Benvenuto sul nuovo focolare.org!

Lancio del sito da Maria Voce in un collegamento video dalla Spagna, 22 gennaio 2011.
Lancio del sito da Maria Voce in un collegamento video dalla Spagna, 22 gennaio 2011.
Il dossier ripercorre le tappe del cammino storico, la vita dei focolarini oggi, l’impegno nel sociale, la fede nel quotidiano. “Dando voce ai semplici militanti così come alle guide del movimento, a partire da Maria Voce” – così si legge in apertura dell’approfondimento a cura di Vittoria Prisciandaro. La rivista, fondata nel 1979 e con una tiratura di 37mila copie, nel numero di novembre esce con un allegato – il primo di una collana di cinque audiolibri – dedicato per l’occasione a Chiara Lubich. Si tratta dell’antologia “Tutto vince l’Amore”, che raccoglie alcuni pensieri di Chiara, recitati da attori italiani. Focolari. Ideale di fraternità – Nelle 32 pagine dedicate ai Focolari – oltre ai luoghi, alle tappe storiche, ai “fatterelli” del Vangelo nel quotidiano – si alternano domande al co-presidente e alla presidente. “Che posto hanno nel movimento preti, parrocchie e vescovi”? la sintesi delle domande poste a Giancarlo Faletti; movimenti ecclesiali, federalismo, educazione, inculturazione, riforma della giustizia, dialogo interreligioso e società multietinica, sono invece alcuni dei temi affrontati nell’intervista a Maria Voce, “Emmaus, la teologa-avvocato nel ruolo che fu di Chiara”. Il mensile Jesus è disponibile in edicola, mentre sul sito sarà on line un’intervista audio a Maria Voce, sintesi di quanto scritto sul giornale, e parte del dossier. Sulle pagine di focolare.org invece – pensando soprattutto a quanti non leggono in italiano – troverete a puntate alcuni dei contenuti (altro…)
«Da 35 anni mi occupo professionalmente di comunicazione in vari campi, ma posso dire di essere “nata” alla vera comunicazione solo nel marzo 1995, quando alla conferenza stampa del Premio UELCI a Milano, per il migliore scrittore cattolico dell’anno, ho conosciuto Chiara Lubich e non l’ho più abbandonata». Con queste parole Alma Pizzi ha esordito nel giugno 2010, all’ultimo seminario di NetOne, per presentarsi. Lei, giornalista affermata, consulente stampa, docente di giornalismo e autrice, originaria della Lombardia, Presidente dell’UCID (Unione Cristiani Imprenditori Dirigenti), è stata anche una grande sostenitrice della rete internazionale di operatori della comunicazione NetOne ispirata al carisma dell’unità.
Lo scorso giugno, raccontava ancora di sé: «Ho avuto una seconda “nascita”, ancor più decisa, nel giugno 2000 qui a Castelgandolfo, al primo raduno internazionale di NetOne, che nasceva in quella occasione: da allora considero NetOne la mia casa e non sono mancata mai. Ho soprattutto scoperto un nuovo modo di essere giornalista, rivoluzionario rispetto a quello che conoscevo prima: ho iniziato a mettere al primo posto il rapporto con gli altri e non il prodotto del mio lavoro». (L’intervento completo è disponibile anche in video sul sito di NetOne) «Mi ha colpito e commosso leggere i suoi ultimi pezzi – scrive una giornalista che l’ha conosciuta e lavorato con lei – “vari sono sulla santità: da quello su Chiara Luce Badano all’ultimo su Carlo I d’Austria, beato “attraverso” e non “nonostante” la politica, uscito il 24 ottobre 2010 (il giorno prima della sua morte) sul sito del giornale on line che curava. Tra l’altro riporta dal diario di Carlo I queste parole: “Tutta la mia aspirazione è sempre di conoscere il più chiaramente possibile in tutte le mie cose la volontà di Dio e di eseguirla, e precisamente nella maniera più perfetta”». Collaboratrice di Città Nuova, aveva scritto per la rivista dei Focolari a proposito del giornalista Giuseppe De Carli, recentemente scomparso, chiudendo così l’articolo: “Non avevamo saputo nulla del suo male e ora lo pensiamo arrivato alla mèta, dove vorremmo arrivare anche noi con la stessa consapevolezza del lavoro coscienziosamente compiuto”. La ricordiamo attraverso queste sue ultime parole, rimandando all’articolo su Città Nuova per conoscere qualcosa in più di lei. Altri link:
