Ott 23, 2018 | Chiara Lubich, Cultura, Spiritualità

En 1980, lors d’une grande manifestation réunissant 40 000 jeunes des
Focolari venus des cinq continents, Jean-Paul II s’adresse à
Chiara Lubich : «
Soyez toujours l’instrument de l’Esprit Saint. » Comment pourrait-elle ne pas adhérer à cette injonction du pape ? Depuis si longtemps, elle considère l’Esprit Saint comme le metteur en scène de sa vie et l’architecte de l’œuvre qu’elle a fondée, le mouvement des Focolari. «
De l’Esprit Saint, je suis l’amie. » Elle exprime cette amitié avec une abondance de mots tels que feu, flamme, lumière et, surtout, amour. Elle en parle à tous, en particulier aux jeunes, qu’elle appelle « une génération de saints » qui écoute la voix de l’Esprit Saint. Ce livre est l’une des réponses à « l’appel à la sainteté » que nous adresse le pape François. À travers ces textes connus ou inédits, Chiara Lubich évoque le rôle de l’Esprit Saint dans nos vies, présence discrète et pourtant puissante comme l’ouragan si on lui prête l’oreille.
Nouvelle Cité
Set 18, 2018 | Chiara Lubich, Cultura, Spiritualità
Da qualche anno, il Movimento dei Focolari propone ai lettori raccolte di scritti, pensieri, e testi vari di Chiara Lubich su ogni cardine della spiritualità dell’unità. Tra le numerose pubblicazioni della Lubich, non si trova uno specifico volume dedicato allo Spirito Santo, nonostante la Sua presenza significativa lungo tutto l’arco di vita di Chiara e del Movimento. È arrivato il momento di raccogliere in un volume della collana i testi dell’Autrice con particolare attenzione all’effusione dello Spirito agli inizi del Movimento, al suo ruolo di Maestro interiore, agli insegnamenti per farlo meglio conoscere e amare e all’azione rinnovatrice dello Spirito, specie per quanto concerne lo stile del dialogo. Città Nuova Editrice
Ago 9, 2018 | Chiara Lubich, Chiesa, Ecumenismo, Focolare Worldwide, Focolari nel Mondo, Spiritualità

Foto: Fabio Ciardi, omi
«A invitarci in questo luogo incantevole – la Stiria, il “cuore verde” dell’Austria, come lo chiamano qui – è stato mons. Wilhelm Krautwaschl, attuale vescovo di questa diocesi che ha appena compiuto 800 anni», scrive il cardinale thailandese Francis Xavier Kriengsak, coordinatore dei vescovi amici del Movimento dei Focolari. «Per noi questo soggiorno è stato l’occasione per vivere insieme come fratelli, condividere gioie e dolori, rigenerare le forze ed ancorarci nuovamente nell’essenziale». Un po’ di storia. Il primo incontro di vescovi amici dei Focolari si svolse nel 1977, su invito del teologo Klaus Hemmerle (1929-1994), già vescovo di Aquisgrana (Germania). Quella volta i partecipanti furono dodici, provenienti dai cinque continenti. All’udienza generale in Vaticano, Paolo VI, salutandoli, li incoraggiò ad andare avanti. L’anno successivo, incontrandoli per l’ultima volta, disse loro: «Come capo del collegio apostolico vi incoraggio, vi stimolo, vi esorto a continuare in questa iniziativa». Lo stesso incoraggiamento è giunto dai papi seguenti, fino a Papa Francesco che ha inviato un saluto. Nel 1981 iniziò poi questa vacanza estiva tra vescovi con un piccolo gruppo. Chiara Lubich, nel 1984, li invitò a «proiettarsi decisamente, insieme all’Opera di Maria, verso l’unità delle chiese e il dialogo con le religioni e con tutte le persone di buona volontà», in sintonia con l’obiettivo della Chiesa e della spiritualità dei Focolari. «Questo invito – scrivono – ha provocato un salto di qualità della nostra comunione». 
Foto: Fabio Ciardi, omi
Quest’anno i partecipanti sono stati 63, provenienti da 31 paesi, tra cui, per alcuni giorni il vescovo luterano Christian Krause, già Presidente della Federazione Luterana Mondiale. L’obiettivo, lo stesso di sempre: «approfondire e vivere la spiritualità di comunione» e «esplorare i modi come essa può potenziare il cammino della Chiesa» nelle varie circostanze socio-culturali. Il contesto: il bel Castello di Seggau (sec. XII), antica sede dei vescovi di Graz, oggi trasformato in centro per convegni immerso nel verde. L’incontro è iniziato in un clima di grande gioia e fraternità, «ripercorrendo – scrivono – gli inizi della partecipazione dei vescovi al carisma dell’unità, che li ha portati a puntare sulla vita di comunione non solo durante le vacanze estive ma anche, a distanza, durante tutto l’anno».
