Movimento Acer: la ricchezza dell’incontro

Gabri Fallacara e Severin Schmid sono accolti nela sede del Movimento ACER-MJO dal presidente
Cyrille Sollogoub.
Gabri Fallacara e Severin Schmid sono accolti nela sede del Movimento ACER-MJO dal presidente
Cyrille Sollogoub.
125 responsabili di 46 Movimenti e Comunità di diverse Chiese di 13 Paesi europei – dalla Russia al Portogallo, dalla Danimarca alla Slovenia: l’incontro ha costituito un’occasione di scambiare le esperienze fatte insieme e di tracciare prospettive per il futuro. Quest’anno è stato preso di mira uno dei punti programmatici del Messaggio finale di Stoccarda 2007, punti conosciuti come “I sette SÌ”, che, da allora, costituiscono linee guida per l’azione di Insieme per l’Europa: “Sì alla solidarietà con i poveri e gli emarginati vicini e lontani; sono i nostri fratelli e sorelle. Chiediamo ai nostri governi e all’Unione Europea, di impegnarsi con decisione per i poveri e per lo sviluppo dei paesi svantaggiati, in particolare dell’Africa”. Un punto di grande attualità anche per i recenti drammi avvenuti nel Mediterraneo, che hanno mostrato la solidarietà concreta di tanti cittadini e spinto le istituzioni nazionali ed europee a compiere dei passi avanti verso un mondo più fraterno. I vari contributi hanno mostrato quanto le Comunità e i Movimenti siano legati all’impegno verso e con i più bisognosi. Non si tratta solo di atti di solidarietà, ma di amicizia e di fraternità. Jean Vanier, fondatore della Comunità dell’Arche, facendo dono della sua esperienza, inizia con queste parole: «Gesù dice: “Il regno di Dio è come un pranzo di nozze” – ma tutti sono troppo occupati – e il re che ha invitato manda i suoi servi a cercare storpi e zoppi lungo le siepi e ai crocicchi delle strade – è questo che ho cercato di vivere nella mia vita». Jean Vanier si dedica in particolare ai disabili mentali «il popolo più oppresso». «Essi mi hanno cambiato, ho visto che il Regno di Dio è loro». Ora sono 140 le comunità, ecumeniche e interreligiose, in cui «fragili e forti» vivono insieme. Durante l’incontro parigino preghiere dei cattolici, degli evangelici, e dei russi ortodossi con il caratteristico coro, hanno sottolineato la varietà dell’espressione della fede. Gli “Amici” di Insieme per l’Europa ripercorrono il cammino fatto con i grandi eventi di Stoccarda 2004, 2007 e Bruxelles 2012. Eli Folonari del Movimento dei Focolari, afferma: «Ricordando l’espressione di Chiara Lubich “lo spartito è scritto in cielo”, si è colto nell’ascolto reciproco che l’esperienza più preziosa di questo cammino insieme è la comunione profonda che si è creata tra Movimenti di Chiese diverse. Ed è proprio questa testimonianza comune dei cristiani, che ha portato ad iniziative in campo politico e sociale, di cui l’Europa oggi ha bisogno affinché il mondo creda». P
rogetti per il futuro? «Si prevede di dare un proprio contributo nel 2016 – aggiunge Eli Folonari – in forma di un congresso, che si svolgerà probabilmente in una città della Germania, per rendere visibile il cammino di comunione percorso finora». A maggio 2014 il Comitato d’Orientamento si rivedrà in Germania a Dillingen per ritirare il Premio Europeo St. Ulrich edizione 2014, assegnato questa volta a “Insieme per l’Europa”. Variare il luogo degli incontri degli “Amici” di Insieme per l’Europa è anche un’occasione per approfondire la conoscenza reciproca: stavolta la Cappella della stazione metropolitana di Montparnasse, affidata alla Comunità di Sant’Egidio, per pregare insieme e conoscere la loro azione nel cuore di Parigi; la Comunità Emmanuël, e la sede di Acer-Mjo (Azione cristiana studenti russi – Movimento Gioventù Ortodossa), accolti dal giovane Presidente Cyrille Sollogoub. A cura di Gabri Fallacara (altro…)
Padre Kentenich
Il 23 ottobre 1988 veniva conferito a Chiara Lubich il premio “per la grande festa della pace augustana”. 25 anni dopo, il 20 settembre scorso, 250 persone si sono date appuntamento nella sala del prestigioso Centro della Chiesa luterana di Augsburg. Tra i presenti, molte personalità della vita pubblica ed ecclesiastica, amici appartenenti alla rete delle comunità cristiane “Insieme per l’Europa” e membri del Movimento dei Focolari. A fare gli onori di casa la decana evangelica-luterana, Susanne Kasch, che ha salutato calorosamente i partecipanti dichiarandosi “orgogliosa perché siete venuti da noi”. Obiettivo dell’incontro: fare un bilancio su quanto è avvenuto in questi 25 anni. “La visione della fondatrice dei Focolari sulla nostra città è rimasta soltanto una profezia, oppure l’esperienza di questi anni trascorsi evidenzia che, in realtà, sono stati fatti dei passi concreti verso l’unità e la fraternità universale?”. Domanda che è stata al centro dell’evento. Chiara Lubich, nel 1988, aveva evidenziato nel suo discorso l’importanza di Augsburg come città della pace e aveva incoraggiato tutti a sviluppare la così detta “parità augustana” (fra evangelici-luterani e cattolici) verso una meta più alta: “l’unità augustana”.