Rmf on line, è la squadra che fa notizia. L’ultima intervista pubblicata (altro…)
E quale è lo scopo dei mass-media? La loro vocazione collettiva è palese: sono fatti anch’essi per far vivere gli uomini insieme. Ma non è soltanto lo scopo, per cui il Movimento lavora, che rende i mass-media tanto vicini alla nostra vita. C’è una seconda affinità ed è relativa al metodo: la spiritualità dell’unità, che è tipica del Movimento, non si vive soltanto in una dimensione personale, ma comunitaria, collettiva. Nello sviluppo dei mezzi di comunicazione di massa possiamo rilevare un nuovo passo, anche lì, nel disegno evolutivo dell’umanità. Tale sviluppo immette, per così dire, in essa una tensione inarrestabile che va dalla complessità all’uno, dalla frammentarietà alla ricerca dell’unità, in tempo reale. Se prendiamo in esame la nostra spiritualità, ci accorgiamo che, proprio perché essa è via all’unità, è una via di comunione. In un mondo pervaso di individualismo, in una Chiesa che coltivava e proponeva antiche, ma sempre ammirevoli spiritualità individuali, lo Spirito Santo ha spinto il nostro Movimento, vent’anni prima del Concilio, a fare questa solenne sterzata verso gli uomini. Non è questo il momento per una analisi approfondita dei vari cardini su cui poggia la nostra spiritualità, ma possiamo affermare che in ognuno di essi c’è una spiccata intonazione comunitaria. E’ dunque una via collettiva. Si va a Dio attraverso l’uomo. Si va a Dio insieme con l’uomo, insieme con i fratelli che amiamo. E perché questo amore è reciproco, ecco la possibilità di vivere sul modello della Trinità, divenendo uno come Dio è uno, senza essere mai soli come Dio che è trino. E Cristo è in mezzo a noi, come ha promesso: “Dove sono due o tre riuniti nel mio nome, io sono in mezzo a loro”. Questa spiritualità si è rivelata poi nel tempo una spiritualità di popolo. E’ l’anima di una rivoluzione d’amore evangelico capace di diffondersi velocemente in tutto il mondo. E non solo tra cattolici, ma anche fra cristiani di altre Chiese, tra fedeli di altre religioni, tra uomini di buona volontà che aspirano ad un mondo unito. E’ un fenomeno di fraternità universale tra milioni di persone, presenti ora in 184 nazioni e animate da una profonda esigenza: sentirsi “una cosa sola ” tra tutti. Questa sete di sentirsi uniti è stata da sempre una nostra caratteristica, fin dai primissimi tempi, quando una fitta rete di lettere metteva in comunione tra di noi il lavoro che Dio iniziava a fare nelle nostre persone, un lavoro che cresceva quanto più veniva partecipato. (…) Il Movimento ha un sito ufficiale nella rete Internet, dove viene proposta una presentazione dei contenuti ideali, della storia, della diffusione dei Focolari, con collegamenti a siti analoghi di altre nazioni e pagine di notizie aggiornate. (…) Come ho detto, i nostri “mass-media” sono nati da concrete esigenze, da piccole occasioni, come il desiderio di mantenersi in contatto o la necessità di aggiornare quelli che non erano presenti ad avvenimenti da noi ritenuti importanti, o dal dovere di sostenere spiritualmente quelli in difficoltà. Per molti anni non abbiamo dato pubblicità al Movimento e alla sua entusiasmante diffusione, e tuttora quella che c’è non è tanto opera del Movimento, ma viene spontanea. A noi importa soprattutto che ogni cosa continui a fiorire dalla vita, pur essendo sempre più convinti che i mass-media sono, per così dire, fatti apposta per noi, data la loro vocazione all’unità dei popoli. Del resto ricordiamo che i primi cristiani non avevano i media. Avevano il cuore che traboccava del messaggio di Cristo e passava di bocca in bocca a tal punto che, come disse Tertulliano, pur