Tanti gli interventi: P. Fabio Ciardi (OMI), responsabile della Scuola Abbà, ha svolto alcune meditazioni sulla esperienza di luce vissuta da Chiara Lubich nel 1949; Mons. Vincenzo Zani, segretario della Congregazione per l’Educazione Cattolica, ha illustrato il Sinodo dei vescovi sul tema dei giovani, che si terrà a ottobre. Mons. Brendan Leahy (Irlanda), ha relazionato sull’Incontro mondiale delle famiglie, che si svolgerà a fine agosto a Dublino, con la presenza del Santo Padre. Maria Voce, presidente dei Focolari, ha anticipato il tema che verrà approfondito, durante il prossimo anno, da tutti i membri dei Focolari: “Lo Spirito Santo, anima della Chiesa e del mondo”. Quindi, insieme al copresidente Jesús Morán, ha raccontato del loro viaggio in alcuni paesi asiatici, lo scorso marzo, per incontrare le comunità del Movimento, e della recente grande manifestazione dei giovani, il Genfest a Manila. Ancora, è stato riascoltato il discorso del Papa alla cittadella di Loppiano (il 10 maggio scorso), definito da Morán «una specie di vademecum per il cammino dell’Opera di Maria». Il Governatore della Regione ha accolto i vescovi nell’Aula Magna dell’antica università dei Gesuiti, offrendo loro un ricevimento. Un evento – ha detto – senza precedenti, che si inserisce nella buona collaborazione fra istituzioni civili e chiesa «in spirito ecumenico e con apertura a tutte le religioni». (altro…)
Mag 19, 2018 | Focolari nel Mondo
La festa cristiana dell’effusione dello Spirito Santo su Maria e sui discepoli di Gesù si celebra a “Pentecoste”, e cioè nel cinquantesimo giorno dalla Pasqua. Si legge negli Atti degli Apostoli: «Mentre il giorno di Pentecoste stava per finire, si trovavano tutti insieme nello stesso luogo. Venne all’improvviso dal cielo un rombo, come di vento che si abbatte gagliardo, e riempì tutta la casa (…) ed essi furono tutti pieni di Spirito Santo» (Atti 2,1-4). Scrive Chiara Lubich in riferimento al carisma dell’unità: «Lo Spirito Santo è il dono che Gesù ci ha fatto perché fossimo uno come lui e il Padre. Senz’altro lo Spirito Santo era in noi anche prima, perché cristiani; ma qui c’è stata una nuova illuminazione, una sua nuova manifestazione dentro di noi, che ci fa partecipi e attori di una nuova Pentecoste, assieme a tutti quei movimenti ecclesiali che fanno nuovo il volto della Chiesa». (altro…)
Giu 3, 2017 | Chiara Lubich, Spiritualità
«È incredibile quello che opera lo Spirito Santo. Guardate gli apostoli: la Chiesa era stata fondata da Gesù in croce, ma essi erano ammutoliti, timidi, impauriti, chiusi in casa. Scende lo Spirito Santo ed eccoli, con enorme coraggio, per le strade e le piazze a parlare con tale fuoco da sembrare ubriachi. Affrontano intrepidi ogni persecuzione e s’incamminano per il mondo. Questo un esempio, anche se di primaria importanza, di ciò che opera questo divino Spirito, per non dire poi di tutto quanto è avvenuto sotto il suo impulso nei venti secoli di vita della Chiesa: miracoli di luce, di grazia, di capovolgimenti, di rinnovamento. Pensiamo ai Concili, pensiamo ai vari Movimenti spirituali che sempre così tempestivamente ha suscitato […]. Pur con le dovute proporzioni, non è successo qualcosa di questo genere anche per la nostra Opera, anche a noi, quando questo divino spirito ci ha investito col dono di un suo carisma? Che orizzonte aveva la nostra vita, prima che ciò avvenisse, se non quello di persone che non vedono al di là del proprio quartiere, con affetti limitati quasi esclusivamente alla cerchia della propria famiglia […]. Se qualcosa o molto si è rinnovato attorno a noi, non è forse per opera dello Spirito Santo, che sa rinnovare la faccia della terra? Sì, è stato Lui. È suo compito dar moto e impulso alle cose, far lavorare la grazia, la vita divina che Gesù ci ha procurato. È di Lui immettere forza e coraggio. E allora, se così è, se tanto gli dobbiamo, è nostro dovere far più spazio, nella nostra vita, allo Spirito Santo […]. Sia questo allora il pensiero che illumina il nostro prossimo cammino: onoriamo lo Spirito Santo, amando, rispettando, servendo ogni nostro prossimo». (15/9/1983) «Lo Spirito Santo è dentro di noi? Egli parla al nostro cuore? Diveniamo attenti ed assidui allievi di questo grande Maestro. Facciamo attenzione ai suo tocchi misteriosi e delicatissimi. Non lasciamo cadere nessuna di quelle che possono essere sue ispirazioni […]. Ricordiamo che le idee che fioriscono nella mente di una persona che sì è proposta di amare sono spesso ispirazioni dello Spirito Santo. E perché ce le dà? Per beneficiare noi e il mondo attraverso di noi, perché portiamo avanti la nostra rivoluzione d’amore. Attenzione allora: ogni idea, specie se pensiamo possa essere un’ispirazione, sentiamola come una responsabilità da cogliere e mettere in pratica. Così facendo avremo trovato un ottimo modo per amare, onorare, ringraziare lo Spirito Santo». (1/9/1983) Chiara Lubich, da LA VITA UN VIAGGIO – Città Nuova, 1984, pagg. 125-128 (altro…)