. Ma dove sempre ti trovo è nel dolore. Un dolore, un qualsiasi dolore, è come il suono della campanella che chiama la sposa di Dio alla preghiera. Quando l’ombra della croce appare, l’anima si raccoglie nel tabernacolo del suo intimo e scordando il tintinnio della campana ti «vede» e ti parla. Sei Tu che mi vieni a visitare. Sono io che ti rispondo: «Eccomi Signore, Te voglio, Te ho voluto». E in quest’incontro l’anima mia non sente il suo dolore, ma è come inebriata dal tuo amore: soffusa di Te, impregnata di Te: io in Te, Tu in me, affinché siamo uno. E poi riapro gli occhi alla vita, alla vita meno vera, divinamente agguerrita, per condurre la tua battaglia. (da Meditazioni, Città Nuova editrice, Roma 2000) (altro…)
Feb 9, 2006 | Chiesa
Dall’ 11 al 17 febbraio, si incontrano a Castelgandolfo Vescovi amici del Movimento dei Focolari. A questa 30a edizione del convegno sono attesi cento partecipanti da ogni parte del globo. E’ la prima volta che i Vescovi partecipanti a questi Convegni incontreranno Papa Benedetto XVI, in occasione dell’Udienza generale di mercoledì, 15 febbraio. Punto di riferimento dell’incontro, che viene promosso dal Card. Miloslav Vlk, Arcivescovo di Praga, è l’Enciclica “Deus caritas est”, che sarà approfondita, in particolare, con un commento del Card. Ennio Antonelli, Arcivescovo di Firenze. In linea col pensiero di Benedetto XVI, l’incontro si concentrerà su Gesù crocifisso come sorgente e modello dell’amore, focalizzando lo sguardo sul dolore dell’abbandono, tanto difficile da capire, eppure tanto vicino all’uomo moderno, come sottolinea Chiara Lubich con la spiritualità dell’unità. Altri punti di interesse saranno l’evangelizzazione tra i giovani, la collaborazione tra i nuovi movimenti ecclesiali in vista della grande convocazione fatta dal Papa per la Pentecoste di quest’anno, in Piazza S. Pietro, le opportunità dell’ecumenismo spirituale, assieme a testimonianze di vita di vescovi, sacerdoti e laici. Dimensioni portanti saranno le celebrazioni liturgiche, animate ogni giorno dai vescovi di un continente diverso, e la comunione fraterna, nell’intento di rivivere l’atmosfera del Cenacolo, dove gli apostoli erano riuniti unanimi con Maria, la madre del Signore. L’esperienza degli ultimi 30 anni è stata per i Vescovi partecipanti a questi Convegni uno stimolo a scoprire spazi sempre nuovi di comunione e a percorrere con ottimismo evangelico, assieme alle loro Comunità diocesane, le vie del dialogo, per essere, in mezzo ai molteplici conflitti, lievito di riconciliazione e di pace. L’obiettivo di questi convegni è approfondire l’esperienza di condivisione spirituale e di fraternità tra Vescovi, cominciata nel lontano 1977 su iniziativa dell’allora Vescovo di Aquisgrana, Klaus Hemmerle, e subito incoraggiata da Papa Paolo VI e poi da Papa Giovanni Paolo II. Attingendo alla spiritualità dell’unità, essi vogliono mettere in atto e promuovere quella “spiritualità di comunione” che Papa Wojtila II ha ripetutamente proposto al Popolo di Dio e in particolare ai Vescovi. (altro…)