essendo nati ieri, avevano già invaso il mondo. E Gesù ha usato la sua bocca e non ha scritto niente, salvo sulla sabbia. Se diamo ora un rapido sguardo all’oggi dei mezzi di comunicazione, non possiamo nasconderci che, insieme ad un incalzante sviluppo che li rende ogni giorno più utili e affascinanti, essi presentino una serie di nuovi e grandi problemi per la società, per le famiglie, per i singoli. E’ quindi un panorama fatto di luci certamente e di ombre. Per citare solo alcune di queste: la globalizzazione che omogenizza le culture soffocandone le ricchezze; il relativismo etico che mescola messaggi autorevoli con altri superficiali o faziosi; la spettacolarizzazione dell’esistenza, che strumentalizza la sofferenza e il privato; l’eccessivo clima di competitività dentro le strutture produttive dei mezzi di comunicazione; l’invadenza eccessiva sul pubblico… Come usare i media senza esserne usati? Luci ed ombre, dicevo… I mass-media oggi sono o accolti acriticamente o biasimati per l’amoralità, la violenza, la superficialità che a volte propongono o sopravvalutati come infallibili strumenti di potere, quasi nuovi idoli di una umanità senza altre certezze. Noi sappiamo che sono semplici mezzi, ma intendiamo apprezzarne tutto “l’enorme potenziale assopito” secondo una felice espressione del Papa, vogliamo ed invitiamo tutti a farne un uso buono, fedele al messaggio profetico che contengono. Questo messaggio dice: “unità”. E qui vorrei elevare un grande grazie a Dio per come Egli non è assente nemmeno dalle moderne scoperte e dalle nuove tecniche, per come Egli conduce la storia. Ecco, infatti, che proprio ora in cui l’umanità sembra vagare nel buio dopo il crollo di forti ideologie e l’offuscamento di tanti valori, e d’altra parte proprio ora in cui si anela ad un mondo più unito, si reclama la fraternità universale, proprio ora ci troviamo tra le mani questi potenti mezzi di comunicazione, un segno dei tempi che dice “unità”. E non vi è, forse, in tutto ciò il dito di Dio?
Dal 10 al 13 Giugno prossimi il Centro Mariapoli di Castel Gandolfo farà da cornice al seminario internazionale promosso da Net-One, la “rete” di comunicatori a cui si riferiscono vari operatori dei media, e grazie alla quale è possibile condividere approfondimenti culturali ed esperienze professionali con un unico obiettivo: riportare al centro del proprio lavoro la persona, intesa come primo mezzo di comunicazione, nella prospettiva della fraternità universale e di un mondo più unito. “Prove di dialogo”, questo è il titolo dell’evento, è concepito più come un seminario che un classico convegno; infatti gli spunti dei relatori, professionisti nei vari generi della comunicazione, saranno solo un inizio per far sì che tutti i partecipanti, da tutto il mondo, possano dare contributi significativi e ridare peso alla realtà, proprio attraverso i media. “Lo scopo della comunicazione è il cambiamento determinato dall’amore insito nella comunicazione stessa” afferma il filosofo Guy Lafon, e l’esperienza di questi primi anni di attività di Net-One mostra proprio questo: è necessario sempre più valorizzare la comunicazione interpersonale, cercando di capire chi c’è dietro a un mezzo, per poter poi gestire e promuovere una buona comunicazione mediata, in un universo sempre più complesso fatto di carta stampata, tv, internet e i social network. Durante il seminario si cercherà allora di riscoprire il senso e la straordinaria potenzialità dell’essere comunicatori, attraverso le relazioni con “l’altro” e confrontandosi sulle tematiche che interessano il mondo dei media, sia attraverso momenti in plenaria, sia con workshop di lavoro pratico nei gruppi. Chiuderà i lavori Maria Voce, Presidente del Movimento dei Focolari. Collegandosi al sito di Net-One è possibile trovare tutte le informazioni sul programma e i contatti per inviare la propria adesione. (altro…)
Notifiche