Dopo una esaustiva relazione dell’impegno concreto dei Focolari nella città di Augsburg, in campo sociale, politico ed ecumenico, il sindaco Dott. Kurt Gribl, ha preso la parola: “Il solo fatto che siate venuti qui per interrogarvi su quanto avete corrisposto alla visione espressa da Chiara Lubich, è un segno che lei è stata un esempio… In realtà Chiara Lubich nel 1988 era solo a metà della sua azione. Basti pensare che nel 1996 ha ricevuto il premio Unesco per la pace, e nel 1998 il premio europeo per i diritti dell’uomo. Augsburg ha saputo riconoscere ed apprezzare il suo talento per la pace”. E si è chiesto: “Siamo riusciti a realizzare, come era il suo desiderio, una vita sociale basata su una vita religiosa e cristiana?”. Il Sindaco, quindi, ha elencato quanto è stato realizzato nella città negli ultimi 25 anni. Fra tante azioni a favore dell’unità spiccava la grande apertura verso i profughi che trovano ad Augsburg una seconda patria. Attualmente vivono nella città persone di 150 diverse provenienze, che vengono sostenute ed aiutate da una rete di specialisti impegnati nel settore dell’immigrazione. Per l’occasione diversi gruppi della città impegnati nel sociale hanno offerto spontaneamente il loro impegno per ospitare e accompagnare i nuovi profughi dalla Siria. Questo gesto di accoglienza ha dato tanta gioia al Sindaco che ha concluso: “La visione di Chiara Lubich, il suo messaggio, è caduto su un terreno fertile… Quindi Augsburg: una città in cammino verso l’unità. Un cammino sempre in divenire, e non smetteremo di camminare in prima fila”. (altro…)
“Siamo felici e grati per questa onorificenza”, ha commentato Gerhard Pross, portavoce del comitato tedesco del progetto: “È per noi un’ulteriore spinta per far risplendere lo spirito dell’Insieme, della comunione e dei valori cristiani nella società e nelle Chiese”. Negli anni passati sono stati premiati, tra gli altri, l’ex cancelliere tedesco Helmut Kohl, l’arcivescovo emerito polacco Alfons Nossol e la Comunità di Sant’Egidio. “Insieme per l’Europa” nasce ad Ottmaring (Augsburg, Germania), il 31 ottobre nel 1999, dopo che al mattino viene siglata la storica “Dichiarazione congiunta sulla dottrina della giustificazione”. Quello stesso giorno, infatti, presso il Centro ecumenico di Ottmaring, si svolge un primo incontro tra alcuni Movimenti e Comunità cattolici ed evangelici, per vivere insieme il Vangelo. Col tempo si delinea la fisionomia di “Insieme per l’Europa”, che si presenta come “un libero convergere di movimenti cristiani – cattolici, evangelici, riformati, anglicani e ortodossi – che, mantenendo la propria autonomia, agiscono insieme in determinate occasioni per scopi condivisi, portando il contributo del proprio carisma e della propria spiritualità”. L’obiettivo principale, dunque, è quello di lavorare insieme per “incrementare l’anima cristiana dell’Europa”.
Il Premio S.Ulrich è stato istituito nel 1993 dalla Fondazione europea di S.Ulrich, a Dillingen , la città natale del Santo, nella ricorrenza dei mille anni della sua beatificazione . Nella città e nella regione, infatti, si avverte una forte spinta a lavorare in favore della pace e per la costruzione di un’ Europa fondata sui valori cristiani. Il Premio viene assegnato ogni due anni a persone, iniziative o istituzioni coinvolte nell’ambito politico, religioso, culturale, scientifico, economico e sociale, secondo lo spirito di S.Ulrich per l’unità dell’Europa. Nella motivazione del Premio 2014 si afferma che “la rete di ‘Insieme per l’Europa’ si impegna per una cultura della comunione e una grande comunità solidale in Europa fondata sui valori cristiani. Favorisce lo sviluppo della libertà e del senso umanitario minati dalla crisi finanziaria ed economica in Europa”. Dotato di 10.000 Euro, il Premio sarà conferito al Comitato internazionale d’Orientamento di “Insieme per l’Europa” nel mese di maggio 2014, a Dillingen. (altro…)