Movimento dei Focolari

Assisi 2011: la presenza dei Focolari

Ott 25, 2011

Un appuntamento con le sorprese dello Spirito: con quest’attesa i Focolari si avvicinano alla Giornata di preghiera e di riflessione per la pace e la giustizia nel mondo, indetta da Papa Benedetto XVI a 25 anni dallo storico incontro del 1986 voluto da Giovanni Paolo II.

«Un’ispirazione – afferma la presidente dei Focolari Maria Voce sull’Osservatore Romanoche imprimerà di certo una nuova accelerazione e profondità nel vivere le proprie convinzioni religiose a servizio della pace. Urgente proprio oggi, quando, per assurdo, si diffonde la paura della religione, per sua natura fonte vitale di pace, imputandole la causa prima di molti conflitti, tensioni, fobie, intolleranze e persecuzioni a sfondo religioso che pullulano nel mondo». Le delegazioni, numerose e di alto profilo, partiranno da Roma, in treno, la mattina stessa del 27 ottobre, insieme con il Papa. Sul treno Frecciargento insieme ai leader di tutte le principali religioni del mondo, sarà presente anche Maria Voce, in rappresentanza di un Movimento che – fondato sul carisma dell’unità di Chiara Lubich – si è fin dalle orgini fortemente e naturalmente impegnato nel dialogo. Il Movimento conta al suo interno membri cristiani di 350 Chiese e comunità ecclesiali. Per la sua espansione universale, il dialogo è oggi aperto con tutte le principali religioni del mondo, non solo con singoli seguaci o leader religiosi, ma anche con leader e seguaci di vasti movimenti: come il movimento buddista della Rissho Kosei-kai che conta sei milioni di aderenti (Giappone), con il movimento dei musulmani afro-americani (USA) e con vari movimenti di ispirazione gandhiana del sud dell’India. Sono migliaia i seguaci di altre religioni che vivono, per quanto possibile, lo spirito del Movimento e si impegnano collaborando ai suoi scopi. Il dialogo si è anche aperto verso persone senza una fede religiosa come agnostici, indifferenti e atei. Questo dialogo nasce dall’incontro tra persone credenti e persone senza un riferimento ad una fede religiosa, accomunate però dal desiderio di collaborare per concorrere a comporre nella fraternità la famiglia umana. Emblematico, da questo punto di vista il fatto che ad Assisi Benedetto XVI ha voluto anche un gruppo di non credenti che “pur non professandosi religiosi, si sentono sulla strada della ricerca della verità e avvertono la comune responsabilità per la causa della giustizia e della pace in questo nostro mondo“. Quattro gli invitati che hanno accettato l’invito di Benedetto XVI. Sono filosofi, storici, professori di vari paesi del mondo. Tra loro c’è anche Walter Baier: economista austriaco, Coordinatore della Rete “Transform!”, un foro di ricerca europeo che raggruppa riviste e “think tanks” di sinistra. È membro del Partito Comunista Austriaco nonchè collaboratore del “Centro internazionale per il dialogo con persone di convinzioni non religiose” del Movimento dei focolari. “Una città-mondo senza mura si profila di fatto all’orizzonte, carica di speranza“. Si prefigura così l’evento di Assisi 2011. “Oggi – afferma ancora Maria Voce – il dialogo tra le religioni non può limitarsi ai leader, a studiosi e specialisti. Deve diventare un dialogo di popolo, un dialogo della vita, che si rivela sempre più indispensabile per la pacifica convivenza nelle nostre città e Paesi, trovandoci a vivere gomito a gomito con musulmani e buddisti, indù e sikh. È una cronaca da scoprire e forse da inventare, senza lasciarsi sgomentare dal rumore di fatti di intolleranza e violenza. È la testimonianza quotidiana che apre le strade”. “Seguiamo e preghiamo fin d’ora per il grande appuntamento ad Assisi nel prossimo ottobre. In attesa delle nuove sorprese che ci riserverà lo Spirito Santo”.

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